giovedì 8 agosto 2013

Metto la parete nel bagagliaio e arrivo.

Metto la parete nel bagagliaio e arrivo.

 

Ora, davvero, una parete mobile può viaggiare comodamente nel portabagagli di un’auto! E non è l’unica caratteristica che rende le strutture gonfiabili un prodotto futuristico.
In passato, per dividere i grandi spazi all’interno di una sala espositiva, le opzioni erano molto limitate: c’erano i sitemi per padiglioni come l’Octanorm, i pannelli fissi e poco altro. L’istallazione di una parete gonfiabile, paragonata a una struttura temporanea, necessita di tempi brevissimi e non richiede manodopera specializzata. E’ quindi ideale per tagliare i costi di montaggio e di trasporto, nonché il noleggio delle strutture divisorie mobili.
Non solo: pensate per essere versatili, le strutture gonfiabili fanno sbizzarrire la creatività di chi progetta un evento: lo spazio non è più un contenitore da suddividere in parallelepipedi, ma può essere valorizzato nella sua dimensione curvilinea, plastica.
L’obiettivo di IBEBI è infatti quello di personalizzare lo spazio, renderlo user e client-friendly al punto da associare questa dimensione di comfort al tuo brand. Design più funzionalità di prodotto, hanno dato origine a una serie di poliedriche soluzioni.
Grazie alla forma parete di MURO e IFO è possibile delineare, già con un singolo gonfiabile, il proprio spazio espositivo, mentre ELEMENT, proposto a forma di colonna e curva, può essere utilizzato come struttura modulare.

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