venerdì 14 dicembre 2018

Quanto sa essere freddo l'inverno.

L'immagine può contenere: una o più persone e spazio all'aperto

L'immagine può contenere: cavallo, spazio all'aperto e natura



STORIA VERA DI UN'ANIMA VEGANA 

Una bambina di 3 anni guarda il suo piatto dove una fettina di carne aspetta di essere mangiata. 
Chiede curiosa alla mamma e al papà da dove viene quella fettina e come si fa a "farla", il papà le dice che è un pezzo della coscia di una mucca.
- "Ma la mucca non ha sentito dolore quando le hanno tolto quel pezzo?" Il papà ci pensa un pò e risponde: 
"No amore, non ha sentito dolore, perchè... perchè dormiva." 

Ma la sua voce non è veramente sicura, come la bambina ha l'abitudine di sentire da suo padre.
"Ma anche se dormiva, quando l'hanno tagliata avrà sentito dolore!" dice la bimba.
Il padre sta per crollare... la madre lo guarda senza sapere cosa dire. "No bambina mia - dice il padre - la mucca non ha sentito nulla, perché... era morta..."

La bimba inizia a piangere, guardando il suo piatto.
Il padre la accarezza e con un forzato entusiasmo le dice: 
"Ma la mucca, prima di morire, ha detto - Voglio che la mia fettina vada nel piatto di una bimba che si chiama Cetty, voglio che lei la mangi così crescerà forte, bella e sana!"

- Questa è una storia vera, quella bambina ero IO! 
Mangiai piangendo quella fetta di mucca, pensando così di ricambiare il suo amore. Sono nata Vegana nel cuore e nell'anima. 




Quanto sa essere freddo l'inverno.

E' passato un anno.....
Che la terra ti sia sempre lieve
Caro poeta senza armatura e senza armi...




"Ma tu che vai, ma tu rimani
vedrai la neve se ne andrà domani
rifioriranno le gioie passate
col vento caldo di un'altra estate"


Quanto sa essere freddo l'inverno. Quanto sa essere solitario il mese di dicembre. La pioggia mista alla neve scende sui marciapiedi, si ferma sui tetti, cade pesante sui volti dei pezzenti, dei rinnegati, inascoltati, disturbanti. Si posa sui volti dei dimenticati. E non si scioglie. Ma dicembre è anche il mese degli acquisti, dei balconi colorati da lampadine intermittenti. Rosse, bianche, verdi, blu. E' il periodo dei babbi natale sulle scale di plastica fuori dalle case. File di condomini con tanti babbi natale appesi, e dentro, alberi e presepi. Presepi laici, religiosi, simpatici, divertenti presepi per moltitudini di individui stanchi. E' il mese del Natale, del siamo tutti più buoni (più di chi o cosa? e per quanto?) tutti più generosi, altruisti. Ma dicembre è anche il mese dei suicidi, del morire di freddo, del crepare soli. E' morto un uomo in piemonte, in un campo lontano dai balconi colorati, lontano da sguardi assenti. E' morto solo, di freddo. Ma chi era? Era un barbone, un senzatetto, un povero cristo, questo si dice, per mascherare l'ipocrisia e il fatto che non interessa, troppo diverso da noi cittadini di serie A, valorosi, altruisti, buoni. E' morto, pazienza, in fondo è stata una sua scelta, poteva andare in qualche dormitorio, c'è sempre così tanto spazio. E poi i dormitori sono luoghi di comunità, di forte socialità, perchè i barboni dicono che sono luoghi tristi? Si lamentano sempre, non sono mai contenti, cosa vogliono di più. Un altro uomo aveva affittato, con enorme fatica, un garage per quei "quattro stracci" (così hanno scritto alcuni giornalisti) che aveva, vecchi ricordi, la sua vita. Dicembre sa essere gelido e le notti, senza scampo, così si era rifugiato nel garage, coprendosi con i suoi "quattro stracci", ma i condomini si sono lamentati e hanno chiamato i carabinieri. . Troppo imbarazzo, in fondo è vero, stonava con i balconi colorati. Viviamo in una società dove le statuine dei Re Magi sono immensamente più importanti di quel corpo che si trascina a fatica per la fame, dove i centri commerciali sono presi d'assalto per gli ultimi regali, enormi fabbricati di cemento dove davanti hanno luci splendide che illuminano i parcheggi e le code di individui tutti uguali e dietro, celati agli sguardi, altri individui, poco illuminati, che muoiono nei cartoni. Ho perso il conto delle persone che sono morte di freddo, in italia, in un mese, tanto non serve contarle. Solo numeri per questa società, solo numeri. Del resto, dicembre è anche il mese della redenzione, del pentimento, del tutt# a messa la sera del 24. Il Signore ci perdonerà. E poi, mica è colpa nostra se vivono per la strada. La società è una bella società, democratica, piena di opportunità, certo qualcun@ rimane indietro, ma capita, non è un dramma. Disse il bravo e onesto padre di famiglia, coprendo gli occhi della sua bambina di 8 anni che fissava disperata quel mucchio di stracci nel cartone. Tanti auguri signore e signori, tanti auguri e ricordate di pagare le bollette, se no la bella società le spegne le vostre lampadine colorate sui balconi. Oggi una persona è morta di freddo, nel cartone fradicio, su un marciapiede buio senza negozi. Era stato un poeta in gioventù. E' morto mentre file interminabili di automi correvano per i mercatini natalizi. In un bar anonimo del centro una signora ben vestita ha detto:

ha risposto divertito un giovane ragazzo vestito alla moda
la signora trattenendo a fatica l'ilarità.
Che bella società, che magnifica presenza di società. Da un lato, quello pulito, i "ricchi miserabili" e dall'altro lato, quello lurido di ignoranza, "i miserabili ricchi".
Ciao Poeta.

Olmo Vallisnera


L'immagine può contenere: spazio all'aperto e natura

Venticinque centimetri di lunghezza per circa trecento grammi di muscoli, lo scoiattolo rosso, che è la nostra specie indigena, è un acrobata capace di fulminee arrampicate e di salti vertiginosi dai rami più alti della terra. E quando discende in volata distende la coda e le zampe a simulare quel fantastico effetto paracadute.

Quando mangiano si siedono su di un ramo e con quelle zampette anteriori che sembrano abili manine sbucciano i frutti e se li portano alla bocca uno per volta. Poi, al termine del pasto si puliscono la bocca sfregandola contro il tronco, come personcine bene educate.
(Isabella Lattes Coifmann)


Nessun commento: