Da
quando l’Italia è nell’Unione Europea è tenuta a integrare nella
propria legislazione alcune norme e direttive europee. Questo è quanto
accaduto con la normativa europea UNI EN 12464-1, rettificata dallo
stato italiano nel 2004. Tema di questa norma, l’illuminazione dei posti
di lavoro, con particolare riferimento a quelli interni.
Premessa della normativa
Il lungo testo della normativa UNI EN 12464-1 sui requisiti dei
sistemi di luce
nei luoghi di lavoro, inizia con una premessa e un’introduzione che
presentano l’argomento ed esprimono le intenzione di questa legge.
Innanzitutto, si specifica che per agevolare lo svolgimento accurato ed
efficace di compiti visivi, è necessario fornire degli adeguati sistemi
di illuminazione, che possono essere basati sulla luce naturale,
artificiale o mista. Poi, la norma spiega che il livello di visibilità e
di comfort necessari variano in base al luogo di lavoro, alla qualità e
alla quantità dell’attività lavorativa, perciò non possono essere
fissati dei parametri unici e fissi. Nonostante ciò, la legge presenta i
requisiti relativi ai sistemi di luce sotto il profilo della quantità e
della qualità dell’illuminazione, e tali parametri sono applicabili
alla maggior parte dei posti di lavoro. In più, viene promossa
l’adozione di buone pratiche di illuminazione, esplicitate nella norma
Campo d’applicazione
A livello legislativo è indispensabile fissare dei paletti che
delimitino lo scopo e il campo d’applicazione di una legge, al fine di
ridurre al minimo il numero di interpretazioni possibili. Allo stesso
modo, la norma UNI EN 12464-1 specifica di cosa tratta e gli ambiti in
cui ha valore. Quindi, questa normativa tratta dei requisiti
illuminotecnici per i luoghi di lavoro interni, necessari a soddisfare
le esigenze di prestazioni e comfort visivi; si considerano tutti i
compiti visivi abituali, compresi quelli che richiedono l’utilizzo di
videoterminali, perlopiù computer.
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