lunedì 26 gennaio 2009

Io, ostaggio del virus che mi ama. Di Stefano Benni.

In alto: "Scusi dov'è il bagno?", immagine tratta dal blog http://natacomplicata.splinder.com/


Questa domenica è stata una giornata frenetica, con tante persone che hanno visitato i nostri blog, nella giornata di domani sarò in grado di verificare la portata di questa seconda uscita di blog a reti unificate, come ogni lunedi' propongo un racconto di Benni che parla degli effetti della tecnologia nel quotidiano:

Io, ostaggio del virus che mi ama. Di Stefano Benni.

Cara Melissa, quando riceverai queste righe te ne prego, vienimi in aiuto senza perdere tempo e senza spaventarti della straordinarietà della situazione. So bene che da tre giorni non hai notizie di me e non ti rispondo. Ci sono molti messaggi a tuo nome sulla mia E-mail, ma non li apro perché stanno girando terribili virus con nomi di donna. Non potrei comunque risponderti perché il mio computer è infettato. Tre giorni fa ho ricevuto un messaggio a nome Amato@recycled, ed incautamente l'ho aperto. Conteneva il primo discorso programmatico del premier. Ho subito capito che un terribile virus aveva sconvolto ogni forma di coerenza, linearità e senso. Solo dopo un accurato controllo ho aperto il primo messaggio del giorno con l'affascinante nome di Amanita.
Subito il mio computer ha iniziato a arroventarsi e le chiocciole sono scappate come topi dalla nave. I file hanno cominciato a svanire nel nulla, come i conti all'estero Fininvest, o l'antifascismo di Bossi. Poi sullo schermo è apparsa la scritta è "una persecuzione dei giudici" che indica l'ultimo livello di intelligenza virtuale. Tutti i miei programmi sono saltati: le agende, il sistema per giocare al superenalotto, l'elenco della Pidue, le foto di stronzi giganti che simpaticamente ci scambiamo tra noi amici, il sito su Pamela Anderson di mio figlio e i videogiochi che ho rubato al capufficio. In quanto alle nostre lettere d'amore, non sono andate perse, puoi leggerne una scelta su Eva Express di questa settimana.
Ho subito tentato di contattare il mio fornitore di antivirus, ma ho trovato una segreteria che diceva "per risposte e consulenze, prego fornire il numero di carta di credito". Ho capito troppo tardi che anche il centro antivirus era infettato. In tre giorni con la mia card qualcuno mi ha fatto acquistare un impianto skilift nel centro di Foggia e duecento Duna usate. Inoltre mi è arrivato un conto per "prestazioni speciali" da una certa signora Crudelia Frustami e davanti a casa mia sono state scaricate sedicimila bottiglie di acqua minerale. A questo punto ho cercato di chiamarti, ma purtroppo nella fretta ho attivato il blocco di sicurezza del cellulare e il codice Pin che lo sblocca è contenuto nella cassaforte la cui combinazione è nell' agenda persa dentro al computer. Sono corso in garage per venire da te in auto ma proprio ieri avevo smarrito il codice che sblocca l'antifurto con allarme, e il numero del codice di riserva ce l'ho nella giacca dentro l' auto. Non potevo uscire dal garage perché anche il comando di apertura a distanza è dentro l' auto, e neanche dalla porta principale perché è chiusa dall'allarme con password che cambia ogni giorno e che tenevo in un' agenda tascabile che purtroppo è finita tritata in lavatrice. Sono uscito dalla finestra ma sono stato subito assalito da Storace, il mio cane rotwailer, che mi riconosce solo se gli urlo una parola-chiave insegnata dall'istruttore, parola che purtroppo non ricordavo e che conservo nell' agenda del telefonino bloccato.
Dopo una dura lotta e coi pantaloni a brandelli, sono riuscito a raggiungere la strada e a fermare un taxi, ma mi sono accorto che non avevo soldi perché li avevo lasciati nella valigetta Personal la cui combinazione è contenuta nel computer, per fortuna avevo il Bancomat, ma una volta arrivato davanti allo sportello non mi sono ricordato la combinazione che è quella dell' allarme dell'auto alla rovescia. Dietro di me si è formata una fila di cinquanta persone furenti, ho provato a digitare tre volte, poi il bancomat mi ha mangiato la carta e, che tu ci creda o no, mi ha anche portato via il cappello. A quel punto non potendo usare la carta di credito impazzita, ho pensato di rientrare in casa e scassinare il salvadanaio di mio figlio, ho lottato a lungo con Storace e sono rientrato dalla finestra ma in questo modo ho fatto suonare l'allarme e non sono più riuscito a fermarlo perché il codice blocca-allarme era segnato sul retro della tessera bancomat che mi era appena stata mangiata. Le porte blindate si sono chiuse ermeticamente ed è scattato il sistema antincendio, l'acqua ha cominciato a salire. Ho cercato di chiudere l'acqua ma la chiave del contatore era dentro la valigetta ventiquattrore. Sono tornato al computer, che ormai era distrutto dal virus e sparava starnuti equini, le ho provate tutte per riattivarlo, anche una tachipirina infilata nel floppy disc, ma l' unico risultato è stato che ho scoperto un file segreto con le tue lettere a quel bagnino di Riccione, (poi faremo i conti).
Il salvadanaio di mio figlio era chiuso e si apriva soltanto digitando novanta nomi di pokemon. Allora mi è venuta una grande idea: sono salito sul tetto e ho provato a fare dei segnali di fumo ma è venuto a piovere e per la pioggia è saltato anche il cancello blindato e il codice per riaprirlo era nel computer, nel file criptato con le nostre polaroid porno vestiti da puffi. Esasperato, sono uscito in giardino gridando cancheri a Internet e Bill Gates e al Nasdaq, e Chico mi è venuto incontro leccandomi, perché "Nasdaq" era la parola di riconoscimento.
Perciò cara ti prego:
Quando riceverai questa lettera scritta col sangue (le biro sono tutte nella ventiquattrore e l'inchiostro della stampante non ho potuto usarlo perché anche la stampante era contagiata e vomitava foto di Boselli), quando, ripeto, riceverai questa lettera che ho legato al collare di Storace, corri subito a casa mia con una ruspa, sfonda il cancello blindato, abbatti il portone e sta attenta alla valanga d'acqua che uscirà, io sono in cima all'armadio da due giorni che mi cibo soltanto di pane congelato e pollo crudo, perché anche il microonde parte solo con un codice, l'ho inserito quando ero a dieta. Porta anche le medicine, un piede di porco e soldi.
Ti prego però, di urlare la parola di riconoscimento, perché da alcune notti sciacalli e saccheggiatori circondano la casa cercando di entrare. La parola di riconoscimento è il titolo della nostra canzone, che non ti scrivo, nel caso Storace cadesse nelle mani di malintenzionati, ma è la canzone che ho messo come salvaschermo nel tuo computer. Se anche tu sei sotto attacco virale, allora siamo perduti.
È triste, in tempi di new economy, fare una morte così preistorica. È triste pensare che forse i missili del Pentagono sono in comproprietà tra Bill Clinton e la terza B di un liceo di Manila. Ma il progresso vuole le sue vittime. Ti lascio, ho finito il sangue.
Per finire, tre post-scriptum:
1) nel caso ti interessasse, dopo l'impazzimento della mia carta di credito, l'intero mio conto in banca è ora proprietà di un venditore di meloni indonesiano. Mi amerai anche adesso che sono povero. O no?
2) Probabilmente Storace, quando ti vedrà, continuerà a leccarti per ore. Infatti "Nasdaq" è la parola che lo rende espansivo, ma non ricordo la parola che lo fa smettere.
3) Naturalmente, I love you.


Sempre in tema di tecnologia informatica, nel blg http://superciccina.splinder.com/ l'amica Lù descrive le possibilità che esistono in rete per affrancarsi dal monopolio Microsoft, Linux è un sistema completamente gratuito e molto più avanzato, conviene informarsi:

E fiat Tux. Il mondo fatato dove non si deve pagare per entrare.

E' risaputo che i soldi non crescano sugli alberi. Per guadagnarli si sudano sette camicie, si lavora, si fatica. Si investono per acquistare beni di importanza primaria e per altri, forse meno vitali, ma che ci consentono di migliorare molti degli aspetti della nostra vita quotidiana. Parlare dell'importanza acquisita nel tempo dai pc e dall'uso quasi quotidiano che ne facciamo penso che sia inutile. Eppure c'è chi investe denaro non solo per portarsi a casa quest'aggeggio elettronico, croce e delizia dei più, ma paga anche per avere dei prodotti che potrebbe avere gratuitamente. No, non sto parlando dell'utilizzo di software piratato, sto parlando di un mondo fatato e che in pochi conoscono.

Il costo (stimato) della versione base di Windows Vista si aggira intorno ai 200 euro, che verrà pagata contestualmente all'acquisto di un nuovo pc. Probabilmente troveremo preinstallato una versione di prova di Microsoft Office, se volessimo acquistare la versione Home dovremmo sborsare almeno 139 euro.

E' possibile risparmiare questi soldi ed avere software efficiente gratuitamente ed in modo legale?
... Continua


Questa Il nuovo presidente USA Obama si è insediato ufficialmente alla Casa Bianca, sono molte le aspettative che milioni di persone ripongono in questa carismatica figura, una delle prime sue dichiarazioni è stata l'annuncio della chiusura del lager di Guantanamo, Vauro Senesi ne dà la sua interpretazione:



Pillola del giorno: Da donna a uomo.
"Paco, è vero che sono carina?".
"Si'".
"Paco, è vero che mi ami?".
"Si'".
"Paco, è vero che sono la cosa più importante della tua vita?".
"Si'".
"Paco, è vero che sono sensuale?".
"Si'".
"Ah! Paco! Ti amo ogni giorno di più per le belle cose che mi dici sempre!"

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Pillola del giorno:la intitolerei quello che le donne vorrebbero farsi dire e che dicono a se stesse....i lager?I detenuti di Guantanamo sono definiti arbitrariamente dagli Usa "combattenti illegali" per i quali quindi non valgono le regole sul trattamento dei prigionieri definite nella Convenzione di Ginevra, non hanno nessun diritto, sono degli oggetti in mano ai loro aguzzini che seguono le direttive dell'amministrazione Bush. Il mese scorso alcuni quotidiani americani hanno rivelato l'esistenza di un manuale segreto sulle tecniche di interrogatorio, messo a punto verso la fine del 2002, compilato per il supercarcere di Guantanamo e approvato dai vertici del Pentagono e del Dipartimento della giustizia, nonché dal ministro della Difesa Donald Rumsfeld, uno dei tanti che ha "scoperto" l'esistenza delle torture solo pochi mesi fa.
Fra i metodi approvati vi sono la privazione del sonno, l'interrogatorio senza vestiti, l'esposizione a temperature estreme di freddo o caldo, la cosiddetta "aggressione sensoriale" con musica a tutto volume o luce molto intensa per lunghi periodi. Le stesse tecniche successivamente applicate in Iraq. L'ipocrita vademecum del torturatore non prevede torture fisiche dirette "per esercitare la massima coercizione fisica senza però valicare i limiti della legalità", ha spiegato alla stampa uno degli avvocati chiamato dal Pentagono a stendere il documento. A chiedere l'emissione di un regolamento su queste "nuove tecniche" di interrogatorio dei prigionieri era stato il responsabile del carcere di Guantanamo, il generale Geoffrey Miller, che aveva preso il posto di un altro generale ritenuto troppo comprensivo verso i detenuti e che per i meriti acquisiti sul campo nella base cubana è stato nominato responsabile delle carceri irachene dopo lo scandalo di Abu Ghraib. Fra i suoi meriti Miller vanta di aver ottenuto confessioni di almeno tre quarti dei dichiarati 650 detenuti di Guantanamo.
La tortura fisica sembrerebbe bandita, quella psicologica invece andrebbe bene. è una distinzione ipocrita che non assolve affatto mandanti e esecutori delle torture comunque realizzate. Ma a quanto pare il breviario delle torture non è neanche stato applicato alla perfezione dato che alle cronache restano fra gli altri 4 procedimenti giudiziari per torture fisiche a Guantanamo e per le almeno 3 morti ufficiali nel carcere della base americana di Bagram in Afghanistan. Delle condizioni dei detenuti di Guantanamo parlano anche i 34 tentativi di suicidio resi noti. Questo riguardo a quanto è avvenuto nei lager conosciuti; nulla si sa di cosa succeda nei cosiddetti "Hotel California", i centri segreti messi in piedi dalla Cia in varie parti del mondo dopo l'11 settembre.
Una vicenda esplicativa è quella di tre giovani inglesi di origine pachistana consegnati nel marzo scorso ai tribunali inglesi che ci hanno messo un attimo ad accertare le prove della loro estraneità alle accuse rivoltegli dagli accusatori americani. Per due anni erano "spariti" nel lager di Guantanamo e sottoposti a torture dagli aguzzini americani e inglesi. In precedenza erano stati detenuti in vari carceri e campi dell'Afghanistan, una odissea nella quale secondo l'Alto commissario per i rifugiati delle Nazioni Unite sono finiti almeno 35 mila prigionieri; di questi ne risultano vivi poco più di 4 mila.
Altra prova è l'esistenza di video girati nel lager di Camp Delta a scopo didattico, per insegnare le "tecniche di interrogatorio" verso i detenuti che non vogliono collaborare. Il contenuto di questi video è stato raccontato da un cittadino britannico, anch'egli liberato nel marzo scorso dopo 22 mesi di prigionia: "mi hanno spruzzato in faccia gas lacrimogeni finché non ho cominciato a vomitare, mi hanno gettato a terra, infilato la testa nel cesso e tirato la catena. Mi hanno legato come una bestia, preso a calci e pugni, trascinato in cella in catene". Tutto registrato su video.

Anonimo ha detto...

Tanto lo so che non lo hai spento il PC, ecco perché vengo a trovarti e a lasciarti il mio saluto. Sembra di parlare sempre delle stesse cose, quindi a questo punto, meglio il bagno di Venezia che questo che ti porta dritto al suicidio :) Come al solito ho i minuti contati e il racconto di Benni l’ho solo sorvolato, non me ne volere. Nino, è vero che sono stupenda? Nino, è vero che sono unica? Nino è vero che sono brava? Grazie per tutte le belle cose che mi dici :) Straordinaria la pillola. Mi ha fatto pensare ad una lettera che ho ricevuto ieri da una mia amica amica amica.. è proprio vero che quando una ha bisogno di complimenti abbocca con come un baccalà a tutto quello che le viene detto… Triste e impossibile spiegare... Maledetto WEB :)

sirena ha detto...

Certo che gli uomini sono parchi e avari di belle parole...ma noi donne compensiamo in modo mirabile!!;)

Anonimo ha detto...

ciao nino!!!strepitoso come sempre benni!!;)..lieta che ti sia piaciuta la foto della muraglia!!;D

Anonimo ha detto...

Mia cara Anna, questo è il problema quello che le donne vorrebbero farsi dire... un bel quesito, ci dovremmo fare un post insieme su questo argomento;
Guantanamo è una delle vergogne di quello che ha potuto mettere in atto la precedente amministrazione USA, e spero che questo nuovo presidente mantenga la promessa di smantellarlo al più presto ce lo auguriamo in tanti.

Anonimo ha detto...

Cara Lady, sei stupenda meravigliosa, una splendida donna una persona incantevole(Parlo come Paco un personaggio che ha la dote della sintesi non trovi?);
Sono stato tentato di spegnerlo il PC, ma poi ho scoperto che avevo da rispondere a tante di quelle belle persone che sono venute a trovarmi... che sono ancora qui e sono appena le tre di notte, credi che io sia irrecuperabile?
Un grande bacio amica mia, vienimi a trovare, affronto proprio l'argomento internet quest'oggi.

Anonimo ha detto...

Cara Sirena, è vero voi donne compensate, ma non c'è paragone fra noi e voi, noi siamo più rustici e materiali, voi avete una sensibilità e una padronanza dei sentimenti che noi ce lo sogniamo, infatti se ci pensi la pillola di oggi sintetizza quanto sopra detto... o no?
Un bacione

Anonimo ha detto...

Mimosa cara, Benni è unico!!
Mi sono permesso di aggiungere una didascalia alla tua muraglia, la trovo pertinente vero?
Un bacio

Anonimo ha detto...

Io, ostaggio del virus che mi ama...Caro Nino potrei risponderti con le stesse parole di Benni…
"Mi sei tornato in mente mentre guidavo in autostrada e ho dovuto fermare l'auto. Ho fermato l'auto non potendo fermare i pensieri, se avessi potuto fermare i pensieri avrei proseguito, ma tanto avrei ripreso a pensarti appena uscita dal casello.
E anche in questo caso i pensieri mi avrebbero seguito fino a casa e sarei rimasta tutta la notte a pensarti, magari chiusa nel garage…
…………
Volevo dirti.
Anzi voglio dirti, ma non posso dirti, posso solo dire perché tu non ci sei, anzi posso solo pensare perché dire, cioè parlare ad alta voce, così, da sola, mi spaventa…"
Per concludere…
“ La vita di un puntuale è un inferno di solitudini immeritate!”