lunedì 29 dicembre 2008

Il Paradiso in terra. Di Stefano Benni.

In alto: Immagine tratta dal blog di un nuovo amico dalla Malaysia Megat


Oggi voglio dedicare questo racconto natalizio di Benni ad una persona a me molto cara, abbiamo iniziato da qualche mese una fitta corrispondenza e mi piace parlarne poichè Fiorenascosto, è questo il blog dove scrive, curerà la sezione cultura del blog, insieme alle tante altre amiche che hanno aderito, Fiorenascosto è una professoressa, insegna in una scuola in Abruzzo da tanti anni ed è entusiasta di questa collaborazione, a lei ed a tutti voi amici e amiche auguro uno sfavillante inizio anno e speriamo che vada un pò meglio di questo bisestile che si avvia alla conclusione senza alcun rimpianto.

Invito tutti a passare dal blog dell'amica Laura Valsecchi, ha preparato per voi un fantasmagorico film augurale per il prossimo anno, da gustare fino all'ultimo fotogramma!

Il Paradiso in terra. Di Stefano Benni.

Nel silenzio del deserto, tre uomini col mantello cavalcano tra le dune imbiancate di luna.
- Vi dico che dobbiamo andare di là, - disse Baldo - verso la stella El-Daneb.
- Neanche per sogno, - disse Gas - la direzione è Ovest, bisogna seguire l'Orsa minore.
- Ragazzi, - disse il Nero - io sono l'unico che è già stato in quel posto. Perciò non litigate e seguitemi. Mezzo miglio a Nord, proprio sotto la luna.
Baldo e Gas sbuffarono e deviarono le loro cavalcature.
- Spero che tu abbia ragione, - disse Gas - è tre giorni che viaggiamo, ho il culo livido e ho più sete di un cammello bucato.
- Ehi Nero, davvero sei già stato laggiù? - chiese Baldo. - E' proprio come raccontano le leggende?
Il Nero socchiuse gli occhi e si passò la mano sulla barba, facendo schioccare le labbra.
- Non sono leggende! Non c'è delizia uguale in tutto l'Oriente. Là, dove finisce il deserto, sboccia un'oasi. Palme, aranci, cedri, orchidee, gigantesche foglie di basilico, laghi d'acqua limpida pieni di ninfee, salamandre e pesci prelibati.
E all'ingresso c'è un'insegna, illuminata dalle torce, che dice:

Il Paradiso in Terra
è qui per te, viandante.

- Per la barba del profeta, ma sarà tutto vero? Non sarà la solita fregatura per turisti?
- E' un luogo magico, - sospirò il Nero - appena entrati, una decina di bellissime giovanette ti spogliano e ti fanno entrare in una vasca profumata di sandalo e petali di rosa. Ti lavano e ti spalmano di unguenti. Poi iniziano a massaggiarti...
- Si', l'ho letto nei dèpliant, - disse Gas eccitato - ti fanno sdraiare e ti camminano sopra con i piedi...
- Non solo: si ungono il corpo di olio e lo strofinano contro il tuo, poi spengono a una a una le candele e...
- Io credo che dovremmo deviare a Est - li interruppe Baldo. - Guardate, non c'è neanche un'orma sulla sabbia, se il posto è cosi' famoso dovremmo già vederne qualcuna, no?
- Il "Paradiso" è famoso ma anche molto esclusivo - sorrise il Nero. - Pochi sono ammessi! Ed è assai costoso. Avete portato i doni?
- Io ho le calze di nailon, grappa e penne biro - disse Gas.
- Può andare, - disse il Nero - ma io ho di meglio: cinquanta collane di vetro, accendini di plastica e dieci Rolex d'oro falsi. E tu Baldo?
- Banane.
- Banane? Vuoi entrare nel locale più esclusivo d'Oriente pagando in banane?
- Sono banane di Hyrmuz e la loro buccia è la droga più potente dei Sette Deserti. Ma insisto nel dire che stiamo sbagliando strada.
- No, guardate! Vedete quel chiarore là, oltre le dune? Sono le luci del "Paradiso in Terra".
- Si', si', lo vedo, - gridò Gas - è il riflesso delle mille torce del viale d'entrata.
- Speriamo - mugugnò Baldo.
- Basta coi dubbi e spronate le cavalcature, amici, tra poco ci rifocilleremo nel miglior ristorante d'Oriente.
- I dèpliant dicono: "cucina internazionale" - disse Gas, entusiasta.
- Vi assicuro che non ho mai visto niente di simile, neanche nella reggia dell'emiro Ibrahim. Un buffet con ogni tipo di frutta, ananassi, datteri, manghi, papaye, pesche sciroppate, e poi aragoste del Mar Rosso, dodici tipi di yogurt, formaggi, marmellate, miele, nutella, prosciutto di cerbiatta, uova di quaglia, e anche il pane integrale e i crispies.
- E da bere?
- Tutto, dal distillato di fiori di cactus ai whisky di importazione e poi aperitivi, long drink, vasche di sangrilla grandi come fontane e ghiaccio! Montagne di ghiaccio che viene portato in volo dalle montagne dell'Atlante, negli artigli di aquile ammaestrate.
- E... gli spettacoli? - chiese Baldo.
- Ti sei convinto, eh, peccatore? - sghignazzò il Nero. - Su, al galoppo, guardate la grande luce che ci guida. Al di là di quelle dune ci attende Salima dai sette veli!
- Salima a noi! - gli fece eco Gas, spronando la cavalcatura nell'alta sabbia di una duna.
- E chi è questa Salima?
- Salima è il fiore più bello mai sbocciato in un deserto. A mezzanotte, quando tutte le torce si spengono, appare lei, alla luce rossa delle candele. E danza al suono di un'arpa Kouzak, leggera come il primo vento del mattino. Inizia a ballare e subito si toglie il primo velo e lo lancia agli spettatori gridando "Nureddes!". Chi prende il velo, potrà godere dei favori dei Nureddes.
- I Nureddes, - lesse Gas su un opuscoletto - sono una razza meticcia robustissima, amanti polifunzionali per chi ama il sesso estremo.
- Poi Salima, ancheggiando, lancia il secondo velo tra gli spettatori e sussurra: "Sulemane!".
- Leggo: "Le Sulemane sono giovanette laureeate all'Università Statale delle Odalische, e per la loro piccola statura sono capaci di soluzioni erotiche incredibili".
- Salima si toglie il terzo velo e dice: "Sport Acquatici!".
- Windsurf, sci nautico, escursioni sub con istruttore nei meravigliosi fondali del lago dell'oasi, pesca sportiva, eccetera.
- Si toglie il quarto velo e sussurra: "Fitting".
- Yoga, body building, lezioni di tennis, aerobica per principianti, maneggio con le bellissime amazzoni siriache...
- Si strappa il quinto ed esclama: "La notte del Paradiso".
- Ogni sera giochi, intrattenimento e danze col complesso "Imad e i sultani", spettacoli di prestidigitazione, riffa, gioco dei mimi e gare di barzellette.
- Si toglie il sesto velo e dice: "Sorpresa!".
- Ogni notte una sorpresa: la danza dei dervisci, il karaoke, lo strip della donna serpente e il peep-show tra dromedari.
- Si toglie l'ultimo velo e dice...
- Siamo arrivati! - gridò Baldo, giunto per primo in cima alle dune. Tutti e tre guardarono in giù, e furono accolti da un inaspettato e fragoroso applauso.
- Sono arrivati, sono arrivati! - gridò un coro di voci.
Sotto di loro c'erano almeno un migliaio di viandanti di modesta estrazione sociale. Tutti sembravano circondare una stalla, sul cui tetto brillava un'insegna luminosa a forma di cometa. Dentro alla stalla si intravedevano una donna, un uomo barbuto, e qualcosa che sembrava un fagotto di stracci.
- Benvenuti ai Re Magi - urlò un tale, travestito con un paio di ali bianche.
- Un momento - disse Baldo. - Ci deve essere un equivoco, noi cercavamo un locale che si chiama...
- Come sarebbe a dire, - lo interruppe un pastore, che brandiva un gigantesco bastone - siete venuti senza doni?
- Pochi scherzi, - gli fece eco un nerboruto compare - sono due settimane che aspettiamo!
- Mamma, mamma, - si mise a piangere un bambino - i Re Magi sono arrivati senza regali...
Un mormorio ostile percorse la folla.
- Ragazzi, - sussurrò sottovoce Melchiorre, il nero, agli altri due - mi sa che abbiamo davvero sbagliato direzione.
- L'avevo detto io! E adesso come ce la caviamo? - si lamentò Baldassarre.
- Lasciate fare a me - disse Melchiorre. Si eresse imponente sul cammello e gridò: - Ebbene, si', siamo qui tra voi, siamo i Re Magi e siamo lieti di essere ospiti di questa... festa... sagra... festival...
- L'Epifania! - urlò una voce cristallina.
- Si', l'Epifania! - gridò Melchiorre. - E naturalmente abbiamo portato i doni!
- Calze di nailon, accendini e droga - esclamò Gasparre.
- Come? - ruggirono i pastori.
- Voleva dire: oro, incenso e mirra - lo corresse Melchiorre.
- Allora avanti, - disse San Giuseppe - venite entrate nella mia modesta capanna, o Magi d'Oriente.
- Viva i re Magi - gridò la folla. - Evviva i generosi sovrani!
- La prossima volta prenoto in un Club Mediterranèe - disse tra i denti Melchiorre, e spronando il cammello, avanzò trionfalmente tra due ali di folla festante.

Pillola del giorno: Questa edizione del telegiornale andrà in onda in forma ridotta per venire incontro alle vostre capacità mentali.
Daniele Luttazzi.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Che belli i colori della immagine di Megat. Bellissimo questo racconto moderno sui Re Magi. WoW. Qui da noi non esiste la befana, mentre il giorno che voi la festeggiate, da noi è il giorno dei Re Magi che ha una sua tradizione particolare. Per noi resta cqe un giorno lavorativo. Poi ne parlerò quel giorno nel blog di questa nostra tradizione. Grande anche la pillola del giorno, adoro (o adoravo) Luttazzi, peccato che a chi dice la verità tagliano le gambe. Buon inizio settimana caro Nino, un abbraccio

Anonimo ha detto...

Mi hai fatto sorridere e grazie di avermelo dedicato... Ma poi come avranno fatto con i doni?
Un sorriso. Ciao.

Anonimo ha detto...

grazie per avermi aggiunta come amica...il tuo blog e davvero particolare e mi è piaciuto molto...complimenti....^^

Anonimo ha detto...

Che straordinario, intrigante mix di fantasia e realtà, di antico e moderno,di dolce e amaro!!Grazie del sorriso che mi hai regalato!

Anonimo ha detto...

Cara Lady, nel nostro paese queste tradizioni vanno avanti dalla notte dei tempi, questo racconto ha almeno la capacità di dissacrarle un pochetto, attendo il tuo post, sono curioso di sapere cosa si fa in Svizzera in proposito; Megat è un blogger della malaysia che mi ha pescato in rete e io gli ho chiesto un pò di collaborazione, se vai nel suo blog ne trovi tantissime di belle immagini; per Luttazzi purtroppo non posso che essere d'accordo con te, lui è un bravissimo artista, la sua satira mi ha sempre divertito molto, tipo quando disse: Bruno Vespa prende il viagra per non pisciarsi sulle scarpe. ihihihihih! buon inizio anche a te.

Cara Fiorenascosto, è sempre un piacere... con i doni poi si sono accordati con Giuseppe, tanto lui è di bocca buona e si accontenta!

Cara Elisa (DarkFeiry) oltre ad averti come amica, ci sei sul mio post con la tua immagine!

Annarita, vorrei che sempre più spesso ci si facesse due risate è indispensabile per il nostro organismo, non trovi?

Auguri a tutte voi.