“Lascia perdere tutte le tue paure e ama di più, ama incondizionatamente. Quando ami, non pensare che stai facendo qualcosa per l’altro, stai facendo qualcosa per te stesso! Quando ami, sei tu a ricevere i benefici dell’amore. E quando l’amore penetra nella profondità del tuo essere, scompare da te ogni paura. l’amore è la luce, la paura è l’oscurità” (Osho)
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di Franco Libero Manco
Vegan, gli anticorpi del pianeta
Sottrarsi ai sensi di colpa per i nostri errori, che spesso causano danni a se stessi e agli altri, è a mio avviso il principale impedimento allo sviluppo della propria maturità e del superamento dei limiti personali. E’ impossibile vivere senza commettere errori più o meno gravi ma questi, a mio avviso, devono servire a migliorare noi stessi al fine di essere più responsabili e lungimiranti, senza doverne pagare le conseguenze.
Anche se il rammarico della colpa non deve impedirci di vivere, senza il pentimento per un’azione sbagliata, ingiusta non è possibile alcuna evoluzione, alcun progresso personale. Solo se si è privi di coscienza e di sensibilità si può commettere un’ingiustizia, un omicidio, un furto, uno stupro, un tradimento e non accusare sensi di colpa e senza questo non c’è pentimento e quindi ravvedimento.
Molti considerano fuori luogo parlare di rispetto per gli animali dal momento che giornalmente si assiste a fatti di crudeltà inauditi verso gli esseri umani. Ma se non si percepisce rimorso per la sofferenza e l’uccisione degli animali, che per puro piacere vengono sacrificati, come si può accusare sensi di colpa per le ingiustizie verso gli stessi esseri umani? Aver ucciso ignorare la condizione cui abbiamo condannato l’immensa folla dei nostri fratelli animali, questo è il più imperdonabile dei peccati.
I delitti tra umani dipendano proprio dalla capacità di separare la violenza umana da quella all’animale, l’ingiustizia umana da quella all’animale, l’indifferenza umana dall’indifferenza animale. Le nostre scelte alimentari ci mettono drammaticamente in contraddizione con noi stessi quando il nostro piacere gastronomico ha la preminenza sul dolore di miliardi di animali uccisi per placare la nostra malsana sete di sangue e di carnami.
Siamo abituati a considerare gli animali sacrificabili perché così è sempre stato, e mentre si parla di giustizia, di doveri e libertà, si calpestano i principi più qualificanti della natura umana, pur di non rinunciare alla bistecca.
Una cultura sociale, sostenuta da quasi tutte le grandi religioni che giustificano la sottomissione e l’utilizzo di animali come fossero oggetti senz’anima, senza per questo indicare una colpa, non può che inclinare l’essere umano all’insensibilità verso la sofferenza del prossimo.
Il rammarico, il rimorso serve a non farci cadere nei medesimi sbagli e ad impegnarci ad essere migliori. Senza la capacità di sentirsi in colpa per un’azione che ad altri causa sofferenza non può che indurre durezza di cuore ed essere più inclini a ripetere l’offesa. Non avere nulla da rimproverare a se stessi questo è ciò che rende liberi e forti.
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Se non ti senti di far parte di questo mondo, è perchè sei qui per crearne uno nuovo.
Susanna Marinello
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