martedì 28 aprile 2009

La tribù di Moro Seduto. Di Stefano Benni.Quattordicesima parte.


In alto: Vauro, Le ultime notizie sulla nuova peste suina in Messico.



E' impossibile godere a fondo l'ozio se non si ha una quantità di lavoro da fare.
Jerome K. Jerome.



Avete fatto caso alle nuove notizie che giungono dal Messico e si propagano in tutti gli stati: La peste suina, in Messico il governo ha decretato delle misure restrittive da dittatura feroce, con l'allarme epidemia si stanno facendo passare delle leggi che ridurranno l'autonomia dei cittadini, ma veniamo alle miserie di casa nostra, il ministro degli esteri ci rassicura, vedi articolo su La Repubblica, e soprattutto vedi la vignetta di Vauro in alto per capire appieno la notizia...

Un'altra notiziola fresca fresca sempre dallo stesso quotidiano, una notizia che lascia basiti, pensate il sindacalista che portò a Roma tre milioni di persone è stato condannato da un tribunale, per comportamento antisindacale nei confronti di alcuni dipendenti comunali leggere per credere... date pure il vostro giudizio...

La crisi economica come la vedeva Benni trent'anni addietro e gli uomini politici di allora, molti dei quali ringraziando il cielo sono ancora li', che cercavano di trovare soluzioni ai gravi problemi che il paese attraversava in quel momento, soluzioni molto meditate e sofferte, alcune anche impopolari, ma era per il bene del paese, al pari di quello che succede ai giorni nostri, vedi il terremoto in Abruzzo, del quale si sente sempre meno parlare, fra pochi giorni leveranno i riflettori e chi s'è visto s'è visto, abbiamo però la rete che può servire a continuare a informare di quello che succede in questa regione, ecco il racconto:

La tribù di Moro Seduto. Di Stefano Benni.Quattordicesima parte.

Mi gioco il banco (di Napoli)

ANDREOTTI (entrando). Buongiorno a tutti i componenti del mio famoso staff economico.
LO STAFF. Buongiorno presidente.
ANDREOTTI. Allora, come avete visto, il piano economico è scattato. Mancano solo alcuni piccoli particolari da concordare insieme. Ci siamo tutti? C’è il Cipe?
MORLINO (butta una fiche da poker sul tavolo). Ecco il Cipe.
BAFFI. Passo.
MORLINO. Apro di 2000.
VITTORINO COLOMBO. Le tue 2000 più 5000 più quattro posti alla Rai.
GUIDO CARLI (fulminandolo con un’occhiata da attore del muto). Tu bluffi!
LA MALFA. Tre assi e Napoli di bastoni.
MORLINO (gentilmente). Onorevole, guardi che stiamo giocando a un altro gioco.
LA MALFA. Lo so, lo so, voi democristiani mi snobbate sempre. Moro fa finta di non vedermi, Fanfani per non salutarmi si nasconde nei vasi di fiori e quando i corazzieri vanno ad annaffiare lo annegano nel Ddt. Zaccagnini ieri mi ha chiamato La Marca, La Stalpa e De Marca. Siete dei bruti, ecco. (Scoppia a piangere.)
STAMMATI. Il piatto più 10.000, più il 15% di aumento sul prezzo dei fertilizzanti, più il 7 % per la benzina.
DONAT-CATTIN. Propongo il 16% sulla benzina, il 23% sui copertoni e il 60% sui volanti di similpelle di leopardo. Propongo inoltre di trasformare la Fiat in un lago per trote.
ANDREOTTI. Signori, per favore, mettiamo via queste carte, qua si fanno cose serie, non si gioca. E poi anche questa volta ho solo due otto.
ANDREATTA. Io vedo il piatto e rilancio del reddito nazionale lordo del Brasile calcolato secondo il metodo economico Keynes-Bolding-Mayer.
UMBERTO AGNELLI. E sarebbe?
ANDREATTA. Il rapporto tra campi da tennis vuoti e campi da tennis occupati in un circolo privato nell’arco dell’anno, moltiplicato per lo stipendio del custode.
GUIDO CARLI. Vedo.
STAMMATI. Anch’io.
ANDREATTA. Doppia coppia di re e donne.
GUIDO CARLI. Tre re e due biglietti per lo stadio.
STAMMATI. Full d’assi con re e buoni del tesoro convertibili.
DONAT-CATTIN. Poker.
TUTTI. Di cosa?
DONAT-CATTIN. Qui si cerca il pelo nell’uovo.
ANDREOTTI. Vogliamo parlare di questo benedetto piano economico, o vogliamo stare qui a giocare ancora per molto? Lo sapete che il paese aspetta da noi la salvezza?
BAFFI. Ancora un altro giro e poi basta. Agnelli tocca a lei far le carte.
(Umberto prende il mazzo, cerca di mescolare, ma le carte gli schizzano da tutte le parti, alcune decollano schioccando verso il soffitto.)
DONAT-CATTIN. Guardatelo, non è capace di mescolare neanche un mazzo di carte...
AGNELLI. Non è vero, è che normalmente mi dava una mano mio fratello. Lui teneva fermo il mazzo e io le mescolavo una alla volta.
CARLI. Svelto, svelto, il tempo stringe, la situazione è grave.
AGNELLI. Una a te, una a te, una a te, una a te, una a te.
FORLANI (svegliandosi di soprassalto). Io voglio il banco di Napoli.
ANDREOTTI. Onorevole, cosa dice?
FORLANI. Mi scusi, credevo che si stessero assegnando delle cariche.
(Gli avversari si fronteggiano. Andreotti si copre le carte che Donat-Cattin cerca di spiare. Umberto Agnelli fa le bandierine dei paesi con le fiches colorate.)
ANDREOTTI. Chi apre?
DONAT-CATTIN. 5000.
AGNELLI. Più 5000.
DONAT-CATTIN (irosamente). Più 100.000 e aumento delle poste.
ANDREOTTI. Più aumento elettricità, telefoni, tariffe ferroviarie, formaggio grana, una tantum.
CARLI. Più una serie di restrizioni creditizie selvagge con esattori vestiti di pelle di leopardo che entreranno ululando nelle maggiori banche italiane.
AGNELLI. Più il 37 % sulle auto.
ANDREOTTI (gelido). Più due dollari.
(Momento di grande silenzio. Tutti si passano le mani sul viso. Donat-Cattin suda copiosamente una miscela di nafta. Carli beve un bourbon. Andreatta fa dei conti su una calcolatrice elettronica.)
AGNELLI. Mi spiace, ma vado via.
DONAT-CATTIN. Anch’io perché voglio vedere dove vai.
VITTORINO COLOMBO. Io voglio vedere, ma sono senza liquido. Posso giocare sulla garanzia di sei puntate di Cime tempestose a colori.
ANDREOTTI. No. Qua ci vogliono i soldi.
CARLI. Tu bluffi. Per me non li hai i due dollari.
ANDREOTTI (in tono di sfida). Allora vieni a vedere.
LA MALFA (aggrappandosi al braccio di Carli). Non andare Guido, è una trappola. Oh, io le sento prima certe cose. Ti prego, ascoltami. Buana, valle maledetta essere infestata da spiriti maligni. Molti andare, ma nessuno tornare. Buana dare retta a Zambo, non entrare in valle maledetta. (Scappa di corsa.)
STAMMATI. Forse l’avete snobbato troppo.
ANDREOTTI. Allora, caro Guido? (Guarda Carli con aria di sfida.)
CARLI. Vedo!
ANDREOTTI (impallidendo). Porco Giuda. Ho due otto e l’astensione comunista.
CARLI. Non basta, non basta.
ANDREOTTI. Una lettera di Moro che comincia: «Si prega di ascoltare con benevolenza le richieste del latore della presente...».
CARLI. Non basta.
ANDREOTTI. Ma io ho uno staff di tecnici che tutto il mondo ci invidia...
CARLI. La posta è mia. Fuori i due dollari.
ANDREOTTI. Non te li do, se no poi debbo spiegare come li ho avuti. (Urla, proteste, rissa, qualche pugno. Cala il sipario.)



La nostra amica Strillino ha fatto il grande gesto di non riaccettare in casa il marito violento, con tre bambini piccoli e senza lavoro, ha avuto il coraggio di dire basta ad un uomo che la calpestava, a lei va tutta la solidarietà di tutti noi e spero che qualche amica nel web le possa dare una mano, ospito volentieri il suo ultimo post:

Non rimane altra strada che quella della separazione. Quando un uomo non ci sente non ci sente. Ci ritroveremo davanti al giudice, lui porterà le sue ragioni ed io le mie.

Credo nella giustizia. So di essere nel giusto. Non sono mai venuta meno ai doveri di coppia, nè verso di lui, nè verso i miei figli, non meritavo tanta crudeltà.

Lo osservo dal mio faro, lo osservo sempre. Mi fa tanta pena. Solo pena provo ora nei suoi confronti. Non posso permettere di rovinare me stessa e i miei figli per un uomo che non mi ha mai meritato.

E tutto per una sola bistecca negata in dieci anni di matrimonio.

E non è stata una recitazione. Ho solo ascoltato il mio cuore.

Un cuore calpestato smette di pulsare per amore, un cuore calpestato soffre, cerca di rialzarsi da solo, fugge da chi lo calpesta.

Andrò avanti per i miei passi. Farò tutto quello che ho pensato di fare.

L'amore non è sopportazione, l'amore è sostegno morale prima di tutto, quello che pensavo di avere finchè l'altro giorno spolverando un taccuino trovai queste parole sbriciolate:

"Scrivi, scrivi, ti pentirai di aver passato la vita a scrivere, o no?"

Pensavo scherzasse. Ma evidentemente le parole hanno un senso.

Io non solo scriverò ma morirò con la penna in mano, come vuole il cotrappasso, ma la vita è ancora lunga per me e ogni cosa verrà messa sul piatto della bilancia perchè Dio è con me come sempre lo è stato. Non sono io che sono forte, è Dio che è dalla mia parte. Perchè io sono buona nel cuore, non ho mai voluto il male di nessuno e lui lo sa.

Ora vado a svegliare i bimbi, devono fare colazione ed andare a scuola.

Buona giornata a tutti.

(Spero di continuare a riuscire a connettermi, questo pc comincia a dare problemi, non funziona bene e non ho neanche l'auto per andare in negozio e neanche i soldi per comprarmene un altro. Potrebbe anche entrare in casa mentre non ci sono e spaccarmelo, ha le chiavi. Anche questo è in conto. Sono sola, non ho nessuno che mi aiuta nella vita reale. Oggi andrò a parlare con il parroco. Il problema del momento è la lezione di violino di mia figlia oggi pomeriggio).


Rimanendo a parlare di violenza sulle donne, Wonderely fa un dettagliato resoconto sugli stupri:

Come la chiamavano? Ah giusto, “emergenza stupri”: avviene in quel periodo dell’anno in cui tutti gli stupratori (ovviamente stranieri, perché gli italiani queste cose non le fanno!) si ritrovano e decidono di andare a stuprare una ragazza a caso. I giornali ci bombardano ogni giorni di notizie di violenze avvenute qui e lì, di coppiette aggredite qua e là e di manifestazioni di razzismo nei confronti degli immigrati, ritenuti il capro espiatorio di questi orrendi delitti. Poi, finito quel periodo dell’anno tutto torna ad andare bene, gli stupri si esauriscono, gli stupratori vanno in letargo e le donne sono felici e contente nelle loro stupende case, con i loro adorabili mariti forti e virili e i loro meravigliosi bambini.

O perlomeno, è questo che fanno credere a tutte le persone che guardano i telegiornali e leggono i quotidiani nazionali. Ma io sono un po’ strana, i telegiornali li guardo solo se ho voglia di ridere (perché so benissimo che quei giornalisti sono lì per prenderci tutti per i fondelli) e i giornali li leggo solo per rendermi conto di quante informazioni non vengono date, perché non interessano ai più. E poi c’è un sito che guardo spesso, si chiama Zeroviolenzadonne.it ed è tenuto in piedi da donne che tutti i giorni si impegnano a pubblicare online articoletti prelevati da giornali locali di tutte le parti d’Italia, in cui qualcuno si degna di riportare alcune violenze avvenute, mentre tutti credono che non ce ne siano.

Tutto questo è strabiliante: mentre l’Italia crede che l’”emergenza stupri” sia finita, in realtà gli stupri continuano e avvengono in famiglia, per strada, a scuola, sul luogo di lavoro, commessi da italiani e stranieri (sempre e comunque di stupratori si tratta, non vedo alcuna differenza).

E a questo punto ci vuole una rassegna che dimostri la veridicità delle mie affermazioni. Eccola:

20 Aprile: a Bergamo è stato arrestato un uomo di 40 anni per aver stuprato e derubato una prostituta 19enne un anno fa; a Roma una ragazza romena di 21 anni è stata segregata e stuprata per giorni e costretta a prostituirsi; a Milano una donna di 33 anni è stata minacciata con un coltello e violentata da un uomo di 32, che le aveva offerto un alloggio dove trascorrere la notte. A Teggiano (SA) un 35enne è stato arrestato per aver tentato di stuprare una ragazza di 19 anni; a Roma tre uomini sono stati arrestati per stalking, ovvero per aver perseguitato le ex mogli; a Genova due uomini di 25 e 31 anni sono stati arrestati con l’accusa di aver sequestrato, stuprato e rapinato una prostituta di 26 anni.

21 Aprile: a Lanuvio una ragazza canadese di 21 anni è stata stuprata da un uomo che le aveva offerto un passaggio; a Roma è stata scoperta un’associazione a delinquere che portava in Italia ragazzine nigeriane obbligate a prostituirsi; a Milano un ragazzino di 13 anni ha fatto arrestare il padre che perseguitava e picchiava la madre.

... Continua


Per non dimenticare il terremoto in Abruzzo, il post di Annacomeme una donna che abita in queste terre e vive quotidianamente nel terrore di nuove scosse:

devo andare...

2334~The-Persistence-of-Memory-Posters

(…) dobbiamo andare e non fermarci mai finché non arriviamo. “Per andare dove, amico?” Non lo so, ma dobbiamo andare.

J.Kerouac



Anche Miss Kappa è stata colpita dal sisma ha perso la casa e il negozio, ecco la sua ultima testimonianza:

Gli sciacalli

Parliamo di sciacalli. Cosa immaginiamo? Individui loschi, privi di ogni scrupolo,che si aggirano fra le macerie di una città distrutta e violano legge ed intimità, trafugando valori ed affetti di vite distrutte. Individui spregevoli. Esistono però, altri tipi di sciacalli. Quelli che lucrano sulla disperazione. Gli Aquilani oggi sperano di recuperare, sciacalli tipici permettendo, e scosse sismiche permettendo, i loro beni. Piccole e grandi cose. La protezione civile ci dice che verrà recuperato il recuperabile. Immaginate uno sfollato, quale io e tantissimi siamo, che non ha nulla. Nè casa, nè vita. Vive in un campo, in una tenda, o in una roulotte. O in una stanza di albergo. La protezione civile lo chiama e lo avverte che procederà al recupero. Lo sventurato dove ricovererà le sue masserizie? La sua vita? Il problema non tange alcuno. Son problemi dello sventurato. E il poverino cosa fa? Cerca un magazzino, un capannone, un container. E qui arriva lo sciacallo istituzionalizzato. E infierisce. Ciò che ieri valeva nulla oggi vale oro. La richiesta prolifica, l'offerta azzanna. Quindici euro al metro quadro per immagazzinare la tua roba. Non meno di settecento euro al mese. Settecento euro anche per chi non ha più reddito. E lo Stato latita. Lo stesso sventurato, terrorizzato dal dormire in futuro con un tetto sulla testa, vorrebbe una casa di legno. Vorrebbe un pezzetto di terra, anche agricolo,di quelli che fino a ieri costavano nulla. Oggi sono oro e diamanti. Costosissimi. Omo omini lupus. I disgraziati che vengono azzannati al collo dai disgraziati che han patito lo stesso dramma. E che diventano carnefici. Chi dovrebbe vigilare su tutto ciò? Il cavaliere auspica loculi prefabbricati nei quali alloggiare i superstiti. Tra mobili Ikea. Sono basita. E domani arriva la Benny. Tre ore e mezza fra gli sfortunati. Spero di poter arrivare a parlare. La inviterò a sporcarsi le scarpine nel mio fango. Anche lei e Silvio sono sciacalli. Sciacalli di lusso.




Ma in tutto questo ciarpame abbiamo un barlume di speranza, la rete avanza, ecco uno studio che dimostra se ce ne fosse ancora bisogno, come sempre più persone si avvicinano all'informazione su internet, dal sito di Daniele Martinelli:

Il web spazza la televisione

internet-televisione-google

Nel giugno del 2010 il tempo trascorso sul web dei cybernauti sorpasserà per numero i telespettatori: 14,2 ore alla settimana su Internet contro le 11,5 ore davanti al televisore. Lo dice la ricerca Microsoft “Europe Logs on”.
Attualmente il 50% degli europei dispone di una connessione alla Rete. Il 28% di questi si connette soprattutto per guardare i video, mentre un altro 65% predilige leggere siti, blog e frequentare social network. Le case europee raggiunte dalla banda larga sono finora 85 milioni.

Al recente Miptv di Cannes (una sorta di fiera internazionale della produzione televisiva) accanto alle produzioni tradizionali come Endemol e Freemantle, c’erano anche Youtube, Myspace, Facebook, Yahoo! e Msn Video. Tutti lì per stringere accordi per veicolare i contenuti televisivi in Rete. Sono già diversi i film e i thriller prodotti interamente per il web. “Section 8″, per esempio, è uno di questi. Sarà diffuso a puntate su Myspace.
Secondo Joe Michaels, direttore di Msn Entertainment, i video online sono ancora alla loro seconda infanzia ma ci sono tutte le credenziali perché crescano.

Secondo le previsioni della ricerca Microsoft, entro il 2012, il mercato pubblicitario su web avrà toccato i 7,5 miliardi di euro. Un miliardo sarà legato ai video. Secondo Patrick Walker, direttore delle partnership di Youtube, fra 10 anni il mercato del web avrà del tutto superato quello della televisione.
Major come Hulu sono già realtà. Propongono programmi di qualità professionale gratuiti perché sostenuti dalla pubblicità. Anche la Bbc ha intrapreso la strada del web. La sua videocommunity “Iplayer” sta avendo 32 milioni di click al mese.
Philip Jay, capo dei New services Bbc dice che la diffusione di programmi di varia estrazione è regolata dalle reazioni degli internauti. Come dire: decidono i cittadini cosa vedere.
Per carità, per chi come noi naviga da anni, tutto ciò non è nulla di nuovo. Il probolema è chi ci governa in Italia. La squadra di zerbini di Berlusconi perde tempo in sedute per decidere se dare o non dare i vitalizi ai repubblichini, anziché investire risorse per dotare l’Italia di banda larga dappertutto.


Tornando a parlare di peste suina, Lia Celi ha individuato la variante di questa epidemia in Italia:

Un sistema elettorale-porcata all’origine della variante italiana del virus messicano. Individuato il primo capo infetto: un anziano verro, riconoscibile dalle folte setole trapiantate, allevato ad Arcore e ingrassato a Roma. La malattia si diffonde attraverso mangimi contaminati: sotto accusa il pastone politico del Tg1 e la broda immonda servita al Tg4. Si consiglia di bollire preventivamente gli editoriali di Maurizio Belpietro prima di consumarli. Inutile la terapia con il farmaco Pd-flu: le dosi sono insufficienti e non servono a un tubo. Le candidate Pdl alle elezione europee già in quarantena presso l’Istituto zooprofilattico. Ultimora dall’Abruzzo, un porcellino accusa i suoi due fratelli: «Hanno costruito case con legno e con paglia al posto del cemento».


A proposito di sciacalli, suini ed altri animali, due vignette di PV64 che fanno il quadro del nostro paese:

Libertà di Parola
http://www.unavignettadipv.it/public/blog/upload/Libert%E0%20di%20Parola%20Low.jpg
"In molti paesi esprimere il proprio pensiero significa correre un pericolo mortale (…) ma che vi sia un paese appartenente alla comunità europea non in grado di garantire la libertà di espressione è del tutto inaccettabile".
Questa petizione di Cecilia Wikström a favore di Roberto Saviano, scatenò un quasi-incidente diplomatico tra Italia e Svezia.
Perché?
Internet permette di ridurre i costi di pubblicazione con blogs, youtube, etc. Gli Italiani si appropriano del diritto di esercitare la libertà di parola ed un’azione di controllo sulla politica senza precedenti. Ma basta che uno si svegli la mattina e si incazzi leggendo alcune verità imbarazzanti in rete, ecco che arriva la Polizia Postale e oscura il blog.
Perché?
Vauro Senesi disegna una vignetta sull'aumento delle cubature dei cimiteri per seppellire le vittime del terremoto. L’ironia non era rivolta ai morti ma al cosidetto Piano Casa. E Vauro viene sospeso dal servizio Rai.
Perché?
Milena Gabanelli, nella puntata di Report “Poveri noi”, ha denunciato la Social Card, architettata dal Governo per fornire aiuti economici alle famiglie meno abbienti. La puntata è sgradita a Giulio Tremonti che deferisce la faccenda al Comitato Etico della Rai.
Perché?
Dobbiamo continuare o possono bastare come spunti di riflessione? Perché? Mah, perché in Italia non c’è libertà di parola ma solo libertà filtrata e la misura della non libertà si determina dal grado di censura di… Sssssss, non qui! Ci incontriamo a mezzanotte a Tele Cantina Libera, sottovoce e in incognito, eh!
A.

Pessimismo e Otttimismo
http://www.unavignettadipv.it/public/blog/upload/Ottimista%20e%20pessimista%20Low.jpg


Il parere di Mauro Biani, la segnalazione de Il quotidiano della satira e una petizione:

Segnalatio e Memoria


Segnalazio'. Mie vigne stamani sul Quotidiano della Satira (numero 36), inserto del Quotidiano della Basilicata, e su ScaricaBile numero 14, oggi da scaricare in pdf dall'omonimo blogghe.
P.s.: a proposito di memoria e di smemorati, Berlusconi ieri riferendosi alla proposta di legge che vorrebbe l'equiparazione tra repubblichini e partigiani, ha detto: "Non sapevamo che fosse stato presentato questo disegno di legge che sarà certamente ritirato". Se ne era parlato a lungo invece, in ogni dove, accennato persino qua con una mia vignetta uscita su Emme postata sotto il titolo "Disquisizioni sulla memoria". Stavolta Berlusca non smentisce, è solo smemorato. Ah la memoria. Infine Rosa, mi segnala una petizione per dire NO alla suddetta proposta di legge n. 1360. Firmare please.



Altan parla di ingiustizie sociali:



Gavavenezia dice la sua sulla celebrazione del venticinque aprile:

distanze di cortesia























Ricostruzione in Abruzzo, l'opinione di Maramotti:
























Pillola del giorno: La masturbazione è sesso con qualcuno che si ama.
Woody Allen.

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