In alto: Immagine tratta da: Francesca
Se volete continuare a dormire, lasciate perdere il video. Non
guardatelo!!! Se invece siete pronti alla 'pillola rossa'... ascoltate e
capirete chi governa in segreto l'informazione, chi la confezione e
quindi chi ci manipola. Cosa si cela dietro una banalissima notizia del
TG? Chi condiziona il 'cosa' si deve dire e il 'come' lo si deve dire?
Saperlo o avere conferme, ci permetterà di liberarci da quelle trappole
mentali in cui ci tengono divisi. Potremo rifiutare quello schematismo
destra contro sinistra tanto caro a molti pennivendoli, e a reti e
gruppi che non perseguono altro fine se non quello di impedire l'unione
dei cittadini consapevoli. Se capiamo questo...possiamo difenderci. E
salvarci.
Chi c'è dietro Beppe Grillo? Alcune notizie in rete parlano della Casaleggio Associati come di una vera e propria macchina da guerra legata a gruppi di potere come la Aspen Institute ed il Gruppo Bildeberg, vale la pena documentarsi, propongo l'articolo apparso su Micromega del maggio 2010:
In pochi anni Beppe Grillo e il suo blog sono diventati un vero e
proprio fenomeno della Rete, l’esperimento di maggior successo in Italia
di un movimento nato e cresciuto sul web nel nome della democrazia
digitale, dell’orizzontalità della comunicazione e della trasparenza. Ma
dietro a questo risultato c’è una strategia ben pianificata. Anzi, ci
sono un nome e un’azienda: Casaleggio Associati. Ecco di cosa si tratta.
I ROTHSCHILD IN ITALIA
Chi comanda veramente in Italia?? E nel mondo?
Una dinastia che dice tutto e di più…….. La gente no lo sa ma sorprendentemente essi sono i maggiori proprietari della Banca d'Italia, (come del resto possiedono anche la B.C.E., possiedono la Barclays (tra le maggiori azioniste di Intesa SanPaolo) soprattutto tramite Markus Agius, la JpMorgan (che controlla Monte dei Paschi di Siena) tramite la famiglia Rockefeller, Mediobanca (colei che controlla Unicredit) tramite Vincent Bolloré e Jean Azema della Groupama Holding S.A., Banca Carige (attraverso Francois Perol), con Ana Patricia Botin il Banco Santander Central Hispano (il quale controlla ABN AMRO, un altro pilastro di Unicredit).
La “favola”delle privatizzazioni nel Mondo ha “beneficiato” principalmente i componenti di questa famiglia i. Anche Facebook è del loro caravanserraglio attraverso Jeff Rothschild.
Seppur ebrei dichiarati (ma solo per secondi fini) sono i Guardiatesori del Vaticano, la più importante carica “laica”che il Vaticano. Costoro controllano il tesoro del Vaticano dal 1823.
Le truppe cammellate
Controllano figure di spicco com Tony Blair (l'ex Primo Ministro inglese) che lavora per loro ora con tanto di paga, come l'ex cancelliere tedesco Gerhard Schroeder. ISITA WWW.NOCENSURA.COM SU FB: HTTP://FACEBOOK.COM/NOCENSURA
Carlo De Benedetti,ebreo, una delle persone più potenti in Italia, è nel Consiglio d'Amministrazione della Banca Rothschild francese. Il braccio destro di costui è Colaninno, ex Presidente di Telecom, il quale mise il figlio (ora Deputato del PD) a lavorare a stretto contatto con Casaleggio nella Webbeg S.p.a. Ora quel Casaleggio gestisce personaggi come Di Pietro, Grillo e tanti altri.
L'attuale Amministratore delegato di Telecom è Franco Bernabè, l'ex VicePresidente di Rothschild Europe ed attualmente in Rothschild Spa. Quest' ultimo è stato amministratore delegato di Eni, dal 1992 al 1998 ha privatizzato la Società. Bernabè ha inoltre ricoperto vari incarichi pubblici: nel 1999 è stato nominato dal Primo Ministro come rappresentante speciale del governo italiano per la ricostruzione del Kossovo.
La Banca francese Edmond de Rothschild possiede Air France la quale ha acquistato Alitalia.
Rodolfo De Benedetti (figlio) è Presidente di Sorgenia primo operatore privato italiano del mercato nazionale dell'energia elettrica e del gas naturale, con 500.000 clienti in tutta Italia e impianti di generazione elettrica per circa 2.900 MW di potenza.
Ennesimo collegamento Rothschild Telecom: Giovanni Stella dal 2004 al 2007 è stato Amministratore Delegato di Rothschild S.p.A. per poi passare dal 2008 a vicepresidente esecutivo e amministratore delegato di Telecom Italia Media.
Chicco Testa eletto alla Camera dei deputati per due legislature, nelle liste del PCI nelle elezioni del 14 giugno 1987, poi Pds fino al 1994; dal 1994 al 1996 è stato Presidente del consiglio di amministrazione di Acea, Azienda Comunale Energia e Ambiente del Comune di Roma. Dal 1996 al 2002 è stato Presidente del Consiglio di Amministrazione di Enel e membro del Consiglio di Amministrazione di Wind. Durante la sua presidenza, Enel è stata parzialmente privatizzata. Attualmente è Managing Director di Rothschild.
Angelo Rovati era Senior Advisor in Rothschild Italia, è un ex cestista, dirigente sportivo e politico italiano. È stato uno dei consiglieri di Romano Prodi. Divenne consigliere della presidenza del Consiglio nel maggio 2006, durante il Governo Prodi II.
Il principale organizzatore del tour europeo che lanciò Fini ed il suo Movimento fù Sir Derek Thomas. L' ex ambasciatore inglese a Roma sovraintende agli affari italiani della Banca Rothschild. Fini, nella sede della stampa estera, tempo fa’ parlò a lungo di privatizzazioni, rassicurando l' uditorio sull' atteggiamento favorevole di Alleanza Nazionale.
Stefano Rossi che in una nota intervista parlava di paesi virtuosi e dell'imminente crisi della Grecia e della Spagna, è Amministratore Delegato Edmond de Rothschild, cominciò la sua carriera a Londra nel 1988 e nel 1989 tornato in Italia si sistemò in Citibank.
Caracciolo è principe, socio di Rothschild nel quotidiano Liberation e fondatore di “La Repubblica”. Eric Alain Rothschild aveva preso in moglie Maria Beatrice Caracciolo. Gianni e Umberto Agnelli hanno sposato le due figlie di Caracciolo e da allora sono stati soprannominati "affettuosamente" i Re d'Italia. De Benedetti è stato compagno di scuola di U. Agnelli.
Tutti questi fatti citati saranno casuali? Probabilità?? Incredibili combinazioni e concatenazioni???
... Continua
Domanda dal Breviario.
Perché alcuni sostengono che la liberazione animale abbia a che fare con il femminismo?
Ci sono diversi aspetti per cui la violenza materiale e culturale sulle donne si intreccia con lo sfruttamento degli animali non-umani. È noto come tutte le forme di discriminazione tra esseri umani venga preferibilmente formulata in termini di “animalizzazione” dell’altro: cioè, sulla base della distinzione gerarchica tra umano e non-umano, tutti i soggetti che socialmente occupano una posizione inferiore rispetto ai soggetti dominanti, subiscono una degradazione simbolica e vengono considerati quasi-umani, sub-umani o esplicitamente animali.
Ciò è evidente nel caso della xenofobia che, fin dal tempo degli antichi greci, faceva considerare le altre etnie incapaci di parlare in modo proprio (è il significato originario del termine “barbaro”) o di controllarsi in modo razionale (vedi i comportamenti “bestiali” che ancora oggi i media attribuiscono ai migranti). Ma anche nel caso del sessismo e della discriminazione di genere è accaduto qualcosa di simile: sempre i greci consideravano la donna un essere non pienamente razionale (una forma di maschio “mancato”), più legata all’istinto e alla natura animale rispetto al maschio. Anche in questo caso, alcune differenze reali tra i sessi venivano (e vengono) usate per marchiare il corpo della donna con il sigillo della “inferiorità”: così le mestruazioni dovrebbero mostrare questo maggior “legame” della donna alla natura (mentre il maschio si auto-rappresenta come essere “spirituale”, sganciato dalla fisicità); oppure la sensibilità femminile, la capacità empatica, la cura ecc. vengono considerate dei “difetti” invece che delle qualità, un eccesso di emotività che impedisce alla donna di essere pienamente razionale e, dunque, pienamente umana, poiché la tradizione patriarcale identifica l’umano con i tratti caratteristici del maschio (la contrapposizione mente-corpo, la maggiore importanza attribuita ad una razionalità sganciata dall’emotività, l’aggressività competitiva contrapposta alla capacità di ascolto e di immedesimazione con l’altro ecc.). Non è un caso che la prima formulazione dei “diritti animali” fu elaborata in modo sarcastico dal filosofo inglese Thomas Tylor nel 1792 come risposta alla richiesta di diritti per le donne da parte di Mary Wollstonecraft: se concediamo diritti alle donne, sosteneva Tylor, perché non farlo anche con gli animali?
... Continua
Nodini di seitan stufati al vino rosso
Le impressioni politiche di Roberto Mangosi:
Il mio primo film era così brutto che in sette Stati Americani aveva sostituito la pena
di morte.
Informazione e disinformazione, chi la controlla?
A proposito di informazione, chi controlla i media e quali informazioni ci fanno vedere? propongo un video di Monia Benini molto illuminante sull'argomento:
Tv, radio, giornali. Pillola rossa o pillola blu?
Novità
Brevi flash sulle notizie di attualità o sui dati più significativi che emergono dalle ricerche per la preparazione dei video de Il Punto. Piccoli spazi dedicati ad una comunicazione più informale e più frequente. Semplicemente...apPunti.
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Chi c'è dietro Beppe Grillo? Alcune notizie in rete parlano della Casaleggio Associati come di una vera e propria macchina da guerra legata a gruppi di potere come la Aspen Institute ed il Gruppo Bildeberg, vale la pena documentarsi, propongo l'articolo apparso su Micromega del maggio 2010:
Grillo e il suo spin doctor: la Casaleggio Associati
In pochi anni Beppe Grillo e il suo blog sono diventati un vero e
proprio fenomeno della Rete, l’esperimento di maggior successo in Italia
di un movimento nato e cresciuto sul web nel nome della democrazia
digitale, dell’orizzontalità della comunicazione e della trasparenza. Ma
dietro a questo risultato c’è una strategia ben pianificata. Anzi, ci
sono un nome e un’azienda: Casaleggio Associati. Ecco di cosa si tratta.
di Pietro Orsatti, da MicroMega 5/2010
Per
raccontare il successo di un progetto non si può evitare di parlare di
chi lo ha ideato, palesemente o nell’ombra non importa. Parliamo della
svolta mediatica e politica di Beppe Grillo. Vero e proprio fenomeno che
da deriva post-televisiva oggi diventa movimento e oggetto politico
2.0, come ormai va di moda definire chi usa internet per la propria
comunicazione. Chi è l’ideatore di questa svolta del comico genovese,
trasformatosi da uomo di spettacolo a vero e proprio profeta della
«democrazia digitale»? Un nome e un’azienda. Casaleggio Associati.
È la Casaleggio Associati a curare direttamente il blog di Grillo, la rete dei Meetup,
la comunicazione esterna, la strategia del movimento sulla Rete. E non
solo, è anche la casa editrice che cura tutte le pubblicazioni, in Rete e
non, del comico genovese e anche parte dell’organizzazione dei suoi
tour. Neanche Grillo fa mistero che il suo ritorno di visibilità e il
grande impatto del movimento dei «grillini» sia dovuto in gran parte
alla sinergia con questa azienda specializzata nella comunicazione e nel
marketing digitale. Una strategia chiaramente esplicitata, quella della
Casaleggio. «Le reti sono ovunque intorno a noi. Fino a qualche anno
fa, le relazioni tra persone, oggetti ed eventi erano attribuite al
caso. L’unico modo per ipotizzare il funzionamento dei sistemi complessi
era attribuirne le ragioni ad avvenimenti casuali. La vita e
l’evoluzione delle reti seguono invece leggi precise e la conoscenza di
queste regole ci permette di utilizzare le reti a nostro vantaggio».
Così viene presentato l’ultimo sforzo editoriale del gruppo «Tu sei
Rete», bibbia del nuovo credo internettiano.
Per
capire le origini del fenomeno Casaleggio, è necessario partire dalle
fibrillazioni societarie di Telecom fra la fine degli anni Novanta e i
primi anni Duemila. O meglio, è fondamentale analizzare le vicende di
un’azienda del gruppo allora nelle mani di Tronchetti Provera e della
Pirelli, la Webegg. Amministratore delegato della società è all’epoca
Gianroberto Casaleggio. Non lasciamoci ingannare dal suo aspetto da nerd
smanettone, dalla sua capigliatura da studente fuori corso della
Berkeley University, Gianroberto è uno dei massimi esperti in Italia di
web, reti sociali (social network), marketing elettronico. Ed è lui,
insieme ad altri quattro dipendenti dell’azienda della galassia Telecom
(Enrico Sassoon, Luca Eleuteri, il fratello Davide Casaleggio e Mario
Bucchich) a fondare nel 2004 la Casaleggio Associati.
Ma
torniamo al «prima». Di cosa si occupava la Webegg? La Webegg Spa nel
2002, anno del suo massimo sviluppo e in cui Gianroberto Casaleggio è
l’uomo di vertice, risulta essere «un gruppo multidisciplinare per la
consulenza delle aziende e della pubblica amministrazione in Rete», come
si apprende dai documenti sul sito aziendale che indicano la sua
mission. Anzi, si tratta in quel momento del gruppo leader nel settore.
Reti interne ed esterne, efficienza aziendale, internet, capacità di
penetrazione dei prodotti sul mercato attraverso il web marketing e, per
le pubbliche amministrazioni, sistemi di efficienza mirati
all’e-governance. Insomma un grande giro di affari potenziale, ma forse
una società nata in troppo anticipo sui tempi e infatti ben presto
oggetto di veloci cambi di mano.
La Webegg all’epoca è una
società controllata al 69,8 per cento da I.T. Telecom Spa a sua volta
controllata al 100 per cento da Telecom Italia. Poi, esattamente fra
giugno e luglio 2004, I.T. Telecom Spa sottoscrive un contratto con
un’altra azienda del settore in rapida ascesa, la Value Partners Spa,
cui cede il pacchetto azionario detenuto in Webegg. Per ottenere la
maggioranza di Webegg vengono sborsati 43 milioni di euro mentre il
resto delle azioni, pari al 30,2 per cento, rimane nel portafoglio di
un’altra azienda della galassia di società Telecom, la Finsiel. Tutto
ciò viene riportato dalla stampa specializzata dell’epoca, come una
delle operazioni di fusioni strategiche più importanti nel settore. Ma
non ci si ferma qui. In seguito ad altre operazioni di fusioni e
riassetti interni alla Value Partners, nasce Value Team, azienda leader
nelle consulenze aziendali non solo in termini contenutistici ma anche
della sicurezza digitale. Dopo questo vortice di fusioni e vendite il
gruppo di dipendenti della Webegg che ruota attorno all’ormai ex
amministratore delegato decide di dare vita al nuovo progetto della
Casaleggio Associati. E portandosi dietro un pacchetto nutrito di
rapporti, partnership e competenze. Quali?
Per capire di cosa
stiamo parlando è necessario svelare prima chi sono le figure chiave
della Casaleggio Associati oggi e della Webegg prima. Partendo da Enrico
Sassoon, giornalista, dal 1977 al 2003 nel gruppo Il Sole-24 Ore, già
direttore responsabile di L’Impresa-Rivista Italiana di Management, della rivista Impresa Ambiente e del settimanale Mondo Economico.
Da suo curriculum pubblico apprendiamo anche che «è stato direttore
scientifico del gruppo Il Sole-24 Ore». Nel 1998 Sassoon è
amministratore delegato dell’American Chamber of Commerce in Italy, di
fatto una lobby indirizzata a favorire i rapporti commerciali delle
corporation americane in Italia e il cui presidente è tuttora il vice di
Microsoft Italia, Umberto Paolucci. Proprio nel consiglio di
amministrazione dell’American Chamber of Commerce in Italy si comprende
quale sia uno dei fattori di successo nelle relazioni della Casaleggio
Associati. Oltre a Paolucci compaiono nel 1998 altri personaggi di
grande spessore. La lista pubblicata al momento della nomina di Sasson
vedeva, fra gli altri: Gian Battista Merlo, presidente e amministratore
delegato Exxon Mobil Mediterranea Srl; Gianmaria Donà dalle Rose,
amministratore delegato Twentieth Century Fox Home Entertainment Italia;
Massimiliano Magrini, country manager Google Italia; Luciano Martucci,
presidente e amministratore delegato Ibm Italia Spa; Gina Nieri,
consigliere di amministrazione Mediaset Spa; Maria Pierdicchi, direttore
generale Standard & Poor’s; Massimo Ponzellini, presidente
Impregilo Spa; Cristina Ravelli, country legal director The Walt Disney
Co. Italia Spa; Dario Rinero, presidente e amministratore delegato
Coca-Cola Hbc Italia Srl; Cesare Romiti, presidente onorario Rcs.
Oggi
nell’American Chamber of Commerce in Italy troviamo altre figure di
spicco come Gianluca Comin, dirigente Enel, e Giuseppe Cattaneo
dell’Aspen Institute Italia, il prestigioso pensatoio, creatura di
Gianni Letta, presieduto da Giulio Tremonti. E l’Aspen Institute pesa,
ovunque agisca. Luogo di incontro fra intellettuali, economisti,
politici, scienziati e imprese. Nell’Aspen transita l’élite italiana,
che faccia riferimento al centro-destra o al centro-sinistra. Con quali
finalità? «L’internazionalizzazione della leadership imprenditoriale,
politica e culturale del paese attraverso un libero confronto tra idee e
provenienze diverse per identificare e promuovere valori, conoscenze e
interessi comuni», si legge nella mission dell’istituto. E in che modo?
«Il “metodo Aspen” privilegia il confronto e il dibattito “a porte
chiuse”, favorisce le relazioni interpersonali e consente un effettivo
aggiornamento dei temi in discussione. Attorno al tavolo Aspen discutono
leader del mondo industriale, economico, finanziario, politico, sociale
e culturale in condizioni di assoluta riservatezza e di libertà
espressiva».
È Sassoon, quindi, l’uomo delle relazioni al
massimo livello della Casaleggio Associati. Siede ai vertici di
organizzazioni d’élite, ha relazioni, opportunità di accedere alle
giuste informazioni. L’uomo, giustamente, del business. E che fa capire
quanto il gruppo Casaleggio Associati non sia affatto un collettivo di
nerd smanettoni, ma uno dei pensatoi più accreditati per quanto riguarda
le potenzialità di mercato della Rete nel nostro paese.
... Continua
E a proposito di poteri forti, chi comanda veramente nel pianeta? da Informare per Resistere:
LE 13 FAMIGLIE CHE COMANDANO IL MONDO
“Illuminati”
o ”portatori di luce”. Appartengono a tredici delle più ricche famiglie
del mondo e sono i personaggi che veramente controllano e comandano il
mondo da dietro le quinte. Vengono, da molti, anche definiti la “Nobiltà
Nera”. La loro caratteristica principale è quella di essere nascosti
agli occhi della popolazione mondiale. Il loro albero genealogico va
indietro migliaia di anni, alcuni dicono che risale alla civiltà
sumera/babilonese o addirittura che siano ibridi, figli di una razza
extraterrestre, i rettiliani. Sono molto attenti a mantenere il loro
legame di sangue di generazione in generazione senza interromperla. Il
loro potere risiede nel controllo specie quello economico (gruppo
Bilderberg ecc…),“il denaro crea potere” è la loro filosofia. Il loro
controllo punta a possedere tutte le banche internazionali, il settore
petrolifero e tutti i più potenti settori industriali e commerciali.
Sono infiltrati nella politica e nella maggior parte dei governi e degli
organi statali e parastatali. Inoltre negli organi internazionali primo
fra tutti l’ONU e poi il Fondo Monetario Internazionale. Ma qual è
l’obiettivo degli Illuminati? Creare un Nuovo Ordine Mondiale (NWO) con
un governo mondiale, una banca centrale mondiale, un esercito globale e
tutta una rete di controllo totale sulle masse. A capo ovviamente loro
stessi, per sottomettere il mondo ad una nuova schiavitù, non fisica, ma
“spirituale” ed affermare il loro credo, quello di Lucifero. Questo
progetto va avanti, secondo alcuni, da millenni ma ebbe un’incremento
nella prima metà del 1700 con l’incontro tra il “Gruppo dei Savi di
Sion” e Mayer Amschel Rothschild, l’abile fondatore della famosa
dinastia che ancora oggi controlla il Sistema Bancario Internazionale.
L’incontro portò alla creazione di un manifesto: “I Protocolli dei Savi
di Sion”. Suddiviso in 24 paragrafi, viene descritto come soggiogare e
dominare il mondo con l’aiuto del sistema economico. Rothschild
successivamente aiutò e finanziò l’ebreo Adam Weishaupt, un ex prete
gesuita, che a Francoforte creò il famigerato gruppo segreto dal nome
“Gli Illuminati di Baviera”. Weishaupt prendendo spunto dai “ Protocolli
dei Savi di Sion” elaborò verso il 1770 “Il Nuovo Testamento di
Satana” un piano che porterà una piccola minoranza di persone al
controllo globale. La sua strategia si basava sulla soppressione dei
governi nazionali e alla concentrazione di tutti i poteri sotto unici
organi da loro controllati.
Loro hanno un piano ben preciso che portano avanti a piccoli passi,
proprio per non destare alcun sospetto. Creare la divisione delle masse,
è un passo fondamentale, in politica, nell’economia, negli aspetti
sociali, con la religione, l’invenzione di razze ed etnie ecc… Scatenare
conflitti tra stati, così da destabilizzare l’opinione pubblica sui
governi, l’economia e incutere timore e mancanza di sicurezza nella
popolazione. Corrompere con denaro facile, vantaggi e sesso, quindi
rendere ricattabili i politici o chi ha una posizione di spicco
all’interno di uno stato o di un’organo statale. Scegliere il futuro
capo di stato tra quelli che sono servili e sottomessi
incondizionatamente. Avere il controllo delle scuole: dalla scuola
infantile all’Università per fare in modo che i giovani talenti siano
indirizzati ad una cultura internazionale e diventino inconsciamente
parte del complotto. Indottrinando la popolazione su come si può o non
può vivere, su quali sono le regole da rispettare, gli usi e i costumi
ecc… Infiltrarsi in ogni decisione importante (meglio a lungo termine)
dei governi degli stati più potenti del mondo. Facendo coincidere queste
decisioni con il progetto finale. Controllare la stampa e
l’informazione in generale, creando false notizie, false emozioni, paura
ed instabilità. Abituare le masse a vivere sulle apparenze ed a
soddisfare solo il loro piacere ed il materialismo così da portare la
società alla depravazione, stadio in cui l’uomo non ha più fede in
nulla. Arrivare a creare un tale stato di degrado, di confusione e
quindi di spossatezza, che le masse avrebbero dovuto reagire cercando un
protettore o un benefattore al quale sottomettersi spontaneamente. Uno
dei loro obbiettivi è cippare la popolazione così da manipolare il loro
pensiero ed il loro comportamento, oltre che rendere molto facile la
loro identificazione e localizzazione. Tutto questo con la scusante
della sicurezza personale.La famiglia Rothschild è fra le ptù potenti, e in Italia ha molti amici e parenti, da Alba Mediterranea:
I ROTHSCHILD IN ITALIA
I ROTHSCHILD IN ITALIA
Chi comanda veramente in Italia?? E nel mondo?
Una dinastia che dice tutto e di più…….. La gente no lo sa ma sorprendentemente essi sono i maggiori proprietari della Banca d'Italia, (come del resto possiedono anche la B.C.E., possiedono la Barclays (tra le maggiori azioniste di Intesa SanPaolo) soprattutto tramite Markus Agius, la JpMorgan (che controlla Monte dei Paschi di Siena) tramite la famiglia Rockefeller, Mediobanca (colei che controlla Unicredit) tramite Vincent Bolloré e Jean Azema della Groupama Holding S.A., Banca Carige (attraverso Francois Perol), con Ana Patricia Botin il Banco Santander Central Hispano (il quale controlla ABN AMRO, un altro pilastro di Unicredit).
La “favola”delle privatizzazioni nel Mondo ha “beneficiato” principalmente i componenti di questa famiglia i. Anche Facebook è del loro caravanserraglio attraverso Jeff Rothschild.
Seppur ebrei dichiarati (ma solo per secondi fini) sono i Guardiatesori del Vaticano, la più importante carica “laica”che il Vaticano. Costoro controllano il tesoro del Vaticano dal 1823.
Le truppe cammellate
Controllano figure di spicco com Tony Blair (l'ex Primo Ministro inglese) che lavora per loro ora con tanto di paga, come l'ex cancelliere tedesco Gerhard Schroeder. ISITA WWW.NOCENSURA.COM SU FB: HTTP://FACEBOOK.COM/NOCENSURA
Carlo De Benedetti,ebreo, una delle persone più potenti in Italia, è nel Consiglio d'Amministrazione della Banca Rothschild francese. Il braccio destro di costui è Colaninno, ex Presidente di Telecom, il quale mise il figlio (ora Deputato del PD) a lavorare a stretto contatto con Casaleggio nella Webbeg S.p.a. Ora quel Casaleggio gestisce personaggi come Di Pietro, Grillo e tanti altri.
L'attuale Amministratore delegato di Telecom è Franco Bernabè, l'ex VicePresidente di Rothschild Europe ed attualmente in Rothschild Spa. Quest' ultimo è stato amministratore delegato di Eni, dal 1992 al 1998 ha privatizzato la Società. Bernabè ha inoltre ricoperto vari incarichi pubblici: nel 1999 è stato nominato dal Primo Ministro come rappresentante speciale del governo italiano per la ricostruzione del Kossovo.
La Banca francese Edmond de Rothschild possiede Air France la quale ha acquistato Alitalia.
Rodolfo De Benedetti (figlio) è Presidente di Sorgenia primo operatore privato italiano del mercato nazionale dell'energia elettrica e del gas naturale, con 500.000 clienti in tutta Italia e impianti di generazione elettrica per circa 2.900 MW di potenza.
Ennesimo collegamento Rothschild Telecom: Giovanni Stella dal 2004 al 2007 è stato Amministratore Delegato di Rothschild S.p.A. per poi passare dal 2008 a vicepresidente esecutivo e amministratore delegato di Telecom Italia Media.
Chicco Testa eletto alla Camera dei deputati per due legislature, nelle liste del PCI nelle elezioni del 14 giugno 1987, poi Pds fino al 1994; dal 1994 al 1996 è stato Presidente del consiglio di amministrazione di Acea, Azienda Comunale Energia e Ambiente del Comune di Roma. Dal 1996 al 2002 è stato Presidente del Consiglio di Amministrazione di Enel e membro del Consiglio di Amministrazione di Wind. Durante la sua presidenza, Enel è stata parzialmente privatizzata. Attualmente è Managing Director di Rothschild.
Angelo Rovati era Senior Advisor in Rothschild Italia, è un ex cestista, dirigente sportivo e politico italiano. È stato uno dei consiglieri di Romano Prodi. Divenne consigliere della presidenza del Consiglio nel maggio 2006, durante il Governo Prodi II.
Il principale organizzatore del tour europeo che lanciò Fini ed il suo Movimento fù Sir Derek Thomas. L' ex ambasciatore inglese a Roma sovraintende agli affari italiani della Banca Rothschild. Fini, nella sede della stampa estera, tempo fa’ parlò a lungo di privatizzazioni, rassicurando l' uditorio sull' atteggiamento favorevole di Alleanza Nazionale.
Stefano Rossi che in una nota intervista parlava di paesi virtuosi e dell'imminente crisi della Grecia e della Spagna, è Amministratore Delegato Edmond de Rothschild, cominciò la sua carriera a Londra nel 1988 e nel 1989 tornato in Italia si sistemò in Citibank.
Caracciolo è principe, socio di Rothschild nel quotidiano Liberation e fondatore di “La Repubblica”. Eric Alain Rothschild aveva preso in moglie Maria Beatrice Caracciolo. Gianni e Umberto Agnelli hanno sposato le due figlie di Caracciolo e da allora sono stati soprannominati "affettuosamente" i Re d'Italia. De Benedetti è stato compagno di scuola di U. Agnelli.
Tutti questi fatti citati saranno casuali? Probabilità?? Incredibili combinazioni e concatenazioni???
... Continua
Chi controlla il mondo controlla soprattutto il petrolio, il mercato delle armi e il comparto alimentare, per far si che gli equilibri di questi settori non vengano toccati non se ne deve parlare MAI!!! e soprattutto bisogna cibarsi di carne, pesce e derivati, sempre e comunque, vivere vegan è pericoloso poichè potrebbe rompere questi equilibri, e per questo le persone vegan vengono descritte come sovversivi, sognatori, fuori dal mondo, radical schic ecc. ecc., di seguito un articolo di una persona che ha fatto la scelta di vivere alimentandosi in maniera naturale, senza utlizzare carne pesce e loro derivati, da AnimalStation:
Perché ho scelto di vivere vegan
In queste righe vorrei provare a
spiegare la mia scelta di diventare vegan, a chi vegan non è. Vegan?
Cos’è un vegan? Un vegan – o vegano – è una persona che ha deciso di non
servirsi più nella propria vita di tutto ciò che proviene dallo
sfruttamento e dalla morte degli animali: un vegan rifiuta il consumo di
carne, pesce, latte e latticini e uova, fino a regolare ogni altro
aspetto della propria esistenza sugli stessi principi di rispetto per
l’animale, a partire dall’abbigliamento (niente pelliccia, pelle, lana,
seta e imbottiture in piuma).
Il percorso che mi ha portato a
diventare vegano non ha nulla di sensazionale: non ci sono storie di
animali uccisi davanti ai miei occhi o roba del genere. La mia storia è
invece una storia comune a quella di molti altri vegani: perché per
diventare vegani non servono storie eccezionali.
Da piccolo ho sempre vissuto con molti
gatti, ma qualche anno fa ho scoperto di aver sviluppato un’allergia al
pelo di gatto, così per molti anni – se si escludono dei poveri uccelli
che mia madre teneva in gabbia – non ho più avuto animali in casa.
Sentivo però in me un forte bisogno di avere una presenza animale
vicina, così un giorno mi sono deciso a recarmi al vicino canile,
uscendone poco dopo con un cucciolo di qualche mese in braccio.
Non avendo mai avuto cani in vita mia,
questa si è rivelata per me un’esperienza davvero eccitante. E non
essendo più un ragazzino, ho anche vissuto la conoscenza con questa
cagnetta in maniera più profonda, fino a capire che i cani sono più
vicini all’essere umano di quanto pensassi e in grado di provare e
mostrare sentimenti ed emozioni molto sottili. Credo che questo modo di
vedere un cane, o un gatto, non è da tutti facilmente comprensibile, ma
quelle persone particolarmente sensibili ed empatiche che vivono con
questi animali certamente condividono le inesprimibili sensazioni che a
parole ho cercato di trasmettere.
Dopo qualche mese, navigando su
Internet, sono casualmente venuto a sapere dell’esistenza in Italia di
una nota azienda – oggi chiusa – che allevava cani per venderli ai
laboratori di sperimentazione animale. Questa cosa mi colpì davvero
molto: come moltissimi, completamente ignaro del trattamento che il
nostro mondo riserva comunemente agli animali, non pensavo assolutamente
che una cosa del genere potesse essere possibile.
Inizialmente credevo infatti fosse un
problema che riguardasse solo pochi cani e che si trattasse di una sorta
di attività criminale. Quando venni a conoscere bene l’entità del
problema – milioni di animali sottoposti ad esperimenti di ogni genere
in tutto il mondo – rimasi profondamente sconcertato: non riuscivo a
capacitarmi di come, oggi, nella nostra società razionale e tecnologica,
fosse possibile una cosa del genere. Lentamente riuscii a capire che
non solo un cane, o un gatto o una scimmia, ma anche un topo sottoposto
ad esperimenti ha lo stesso mio diritto a non subire simili atrocità.
Probabilmente è stato a questo punto che
il mio sguardo sugli animali è radicalmente mutato: una volta
riconosciuta dignità al tanto disprezzato topo, non potevo, per coerenza
con me stesso, non riconoscere la stessa dignità all’animale – o
meglio, quel che ne rimaneva – che la sera trovavo nel mio piatto, che
si trattasse di un manzo, di un maiale o di un pollo. In particolare mi
sorprendevo stupito quando, dopo aver accarezzato la mia cagnetta, mi
sedessi a tavola per mangiare un altro animale.
Presto mi resi conto che questo diverso
trattamento che riservavo a due animali diversi solo nella specie di
appartenenza non era in alcun modo giustificabile. Mi resi conto che tra
l’animale che vedevo steso sul divano leccandosi nella sua quiete e
l’animale ucciso per la mia cena non vi era alcuna differenza. L’unica
differenza era dentro di me: ero io che non riuscivo a cogliere quanto
questi animali fossero in realtà simili. Entrambi capaci di provare
sentimenti ed emozioni molto sottili. Entrambi capaci di soffrire. Ed
entrambi con lo stesso desiderio di vivere, e di vivere in serenità. Nel
giro di qualche mese decisi così di non mangiare più alcun tipo di
carne.
Tuttavia, ancor prima di mettere in atto
questa decisione, sentivo dentro di me che era ugualmente sbagliato
continuare a consumare latte e uova. In verità non sapevo ancora bene
quale fosse la vita di mucche e galline negli allevamenti. Non sapevo
ancora dei vitelli di scarto uccisi a sei mesi di vita e dei pulcini
maschi uccisi alla nascita. Non sapevo ancora che le stesse mucche e
galline dopo qualche anno di intenso sfruttamento finissero anch’esse al
macello.
La liberazione animale è strettamente collegata con la liberazione femminile ed il femminismo, da Asinus Novus:
Specismo e femminismo
Perché alcuni sostengono che la liberazione animale abbia a che fare con il femminismo?
Ci sono diversi aspetti per cui la violenza materiale e culturale sulle donne si intreccia con lo sfruttamento degli animali non-umani. È noto come tutte le forme di discriminazione tra esseri umani venga preferibilmente formulata in termini di “animalizzazione” dell’altro: cioè, sulla base della distinzione gerarchica tra umano e non-umano, tutti i soggetti che socialmente occupano una posizione inferiore rispetto ai soggetti dominanti, subiscono una degradazione simbolica e vengono considerati quasi-umani, sub-umani o esplicitamente animali.
Ciò è evidente nel caso della xenofobia che, fin dal tempo degli antichi greci, faceva considerare le altre etnie incapaci di parlare in modo proprio (è il significato originario del termine “barbaro”) o di controllarsi in modo razionale (vedi i comportamenti “bestiali” che ancora oggi i media attribuiscono ai migranti). Ma anche nel caso del sessismo e della discriminazione di genere è accaduto qualcosa di simile: sempre i greci consideravano la donna un essere non pienamente razionale (una forma di maschio “mancato”), più legata all’istinto e alla natura animale rispetto al maschio. Anche in questo caso, alcune differenze reali tra i sessi venivano (e vengono) usate per marchiare il corpo della donna con il sigillo della “inferiorità”: così le mestruazioni dovrebbero mostrare questo maggior “legame” della donna alla natura (mentre il maschio si auto-rappresenta come essere “spirituale”, sganciato dalla fisicità); oppure la sensibilità femminile, la capacità empatica, la cura ecc. vengono considerate dei “difetti” invece che delle qualità, un eccesso di emotività che impedisce alla donna di essere pienamente razionale e, dunque, pienamente umana, poiché la tradizione patriarcale identifica l’umano con i tratti caratteristici del maschio (la contrapposizione mente-corpo, la maggiore importanza attribuita ad una razionalità sganciata dall’emotività, l’aggressività competitiva contrapposta alla capacità di ascolto e di immedesimazione con l’altro ecc.). Non è un caso che la prima formulazione dei “diritti animali” fu elaborata in modo sarcastico dal filosofo inglese Thomas Tylor nel 1792 come risposta alla richiesta di diritti per le donne da parte di Mary Wollstonecraft: se concediamo diritti alle donne, sosteneva Tylor, perché non farlo anche con gli animali?
... Continua
E a proposito di veganesimo, una ghiotta ricetta da VeganRioT:
Nodini di seitan stufati al vino rosso
40 minuti + preparazione del seitan
2 persone
2 persone
- 250 g di seitan
- 1 cipolla rossa
- 4 pomodori
- 1 spicchio d’aglio
- Vino rosso
- Concentrato di pomodoro
- Semola di grano duro
- Farina di grano tenero
- Margarina vegetale
- Un rametto di rosmarino
- Un rametto di salvia
- Bacche di ginepro
- 2 rametti di timo fresco
- Dado vegetale
- Salsa di soia
- Cannella in polvere
- Noce moscata
- Pepe nero
- Peperoncino piccante
- Olio extravergine di oliva
- Sale marino
Le impressioni politiche di Roberto Mangosi:
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