venerdì 6 novembre 2009

Di oggi e di ieri. Di Miss Kappa.

In alto: Immagine tratta dal blog http://unarosadalmare.splinder.com/


Essere donna è un compito terribilmente difficile, visto che consiste principalmente nell'avere a che fare con gli uomini.
Joseph Conrad.


Una notizia da far accapponare la pelle, il Cipe "sblocca" 1,3 miliardi di euro per la costruzione del ponte sullo stretto, il ministro Matteoli dichiara che la prima pietra sarà posta il 23 dicembre, un'opera inutile, assurda, costosissima, devastante e impossibile da realizzare eppure continua ad essere finanziata con cifre elevatissime, mentre sarebbe stato più ragionevole impegnare questi ed altri fondi per la ricostruzione dell'Abruzzo devastato dal recente sisma, in questo intervento di Miss Kappa descrive quello che pensano i cittadini abruzzesi dei nostri governanti:

Di oggi e di ieri

I cittadini consapevoli, coloro che intendono adoperarsi per la rinascita di L'Aquila, hanno deciso di ignorarlo, quando arriva dalle nostre parti. Hanno deciso di ignorare i suoi spot, i suoi sorrisi fuori luogo, le patetiche battute da osteria, la superficialità delle sue osservazioni e valutazioni. Ieri, subito dopo pranzo, ero nella casa che mi ricovera. Perdonatemi, mi è difficile dire che abito questa casa. Il rumore di un elicottero che volava basso, siamo a pochi metri dall'insediamento delle C.A.S.E. di Sant'Elia, mi ha fatto pensare che fosse lui, l'imperatore in visita al cantiere. Son salita al piano superiore, dove un balconcino guarda tristemente su quelli che prima erano campi ed ora son periferie di enormi casermoni ammassati l'uno all'altro, ed ho visto trambusto. E auto blu. Era lui, con il suo show. Un premier di plastica, fra case di plastica. Non si ha notizia di cosa sia accaduto: l'omino ha interdetto i giornalisti dal suo percorso. Poi a Fossa, ad inaugurare le case provvisorie pagate dalla regione Friuli. Altro spot: si autoproclama zio del nascituro di Tatiana ed Andrea, freschi inquilini delle graziose casette in legno. Non pago, si autoproclama zio di tutti i bimbi che nasceranno da queste parti. Ovvio che la parola nonno non gli si addica, e non la voglia. Zio per i bimbi, per poi diventare papi delle bimbe cresciute. Pochi giornalisti vengono ammessi a Villa Sant'Angelo, altro borgo devastato dal sisma, in tempo per raccogliere qualche "bravo Silvio, torna presto". Uscendo da una casina di legno, già abitata da qualche giorno, ha commentato "qui è stupendo,verrò a passarci le vacanze". Lo immagino, il premier sfollato, in quarantacinque metriquadri arredati Mondo Convenienza. Ma con la TV satellitare, ovvio. Ha concluso la lunga giornata visitando il centro storico. Le macerie ancora tutte lì.
... Continua

L'Abruzzo devastato prima dal terremoto, poi dal brutale intervento del governo e della Protezione Civile, dal blog di Michela Zanarella un video e una dedica all'Abruzzo:




Vi propongo un video di un amico, Mc Gerry, potete ascoltare una canzone scritta e musicata da lui stesso sul disagio dei terremotati in abruzzo. ormai nelle top 10 -nelle radio di tutto l'abruzzo.



Le discussioni sollevate sulla decisione della Corte Europea di richiamare il nostro paese sul crocefisso nelle aule sono state molte, la levata di scudi dei soliti bacchettoni è stata unanime da destra e sinistra, proponiamo alcuni interventi di persone coscienziose e senza pregiudizi, Lidia Ravera:

La scuola del crocefisso

Tutto cade a pezzi, in questo desolante Paese. Dalla politica (il Parlamento chiuso per mancanza fondi, ma naturalmente niente cassa integrazione ai deputati!) alla morale (troppi puttanieri e cocainomani fra la classe dirigente), dalla cultura (vittima degli unici tagli immediati e brutali) all’economia (la crisi è grave, e chi vive nel mondo reale lo sa). Per non parlare dell’istruzione: studenti ignoranti come capre, insegnanti proletarizzati, precari ridotti a “monnezza”, lauree buone per andare a sciacquare bicchieri nei pub in attesa di un posto da vicebidello. Per tacere della sfinente questione femminile: per “Pari Opportunità” e rilevatori di emancipazione siamo sempre gli ultimi della classe, la peggio tribù maschilista fra i Paesi “sviluppati” (ci manca solo la “sharia” che lapida le adultere, e l’imposizione alle ragazze del “tanga e topless” che è il nostro burka). Non apriamo neanche il discorso della condizione giovanile (un martirio di precarietà e paura) o senile (trent’anni di miseria e vuoto, perché nessuno si è accorto che la vita si è allungata)! E sorvoliamo sull’accoglienza riservata ai migranti, in assoluto disprezzo delle più elementari regole di solidarietà, nell’ignoranza dell’inevitabile futuro multietnico di un mondo globalizzato. Insomma, sgombriamo il cuore e la mente dal cumulo di gravi problemi che ci attanagliano e discutiamo, alla radio, in tivù, su tutti i giornali del tema più urgente, scottante, ammaliante: bisogna staccare il crocefisso dal muro dietro la cattedra oppure no? È, la croce, comune patrimonio genetico e italica radice culturale o è simbolo (angoscioso) di UNA religione che non è LA religione e come tale va rimosso dalle scuole pubbliche? È il simbolo di UNA religione. È ovvio. Stacchiamolo e facciamola finita. Abbiamo ben altro per la testa!


Dal blog di Lia Celi una dissacrante e spassosa parodia:

crocifisso_30cs_d015.jpgOFENA. Finalmente risolto il delicato caso che ha diviso l'Italia. Gesù Cristo, lo scolaro 33enne accusato di infastidire i compagni di religione islamica (nella foto a sinistra, Ansa-Goldfinger), potrà rientrare nell'aula della scuola elementare di Ofena, ma i genitori dovranno impegnarsi di più per favorire l'integrazione del contestato figliolo. A indurre il giudice Mario Montanaro a correggere la sentenza che aveva innescato una vera e propria guerra di religione, sono state nuove informazioni che hanno riportato la contesa dal cielo alla terra, facendo emergere un groviglio di interessi e malumori di natura molto umana. Adel Smith, più che avercela col simbolo religioso, trovava scandalosa la presenza in classe di quel giovane ebreo impudico, sempre seminudo e scarmigliato, esempio disdicevole per ogni fanciullo islamico beneducato. «Tutta la comprensione possibile per un immigrato mediorientale - ammette il dirigente islamico -, ma non è decoroso presentarsi in classe vestito da Tarzan, mentre se mio figlio viene a scuola in mutande, prende sette in condotta». E alla preside dell'istituto non pareva vero di potersi finalmente disfare di un ripetente, per di più disabile, imposto grazie a pressioni dall'alto e praticamente inamovibile. «E' dal 1924 che quel Gesù frequenta le scuole italiane, - era solita lamentarsi -, e in ottant'anni non ha ancora preso nemmeno la licenza elementare. C'è qualcosa che non va. I suoi genitori dovrebbero prendere atto che lo studio non fa per lui, e tenerlo a casa, o mandarlo a imparare un mestiere»...

Maddalena Balsamo un'attrice di teatro cura una rubrica su You tube, il suo parere sul crocefisso nelle aule:




Le ragazze brave o cattive? Il parere di Emmelania:

Brave o cattive



Le brave ragazze dicono "Grazie per l’ottima cena!".

Le cattive ragazze dicono "Che c’è domani per colazione?".

Le brave ragazze non vanno mai dietro all’uomo di un’altra ragazza.

Le cattive ragazze ci vanno, e anche a suo fratello.

Le brave ragazze indossano mutandine di cotone bianco.

Le cattive ragazze non ne indossano, nessuna.

Le brave ragazze lavano i loro pavimenti.

Le cattive ragazze lavano le stringhe dei loro bikini.

Le brave ragazze allentano qualche bottone quando fa caldo.

Le cattive ragazze fanno venire caldo allentando qualche bottone.

Le brave ragazze cucinano il pollo per cena.

Le cattive ragazze prenotano.

Le brave ragazze arrossiscono durante le scene di sesso al cinema.

Le cattive ragazze sanno di poter fare di meglio.

Le brave ragazze non hanno mai pensato di poter dormire con il capo.

Le cattive ragazze neanche, a meno che non sia molto, ma molto ricco.

... Continua


Da notizie di corridoio pare che il Cavaliere abbia contratto la scarlattina, un gustoso commento dell'amica Momma55:


L'OttavoNano ha preso la scarlattina!

Gliel'avrà attaccata Putin?

Sarà diventato tutto ROSSO?

MALEDETTI COMUNISTI!

(P.S.:A quando gli orecchioni?)

... Continua



Un ritorno su questi schermi della cara amica Cerchio di Luna:

Piove. A lavar l’incognita…

pioggia e maschere

Piove in quell’antro di passato

spezzato da un forpice che dilania…

Che aspira e inghiotte i frammenti di una vita

Oltre quella soglia antica, il nulla,

cresciuto tra le braccia della signora delle ossa

che con vestali porpora si incammina al macello

Povera anima segnata come encausto sulla pelle…

Povero questo mio piccolo sogno

vergine e martire del non sentire…

Ancora tu urli… Di una frustata di numeri primi…

Lei non sente che il moto inverso…

Mio povero piccolo sogno…

Lei ancora viaggia incosciente tra le pieghe della vita…

Lei non sa…

Che ancora piovono cristalli di sangue e grandine

sulla seta del suo manto lacero

e che sopra le sue ossa unte di sputi

piovono anche piccoli ricami del divino respiro

Lei non sa ancora che …

Una sentinella aprirà il varco nel buio

con chiavistelli frementi che

in gocce di sole illumineranno il tuo volto

finalmente raggiante di luce nuova

e ancora piove…

A lavar l’incognita




... E a proposito di crocefissi nelle scuole il commento di Vauro e una carrellata di vignette da Anno Zero:
















Gli stupri e le violenze sulle donne sono all'ordine del giorno, il commento di Altan:



Pillola del giorno: dal blog Prof Antigone: 'A livella.


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