domenica 26 marzo 2023

LE ALLERGIE SECONDO IL SISTEMA IGIENISTICO



Guardare voi che siete meraviglia e tornare allo stupore delle cose buone, belle, che non si possono tradurre. All’incanto, che non è spiegabile.



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LE ALLERGIE SECONDO IL SISTEMA IGIENISTICO

di Franco Libero Manco

La causa della maggior parte delle allergie è dovuta alla tossicosi derivante da cattivi stili di vita e da regimi alimentari carenti o dannosi. Quando il corpo è troppo intossicato diventa ipersensibile alle sostanze comunemente presenti nell’ambiente: in realtà il corpo è allergico ogni qual volta viene avvelenato con sostanze incompatibili con la natura umana. Se l’organismo risulta essere allergico al latte o alle uova è perché cerca di espellere i veleni di tali alimenti. Quando vengono ingeriti degli stimolanti, come il caffè o altre sostanze nervine, il corpo raggruppa le sue energie per espellere i veleni lasciando un conseguente stato di spossatezza. Se il corpo rifiuta o espelle qualcosa vuol dire che quella sostanza non è gradita, ma se il corpo ha perso la sua vitalità non manifesterà alcuna reazione: ad una grande vitalità corrisponde una forte reazione. Spesso le persone confondono le reazioni dell’organismo, che tenta di resistere agli effetti tossici delle droghe, con le allergie.

La medicina ufficiale non prende in considerazione tali fattori perché la professione medica è un’appendice dell’industria farmaceutica e questa non farebbe mai nulla che potrebbe danneggiare i propri interessi. E’ un’illusione sperare che i medici allopatici cerchino di debellare le allergie: significherebbe rinunciare alle parcelle dei propri clienti. I programmi di ricerca nelle università sono finanziati dalle stesse industrie farmaceutiche, e questo la dice lunga.

Quando una persona è intossicata da droghe e veleni vari può manifestare intolleranza anche verso alimenti sani perché il corpo diventato ipersensibile e iperprotettivo non è in grado di distinguere le sostanze dannose da quelle salutari., così come si verifica nei confronti delle fragole.

Se una sostanza è innocua ma un individuo manifesta segni di intolleranza nei suoi confronti non può che trattarsi di tossiemia. Per esempio, quando nei bronchi si accumulano tossine si sviluppa una bronchite, queste tossine devono essere espulse attraverso le vie respiratorie; se il corpo avesse scelto di eliminarle attraverso altri canali, per esempio l’apparato genitale, si sarebbe manifestato un herpes o una sifilide. Se fosse stata la pelle ad essere prescelta sarebbero comparsi eczemi o psoriasi. Ma il modo attraverso il quale il corpo sceglie di espellere le tossine non può essere considerato un’allergia: è una reazione dovuta a sostanze velenose.

Quando il nostro regime alimentare è costituito da sostanze che danno origine a metabolismi acidi il corpo ne risente diventando ipersensibile. Una dieta in cui prevalgono alimenti carnei, zuccheri raffinati, prodotti caseari e cereali svilupperà acidosi. In questa circostanza l’organismo cerca di conservare l’omeostasi del Ph alcalino e neutralizzare gli acidi sottraendo calcio alle ossa e ai denti con la conseguenza che si svilupperà osteoporosi e carie dentali. La soluzione del problema sta nel consumo di prodotti alcalinizzanti come la frutta e la verdura. Con il benessere ritrovato anche le allergie scompariranno.

Molti bambini nascono già intossicati a causa delle abitudini malsane della madre durante la gravidanza. Ma la maggior parte delle allergie non sono di carattere genetico. Nessuna malattia è ereditaria, compreso il cancro, perché i geni non possono trasmettere le malattie: possono solo trasmettere materiale genetico e predisporre l’organismo ad una determinata malattia. In ogni modo la malattia è sempre un processo di disintossicazione, di guarigione che l’organismo mette in atto nel tentativo di eliminare le tossine accumulate e consentire il recupero delle salute.

Esistono due tipi di malattie: il primo è un processo eliminativo delle tossine ed ha carattere positivo. Il secondo è la malattia cronica determinata da un’intossicazione che perdura da molti anni. In questi casi a soffrirne sono gli organi vitali e può svilupparsi insufficienza renale, artrosi, diabete o altre patologie.

Esploratori e studiosi hanno constatato che gli animali che vivono allo stato naturale nel loro habitat non soffrono di alcuna malattia, tanto meno di allergie. Infatti si può osservare che un daino che salta e corre fino all’ultimo suo giorno della sua vita.

Quindi non sono tanto gli agenti esterni ad intossicarci quanto le nostre abitudini di vita a porre le basi per un’eventuale allergia di tipo alimentare.

Un qualsiasi veleno che penetra nell’organismo verrà rigettato dai globuli bianchi i quali circondano la sostanza e la trasportano verso l’uscita più vicina; ma questo determina anche la morte dei globuli bianchi. Questo meccanismo di difesa si innesca ogni qual volta entra nell’organismo un corpo estraneo e dannoso. Le cause sono le più diverse: fumo, sostanze chimiche, grassi animali, coloranti, conservanti, cibi cotti, caffè ecc. In queste circostanze l’unica terapia efficace si è dimostrata essere il digiuno: soluzione non adatta alle donne in stato di gravidanza e ai diabetici. Il corpo in stato di riposo utilizza le sue energie per eliminare i veleni e riparare gli eventuali danni subiti.

Lo stress è un fattore molto importante perché lascia il corpo privo di energie, comprese quelle impegnate nella eliminazione delle tossine e queste si accumulano nel suo interno fino a quando tale accumulo non può più essere tollerato. La crisi che segue sviluppa la malattia durante la quale il corpo cerca di recuperare la salute. Il corpo tende spontaneamente e continuamente all’eliminazione delle tossine e il digiuno è il modo più rapido ed efficace per disintossicarsi di quelle sostanze verso cui è diventato ipersensibile. Una volta completato il digiuno la cosa più importante è non intossicarsi di nuovo.

Quanto più il corpo è puro tanto più rapidamente reagirà ai veleni. Molte persone, anche se si sentono bene in salute anche se si alimentano e vivono non in conformità alle leggi naturali, sono semplicemente assuefatte ai veleni; il momento critico in cui l’organismo manifesterà le sue reazioni è solo questione di tempo. Le persone anziane hanno meno malattie, cioè meno crisi eliminative a causa della loro scarsa forza vitale e quindi una maggiore tollerabilità verso sostanze dannose. Le medicine che intervengono sui sintomi indeboliscono l’organismo privandolo della sua forza vitale.

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“PREVENIRE E GUARIRE DA ALLERGIE
E INTOLLERANZE ALIMENTARI”

Giov. 30 marzo, ore 18,00 in sede AVA via dei Rogazionisti 3 Roma, conferenza della Dr.ssa

Mara Granata, Medico Veterinario, Master in Etnomedicine, Medicina Antroposofica, Naturopatia, Omeopatia Unicista

La Relatrice risponderà alle domande del pubblico

Ore 20,00 cena vegan con:

insalatona mista di stagione, fusilli di pesto al pistacchio, legumi alla pugliese, dolce castagnaccio, vino, pane, acqua. Contributo 15 euro.

Per la cena è necessaria la prenotazione al tel. 3391406256

giovedì 23 marzo 2023

Il pesce fa bene a chi lo vende



Nessuno dovrebbe tollerare che vengano inflitte agli animali delle sofferenze e neppure declinare le proprie responsabilità. Nessuno dovrebbe starsene tranquillo pensando che altrimenti si immischierebbe in affari che non lo riguardano. Quando tanti maltrattamenti vengono inflitti agli animali, quando essi agonizzano ignorati per colpa di uomini senza cuore, siamo tutti colpevoli. (Albert Schweitzer)




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Il pesce fa bene a chi lo vende

di Franco Libero Manco

Eticamente è molto più grave consumare del pesce che carne di animali terricoli.

Mentre con la carne di una mucca o di un maiale si nutrono centinaia di individui per il pesce è necessario sacrificare molti animali e il valore di un animale non è in base alla sua dimensione corporea.

La morte del pesce, in qualunque modo avvenga, per opera dell’uomo, è un fatto crudele: le chiazze di sangue delle tonnare o la contorsione dei pesci in agonia nelle reti fanno capire l’intensità di dolore subito dai pesci e quanto disumana sia la pesca.

Si preferisce credere che il pesce non soffra, perché non abbiamo la capacità di percepire il loro grido di dolore.

“Vivi e lascia vivere”, questa è la legge d’amore che ci distingue dagli animali predatori, che sono costretti ad uccidere per vivere.

Per noi non basterà il piacere del nostro palato a giustificare l’uccisione di miliardi di creature in grado di soffrire.

Lasciate stare il mare, rispettate questo grande e meraviglioso specchio di cristallo, questo mondo affascinante e misterioso.

Non violentate le sue creature.
Noi certo non vorremmo che le creature del mare invadessero la nostra terra e tormentassero le nostre genti

Smettiamo di massacrare e di mangiare animali: ne beneficeranno anche la nostra salute, il nostro portafoglio e la nostra coscienza.

Se un qualsiasi essere vivente non fosse in grado di accusare il dolore, se non avesse paura della morte si autodistruggerebbe e nulla esisterebbe nel Cosmo.

Il dolore è ciò che accomuna tutti gli esseri viventi: è come una lancia puntata alla schiena di ogni creatura che la costringe ad evitare la sofferenza e la morte e la sprona ad avanzare sulla via dell’evoluzione acquisendo esperienza, memorizzando il pericolo e aguzzando l’astuzia in modo da sfuggire al predatore.

Se noi umani potessimo udire il grido di dolore dei pesci agonizzanti nelle reti un uragano di terrore coprirebbe la faccia della terra e nessuno più oserebbe uccidere o mangiare le creature del mare.

Nelle pergamene del Mar Morto, scoperte nel 1947, Gesù dice:
“Forse che i pesci vengono a voi a chiedere la terra e i suoi frutti?
Lasciate le reti e seguitemi, farò di voi pescatori di anime”.

Alcuni animali marini dotati di zampe quando vengono immersi ancora vivi nell’acqua bollente che entra in ogni cavità dell’animale, oppure arrostiti sulla piastra, schizzano via come saette.

Sembra che le aragoste siano prive degli analgesici naturali dei mammiferi e quindi che siano ancora più di noi sensibili al dolore.

Altrettanto tremenda e dolorosa è la morte per asfissia del pesce pescato con le reti: le convulsioni dell’animale che disperatamente cerca di riconquistare il suo ambiente vitale, sono la più palese manifestazione di dolore.

La pesca sportiva, vero e proprio passatempo per gente stupida, insensibile e crudele.

L’amo che viene estratto dalla bocca del pesce che si contorce dallo spasimo e che lacera anche parte della testa è paragonabile ad un arpione conficcato nella bocca di un uomo che viene brutalmente estratto fracassandogli le mandibole, la fronte ed il cervello per poi somministrargli con un pò d’acqua pochi grammi di ossigeno per prolungare il più possibile la sua vita e quindi la sua agonia.

Le mattanze delle tonnare: l’orrore che suscita l’enorme chiazza di sangue che, come una profanazione della vita, macchia l’azzurro intenso del mare, fa vergognare di appartenere alla specie umana.

Quale disumana durezza è necessaria perché si tagli le pinne ad uno squalo e lo si rigetti in acqua?

E’ come tagliare le gambe ad un essere umano e lasciarlo a dissanguarsi per terra.

E i pesci uccisi per congelamento?

E quelli spasimanti in pochi centimetri di acqua nei mercati perché la gentile signora, o signore, possa deliziarsi il palato con il corpo di una creatura appena eviscerata da viva?

Non è forse raccapricciante l’idea degli acquari nei ristoranti in cui il cliente sceglie quale pesce farsi cucinare al momento decidendo vita o morte e sofferenza per una splendida creatura?

Molti pesci hanno intelligenza pari se non superiore a quella di molti animali terricoli: sono dotati di sistema nervoso e quindi capaci come noi di percepire il dolore.

Il polpo ha un cervello molto sviluppato, l’intelligenza del delfino, che supera quella del cane, in molte circostanze ha salvato l’uomo da morte sicura, spesso da un attacco da parte di squali.

Il pesce è dotato di percezioni sofisticatissime (altro che radar) oltre che di quegli strumenti naturali che rendono capace il suo corpo di estrarre dall’acqua l’ossigeno di cui ha bisogno per vivere.

Il pesce ragiona, sente, vede, dorme, gioca, ha paura e quindi si nasconde.
L’agilità e la velocità con cui si muove un pesce nel suo ambiente naturale ha qualcosa di affascinante e di prodigioso

La perfezione dei suoi occhi in grado di percepire chiaramente nell’acqua, la complessità delle sue branchie e dei suoi sensori ricettivi ed elaborativi, la squisita geometria delle sue squame, la gamma pressoché sconfinata dei suoi colori sgargianti, vengono per sempre annientate con la morte dell’animale quando viene privato dell’unica sua ricchezza, la vita, per un attimo di “piacere” che possono dare le sue carni martoriate.

Ritengo delittuoso raccomandare l’uso del pesce nella nostra dieta.

Se l’essere umano avesse bisogno di tale sostanza per i suoi processi vitali la specie umana si sarebbe estinta sul nascere.

Infatti come avrebbero potuto i nostri antenati fruttariani, (cugini delle scimmie antropoidi) usciti dalla foresta tropicale, e lo stesso uomo delle caverne, catturare il pesce con le mani per cibarsene?

L’elemento acqua non è compatibile con la natura terricola dell’uomo.

Probabilmente alcuni uomini della preistoria, solo quelli stanziati lungo i corsi di acqua, eccezionalmente si nutrirono anche di pesce, ma coloro che vivevano nell’entroterra come avrebbero potuto sopravvivere?

Lo stesso discorso vale per il latte ed i formaggi da molti “illuminati” nutrizionisti ritenuto indispensabile per la salute umana.

Come avrebbero potuto gli antenati dell’uomo consumare il latte di un altro animale nel corso dei 5 milioni di anni che precedono l’addomesticamento degli animali se tale pratica risale a non più di 50 mila anni fa?i pesci contengono grassi saturi in quantità maggiore della stessa carne; il grasso del pesce fa ingrassare allo stesso modo della carne di maiale. Secondo la Food and Drug Administration il mercurio contenuto nel grasso può causare malformazione nei neonati, danni renali, deficienza mentale, cancro;
il pesce contiene molto colesterolo: gamberi e crostacei ne contengono quasi il doppio rispetto alla carne di manzo;
il pesce per motivi di sicurezza e gusto deve essere cotto, la cottura denatura gli Omega 3, oltre ad inattivare gli enzimi digestivi;
le raccomandazioni dei nutrizionisti di consumare il pesce almeno 2-3 volte a settimana per garantirsi l’Omega 3 non è sufficiente a garantire il quantitativo necessario. Solo alcuni tipi di pesce contengono modeste quantità di Omega 3 e solo se i pesci sono selvatici o da acquicoltura con pesci che si nutrono di pesci che mangiano alghe;
i benefici per la salute umana non sono dimostrati o al limite sono trascurabili, per contro i disastri ambientali causati dalla pesca sono ben documentabili;
studi sugli eventuali benefici dell’olio di pesce non hanno dimostrato maggiore utilità nei problemi neurologici, cancro, demenza, malattie autoimmuni, asma, sclerosi multipla, diabete ecc. rispetto agli Omega 3 di derivazione vegetale.

“Occorre mangiare il pesce per l’Omega 3”. Il valore di un alimento è inversamente proporzionale alla sua velocità di decomposizione.

Il fetore serve a tenerci lontani da certi alimenti: solo questo basterebbe a farci capire che il pesce che vive nel mare non è alimento adatto all’uomo che vive sulla terra.

Il pesce è tra le sostanze più putrescibili esistenti in natura: basta lasciarlo per qualche ora fuori dal frigo per rendersi conto del fetore, dovuto alla sua decomposizione e questo rende inservibili gli Omega 3.

Inoltre, nei pesci spesso si trovano residui di scarichi industriali e fognari, di pesticidi e metalli pesanti, come piombo, mercurio, cadmio ed altri.

La maggior parte dei pesci consumati viene da allevamenti intensivi; nei mangimi vengono aggiunti ormoni ed altri prodotti chimici che servono ad aumentare velocemente il peso dell’animale e a scongiurare epidemie.

Il mondo vegetale è molto più ricco di Omega 3: il contenuto nelle noci è 4 volte maggiore di quello contenuto nel pesce più ricco, la sardina fresca; i semi di lino addirittura 10 volte di più.




“Il vero amore è una forza cosmica che passa attraverso di noi ed è nella Natura vivente. Se potessimo cristallizzarla, sarebbe la forza più potente del mondo” (G. I. Gurdjieff)

Non c’è Sapienza che sia preclusa all’Uomo.

E’ dentro e fuori di Noi, innata e spontanea.

Si esplica in infinite forme e manifestazioni, eternamente e perpetuamente, per mezzo dell’Amore: fonte, scopo e senso di ogni cosa.

lunedì 20 marzo 2023

EVENTO IN AVA: INTRODUZIONE AL CRUDISMO



“Se l’uomo si sostenesse interamente con cibo crudo, la sua accurata masticazione e il lento inghiottire e i suoi pasti semplici servirebbero grandemente ad impedire l’iper-alimentazione e a salvarlo dai nocivi effetti di una delle cause più distruttive della vita civile”. Dr. Silvester Graham (1794-1851)


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EVENTO IN AVA: INTRODUZIONE AL CRUDISMO

Dopo la conferenza, alle ore 20 cena vegan/crudusta con:

insalatona mista ( ravanelli, finocchi, carote, olive )

Cous cous di cavolfiore

Hummus di piselli e maionese veg

Dolce con banane e cacao

Vino, pane, acqua. Contributo 15 euro.

Per la cena è necessaria la prenotazione al tel. 3391406256

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“I pasti frugali e il cavolo crudo hanno tenuto lontano per secoli i medici da Roma”.

(Catone il Censore)

“Gli alimenti cotti non sono adatti all’alimentazione umana, essendo denaturati, devitaminizzati, demineralizzati”. (Dr. A. I. Mosseri)

“Gli alimenti cotti sono alimenti morti. Il cibo cotto è la più grande maledizione umana”.

(Prof. Byron Tyler)

“Ti meravigli delle troppo malattie? Conta quanti sono i cuochi”. (Seneca)

“Il cibo cotto è stata la causa dell’indebolimento della razza umana e dell’accorciamento della vita”. (Lucrezio)

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“GESÙ VEGETARIANO E VANGELI APOCRIFI”

Giovedì 23 marzo ore 18,00 in sede AVA via dei Rogazionisti 3 Roma, conferenza del Dr.Paolo Trianni, Filosofo, Teologo, Studioso di Religioni, Ricercatore Spirituale.
Il Relatore risponderà alle domande del pubblico

Ore 20,00 cena vegan con:

insalatona mista di stagione, pasta e lenticchia, fagiolini e carote, dolce alle mandorle e cioccolato, vino, pane, acqua. Contributo 15 euro.

Per la cena è necessaria la prenotazione al tel. 3391406256

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APOLLONIO DI TIANA IL CRISTO PAGANO E VEGANO

Apollonio di Tiana cura, resuscita, fa miracoli, scaccia demoni. Muore a Efeso nel 97 d.C. Si nutre solo di verdura, frutta secca e pane, è astemio, gira scalzo non indossa lana ma solo lino e mai abiti di pelle animale, evita il denaro come la peste e crede nella comunanza dei beni. Si batte strenuamente per abolire i sacrifici, per interrompere l’osceno fiume di sangue che gli uomini propinano agli dei e detesta la disciplina etrusca degli haruspices che esaminano le interiora di animali sventrati per interpretare il futuro. Si schiera contro i sacrifici egizi dei tori e la sofferenza dei cavalli.

Diceva: “Non consumate alcun sacrificio per Dio, l’Onnipotente, che sta al di sopra di ogni cosa. Se taluno si dice mio discepolo…non uccida alcun essere vivente, non mangi carne, sia esente da invidia… Contro i preti di Delfi che praticano i sacrifici cruenti io dico : Eraclito fu savio e giammai consigliò al popolo di Efeso di lavare il sudiciume con altro sudiciume. Se qualcuno vuol seguire la mia strada, deve rinunciare a mangiare qualsiasi cosa che abbia avuto vita animale…onde non sporcare la coppa della saggezza… Nulla di ciò che proviene dagli animali, lana o pellicceria, dovrà riscaldarlo. Io consegno ai miei discepoli delle calzature di corda ed essi dormiranno là dove potranno e come potranno… Gli dei benediranno essi più per le loro piccole offerte che non coloro che spargono sui loro altari il sangue dei vitelli . La terra produce ogni cosa e chi vuole essere in pace con gli esseri viventi non ha bisogno di nulla, perché i suoi frutti si possono cogliere, e altri coltivare secondo le stagioni, in quanto essa è la nutrice dei suoi figli : ma la gente, come se non udisse le sue grida, affina le spade contro gli animali per trarne vestimento e cibo. I Bramani dell’India invece non approvano tale condotta, e istruirono i Ginni dell’Egitto a respingerla : da costoro Pitagora, che fu il primo dei Greci a frequentare gli Egiziani, prese la sua dottrina, che lasciava la terra agli esseri animati”.


Guarda come ti arriva indisturbato in pieno petto. Ti prende il cuore e una volta preso questo, ha preso tutto. Senza chiedere permesso.

[Cose che solo certi sguardi così]

venerdì 17 marzo 2023

PROTEINE NOBILI? MA MI FACCIA IL PIACERE!



“La compassione fa male.
Quando ti senti connesso al tutto, ti senti anche responsabile di tutto. E non puoi voltare lo sguardo. Il tuo destino è legato al destino degli altri. Devi imparare a portare il peso dell’universo o ne sarai schiacciato. Devi diventare forte abbastanza da amare il mondo e, allo stesso tempo, vuoto abbastanza da sedere allo stesso tavolo con i suoi orrori peggiori”

(Andrew Boyd)



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PROTEINE NOBILI? MA MI FACCIA IL PIACERE!

Se le proteine dei prodotti animali sono “nobili” quelle dei vegetali sono divine

di Franco Libero Manco

Vengono considerate di alto valore biologico (e prese come riferimento quelle dell’uovo) le proteine che contengono, in modo bilanciato, tutti gli 8 aminoacidi essenziali, cioè quelli che il nostro organismo non può sintetizzare direttamente e deve ricevere mediante l’alimentazione. Ma la distinzione tra essenziale e non essenziale non ha motivo di essere dal momento che tutti gli aminoacidi sono essenziali per la sintesi proteica.

Gli aminoacidi essenziali non sono affatto una prerogativa del mondo animale. Dice il Dr. H. Shelton. “Tutti gli alimenti, senza alcuna eccezione, contengono tutti gli aminoacidi essenziali”.

Diversamente come potrebbero gli animali più forti, più prolifici, più longevi e più miti della terra, come il bisonte, l’elefante, il toro, i gorilla, costruire le loro possenti masse muscolari se anche l’umile erba non fosse provvista di aminoacidi essenziali? In sostanza, se un vegetale è carente di un certo aminoacido è sufficiente consumare una quantità maggiore dello stesso alimento, come dimostra appunto la vitalità ed il vigore degli animali erbivori.

Ma volendo considerare l’accezione comune che solo la carne contiene tutti gli aminoacidi essenziali è da sconsiderati consigliare di mangiare il prodotto A perché contiene il fattore X anche se può favorire ictus, infarto, cancro, ipertensione, diabete ecc. quando, eventualmente, si possono mangiare due prodotti, B e C, che hanno la medesima peculiarità senza gli effetti negativi di A. E non sarebbe nemmeno necessario abbinare cereali e legumi in uno stesso pasto per ottenere la perfetta miscela di aminoacidi. Assumendo nell’arco della giornata cereali (pane, pasta, riso, etc.) e legumi (come i fagioli, le lenticchie, i ceci, etc.) si ottengono tutti gli aminoacidi considerati necessari, senza ricorrere al consumo di prodotti animali, con le inevitabili dannose conseguenze scientificamente riconosciute.

Chi esalta i prodotti animali per i suoi aminoacidi essenziali, e induce le persone a consumare questi prodotti, non solo avrebbe il dovere di avvisare dei probabili effetti collaterali (è come invitare qualcuno a consumare cicuta perché ricca di potassio), ma soprattutto non parla di assimilabilità dell’alimento, di digeribilità, di compatibilità alimentari, di acidificazione del prodotto, di contenuto vitaminico, di presenza di acido urico, di grassi saturi, di rischio cancerogeno, di cardiopatie, di leucocitosi digestiva, di aumento di germi patogeni; non dice che la carne è un alimento biologicamente squilibrato perché privo di carboidrati, vitamine, sali minerali, fibra ed oligoelementi; non dice che gli aminoacidi solforati della carne acidificano e sottraggono calcio all’organismo; che il 60% degli aminoacidi possono essere convertiti in zuccheri e grassi di deposito; che l’eccesso di aminoacidi induce torpore intellettuale, con effetti negativi sulla memoria e sulla creatività; che la carne è un alimento iperproteico e che le proteine in eccesso vengono eliminate affaticando fegato e reni e che più di ogni altro fattore intossicano l’organismo; non dice che la cottura uccide i batteri, ma non le loro endotossine. Naturalmente tralascia anche di dire che le proteine di arachidi, semi di soia, di girasole, di sesamo, di quinoa sono complete sotto il profilo aminoacidico. Altro che proteine nobili! Direi ignobili e mortifere.


Quanta magia c’è intorno a noi,
ma noi lasciamo che ci passi accanto!

Leo Buscaglia

lunedì 13 marzo 2023

IL CODICE DI COMPORTAMENTO NELLA SCELTA VEGAN



La tenerezza scaturita dalla spontaneità e dal bene incondizionato… sì, quella…



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IL CODICE DI COMPORTAMENTO NELLA SCELTA VEGAN

di Franco Libero Manco

Noi che cerchiamo di diffondere la scienza alimentare igienista e l’etica universale del biocentrismo, abbiamo il dovere di essere in buona salute per essere di esempio, mostrare i benefici del sistema vegan; diversamente la gente si convincerà che non ne vale la pena rinunciare al “piacere” della carne. Abbiamo anche il dovere di essere coerenti e mostrarci tali in ogni circostanza, specialmente quando siamo ospiti, o abbiamo ospiti, o quando nei buffet vi sono prodotti animali; perché questa è la nostra vera forza: chi non è coerente non crede fino in fondo, anche se la coerenza è prerogativa dei grandi spiriti.

Cerchiamo di non scendere mai a compromessi con la nostra coscienza accettando di mangiare carne o pesce quando siamo invitati, cioè nel momento migliore per dare testimonianza del nostro amore per la vita. Mangiare pesce è eticamente più grave che mangiare carne di animali terricoli perché se con il corpo di una animale di terra si “sfamano” molti individui, per nutrirsi di pesce è necessario sacrificare la vita di molti animali marini e il dolore non è più o meno intenso a seconda della dimensione fisica dell’animale, né la vita ha valore a seconda della specie di appartenenza.

Quello che ci darà credibilità non sarà il nostro sapere, la nostra conoscenza in fatto alimentare, il nostro saper calcolare il quantitativo di nutrienti necessari (le proteine, i grassi, i carboidrati, le vitamine, i minerali), ma il modo in cui ci porremo nei confronti degli altri: il nostro carattere fatto di garbo, gentilezza, umiltà, chiarezza di pensiero: questo sarà il nostro fiore all’occhiello, il nostro distintivo.

Il nostro intento non deve essere quello di indicare il modo migliore di non subire le malattie ma quello di sostenere lo stile di vita che consente di non ammalarsi; non di liberare dalla medicina convenzionale le persone bisognose di salute per vincolarle al nostro sapere, ma quello di aiutarle a crescere mentalmente e moralmente al fine di essere medici di se stessi; di far maturare il senso critico costruttivo, una nuova coscienza umana, un nuovo modo di sentire, di condividere, più responsabile verso se stessi, verso gli animali, verso la natura e verso il destino comune.

Noi sappiamo che nessun sintomo ha un’unica causa, che la guarigione viene dal di dentro, che quando il corpo si ammala è l’anima che ha fame. Il codice di comportamento del nostro essere vegan ci induce a superare in altruismo, giustizia e capacità di condivisione la posizione antropocentrica che limita i codici del rispetto alla sola specie umana. L’essere profondamente virtuosi, compassionevoli, giusti, rispettosi delle regole caratterizza la natura e il comportamento della persona universalista vegan che non guarda in una sola direzione ma spazia in tutti gli orizzonti dei Grandi che hanno difeso il bene e la vita di tutti i viventi. Questo darà concreta testimonianza della nostra missione e avremo contribuito a rendere migliori noi stessi e il mondo.

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Giovedì 16 marzo ore 18,00 in sede AVA via dei Rogazionisti 3 Roma,

conferenza del Dr. Enrico Ghelardi, Laurea in Giurisprudenza, Scrittore, Insegnante Yoga e Meditazione, Musicista, sul tema:

AHIMSA, LA SUPREMA LEGGE DELLA NON VIOLENZA E DELLA SPIRITUALITÀ UNIVERSALE

Il Relatore risponderà alle domande del pubblico

La relazione sarà preceduta da brevi brani musicali

composti ed eseguiti dallo stesso Relatore

Ore 20,00 cena vegan con:

insalatona mista di stagione, fettuccine ai funghi porcini, bocconcini di soia al sugo di pomodoro, dolcetti alle mandorle e cioccolato, vino, pane, olive, acqua

Per la cena è necessaria la prenotazione al tel. 3391406256

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POESIE D’AMORE, D’ANIMALI

E D’ALTRI VERSI

DOMENICA 19 MARZO ORE 18,00 IN SEDE AVA

VIA DEI ROGAZIONISTI 3 ROMA

FRANCO LIBERO MANCO LEGGERA’ ALCUNE DELLE SUE MIGLIORI POESIE

MUSICA DI SOTTOFONDO E BELLISSIME IMMAGINI

I PARTECIPANTI SONO INVITATI A PORTARE LE PROPRIE COMPOSIZIONI O DI ALTRI AUTORI

ORE 20.00 CENA VEGAN CON:

FRISELLATA SALENTINA, INSALATONA, BEVANDE, DOLCE.

CONTRIBUTO 10 EURO. PER LA CENA E’ NECESSARIA LA PRENAOTAZIONE AL TEL 3391406256

AMO I BRIGANTI

Amo i briganti, i folli, i temerari,

coloro che non hanno patria

né bandiere da servire,

coloro che non appartengono a nessuno,

nemmeno a se stessi.

Amo l’insolente, lo sfrontato,

chi sa opporre alla logica del dogma

la legge solare della sua coscienza

libera e dubbiosa.

Amo coloro che sanno volare,

che sfidano orizzonti di fuoco,

che scalano vette di vertigini

per scoprire orizzonti più vasti e luminosi.

Amo l’audace, colui che guarda al sole

senza la paura d’essere accecato,

colui che arde di passione

anche se sa che come la falena

può morire bruciandosi le ali.

Amo colui che sfida le tempeste,

colui che plana sicuro su strapiombi

di rocce irte a picco come spade.

Mi piacciono i temerari del garbo

gli insolenti delle certezze,

i dissacratori delle consuetudine,

del perbenismo, delle muffe.

Amo colui che cerca

lo scopo dominante delle cose,

l’intima purezza della mente.

Si io amo le meteore

che ardono di fuoco inestinguibile

nel sublime compendio con la vita.

Amo tutti coloro

che odiano se stessi

perché questi soltanto

vogliono essere migliori.

(Franco Libero Manco)

martedì 7 marzo 2023

QUELLO CHE NON DEVI SAPERE SUL CIBO CHE MANGI



Gli animali hanno propri diritti e dignità come te stesso. È un ammonimento che suona quasi sovversivo. Facciamoci allora sovversivi: contro ignoranza, indifferenza, crudeltà.

(Marguerite Yourcenar)


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PROGRAMMA DUE GIORNI IN SEDE AVA CON EVENTI CENA E APERICINEMA TUTTO IN DIRETTA

(Collegamenti: Metro A, fermate San Giovanni, Re di Roma, Ponte Lungo, Metro C (San Giovanni), Bus 16, 412, 649, 671, 85 Stazione Ferroviaria Tuscolana)

Giovedì 9 marzo

Si inizia con la diretta delle ore 15,30 con un ospite d’eccezione…

Ore 18,00 Conferenza dottoressa Candida Nastrucci

“Ci sono molte cose che la gente non deve sapere, riguardo la propria alimentazione e il mantenimento della propria salute, fisica e mentale. Quello che non devi sapere non ti viene detto, non lo vedi nelle pubblicità colorate, non lo devi dire se lo sai, e soprattutto “non lo devi sapere”. Lo scopriremo insieme con alcuni esempi così avremo un piccolo assaggio di quello che non ti dicono chiaramente e cercheremo di capire perchè.”

Candida Nastrucci

Ore 20,00 Cena in sede AVA

Venerdì 10 marzo

Dalle ore 10,30 Collegamenti in diretta con alcuni Rifugi di animali liberi (Agripunk, Fattoria Capra e Cavoli, Fattoria di Nonno Peppino, Rifugio Porcikomodi, Ippoasi, Rifugio Alma Libre, Rifugio La Tana del Bianconiglio, Rifugio Miletta, La Sfattoria Degli Ultimi ed altri), presentazione di queste fantastiche ed uniche realtà, eventi benefit settimanali in sede AVA a favore di ogni singolo Rifugio e collaborazioni…

Ore 19,00 Proiezione del film/documentario ” UN ALTRO MONDO E’ POSSIBILE” di Thomas Torelli

Ore 21,00 Apericinema, gustiamo le prelibatezze dello Chef!

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Giovedì 9 marzo ore 18,00 sede AVA via dei Rogazionisti 3 Roma

Conferenza della Dr.ssa Candida Nastrucci, Dottore in Biochimica Clinica,

Biologo Molecolare, sul tema:

QUELLO CHE NON DEVI SAPERE SUL CIBO CHE MANGI

La Relatrice risponderà alle domande del pubblico.

Ore 20 cena vegan con:

insalatona mista di stagione, rigatoni alla crema di peperoni e noci, favette del Salento, dolce alle mandorle e cioccolato, vino, pane, olive, acqua.

Contributo 15 euro. Per la cena è necessaria la prenotazione al tel. 3391406256

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“Tutto è inquinato tanto vale mangiare quello che ci piace”. Che è come dire, siccome l’aria è inquinata tanto vale che fumo. E’ vero che tutto è inquinato ma una cosa è avvelenarsi al 10% e una al 100%. Il che equivale ad avere il 10% o il 100% di possibilità di ammalarsi o di morire di qualche brutta malattia. C’è un abisso tra le tossine apportate dai prodotti animali e quelle di derivazione vegetale, anche se convenzionali. Nella carne gli inquinanti possono essere decine di volte maggiori rispetto a quelli che si possono trovare nei vegetali. La mela peggiore è 100 volte migliore della migliore bistecca. Non abbiamo alcun bisogno di mangiare la carne e l’eccellente salute dei vegani lo conferma.

EVENTO AVA: APERICINEMA – UN ALTRO MONDO E’ POSSIBILE


Che il tutto sia frutto del caso c’è la stessa possibilità che dopo una deflagrazione le componenti si assemblino casualmente a formare un computer

GIRA A PARENTI E AMICI SCRITTI E PROGRAMMI AVA

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O DONANDO IL 5X1000 ALL’AVA: 97365030580

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LA SEDE AVA E’ DISPONIBILE PER: CONFERENZE, ASSEMBLEE, CONVEGNI, SEMINARI, CORSI, RIUNIONI, ATTIVITA’ ARTISTICO/CULTURALI ECC. PER INFO TEL 3391406256

venerdì 3 marzo 2023

LA MALEDIZIONE DELLA CARNE



Le mani nei guanti. Una sprofondata nella tasca del cappotto. L’altra tiene il guinzaglio. Ogni tanto cambio mano, che entrambe possano godere del tepore che regala tenerle chiuse a pugno, al riparo dal freddo.
Le mattine presto. Il buio appiccicato ai muri. La luce dei lampioni che investe la strada. Lo scalpiccio solitario dei nostri passi. L’aria pungente. Appartengono a noi.
Ti osservo trotterellare incurante della temperatura proibitiva. I lunghi peli del muso accarezzati dall’aria che sposti avanzando spedita. Ogni tanto ti giri, ti fermi, mi osservi. Io ti sorrido. Tu riprendi a camminare tutta fiera, nel tuo mondo fatto di cose semplici.
Poi penso che a quel tuo mondo appartengo pure io… e io no, io non sono semplice.
Ma tu mi ami comunque. E io, te. Perché amarti non è complicato.

[AboutMeAndMyDog – MyPhotoMyWords]



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LA MALEDIZIONE DELLA CARNE

di Franco Libero Manco

Fin dai .primordi la storia è costellata di orrori umani che le grandi dottrine religiose, filosofiche, scuole di pensiero ecc. non sono riuscite a superare e a rendere migliore, se non in parte, la coscienza ed il pensiero dell’uomo e quindi la società. La domanda da porsi è perché l’uomo resta fondamentalmente incline alla violenza, alla guerra, alle ingiustizie? Perché, a differenza degli altri animali, è vittima di moltissime malattie? Le motivazioni, a mio avviso, vanno ricercate nella mancanza (in tali correnti culturali, morali e spirituali) della componente alimentare capace di condizionare la condotta dell’uomo.

Da sempre sono state trascurate le determinanti conseguenze dell’alimentazione sul modo di pensare e di agire dell’individuo, mentre la storia dimostra che l’essere umano è divenuto insensibile all’altrui sofferenza e volto alla sopraffazione dell’altro da quando ha introdotto nella sua dieta la carne degli animali uccisi: un alimento incompatibile con la sua natura di essere naturalmente fruttariano e pacifico: cioè ha consumato e consuma alimenti non adatti alla sua natura ma destinati agli animali predatori per i quali la carne ha la funzione di scatenare nell’animale la carica aggressiva per consentirne la sopravvivenza.

Se l’uomo usa mangiare ciò che mangiano gli animali predatori pensa, agisce e si comporta come tali. Anche se questa logica da sempre è stata trascurata dai più. A qualcuno può sembrare banale, semplicistico questo assunto, l’idea che adottando lo stile di vita vegan si possano risolvere i problemi legati alla violenza dell’uomo e a gran parte delle sue malattie. Ma la realtà dei fatti conferma questo dato: le poche comunità che sono tradizionalmente vegetariane (oltre a godere di ottima salute e lunga vita) non conoscono l’odio e la violenza.

Le azioni dell’uomo sono sempre frutto del suo pensiero e della sua coscienza e quindi del livello evolutivo di ogni essere pensante e senziente. Coscienza e pensiero sono due realtà distinte ma inseparabili, si influenzano reciprocamente. al punto che l’uno senza l’altro non possono esistere: se c’è il pensiero c’è la coscienza; se muore l’uno muore anche l’altro.

LA GENTE COMUNE È MANDANTE DEGLI ORRORI CHE SI PERPETUANO NEI MATTATOI; DELEGA E TACITAMENTE CONSENTE L’INFERNO DEGLI ALLEVAMENTI INTENSIVI, DELLA VIVISEZIONE, L’AGONIA DEI PESCI, LA STRAGE DEGLI UCCELLI CON LA CACCIA. GIUSTIFICA E APPROVA LA SOFFERENZA CAUSATA, E QUESTO GENERA UNA COSCIENZA INSENSIBILE E INGIUSTA, CHE SE NE FREGA DELLA VITA E DEL DOLORE DI MILIARDI DI ESSERI INDIFESI E INNOCENTI SACRIFICATI PER SODDISFARE LA GHIOTTONERIA UMANA: SPERARE DI LIBERARSI DALLA VIOLENZA E DALLA GUERRA E’ MERA ILLUSIONE.

Se un bambino viene abituato fin dall’infanzia a considerare il prossimo come prede da sfruttare quella sarà la sua condotta da adulto. Se viene abituato che sgozzare e mangiare agnelli, conigli o polli è una cosa lecita e giusta, la sua sensibilità viene inevitabilmente compromessa perché abituato a non dar valore alla vita e a disprezzare il dolore degli anche dei suoi simili.

La scienza conferma quanto detto. Attraverso la biochimica dei neurotrasmettitori dimostra le origini alimentari dell’aggressività umana. Gli alimenti, infatti, condizionano il biochimismo cerebrale, il pensiero e quindi il comportamento delle persone.

La demolizione delle proteine animali comporta la liberazione di alcuni aminoacidi precursori di neurotrasmettitori che hanno la capacità di condizionare il comportamento degli uomini. Questo avviene perché la carne, compresa quella di pesce, fa aumentare i livelli dell’aminoacido tirosina e l’accumulo nel cervello dopamina e adrenalina che sono i due neurotrasmettitori responsabili della grinta e dell’aggressività tipica degli animali predatori.

Inoltre, la carne fa diminuire il livello di serotonina (neurotrasmettitore sintetizzato a partire dal triptofano) la cui produzione viene stimolata dagli alimenti vegetali. Un eccesso proteico comporta carenza di triptofano e serotonina con conseguente nascita di un comportamento energico, aggressivo e violento.

Il triptofano, essendo un aminoacido “essenziale” è presente nel cibo vegetale ma anche nella carne. Però il triptofano della carne, come degli altri cibi iperproteici, invece di incrementare nel cervello la serotonina ne provocano la diminuzione, perché all’aumentare nel sangue del triptofano aumentano anche altri due aminoacidi, la leucina e la tirosina in misura maggiore del triptofano i quali impegnano i meccanismi di trasporto degli aminoacidi a scapito del triptofano che giunge nel cervello in dosi molto basse provocando, di conseguenza una diminuzione della serotonina con conseguente nascita di aggressività, angoscia, agitazione, propensione alla lotta.

Da molti decenni la scienza dell’alimentazione ha evidenziato anche il fattore adrenalina, cioè l’enzima dell’aggressività secrete dalle ghiandole surrenali quando un organismo è in pericolo di vita. Coloro che mangiano la carne introducono nel loro organismo questa sostanza che si trova nelle carni degli animali terrorizzati nel momento della macellazione. Ed è proprio questa adrenalina che provoca il carattere bilioso, violento, aggressivo, antisociale, diffidente, chiuso, egoista.

Che la natura degli alimenti influisca sul sistema nervoso, sulla psiche e sul comportamento umano viene confermato da uno studio pubblicato sulla rivista “La clinica dietologica” (Corriere Salute, 27.4.92), che mette in relazione l’eccesso di proteine e la produzione di adrenalina e noradrenalina da parte dell’organismo: neurotrasmettitori che esercitano un’importante influenza sullo sviluppo dell’aggressività umana: più ve ne sono in circolo più un soggetto tende a reazioni aggressive. In particolare carne, formaggi e legumi sono i principali imputati.

Anche gli studi della più recente ricerca biomedica effettuati dal dr. Giuseppe Jerace affermano che il nostro comportamento è significativamente influenzato dalla qualità degli alimenti e che una dieta vegetariana favorisce forme comportamentali più armonicamente socializzanti come risultato di un migliore equilibrio degli aminoacidi e delle vitamine apportate dal regime vegetariano.

I più grandi illuminati della terra da millenni hanno confermato quanto da noi sostenuto: “Tu sei ciò che mangi e le tue attività modellano la tua vita. La condotta morale, le buone abitudini, lo sforzo spirituale, tutto dipende dalla qualità del cibo” (Krishna).

le fusa del gatto possono aiutare le persone da un punto di vista sia psicologico che fisico. Il dolce ‘ron ron’ felino funziona innanzitutto come un perfetto anti stress. Il suono continuo, sia in fase inspiratoria che espiratoria, e la vibrazione favoriscono il rilassamento dei nervi, con il rilascio della tensione accumulata nei muscoli. La sua frequenza, compresa tra 20 e 140 Hertz, sarebbe vicina a quella della musica classica, che ha notoriamente proprietà ansiolitiche.
Ma la frequenza delle fusa avrebbe altre virtù terapeutiche.
Le fusa del micio sarebbero anche capaci di calmare e regolarizzare il battito cardiaco
☆Fonte la mente e’ meravigliosa☆

lunedì 27 febbraio 2023

LA QUESTIONE OMERO NEL BALTICO



“C’è un tipo di silenzio che è pura magia. Non arriva quando finiscono le parole, ma quando inizia la comprensione” (Giuseppe Donadei)



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Giovedì 2 marzo ore 18 in sede AVA via dei Rogazionisti 3 Roma conferenza del Dr. Felice Vinci Ingegnere,

Ricercatore indipendente, Scrittore, Promotore di convegni scientifici internazionali, Università La Sapienza di Roma,

sul tema:

LA QUESTIONE OMERO NEL BALTICO

Il Relatore risponderà alle domande del pubblico

Ore 20 cena vegan con:

insalatona mista di stagione, trofie al pesto, favette del Salento, dolci alle mandorle, vino, pane, olive, acqua.

Contributo 15 euro. Per la cena è necessaria la prenotazione al tel. 3391406256

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Sabato 4 marzo ore 18 in sede AVA via dei Rogazionisti 3 Roma,

conferenza di Fabrizio Aliotta sul tema:

LA MALATTIA E’ UN’ALTRA COSA

Il Relatore risponderà alle domande del pubblico.

Ore 20 cena vegan con:

antipasto, primo, secondo, dolce, bevande.

Contributo 15 euro. Per la cena è necessaria la prenotazione al tel 3391406256

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“Mangio la carne perché mi piace”. Che è come dire, vengo a rubare in casa tua, o a violentare tua figlia, perché mi piace. Se bastasse il piacere a giustificare le nostre azioni tutto sarebbe lecito e il mondo sarebbe un inferno. Noi cerchiamo di vivere secondo la legge del “non fare ad altri ciò che non si vorremmo per noi stessi”, mentre i difensori della bistecca antepongono il piacere del loro stomaco al dolore e alla morte di altri esseri senzienti. Questo è ciò che impedisce al genere umano di sviluppare in se stesso quella sensibilità morale, spirituale e civile da renderlo capace di realizzare un mondo migliore.


Dovremmo essere saggi la meta’ di quanto e’ saggio il gatto.E anche belli la meta’.
☆Frank Snepp☆

giovedì 23 febbraio 2023

A CENA PER ZERO – BENEFICENZA PER IL RIFUGIO ZAMPE FELICI ONLUS



La vera salute è la sintesi dell’armonia

tra la mente, serena, aperta alla conoscenza,

il corpo, attivo, libero da tossine

e lo spirito proteso verso il divino.

(Franco Libero Manco)


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A CENA PER ZERO – BENEFICENZA PER IL RIFUGIO ZAMPE FELICI ONLUS

PRESSO LA SEDE DELL’AVA ( ASSOCIAZIONE VEGAN ANIMALISTA ) SI TERRÀ UNA CENA A BUFFET DI BENEFICENZA PER AIUTARE IL RIFUGIO ZAMPE FELICI ONLUS DI TANIA SIGNORIELLO CHE SI TROVA A GENZANO DI ROMA

PAGINA FACEBOOK: ZAMPEFELICIONLUS

ZERO È UNO DEGLI ULTIMI OSPITI DI QUESTO “LUOGO MAGICO”.

ZERO È UN VITELLO STRAPPATO ALLA MORTE, L’ATROCE FINE CHE ASPETTA LA STRAGRANDE MAGGIORANZA DEI SUOI FRATELLI VITTIME INNOCENTI DELL’ANGOSCIANTE “POTERE” DELL’UOMO.

E, NELLO SPECIFICO, DELLA MERCIFICAZIONE DEL COSIDDETTO “LATTE VACCINO”.

TUTTI INSIEME POTREMO AIUTARLO A VIVERE DIGNITOSAMENTE E ALLO STESSO TEMPO DAREMO MANFORTE A TUTTI LE ALTRE MERAVIGLIOSE CREATURE CHE VIVONO NEL RIFUGIO ASSISTITE DALL’AMORE E DALLE CURE DI TANIA E MARINA .

SARÀ ANCHE UN OCCASIONE PER FARE IL PUNTO SULLE NUMEROSE BATTAGLIE IN CORSO E PER SENSIBILIZZARE LE PERSONE SULL’IMPORTANZA DEL RISPETTO DELLA VITA DEGLI ANIMALI .

DONAZIONE MINIMA : EURO 20 .

È GRADITA PRENOTAZIONE ( ANCHE VIA WHATSAPP ) AL NUMERO +39 347 859 1900.

PROGRAMMA DELLA SERATA:

19:30 SALUTI E BENVENUTO NELLA SEDE DI AVA 20:00 CENA A BUFFET; 21:00 PRESENTAZIONE DEL RIFUGIO E PROIEZIONE DI VIDEO;

– A SEGUIRE IL PUNTO SUI NUMEROSI IMPEGNI E SULLE VARIE BATTAGLIE PER LA SALVAGUARDIA E LA TUTELA DEI NOSTRI FRATELLI ANIMALI.

LINK EVENTO:



Gli animali possono trasmettere grandi insegnamenti ai bambini, anche dal punto di vista morale. Gli animali proteggono i più deboli, rispettano gli anziani, riconoscono
il ruolo di ciascuno nel branco ed esercitano l’ uguaglianza. Gli animali possono quindi essere dei veri maestri per i nostri figli.

Foto Salh Zighari

domenica 19 febbraio 2023

PREVENZIONE E CURA DELLE PATOLOGIE CON IL CIBO E LE ERBE OFFICINALI


“La bellezza della natura suscita in me questo sentimento; un sentimento non so se di gioia, di tristezza, di speranza, di disperazione, di dolore o di piacere. E quando arrivo a questo sentimento, mi fermo. Già lo conosco, non cerco di sciogliere il nodo, ma mi accontento di questa oscillazione.”
(Lev Tolstoj)



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Giovedì 23 febbraio ore 18,00 in sede AVA via dei Rogazionisti 3 Roma,

conferenza della Dr.ssa Anna Maria Calzavara, Medico Chirurgo, Medicina Olistica, spec. Broncopeneomologia, Esperta in Tecniche Energetiche e Spirituali,

Riflessologia Plantare, Scrittrice, sul tema:

PREVENZIONE E CURA DELLE PATOLOGIE CON IL CIBO E LE ERBE OFFICINALI

La Relatrice risponderà alle domande del pubblico

Ore 20,00 cena vegan con:

insalatona mista di stagione, polenta al broccolo romanesco, lenticchie in umido, dolcetti alle mandorle, vino, pane, olive, acqua. Contributo 15 euro.

Per la cena è necessaria la prenotazione al tel. 3391406256

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“Coloro che desiderano possedere una bellezza pregevole, una vita duratura, una salute perfetta, una buona memoria ed una grande forza fisica, devono astenersi assolutamente dal mangiare carne animale”? (Krishna)

“Se mangerete il cibo giusto sarete stupefatti, entrerete in un altro ordine di vibrazioni, vi sentirete legati all’universo ed in armonia con esso, godrete di uno straordinario stato di pace, di pienezza e di felicità” (Omraam Mickael Aivanhov, filosofo e pedagogo bulgaro, 1900-1986).

“Procura d’esser magro, per passare dalla porta stretta; bevi acqua per bere la scienza; nutriti di vegetali per essere esperto dei misteri; mangia con moderazione per amare senza misura, digiuna per vedere. Chi mangia vegetali e beve acqua, raccoglie visioni e rivelazioni celesti, la scienza dello spirito, la sapienza divina e la rivelazione delle verità nascoste. L’anima che vive in questo modo percepisce ciò che alla scienza umana non è dato di conoscere”. (Filosseno di Mabbug, scrittore spiritualista cristiano del V-VI sec.)



LE REGOLE DI VITA DELL’UNIVERSALISTA/VEGAN

(Franco Libero Manco)

– Ricordati di onorare Dio, creatore della vita e dell’armonia cosmica; di celebrare i Grandi Maestri che hanno illuminato la strada da percorrere per la realizzazione dell’essere

– Dai valore al tempo che ti è stato concesso per superare i tuoi limiti

ed essere oggi migliore di ieri

– Cerca di dare il tuo contributo in ogni causa giusta

e in difesa della vita di tutti i viventi

– Il piccolo è come il grande; valorizza le differenze formali e sostanziali delle cose e rispetta l’essere più umile della terra

come se avesse in mano il tuo destino

Sii coerente nel tuo modo di essere e non causare

a uomini e animali ciò che non vorresti per te stesso

– Non esprime opinioni che possano offendere o denigrare il prossimo

– Evita qualunque schieramento politico, religioso, filosofico

che non abbia una visione sincretista ed universalista

– Non essere estremista o intollerante verso le opinioni altrui

– Non è la vittoria sugli altri Ciò che conta ma il dominio di se stessi

– Tutto è interconnesso, quindi ricordati che ogni pensiero o azione

si riflette su tutti e su tutte le cose

– Male è tutto ciò che si oppone alla vita;

Bene è tutto ciò che favorisce la conservazione e l’evoluzione degli esseri

– Coltiva la conoscenza in modo da essere artefice del tuo stesso destino

– Non accettare passivamente ciò che ti viene detto,

ma pratica il dubbio e il senso critico positivo

– Immedesimati nella condizione e nelle esigenze del prossimo

e sii sempre disponibile all’aiuto

– Educa l’infanzia alle virtù morali attraverso l’esempio personale

– Sensibilizza l’animo umano alla bontà, alla compassione,

alla condivisione delle altrui necessità vitali

– Supera la visione antropocentrica e apriti al Biocentrismo Universalista

– Non mangiare carne, pesce e nemmeno prodotti derivati dagli animali

– Adotta l’alimentazione vegana come scelta di amore e di rispetto per la Vita

e come mezzo di elevazione spirituale

Adotta uno stile di vita in modo da non ammalarti

e se ti ammali curati secondo le leggi naturali.

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