lunedì 31 agosto 2015

Il 22% dei beni immobiliari Italiani: proprietà del VATICANO!La Chiesa dei privilegi!

Il 22% dei beni immobiliari Italiani: proprietà del VATICANO!La Chiesa dei privilegi!

Vaticano
Pensate dunque che la chiesa sia povera e umile!?!? NON E’ COSI’…
La casta non sta sono nei palazzi della politica, non alberga solamene a Montecitorio… La casta è disseminata in tutto il territorio Italiano e si diffonde a macchia d’ olio… La casta ha radici profonde anche in Vaticano… E non stiamo parlando dello IOR (Il cui patrimonio sfiora i 6 miliardi).
Ci riferiamo alle innumerevoli proprietà della chiesa ed enti ad essa collegati, sia utilizzati che non…i quali godono di privilegi inauditi che fanno rabbrividire un semplice contribuente, il quale per campare la famiglia è costretto a stringere i denti privandosi anche del pane…!
Sapete infatti, che la chiesa POVERA ED UMILE SERVA DEL SIGNORE….non paga Ici sugli immobili, sia se essi sono adibito a scopo commerciali, sia se adibiti a luoghi di culto. Ma acquista, vende e fa affari degni di un commerciante di fiera!

Pensate che attraverso società ed enti religiosi di vario genere o categoria, è titolare di circa il 20% del patrimonio immobiliare italiano! I
n parole spicciole e per farci capire prima, una casa su 5 è della chiesa! E un quarto di Roma è proprietà della Curia Vaticana! Si, avete capito bene…. (GUARDATE IL VIDEO IN FONDO ALL’ARTICOLO…)
Solo nella Capitale possiedono 200 chiese non parrocchiali, 200 case generalizie, 90 istituti religiosi, 65 case di cura, 50 missioni, 43 collegi, 30 monasteri, 20 case di riposo, altrettanti seminari, 18 ospedali, 16 conventi, 13 oratori, 10 confraternite, sei ospizi. Sono quasi 2 mila gli enti religiosi residenti nella Capitale, e risultano proprietari di circa 20 mila terreni e fabbricati, suddivisi tra città e provincia.
Partendo dalla Nomentana, all’altezza dell’Aniene, dove le Orsoline possiedono un palazzo di sei piani di 50 mila metri quadrati di superficie, mentre le suore di Maria Ripatrarice si accontentano di un convento di tre piani.A sud est per le centralissime via Sistina e via dei Condotti, fino al Pantheon e a piazza Navona, dove edifici barocchi e isolati di proprietà di confraternite e congregazioni si alternano a istituzioni come la Pontificia università della Santa Croce.
Poi il lungo Tevere e l’Isola Tiberina che appartiene interamente all’ordine ospedaliero di San Giovanni di Dio.E il Gianicolo, costeggiando il Vaticano fino all’Aurelia Antica dove si là dove c’è la famosa Villa Aurelia: residence con 160 posti letto, con tanto di cappella privata e terrazza con vista su San Pietro, che fa capo alla casa del Sacro Cuore.
Un patrimonio in crescita grazie anche agli innumerevoli lasciti e donazioni: più di 8 mila l’anno scorso nella sola area di Roma città. Ma non c’è solo la Capitale. La Curia vanta possedimenti cospicui anche nelle roccaforti bianche del Triveneto e della Lombardia: a Verona, Padova,Trento. Oppure a Bergamo e Brescia, dove gli stessi nipoti di Paolo VI, i Montini, di mestiere fanno gli immobiliaristi.
In un paese come L’ Italia in cui ci sono famiglie a rischio sfratto, padri di famiglia senza casa per i loro figli e disoccupati senza una “lira” nel portafoglio, il Vaicano non sa cosa farsene delle sue ricchezze.
Pensate infatti che Negli ultimi due anni il Vaticano ha cominciato a fare trading immobiliare, vendendo beni per quasi 50 milioni.  E che Il più grande intermediario immobiliare che lavora con la Chiesa, il gruppo Re spa, realizza da questa attività circa 30 milioni di fatturato.
In tutta Italia si contano 200 mila posti letto gestiti da religiosi, con 3.300 indirizzi, tra case per ferie, hotel, centri di accoglienza per pellegrini. il giro d’affari è stimato in 4,5 miliardi.
In tutto il paese si contano più di 2 mila monasteri e abbazie
Basta pensare che fatturato complessivo della sola capitale è pari a 150 milioni di euro.
Come se non bastasse continua ad arricchirsi sempre più grazie anche alle donazioni dell’ 8 per mille alla chiesa cattolica… Sappiate infatti, che quando fate la dichiarazione dei redditi, se non specificate un altro ente cui donare il vostro 8 per mille, andrà sempre e comunque alla chiesa…riempiendo sempre più le loro tasche di denaro nostro, come già non ne avessero abbastanza!!!
Per non parlare poi di altri 970 milioni circa di euro che lo Stato versa alla CEI…

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