venerdì 3 ottobre 2008

Il principe Antonio De Curtis in arte Totò.

Nella foto: Totò dal film l'oro di Napoli da http://www.antoniodecurtis.org/

Barbara Garlaschelli è una scrittrice che seguo da tempo in rete, oggi ha pubblicato un ricordo del grande attore napoletano, talmente bello che voglio riproporlo, insieme ad una poesia di Stefano Benni dedicata anche questa al principe De Curtis.

CI VORREBBE
A Renzo, mio padre
Ecco, ci vorrebbe oggi, che sento la tristezza arrivare a ondate lente, che mi mancano le parole per raccontarla, che tutto è pesante come piombo. L’aria, il silenzio, il cielo. Ecco, ci vorrebbe oggi, con la sua leggerezza e la sua cattiveria e la sua pietas. Ci vorrebbe oggi, perché tutte le volte che rivedo la sua faccia nei film e ascolto la sua voce, tutto cambia dimensione, diventa piccolo o grande, secondo ciò che è necessario. Ci vorrebbe oggi, ma non la maschera degli anni Trenta e Quaranta, quando era più una marionetta che un uomo. E nemmeno quello degli anni in cui lo riscoprirono gli intellettuali, con Pasolini che avendone compreso la grandezza lo aveva voluto nei suoi film, marionetta invecchiata. No, ci vorrebbe quello degli anni con Peppino De Filippo, Macario, Aldo Fabrizi, Nino Taranto che non erano spalla ma l’altro pezzo dell’anima. Ci vorrebbe quell’uomo lì.
... continua (testo intero)

Mi manca Totò
O grandi comici che in televisione
Spiegate alle masse e alle persone
Quanto fa schifo la televisione
Che mescolate barzellette e canzoni
Dio, la madonna e battute sui nani
Per amor di cultura
E un miliardo a sera
Voi che scalate canali e carriera
Che andate in tivù a smascherare il potere
Ma mi faccia il piacere!
Fate largo
Arriva il principe, la banda fa festa
Cavalca un asino di cartapesta
Tutti in ginocchio, scostatevi un po’Arriva Totò
Ci manca Totò
Non mi manca il festivallo
Né lo Strega od il Campiallo
Non mi manca il commediante
Che in tivù mi legge Dante
Né la rockstar col palco gigante
La velina e il presentocantante
Non mi manca
La notte bianca
Anzi un poco mi stanca
E il reality sciò
E i laser e i fumi le luci a gogò
Mi manca uno serio
Per ridere un po’
Mi manca Totò
Mi manca Totò
Mi manca Totò
Rockettari sempre uguali
Che sempre rifate quel bel la-la-la-la
Sopra tre palchi e un miliardo di watt
E state in scena col vento contro
Ma è fatto a macchina, è un vento finto
Scrittori che odiate la letteraria commedia
E ai premi lottate per una sedia
Attori che scuola faceste sì fina
Per traslocare da Beckett a Vanzina
E voi catodici fissi ed ossessi
Che di voi stessi parlate a voi stessi
Esperti e tuttologi, veline e pantere
Ma mi faccia il piacere!
State zitti un momento
Ci vuole una pausa un istante un tempo
E il tempo comico, o ce l’ho o non ce l’ho
Ce l’aveva Peppino ce l’ha Peppe e guarda un po’
L’aveva Totò
Mi manca Totò
Mi manca Totò
Mi manca Totò
Non mi manca il festivallo
Né lo Strega od il Campiello
E il comico pappagallo
Lo volete sapere?
M’ha rotto il cazzo pure o’ giallo
Il commissario e il maresciallo
Non mi manca il commediante
Che in tivù mi legge Dante
Non mi basta
La notte bianca
Anzi un poco mi stanca
Assessore mi faccia il piacere
Mi piace la notte di qualsiasi colore
Sciò sciò il reality show
Mi manca uno serio
Per ridere un po’
Mi manca Totò
Mi manca Totò
Mi manca Totò
Principe, mi manca la tua faccia triste
Le battute inventate, le gag impreviste
La tua miseria e la tua nobiltà
La tua finezza e la volgarità
Tu brutto e bellissimo, elegante e stracciato
Tu diavolo in frac e angelo affamato
Torna a insegnarci
Che cosa vuol dire
Una vera trovata
Un’idea un pernacchio una parola incendiata
Ci vuol la patente per questo mestiere
E anche da ciechi si può vedere
La differenza tra le risate
Tra quelle finte e quelle vere
Non mi manca il festivallo
Né lo Strega od il Campiallo
Ed il comico pappagallo
La vippona e il vippettiello
Non mi manca il commediante
Che in tivù mi legge Dante
Non mi basta
La notte bianca
Anzi un poco mi stanca
Assessore
Posso andare a dormire
Non mi manca
La rockstar col palco a gogò
E il reality sciò
Mi manca uno serio
Per ridere un po’
Mi manca Totò
Mi manca Totò
Mi manca Totò
(ad lib)
Pillola del giorno: Il conoscente è un tale che conosciamo abbastanza bene per chiedergli un prestito, ma non cosi' bene da concederglielo.
Julian Tuwin.

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