domenica 7 settembre 2008

George Orwell, scrittore e giornalista.

Nella foto: Illustrazione del romanzo "La fattoria degli animali".

Da qualche giorno ho ripreso a leggere 1984 uno dei più importanti libri scritti da George Orwell, l'avevo letto tanti anni addietro, ma rileggendo i racconti di Stefano Benni, e verificando la situazione dell'economia mondiale, le varie guerre grandi e piccole sparse per il pianeta, non ultima quella scatenata dalla Russia in Ossezia, ho riscontrato molte analogie con quanto scritto da questo autore nel lontano 1946;
Per chi non l'avesse ancora letto, lo consiglio vivamente, racconta di come dopo la seconda guerra mondiale, e successive varie guerre locali, il mondo nell'anno 1984 è suddiviso in sole tre grandi nazioni, in perenne guerra tra di loro, ambientato in una Londra devastata dalle bombe che periodicamente esplodono in varie parti della città, in una situazione da medioevo post-nucleare, governata dal partito unico, talmente invasivo e penetrante da non lasciare nessun tipo di libertà agli oltre otto milioni di abitanti, tutte le case sono dotate di un grande schermo che deve essere sempre acceso, con la doppia funzione di trasmettere ininterrottamente bollettini, marce, notiziari manipolati ecc., ed allo stesso tempo una telecamera controlla tutto quello che viene fatto all'interno dell'abitazione, ventiquattr'ore su ventiquattro.
Albert Einstein, uno che di armamenti nucleari e e tecnologia da guerra se ne intendeva, soleva dire: "Io non so con quali armi si combatterà la terza guerra mondiale, ma sono certo che la quarta guerra mondiale si combatterà con pietre e bastoni".
George Orwell, il cui vero nome è Eric Arthur Blair, è nato in India nel 1903. Trasferitosi in Inghilterra con la famiglia nel 1907, è entrato ad Eton nel 1917 dove ha collaborato alle varie riviste del college. Nel 1921 ha lasciato gli studi per l'Indian Imperial Police a Burma dove è rimasto fino al 1928.
Il suo primo articolo apparve su Le Monde, nel 1928, mentre viveva a Parigi. L'anno successivo è tornato in patria e ha iniziato un lavoro di insegnamento che ben presto ha dovuto abbandonare per motivi di salute ed accettare prima un lavoro part-time in una libreria e poi uno di recensore di romanzi per il New English Weekly.
Alla fine del 1936 è andato in Spagna per combattere tra le fila repubblicane ed è stato ferito. Fu anche corrispondente di guerra per l'Observer.
Soffriva di tubercolosi e negli ultimi anni della sua vita è stato ricoverato spesso.
E' morto nel 1950, all'età di quarantasei anni.
Il suo nome è legato soprattutto alla pubblicazione di Animal Farm (La fattoria degli animali) e Nineteen Eighty-Four (1984), due opere pubblicate (la prima nel 1945, la seconda nel 1949) quando l'atteggiamento dell'opinione pubblica occidentale nei confronti dell'ex alleato sovietico stava mutando.
Orwel divenne così un autore di culto, anche se letterariamente le sue opere presentano moltissimi problemi per essere accettate come capolavori.


Pillola del giorno: Quel ballerino aveva una calzamaglia così stretta che non solo si distingueva il sesso, ma anche la religione.
Woody Allen.

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