sabato 5 ottobre 2013

Mentre gli esuli parlano e raccontano la propria storia, i turisti si divertono con i loro sms. Così va il mondo in Italia.

Mentre gli esuli parlano e raccontano la propria storia, i turisti si divertono con i loro sms. Così va il mondo in Italia.



di Sergio Di Cori Modigliani

Commentare l'indecoroso spettacolo di questi pagliacci farseschi, mascherati da grandi boiardi di Stato, tirati a lucido come i piccolo-borghesi alla fiera di paese, è inutile. Oltre che noioso. Ogni commento è superfluo.

Penso che possa essere utile, invece, argomentare sulle due lezioni da apprendere come risultato dell'indecorosa vicenda nostrana. Una è Politica, l'altra è Culturale.

Quella squisitamente politica  finalmente ci spiega -risolvendolo per sempre- uno dei grandi quesiti
che avevano animato il dibattito dal 2 agosto a ieri, ovvero l'atteggiamento (apparentemente) schizofrenico del PD, in bilico tra l'appoggio a Berlusconi come alleato di governo e la ferma presa di posizione che prendeva atto della necessità di far decadere un pregiudicato. Fiumi di inchiostro sono stati sprecati cercando di diffondere, divulgare, dibattere, questa dicotomia, facendo pensare ai gonzi che dentro il PD ci fosse una cosiddetta "ala legalitaria di persone normali" contraria all'abbraccio mortale tra Berlusconi e il PD, contrapposta a quella che lo sosteneva nel nome della necessità di varare l'unico governo possibile. Si dava per scontato che fosse inevitabile la vittoria di una delle due parti, con la conseguente rottura del partito provocata dal gruppo minoritario perdente. In tal caso (così almeno ci volevano far credere) avremmo assistito a una spaccatura civile della classe dirigente politica: da una parte i piddini che fortemente reclamavano il pensionamento del berlusconismo per dar vita a una nuova e più evoluta italianità, e dall'altra i marpioni burocrati che da sempre fanno affari con lui. Questo esito avrebbe prodotto lacerazioni, novità, polemiche, fortissimi scontri, che -con ogni probabilità- avrebbero dato via al lancio di una nuova tangentopoli, perchè lo status quo non avrebbe più retto di fronte alla crisi.
Tutto ciò non si è verificato.
... Continua

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