martedì 17 gennaio 2017

PAOLO BERNINI: DALLA TAVOLA ALLA SALVEZZA DEL PIANETA


ORGANIZZATO DA PAOLO BERNINI AL PARLAMENTO ITALIANO IL DOCUMENTARIO CHE SVELA LA PRINCIPALE CAUSA DELL'INQUINAMENTO MONDIALE, METTENDO IN DISCUSSIONE L'ACCORDO DELLA #COP21 A PARIGI.


I nostri pronipoti troveranno barbara l'usanza di nutrirsi di animali. Nei prossimi anni milioni di persone sceglieranno di mangiare a un gradino più basso della catena alimentare, così da permettere che milioni di altri possano ottenere quanto occorre per sopravvivere. Se ciò succederà, aumenterà il livello di salute globale - nostra, del Sud del mondo, del pianeta.
(Jeremy Rifkin, autore di "Ecocidio")

Domenica scorsa in questo post esortavo gli amici a Cinquestelle ad abbracciare la filosofia vegan, evidenziando le iniziative di Daniele Diaco  Portavoce all'Assemblea Capitoliona.Presidente Commissione IV Ambiente, e guarda un pò alle volte le coincidenze, proprio ieri lunedì sul blog di Beppe Grillo e sulla pagina di Luigi Di Maio veniva condiviso il post del deputato Paolo Bernini, attivista, antispecista, ambientalista, vegano e sbattezzato come ama definirsi, un parlamentare che si è contraddistinto in questa legislatura come portavoce degli animali, il post era incentrato sull'emergenza neve e sulla disperata situazione dei tantissimi cani al sud del paese: "Molti canili si sono trovati impreparati a fronteggiare questa ondata di maltempo poiché la maggior parte di queste strutture non è assolutamente a norma. Molte sono fatiscenti e alcune non hanno neanche le autorizzazioni sanitarie previste per legge. Molti di questi canili sono comunali ma gestiti da privati, quindi sono stati usati soldi pubblici per costruire strutture non a norma e se ne stanno spendendo tanti altri per dar in appalto la vita di questi cani a soggetti privati il cui unico interesse è il benessere del loro portafogli e non quello dei nostri amici a 4 zampe " (qui il post completo);
Il deputato Paolo Bernini è fra i tanti parlamentari vegan presenti nelle istituzioni un attivista permanente a difesa degli animali e dell'ambiente, per la prima volta nella storia di questo paese è riuscito ad organizzare all'interno della Camera dei Deputati la proiezione e il dibattito dello storico documentario Cowspiracy, memorabile il suo intervento in aula a marzo dello scorso anno sulla salvezza del pianeta, un intervento continuamente interrotto dagli squallidi e beceri individui cosiddetti "onorevoli" di tutti i partiti di maggioranza e opposizione, luridi e tristi camerieri delle lobby delle banche dell'alimentazione, del farmaco, del petrolio e delle armi, qui il video del suo intervento, questa la completa trascrizione dell'intervento:

OGNI ORA, NEL MONDO, MUOIONO DI FAME 354 BAMBINI

DALLA TAVOLA ALLA SALVEZZA DEL PIANETA


Il #M5S ha chiesto ai parlamentari della maggioranza, maggior parte #PD, che il fondo del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, con una dotazione di 1 milione di euro per progetti innovativi finalizzati alla limitazione degli sprechi e all'impiego delle eccedenze, si utilizzasse anche per la "promozione di diete alimentari caratterizzate dal consumo di prodotti di origine vegetale, in considerazione dei forti impatti sulle risorse naturali connessi al consumo di carne.

ll consumo di carne nel mondo si sta aprendo a nuovi devastanti scenari di cui non si può non tenere conto. Mentre i consumi dei paesi occidentali si sono più o meno stazionati, nei paesi così detti in via di sviluppo l’andamento è in forte ascesa.

La sola Cina dal 1963 ha decuplicato i suoi consumi di carne e anche la “vegetariana” India pare stia cambiando le proprie abitudini alimentari e produttive piazzandosi addirittura nei primi posti in classifica per l’esportazione di carne bovina.

Secondo uno studio tedesco condotto dalla fondazione Heinrich Boll e di Friends of the Hearth, ogni anno nel mondo si macellano 58 miliardi di polli, 2,8 miliardi di anatre, quasi 1,4 miliardi di suini, 654 milioni di tacchini, 517 milioni di pecore, 430 milioni di capre, 296 milioni di bovini. E questi numeri continueranno ad aumentare.

Nella seconda metà del Novecento il consumo globale di carne è aumentato di 5 volte, passando da 45 milioni di tonnellate all'anno nel 1950 a 233 milioni di tonnellate all'anno nel 2000, e la Fao ha stimato che entro il 2050 si arriverà a 465 milioni di tonnellate.

Ma cosa significano questi numeri?

Per comprendere l’enorme impatto ambientale e sociale di questi dati partiamo dal piatto.

Per produrre una bistecca di carne bovina da 450 g sono necessari circa 460 litri d’acqua (più o meno due mesi di doccia di 4 minuti al giorno). In tutto il mondo, le mucche bevono più di 170 miliardi di litri di acqua e mangiano più di 61 milioni di tonnellate di cibo, ogni giorno. L’allevamento animale è responsabile per il 20-33% del consumo di tutta l’acqua al mondo. E così, mentre l’industria della carne garantisce ogni giorno al bestiame allevato la giusta quantità d’acqua, 700 milioni persone rimangono senza accesso all’acqua potabile.
Ma non è solo questione di acqua. Gli animali d’allevamento producono ogni anno 32.000 milioni di tonnellate di CO2, un equivalente del 52% di tutte le emissioni gas serra del pianeta. Basti pensare che le emissioni che vengono dal settore del trasporto sono responsabili del 13% per capire quanto è importante la portata della carne sul fronte dell’inquinamento.
Una bistecca di carne di bovino di 250 g è associata all'emissione di quasi 3,4 kg di CO2, l'equivalente di un'automobile di cilindrata medio-grande che percorre 16 km. La produzione dello stesso quantitativo di patate provoca l'emissione di circa 0,06 kg di CO2, ben 57 volte inferiore a quella della bistecca.

E mentre sprigionano CO2 gli allevamenti animali ci tolgono ossigeno. L'approvvigionamento dell’allevamento animale è responsabile, infatti, del 91% della distruzione della Foresta Amazzonica; il polmone del mondo.

Ma non finisce qui. Ovviamente quando si parla di impronta ecologica e di impatto ambientale non si può non considerare il fatto che ogni volta che favoriamo la distruzione del nostro pianeta non facciamo danno solo a noi stessi, all’ambiente e alle future generazioni a cui lasceremo sempre meno risorse e sempre più problemi ma stiamo danneggiando anche i nostri - sempre più numerosi - vicini di casa.
Al mondo ci sono 7 miliardi e mezzo di persone. Sette miliardi. Troppi? In realtà no. Attualmente produciamo cibo per sfamare oltre 10 miliardi di persone. Il problema è che più della metà di questo cibo invece di essere utilizzato per sfamare le persone viene dato agli animali d’allevamento. L’82% dei bambini che muoiono di fame vivono in paesi dove il cibo viene dato agli animali d’allevamento, e questi vengono cresciuti per diventare carne nei piatti degli occidentali. 60.000 metri quadrati di terreno possono produrre quasi 17 tonnellate di alimenti di derivazione vegetale, mentre lo stesso terreno può produrre 170kg di carne.
E’ interessante, infine, notare che a fronte di 800 milioni di persone denutrite nel mondo ce ne sono più di 1 miliardo e mezzo in sovrappeso e più di 500 milioni addirittura obese. Per non parlare dei morti degli ospedali pieni di persone con problemi cardiovascolari causati da un'alimentazione a base di animali.

In appena un’ora di tempo al mondo: più di 8 milioni di animali d’allevamento per la carne sono stati macellati e 114.153 tonnellate di grano è stato dato da mangiare ad animali d’allevamento. Nello stesso momento 354 bambini al mondo sono morti di fame.

A causa della nostra alimentazione anche molte specie animali stanno sparendo. La produzione industriale determina una riduzione della biodiversità attraverso la selezione progressivamente crescente di poche razze ad alto rendimento.

Una persona che consuma una dieta completamente basata su prodotti vegetali produce l’equivalente del 50% in meno dell’anidride carbonica, consuma 1/11 del petrolio, 1/13 dell’acqua e 1/18 dei terreni in paragone ad una persona che basa la sua alimentazione sulla carne.
Questo cosa vuol dire?
Che se una persona decidesse per un giorno di non mangiare prodotti animali,risparmierebbe 4mila litri di acqua, 20,4 kg di cereali, 2,7 m² di terreni forestali e 1 vita animale.

Questo è l’immenso impatto ambientale che UNA persona sola avrebbe sul pianeta se decidesse, con più consapevolezza e conoscenza, che cosa finisce nel suo piatto.

Lo spreco alimentare è causato soprattutto dal nostro stile di vita alimentare, noi come parlamentari abbiamo il dovere di promuovere iniziative che portino i cittadini ad alimentarsi attraverso diete vegetali, il futuro della vita dell'uomo sulla terra è basata sul nostro stile di vita e come diceva Einstein Uno stile di vita vegetariano, per il suo effetto puramente fisico sul temperamento umano, avrebbe la più benefica influenza sulle sorti dell'umanità.

Qui di seguito un altro racconto tratto dal libro "I racconti di Stefano Benni" e una gustosa ricetta vegan che potete leggere con gli amici, condividere e stampare:

Diario delle vacanze tre parte seconda. e Zuppa vegan di ceci e orzo


 immagine tratta da http://gallinavecchiafabuonbrodo.blogspot.com/

Da Diario delle vacanze tre, il dottor Norman seconda parte.
Di Stefano Benni.

Oggi finalmente c'è un tempo discreto, pioviggina. Abbiamo fatto il bagno, le meduse non c'erano, c'era solo uno squalo, ma è passato vicino a Luigino ed è morto di tonsillite in pochi istanti. Sul giornale ho letto che in Africa non c'è più un goccio d'acqua e nell'Artide i ghiacci si sciolgono a tempo di record, che il clima mediterraneo è fottuto e si prevedono tornadi mai visti. L'ho letto in un trafiletto tra le notizie della fusione tra Telecom, Cragnotti, Parmalat e la triade cinese.Verso sera la situazione è peggiorata. Si è messo a nevicare. Luigino è stato punto da una nuova zanzara tropicale, mamma starnutisce come un locomotore. Ma papà ha detto che bisogna reagire e fare il bagno, si è fatto prestare una tavola da surf e si è lanciato contro un'onda di sei metri. E' rimbalzato sulla cima di un pino, al centro del solito incendio.Il dottor Norman stava rassicurandolo spiegandogli che era successo qualcosa di simile nel 1789, ma papà gli ha tirato un pugno in faccia di incredibile potenza, scardinandogli metà dei denti, poi lo ha rassicurato dicendo che aveva dato un pugno molto peggiore a un suo compagno di scuola nel 1956, e quindi il pugno doveva considerarsi nella norma.A sera abbiamo arrostito delle bistecche di medusa sulla schiena di Luigino e mamma si è ripresa dall'asma inalando dalla marmitta della macchina. Sembra che abbia una sindrome di dipendenza dal benzene. Papà sta facendo le valigie e piange. Io ho acceso la radio e ho sperato in qualche buona notizia. C'era una lite tra maggioranza e opposizione sui parcheggi da assegnare alle loro auto blu, esattamente uguale alle quindici liti precedenti. Poi c'erano tutti gli indici Mibtel, Nasdaq, e le novità degli amori Vip in Costa Smeralda, il calciomercato e la moda inverno-inverno. Non una parola sull'aria, sugli oceani, sul mio febbrile e alluvionato futuro. Perciò ho deciso di farla finita. Sono andata in riva al mare e ho camminato nell'acqua, aspettando che le onde mi sommergessero. Sfortunatamente il mare era ghiacciato. Vorrei sapere che cosa ne pensa il dottor Norman, ma non riesce ancora ad aprire la bocca. Mi sono sdraiata sulla sabbia e ho pensato: come pretendete che facciamo due settimane di vacanze intelligenti se vi comportate da stupidi tutto il resto dell'anno? Ho contato le stelle. Erano due, tra nuvole nere e vapori di petrolio. Poi mi sono addormentata tutta agitata pensando: beati quelli che hanno paura degli scippi.

Da I Vegolosi

Zuppa vegan di ceci e orzo al pesto di basilico vegan

di SONIA MACCAGNOLA


La zuppa vegan di ceci e orzo è un saporitissimo piatto unico a cui il basilico del pesto regala una delicata freschezza. La presenza del cereale e del legume rende questo piatto completo e ideale come pasto leggero ma nutriente e ricco di sapore.

Ingredienti per 4 persone

230 g ceci lessati
100 g orzo perlato
1 cipolla
2 coste di sedano
1 ½ cucchiai di concentrato di pomodoro
2 cucchiaini di origano
4 cucchiaini di pesto di basilico vegan
Brodo vegetale
Sale e pepe

Prepariamo la zuppa

Pulite e tritate la cipolla e il sedano e soffriggeteli in una pentola capiente con un po’ d’olio extravergine d’oliva. Dopo 5 minuti aggiungete il concentrato di pomodoro e l’origano. Fate saltare per un altro paio di minuti.


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