
Joseph Conrad.
Di oggi e di ieri

... Continua
L'Abruzzo devastato prima dal terremoto, poi dal brutale intervento del governo e della Protezione Civile, dal blog di Michela Zanarella un video e una dedica all'Abruzzo:
Vi propongo un video di un amico, Mc Gerry, potete ascoltare una canzone scritta e musicata da lui stesso sul disagio dei terremotati in abruzzo. ormai nelle top 10 -nelle radio di tutto l'abruzzo.
Le discussioni sollevate sulla decisione della Corte Europea di richiamare il nostro paese sul crocefisso nelle aule sono state molte, la levata di scudi dei soliti bacchettoni è stata unanime da destra e sinistra, proponiamo alcuni interventi di persone coscienziose e senza pregiudizi, Lidia Ravera:
La scuola del crocefisso
Tutto cade a pezzi, in questo desolante Paese. Dalla politica (il Parlamento chiuso per mancanza fondi, ma naturalmente niente cassa integrazione ai deputati!) alla morale (troppi puttanieri e cocainomani fra la classe dirigente), dalla cultura (vittima degli unici tagli immediati e brutali) all’economia (la crisi è grave, e chi vive nel mondo reale lo sa). Per non parlare dell’istruzione: studenti ignoranti come capre, insegnanti proletarizzati, precari ridotti a “monnezza”, lauree buone per andare a sciacquare bicchieri nei pub in attesa di un posto da vicebidello. Per tacere della sfinente questione femminile: per “Pari Opportunità” e rilevatori di emancipazione siamo sempre gli ultimi della classe, la peggio tribù maschilista fra i Paesi “sviluppati” (ci manca solo la “sharia” che lapida le adultere, e l’imposizione alle ragazze del “tanga e topless” che è il nostro burka). Non apriamo neanche il discorso della condizione giovanile (un martirio di precarietà e paura) o senile (trent’anni di miseria e vuoto, perché nessuno si è accorto che la vita si è allungata)! E sorvoliamo sull’accoglienza riservata ai migranti, in assoluto disprezzo delle più elementari regole di solidarietà, nell’ignoranza dell’inevitabile futuro multietnico di un mondo globalizzato. Insomma, sgombriamo il cuore e la mente dal cumulo di gravi problemi che ci attanagliano e discutiamo, alla radio, in tivù, su tutti i giornali del tema più urgente, scottante, ammaliante: bisogna staccare il crocefisso dal muro dietro la cattedra oppure no? È, la croce, comune patrimonio genetico e italica radice culturale o è simbolo (angoscioso) di UNA religione che non è LA religione e come tale va rimosso dalle scuole pubbliche? È il simbolo di UNA religione. È ovvio. Stacchiamolo e facciamola finita. Abbiamo ben altro per la testa!
Dal blog di Lia Celi una dissacrante e spassosa parodia:
OFENA. Finalmente risolto il delicato caso che ha diviso l'Italia. Gesù Cristo, lo scolaro 33enne accusato di infastidire i compagni di religione islamica (nella foto a sinistra, Ansa-Goldfinger), potrà rientrare nell'aula della scuola elementare di Ofena, ma i genitori dovranno impegnarsi di più per favorire l'integrazione del contestato figliolo. A indurre il giudice Mario Montanaro a correggere la sentenza che aveva innescato una vera e propria guerra di religione, sono state nuove informazioni che hanno riportato la contesa dal cielo alla terra, facendo emergere un groviglio di interessi e malumori di natura molto umana. Adel Smith, più che avercela col simbolo religioso, trovava scandalosa la presenza in classe di quel giovane ebreo impudico, sempre seminudo e scarmigliato, esempio disdicevole per ogni fanciullo islamico beneducato. «Tutta la comprensione possibile per un immigrato mediorientale - ammette il dirigente islamico -, ma non è decoroso presentarsi in classe vestito da Tarzan, mentre se mio figlio viene a scuola in mutande, prende sette in condotta». E alla preside dell'istituto non pareva vero di potersi finalmente disfare di un ripetente, per di più disabile, imposto grazie a pressioni dall'alto e praticamente inamovibile. «E' dal 1924 che quel Gesù frequenta le scuole italiane, - era solita lamentarsi -, e in ottant'anni non ha ancora preso nemmeno la licenza elementare. C'è qualcosa che non va. I suoi genitori dovrebbero prendere atto che lo studio non fa per lui, e tenerlo a casa, o mandarlo a imparare un mestiere»...
Le ragazze brave o cattive? Il parere di Emmelania:
Brave o cattive
Le brave ragazze dicono "Grazie per l’ottima cena!".
Le cattive ragazze dicono "Che c’è domani per colazione?".
Le brave ragazze non vanno mai dietro all’uomo di un’altra ragazza.
Le cattive ragazze ci vanno, e anche a suo fratello.
Le brave ragazze indossano mutandine di cotone bianco.
Le cattive ragazze non ne indossano, nessuna.
Le brave ragazze lavano i loro pavimenti.
Le cattive ragazze lavano le stringhe dei loro bikini.
Le brave ragazze allentano qualche bottone quando fa caldo.
Le cattive ragazze fanno venire caldo allentando qualche bottone.
Le brave ragazze cucinano il pollo per cena.
Le cattive ragazze prenotano.
Le brave ragazze arrossiscono durante le scene di sesso al cinema.
Le cattive ragazze sanno di poter fare di meglio.
Le brave ragazze non hanno mai pensato di poter dormire con il capo.
Le cattive ragazze neanche, a meno che non sia molto, ma molto ricco.
Da notizie di corridoio pare che il Cavaliere abbia contratto la scarlattina, un gustoso commento dell'amica Momma55:
L'OttavoNano ha preso la scarlattina!
Gliel'avrà attaccata Putin?
Sarà diventato tutto ROSSO?
MALEDETTI COMUNISTI!
(P.S.:A quando gli orecchioni?)
Un ritorno su questi schermi della cara amica Cerchio di Luna:
Piove. A lavar l’incognita…
Piove in quell’antro di passato
spezzato da un forpice che dilania…
Che aspira e inghiotte i frammenti di una vita
Oltre quella soglia antica, il nulla,
cresciuto tra le braccia della signora delle ossa
che con vestali porpora si incammina al macello
Povera anima segnata come encausto sulla pelle…
Povero questo mio piccolo sogno
vergine e martire del non sentire…
Ancora tu urli… Di una frustata di numeri primi…
Lei non sente che il moto inverso…
Mio povero piccolo sogno…
Lei ancora viaggia incosciente tra le pieghe della vita…
Lei non sa…
Che ancora piovono cristalli di sangue e grandine
sulla seta del suo manto lacero
e che sopra le sue ossa unte di sputi
piovono anche piccoli ricami del divino respiro
Lei non sa ancora che …
Una sentinella aprirà il varco nel buio
con chiavistelli frementi che
in gocce di sole illumineranno il tuo volto
finalmente raggiante di luce nuova
e ancora piove…
A lavar l’incognita
... E a proposito di crocefissi nelle scuole il commento di Vauro e una carrellata di vignette da Anno Zero:
Gli stupri e le violenze sulle donne sono all'ordine del giorno, il commento di Altan:
Pillola del giorno: dal blog Prof Antigone: 'A livella.
Nessun commento:
Posta un commento