sabato 26 settembre 2009

Mondazzoli e Rivori. Da La tribù di Moro Seduto. Di Stefano Benni.

In alto: Immagine tratta dal blog http://armadiodirika.splinder.com/


Quei bordelli del pensiero che si chiamano giornali.
Honoré De Balzac.


Il nostro paese è al settantasettesimo posto nel mondo in quanto a libertà di stampa, ci precedono perfino la Bolivia e la Bulgaria, tutti i maggiori quotidiani e le televisioni sono controllate da industriali e banchieri, l'unico strumento dove ancora è possibile trovare una vera informazione è la rete, ed i blog sono fondamentali per la diffusione di notizie che non troveremo mai nelle varie testate giornalistiche, già trent'anni orsono Stefano Benni ne parlava nei suoi libri, in questo brano della tribù di Moro Seduto racconta l'editoria di quegli anni:

Mondazzoli e Rivori. Da La tribù di Moro Seduto. Di Stefano Benni.

Preoccupanti reazioni in Italia a due avvenimenti esteri. Ieri, in tutto il paese, è stata sospesa la pubblicazione della biografia di Howard Hughes, il miliardario americano che passò gli ultimi anni della sua vita nella sporcizia, con unghie e capelli lunghi, isolato dal mondo in un letto all’ultimo piano di un grande albergo. Subito alcuni ricchi italiani, eccitati dal racconto, si sono lanciati nella più sfrenata imitazione. La prima avvisaglia è giunta da Milano, dove Leopoldo Pirelli si è fatto chiudere all’ultimo piano del suo grattacielo in compagnia di quattro mucche. La puzza e i muggiti delle bestie, che per tre mesi sono state costrette dal Pirelli a cibarsi solo di gelati, hanno richiamato l’attenzione della polizia.
Contemporaneamente a Torino Umberto Agnelli si è fatto crescere le unghie, e si è comprato una barba incolta. Quindi, vestito solo di un paio di mutande e di un cappotto militare, ha radunato 24 barboni democristiani tra i più miserabili della città, e si è chiuso all’ultimo piano dell’Hilton. Là, tra una cucchiaiata di zuppa di fagioli e un rumore sconveniente, sta gettando le basi per una nuova corrente democristiana, gli «eremiti dell’industria». Primi adepti Urbano Aletti, giunto in gran segreto di notte, Orsini, Tesini e Pennacchini, sporchi come i tre porcellini, e Sindona con l’unghia del mignolo lunga tre metri e un pecorino fermentato in ogni tasca.
La moda Hughes è ormai dilagata. È di ieri la segnalazione che Eugenio Cefis si è fatto chiudere in un blocco di plastica trasparente della Montedison, e per il resto della vita farà il fermacarte sulla scrivania di Andreotti. Attilio Monti andrà a vivere in una vecchia corriera abbandonata e Niutta in un vecchio carrozzone dal nome augurale di Egam.
Colombo si è fatto ibernare. Sulla cassa di zinco c’è la scritta: sgelatemi quando si liberano le Partecipazioni Statali.
Viva preoccupazione suscita anche, negli ambienti della stampa, la reazione dei grandi editori italiani alla notizia dell’escalation del miliardario australiano Murdoch, che ha comprato le quattro testate più popolari d’America. L’editore Mondazzoli e il rivale Rivori hanno iniziato a scambiarsi colpi proibiti. Mondazzoli ha acquistato «L’Osservatore Romano» ristrutturando 15 giornalisti e costringendone otto a prendere il velo nelle Orsoline. Ha inoltre rettificato la linea politica da cattolico- integralista a cattolico- intimista, mettendo un direttore Gdc (gradito alla Dc).
Rivori ha controbattuto rubando al rivale il giornale «Topolino», mettendo alla guida un direttore Gdc e pca (gradito alla Dc e il Pci abbozza), licenziando sette giornalisti e tre paperi, e rettificando la linea politica per cui entro marzo Topolino e Minnie dovranno sposarsi in chiesa e Paperino, finalmente, coprirsi il sedere.

Mondazzoli ha risposto acquistando tre giornali del sud, uno del Banco di Napoli, uno del Banco di Roma, e uno del Banco di Sicilia, scambiando tra essi le linee politiche senza che nessuno vedesse il trucco, in un’area democristo- social- aperturista con sfumature moderate e schizzi di De Carolis. In queste testate ha messo tre direttori Gdc (graditi alla Dc) e tre vicedirettori Gdc (generi di Cefis). Rivori, a sua volta, ha rilevato il «Mattino», ha ricomprato tutte le biro (i Gava venivano spesso in redazione) e ha licenziato tutti i giornalisti con i denti cariati. Mondazzoli ha allora acquistato a Bologna, la città diversa, il «Carlino», il giornale sempre uguale, e lo ha ristrutturato in senso provinciale, spostando Girolamo Modesti da Washington a un distributore di gasolio di Fidenza. Rivori ha allora controbattuto acquistando «il Giornale» di Montanelli e aumentando ancora gli stipendi, di modo che la rubrica di prima pagina si chiamerà ora «Contocorrente». La Fnsi, per bocca di un nastro registrato da Luciano Ceschia, ha espresso la sua preoccupazione che si vada verso una concentrazione di testate.

Intanto, sui maggiori quotidiani, sono apparsi i seguenti significativi annunci:
AA Occasionissima vendesi piccola rivista di caccia e pesca come nuova quattro redattori più servizi, piccolo fattorino modeste esigenze in omaggio quintale carta e due quintali vermi da trota mai usati.
AAA Serissimo quotidiano del pomeriggio bella presenza 40 redattori provata esperienza piccolo difetto deficit quattro miliardi libero subito disposto anche diventare giornale mattino o elenco telefonico scrivere casella postale 456 cestinansi anonimi.
AAA Vecchio quotidiano tipico rustico lombardo con capocronista che racconta storiella «cane che morde uomo fa notizia», inviato amico di tassisti che ha viaggiato sull’Orient Express, elzevirista che scrive ancora con la cannetta, abusivi entusiasti, archivista isterico, collegamento con maresciallo questura, cerca grande editore tipografia in legno di noce, cucina casalinga, operai socialdemocratici. Un miliardo trattabile.
E, per finire, è di ieri la notizia che Mondazzoli ha acquistato «L’Eco di S. Antonio» della missione di Mkduguwu (Kenya), diretto da padre Eliseo. In prima pagina c’era la scritta: fate una gentile offerta. Mondazzoli ha risposto: un milione per la testata e mezzo milione per le attrezzature. L’affare è andato in porto.

Anche l'informazione sulla ricostruzione in Abruzzo è completamente offuscata dai mass media, per fortuna c'è Miss Kappa che ci aggiorna sugli ultimi avvenimenti:

J te l'ero ittu a maggio


NO ALLO SPOPOLAMENTO, NESSUNA DEPORTAZIONE!
VOGLIAMO RICOSTRUIRE LE NOSTRE CASE. SUBITO!
MANIFESTAZIONE DI TUTTI GLI ABITANTI DEL TERRITORIO
MARTEDI 29 SETTEMBRE ORE 16.DAL PIAZZALE ITALTEL ALLA FONTANA LUMINOSA , A L'AQUILA.

I VOSTRI ERRORI NON LI PAGHIAMO:
TUTTI i cittadini debbono restare e ritornare nel territorio. ORA. Nessuna distinzione B C D E F. Nessuno deve essere trasferito, tutti devono ritornare. Tra di noi siamo tutti uniti e solidali.-

J TE L’ERO ITTU A MAGGIO (te lo avevo detto a maggio).
Se ci avessero ascoltato, i MAP sarebbero stati messi a maggio e le case sfitte già requisite e assegnate. Oggi saremmo tutti nella nostra terra fuori dalle tende e dagli alberghi. Si sarebbero risparmiati milioni di euro utili per la ricostruzione delle NOSTRE CASE

LE VOSTRE DELIBERE NON FUNZIONANO:
SOLDI, REGOLE E TEMPI CERTI PER LA RICOSTRUZIONE DELLE NOSTRE CASE E ATTIVITA’. I centri storici devono riaprire .

TRASPARENZA NEI CRITERI DI ASSEGNAZIONE:
un censimento non è un bando, le graduatorie vanno pubblicate cosi come “quel gioiello” di algoritmo per la selezione

SENZA LAVORO NON SI RIPARTE:
Blocco dei licenziamenti, zona franca nel cratere e piano strategico della ricostruzione
... Continua

E sulle bugie che ci vengono propinate sulle case donate alla popolazione abruzzese un articolo di ColpaMetafisica che racconta dei:

I 'miracoli' di Silvio Berlusconi hannah arendt

Scriveva Hannah Arendt ne La menzogna in politica: << […] più un bugiardo ha successo, più gente riesce a convincere, più è probabile che finirà anche lui per credere alle proprie bugie>>.

E’ quanto credo succeda al nostro Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Ci sono notizie che non ascoltiamo durante i telegiornali né leggiamo nelle maggiori testate. Tuttavia chi sa informarsi può riuscire a scovarle. É quel che ho fatto io andando alla ricerca di un paio di articoletti, uno vecchio che ricordavo e sono riuscita a ritrovare, un altro recente, dove si parla di alcune apparenti conquiste dell’attuale governo, le quali chiamerei ironicamente i ‘miracoli’ di Silvio Berlusconi.

Comincio dall’articolo più vecchio. Ricorderete il problema dei rifiuti in Campania, in particolar modo nella città di Napoli, di cui tanto si è parlato l’anno scorso e che sembra essersi risolto grazie al tempestivo intervento del governo. Ebbene ecco la verità su questa vicenda:

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LA CAMPANIA, LA MEGA DISCARICA SULL’ALTOPIANO DEL FORMICOSO E IL PROFONDO SONNO MEDIATICO DEGLI ITALIANI. L’Irpinia è diventata il tappeto sotto il quale Berlusconi nasconde l’immondizia di Napoli. Un comunicato stampa del "Coordinamento Piccoli Centri Europei" - a cura di Federico La Sala

Assemblea pubblica interregionale domenica 21 settembre 2008 alle ore 18.00 in Piazza Marconi ad Aquilonia in Provincia di Avellino.

sabato 20 settembre 2008.>>

Fonte: http://www.lavocedifiore.org/SPIP/article.php3?id_article=3527 (Per approfondire basta cliccare sul link).


L’altopiano del Formicoso:

formicoso-1

... Continua


Dal blog di Artemisia80 un appello a ridurre il consumo delle famigerate buste di plastica, un gesto di civiltà:
Basta alle sporte di plastica

Gaia, Amici della Terra Lombardia e Lush lanciano una petizione contro i sacchetti di plastica. Riporto sul blog il testo della petizione, tratta dal sito di Lush. Se volte, Cliccate QUI per firmarla.
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Siamo alle solite. Il 31 dicembre 2009 sarebbe dovuto scattare il divieto di utilizzare sacchetti di polietilene in negozi e supermercati, sostituiti per legge da buste esclusivamente biodegradabili. E invece non succederà nulla. La norma che recepisce la direttiva europea EN13432 è stata approvata in parlamento nel 2007, peccato che poi si siano dimenticati di emanare i decreti attuativi e di fissare le sanzioni per chi non si adegua.
Ogni anno solo in Italia utilizziamo 15 miliardi di sacchetti di plastica: per produrli consumiamo 200.000 tonnellate di gasolio ed emettiamo 400.000 tonnellate di anidride carbonica (e il protocollo di Kyoto?). Solo l’1% alla fine viene riciclato o riutilizzato. La vita attiva dei sacchetti di plastica dura quindi pochi minuti, giusto il tempo di tornare a casa. Poi però rimangono nell’ambiente per decenni se non secoli, finiscono nei nostri fondali, inquinano i nostri fiumi, sono trascinati dal vento fino agli angoli più remoti del pianeta, dove molti animali li ingeriscono scambiandoli fatalmente per cibo.
Non c’è più tempo da perdere e non possiamo aspettare che il governo o le catene di distribuzione prendano coscienza di questo enorme problema ambientale.

E' per questo che Amici della Terra, Gaia Italia e Lush hanno deciso di passare all'azione!

Photograph courtesy of Ron Prendergast, Melbourne Zoo

Cosa puoi fare:
- FIRMA SUBITO la petizione Lush-Gaia-Amici della Terra Lombardia contro i sacchetti di plastica
- a partire dal 12 settembre firma la petizione nelle 21 botteghe Lush d'Italia
- porta sempre con te una borsa di tela ed usala per i tuoi acquisti.


Dal blog Cuordiscarogna una ineffabile e intrigante lezione di alta cucina:

Buonasera a tutti voi, affezionati pezzenti rimasti questa estate in città perché completamente al verde. Rieccoci all’atteso appuntamento con la nostra rubrica culinaria.

Tra le perversioni di Sara c’è anche una inusitata passione per la cucina estera così, dopo aver pasteggiato qualche giorno or sono con un saporito troiaio a base di zenzero, pesce crudo e riso scondito, cosa c’è di meglio di uno stuzzicante piatto di cous cous fatto in casa?

Preparazione:

Indossare un grembiule ascellare e avvolgersi i capelli in un foulard come se si fosse in procinto di effettuare un sopralluogo al reparto di malattie infettive dell'Umberto I. Chiudere i cani in giardino. Vista l’afa il gatto, ormai anziano, verrà magnanimamente lasciato in casa. Ah, che pace quando i due ladroni non sono in giro. Stappare una birra e farsi un goccetto per festeggiare l’inaspettato nirvana.

Tagliare la melanzana a fettine e la zucchina a rondelle spesse circa mezzo centimetro e grigliarle sulla piastra calda insieme al peperone tagliato a strisce.

Non facciamola troppo facile perché abbiamo saltato alcuni preliminari indispensabili. Pulire il tavolo su cui opererete (e già la cosa può richiedere una buona mezz’ora) quindi cercare da qualche parte una piastra. Perché è stata riposta sporca? Chiedersi chi sia stato l’ultimo ad usarla e darsi una spiegazione del motivo per cui, nonostante in casa vostra non circolino carogne animali ormai da anni, su di essa siano presenti brandelli di grasso animale carbonizzato. Tenere a freno l’ira funesta che infiniti lutti addusse con un’altra birretta.

Nel frattempo le istruzioni per il gatto:

Siediti dietro il calcagno sinistro della cuoca, così facendo non puoi essere visto e quindi c’è maggior possibilità di essere calpestato. Quando ti verrà schiacciata la coda vivacizza il pomeriggio squarciando il silenzio con un urlo. Questo provocherà in risposta i latrati del branco confinato all’esterno e subito dopo il ritmico martellare di una scopa contro il muro della Vicina.

Tagliare i pomodorini in pezzetti non troppo piccoli, sbucciare le carote e ridurle in strisce sottili, tostare i pinoli in padella per un paio di minuti.

Scivolate su qualcosa di viscido che ignoravate essere sul pavimento della cucina. Gesù, una perdita!!! No, Signore aiutami, non può essere di nuovo la lavatrice! Ma che strano, la perdita non sembra un gocciolamento, quanto piuttosto un avanzo organico. Seguire a ritroso la scia bavosa per arrivare ad identificare le viscere di un lucertola morta nascosta sotto il frigo. Redarguire in maniera decisa il gatto e disfarsi del cadavere in decomposizione. Sciacquarsi le mani, farsi un altro goccetto di birra.

... Continua


Rimanendo in ambito domestico Observed maga della rima baciata(Papparapà!!! Prego: proseguendo potrete passeggiare, pazienti o precipitosi, pacifici o prepotenti, propizi o perplessi, per prolisse pagine piene di pensieri personali, pazzeschi, parziali, prudenti, pomposi, politici, proibiti, pirotecnici, perfidi, perbene, paurosi, perspicaci, preoccupanti, ponderati, precostituiti, prostituiti... pavento pure patetici, pallosi, pretenziosi, pettegoli.) ha scritto un'ode:

alla mia lavatrice

La mia lavatrice dice
gorgogliando con orgoglio
che se lava lei è felice
e fa più di ciò che voglio

oltre a stare al mio volere
si dimostra alquanto estrosa
è un'artista da vedere
lei trasforma il bianco in rosa

in un ciclo di lavaggio
mima il rombo di un biplano
dal decollo all'atterraggio
urla più di un capo indiano

ma la dote peculiare
che giustifica ed avalla
questa lode singolare
è che mentre lava balla

e non c'è soltanto quella
la mia lavatrice è bella.


L'altra sera è ricominciato dopo la pausa estiva la trasmissione di Santoro AnnoZero, con le immancabili vignette del maestro della satira Vauro Senesi, eccone una carrellata:

















Il solito Altan questa settimana ci parla dei vaccini:



Pillola del giorno: Durante i miei nove anni alle scuole superiori non sono riuscito ad insegnare niente ai miei professori.
Mark Twain.

martedì 8 settembre 2009

800.131.789 Il numero verde del buonsenso.

In alto: Immagine tratta dal blog http://morriganfury.splinder.com/




Se vuoi descrivere ciò che è vero, lascia l'eleganza al sarto.
Albert Einstein.


Da oggi abbiamo un numero verde, questo numero che permette di chiamare gratuitamente da qualsiasi telefono fisso è il completamento del progetto iniziato esattamente nel settembre del 2008, adesso con l'ausilio di questo strumento avremo la possibilità di far conoscere e divulgare i nostri blog, i punti vendita e le aziende eticamente presentabili, le aziende agricole con prodotti biologici, le fonti rinnovabili, la bioedilizia, Linux il software gratuito ed immune dai virus e tante altre informazioni che viaggiano nel web.

Rete di blog, aziende, punti vendita e numero verde

  • Sei una donna? Hai un blog? puoi partecipare e contribuire a questa rete semplicemente inserendo il numero verde nel tuo blog ed inviare i tuoi post interessanti per la comunità tramite pvt, oppure se hai una linea telefonica fissa con contratto che comprende telefonate illimitate e il collegamento in rete 24h puoi collaborare con noi effettuando telefonate giornaliere presso aziende e punti vendita puoi presentare il tuo blog e proporre la partecipazione di questi soggetti alla nostra rete, i quali verseranno una cifra annuale e su questa cifra percepirai un compenso, se sei interessata alla seconda proposta, invia una mail di adesione a n.malgeri@gmail.com oppure chiama il numero verde negli orari stabiliti, avrai tutte le indicazioni e le modalità di partecipazione.
  • Sei un'azienda produttrice di qualsiasi categoria merceologica? Hai i requisiti di certificazione europee ISO 9001 e ISO 14000? Hai in programma di dotare il tuo manufatto di impianti a fonte rinnovabile? Sei disponibile a valutare la possibilità di produrre con materie prime riciclabili e riutilizzabili? Puoi far parte di questa rete versando una modesta cifra annuale e potrai usufruire dei servizi offerti dal gruppo elencati a parte, se sei interessato al progetto invia una mail di adesione a n.malgeri@gmail.com oppure chiama il numero verde negli orari stabiliti, avrai tutte le indicazioni e le modalità di partecipazione.
  • Hai un punto vendita di qualsiasi categoria merceologica? Sei disposto a trattare prodotti delle aziende collegate? Vuoi partecipare a questa rete di punti vendita rispettosi dell'ambiente? Puoi usufruire dei servizi offerti dal gruppo elencati a parte versando una modesta cifra annuale, se sei interessato al progetto invia una mail di adesione a n.malgeri@gmail.com oppure chiama il numero verde negli orari stabiliti, avrai tutte le indicazioni e le modalità di partecipazione.
Nei prossimi giorni e settimane saremo all'opera per approfondire e organizzare questo progetto, qui di seguito l'articolo di Michele Serra sull'informazione giornalistica:

Sfida a colpi di testate
di Michele Serra
La concorrenza spietata tra 'Libero' di Maurizio Belpietro e 'il Giornale' di Vittorio Feltri renderà particolarmente vivace la ripresa autunnale. Belpietro partirà anche lui all'attacco dell'Avvenire, mentre il Giornale titolerà "Gianni Agnelli non capiva niente di calcio"

Paolo Berlusconi, editore de 'Il Giornale', con la figlia
La concorrenza spietata tra 'Libero' di Maurizio Belpietro e 'il Giornale' di Vittorio Feltri renderà particolarmente vivace la ripresa autunnale. Le due testate si contendono con ogni mezzo il pubblico di destra più appassionato. Ecco le prossime tappe della contesa.

Attacco all''Avvenire' 'Libero' accusa 'il Giornale' di essere stato debole e compromissorio con il quotidiano cattolico: con il titolo 'Sono tutti finocchi!' Belpietro rivela che non solo il direttore, ma l'intera redazione dell''Avvenire' è omosessuale e si reca al lavoro in minigonna, come testimonia una negoziante dei dintorni che ha venduto ottanta minigonne negli ultimi due mesi. "Ottanta è esattamente il numero dei giornalisti dell''Avvenire'", scrive Belpietro, "e questa non può essere una coincidenza". Feltri accusa il colpo e rilancia. Con il titolo 'Finocchi anche i lettori!' accusa di omosessualità anche i lettori del quotidiano cattolico, nessuno escluso. Con una prosa insolitamente sorvegliata, Feltri spiega nel suo editoriale che "chi è abituato a inginocchiarsi spesso è già allenato a compiere atti sessuali contro natura". Prima pagina di 'Libero' del giorno dopo: 'E zoccole le sorelle'. Lettori in visibilio.

Altri scoop 'Libero': "Esiste anche una sorella di Prodi. Indovinate che mestiere fa?". 'il Giornale': "Gianni Agnelli non capiva niente di calcio. Quando il portiere prendeva la palla con le mani gridava 'rigore!". 'Libero': "Dalla scienza una speranza per gli intellettuali: possono guarire". 'il Giornale': "Spetta a Luciano Moggi l'eredità degli Agnelli".

Strategie editoriali
La stagione dei titoloni insultanti mostra la corda. Il pubblico sembra saturo, vuole di più. La prima mossa è di Feltri: lancia la prima pagina col sonoro. Nelle edicole convenzionate l'edicolante, con un sovrapprezzo di soli dieci centesimi, leggerà urlando al cliente il titolo di prima pagina. Per la giornata d'esordio il titolo è 'La sinistra sa solo grugnire', gli edicolanti più abili riescono a leggerlo imitando scherzosamente il verso del porco. 'Libero' passa al contrattacco. Arriva in edicola nella speciale carta piranha, che grazie alla sua composizione chimica divora le pile degli altri giornali. Feltri inventa il quotidiano arrotolato: arriva in edicola già pronto per essere dato in testa al lettore di sinistra gridandogli 'vergogna!'. 'Libero' non si lascia intimidire, e propone ai suoi lettori il formato lenzuolo, che ha un doppio pregio: è scritto in caratteri così enormi che anche le previsioni del tempo sembrano aggressive e insultanti, e se arrotolato ha le dimensioni e il peso di una clava.
... Continua

Aziende che chiudono, aziende che riducono il personale, c'è la crisi e tutte le scuse per liberarsi di gente scomoda sono buone, Pitunpi denuncia il licenziamento di una donna che ha avuto un bambino:

ULTIME NOTIZIE SUL FRONTE MALGIOGLIESE

Allora.

L'ex collega trombata sul lavoro dopo il rientro dalla maternità.

Malgioglio: No no, non ti preoccupare, non è il caso che rientri dato che ormai l'aria è cambiata e ci sarebbe dell'imbarazzo (certamente: le hanno chiesto di dimettersi - leggi post "Dice l'Imam..." del 26 agosto). Siamo in parola, non è necessario alcun accordo scritto.

Ben ben. Lei, ancora fiduciosa, ma io la capisco perchè le brave persone non immaginano neanche che gli altri possano essere così perfidi, la settimana scorsa non si presenta al lavoro, come da accordo verbale, e contatta il consulente della categoria di appartenenza.

Dopo pochi giorni, tac, raccomandata nella quale le chiedono spiegazioni per il mancato rientro e la minacciano di licenziamento in tronco.

Lascio commentare voi. Questo avviene in pieno nord evoluto. Così dicono, almeno.

I colleghi? Hanno il culo stretto a mo' di gallina. I più pezzi di merda non osano neanche mandare un messaggino. I più temerari chiamano col numero privato. 'Sa mai.

... Continua


Esiste un altro modo di affrontare la crisi economica rispetto a quello proposto dai banchieri, i manager e gli uomini di potere riuniti in questi giorni nel workshop organizzato a Cernobbio dallo Studio Ambrosetti? Dal blog di Giovanotta il resoconto delle proposte alternative avanzate dall'associazione Sbilanciamoci:

Sbilanciamoci!

Sparigliare la crisi si può, e ci sono anche i soldi

Utilizzare di più e con più intelligenza la spesa pubblica, facendo pesare i sacrifici sui privilegiati, gli speculatori e in generale i settori dove è concentrata la ricchezza economica. E' questa l'idea fondamentale per uscire dalla crisi secondo il controforum promosso da Sbilanciamoci! a Cernobbio: solo qualche centinaio di metri da Villa D'Este, dove è in corso il workshop "ufficiale", ma una distanza di anni luce dal punto di vista culturale e politico. Basta andare a vedere i cinque principi scelti per ipotizzare un diverso modello di sviluppo: intervento pubblico, sostenibilità ambientale, qualità sociale (cioè «un'economia che rimetta al centro il lavoro e le persone»), diverso equilibrio tra consumi collettivi e consumi individuali, cooperazione.


Cinque ricette anticrisi
In particolare, rilanciare oggi l'economia, secondo i circa 200 partecipanti al controforum, è possibile se si scelgono cinque "politiche concrete".


Uno: promuovere «adeguate politiche del lavoro» e allargare lo spettro di applicazione degli ammortizzatori sociali a tutti i lavoratori delle piccole e medie imprese e ai lavoratori atipici (co.pro/interinali eccetera) sulla base delle regole esistenti per i lavoratori a tempo indeterminato delle grandi imprese (cassa integrazione e copertura fino a 8 mesi all'80% dello stipendio).


Due. Promuovere un piano nazionale di «piccole opere ambientali e sociali (che poi così piccole non sono)» nei settori energetico, della mobilità, del riassetto del territorio: lavori pubblici capaci di sostenere le imprese e creare occupazione. Qualche esempio? 500 mila impianti fotovoltaici, 500 treni per i pendolari, 20 progetti di mobilità sostenibile (1000 piste ciclabili, 5mila vetture in car sharing, 2000 nuove vetture per il trasporto pubblico locale) nelle grandi città, la messa in sicurezza di almeno 9mila scuole italiane che non rispettano le principali norme in materia (legge 626, ecc). Il tutto da realizzare entro il 2011.


Tre. Non restringere, ma allargare il welfare. Non con interventi «caritatevoli», tipo social card o bonus bebè, ma con servizi sociali «mirati, permanenti e continuativi» . Ipotesi concreta: l'apertura di 5mila nuovi asili nido, di 1000 strutture di servizio territoriale a favore di disabili e anziani non autosufficienti, l'introduzione dei Livelli minimi di assistenza già previsti dalla legge 328 del 2000, la promozione del diritto allo studio (borse, alloggi, ecc.).


Quattro. Misure di sostegno alle imprese : attraverso incentivi per innovazione e ricerca; sostegno all'accesso al credito; aiuti (defiscalizzazioni o bonus) finalizzati al mantenimento dell'occupazione e alla stabilizzazione dei rapporti di lavoro precario, alla promozione di patti territoriali per il sostegno al sistema locale delle imprese.


Cinque. Arginare il crescente impoverimento e rilanciare la domanda interna con il sostegno al potere d'acquisto dei cittadini , lavoratori, famiglie e disoccupati con le politiche di welfare di cui sopra e con una serie di misure: introduzione della 14a per i pensionati sotto i mille euro lordi mensili; restituzione del fiscal drag ai lavoratori dipendenti;reintroduzione del Reddito minimo d'inserimento (cancellato nella 14ma legislatura) per i disoccupati e per chi non gode di altre forme di ammortizzatori sociali.
... Continua


Dal blog Il corpo delle donne un'accorato appello a tutte le donne da parte di Amy Winehouse:

Corpi vivi

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Dopo qualche settimana di riposo, di sole mare e vento sono ancor più convinta dell’importanza fondamentale di liberare l’energia dei nostri corpi.

Corpi liberati in grado di far scaturire cambiamenti, non i poveri corpi burattini televisivi.

Corpi dimenticati dalla politica e dagli intellettuali e quindi lasciati totalmente in balia di tristi personaggi dello spettacolo a cui abbiamo concesso il monopolio della rappresentazione del corpo, che è diventata quel povero avanspettacolo che conosciamo.

Riprendiamoci i corpi e l’energia che ne deriva. Con il corpo compiamo le azioni tra le più belle della nostra vita: balliamo (voi ballate?), facciamo l’amore, ci abbracciamo, corriamo, facciamo sport, ci accarezziamo, ci tocchiamo l’un l’altro. E noi donne è con il corpo che facciamo figli.

Corpo rivoluzionario: almeno una volta nella vita l’abbiamo provato? Quella sensazione di potenza, di pienezza che sale e che ci riempie e che vuole poi trovare uno sbocco fisico, che sia un gesto, uno scatto in avanti, un grido. O, quando siamo avanti nel percorso di vita, corpo che diventa un tramite verso una dimensione alta.

Ritorniamo alla nostra vita di tutti i giorni portando con noi i nostri corpi e la possibilità di ribellione in essi compressa.

... Continua


L'amore tratteggiato dalla penna di PV64:

Chi prima e chi dopo...
http://www.unavignettadipv.it/public/blog/upload/Scupido%20-%20Prima%20e%20dopoLow.jpg

Anche l'irriverente Scupido dalla vita indissoluta e bohemien
...era da parecchio che non si faceva vedere nel blog, giusto?
:)


La crisi economica e il dibattito a Cernobbio commentati da Maramotti:
























Il parere di Bertolotti e De Pirro sul lavoro:
Nice work if you can get it


Da Massimo Bucchi Lawrence d'Arabia e le papere:



Konrad Lorenz of Arabia























Pillola del giorno: Conosco una signora che afferma di avere servo-freno e servo-sterzo entrambi di colore.
Anatolj Balasz.