lunedì 11 novembre 2013

La caduta dell'Italia nel 2014

 
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La caduta dell'Italia nel 2014


E' un dato di fatto inoppugnabile che l'Europa stia viaggiando a due velocità e che i Pigs, i Paesi del Sud Europa in difficoltà, debbano dotarsi di una politica comune che non sia supina alla Germania. Le esportazioni dei Pigs sono frenate dal valore dell'Euro, una situazione che sta diventando insostenibile, è tempo di valutare un euro a due velocità e di iniziare a discutere a un tavolo comune con i Pigs una posizione unitaria verso la UE.
"Nel 2014 l'Italia rischia il collasso", intervista a Pritchard, International Business Editor del The Daily Telegraph da l'Antidiplomatico, di Alessandro Bianchi.

Alessandro Bianchi: Dalle colonne del Telegraph, Lei ha scritto spesso come i Paesi dell'Europa del sud dovrebbero formare un cartello e parlare con un'unica voce nel board della Bce e nei vari summit per forzare quel cambiamento di politica necessario a rilanciare le loro economie. Ritiene che il sistema euro possa ancora salvarsi o giudica migliore per un Paese come l'Italia scegliere il ritorno alla propria valuta nazionale?
Pritchard: Quello che serve in Europa oggi è uno shock economico sul modello dell'Abenomics (serie di iniziative macroeconomiche attuate nel 2013 per risollevare il Giappone dalla decennale depressione economica, ndr). Italia, Spagna, Grecia e Portogallo, insieme alla Francia devono smettere di fare finta di non avere un interesse in comune da tutelare. Questi Paesi hanno i voti necessari per forzare un cambiamento. La BCE oggi non sta rispettando gli obblighi previsti dai trattati e non solo per il target del 2%, dato che nei trattati non si parla solo d'inflazione, ma anche di crescita e di occupazione. Il dato dello 0,8% di ottobre è un autentico disastro per l'andamento della traiettoria di lungo periodo del debito. Senza un cambio di strategia forte, l'Italia sarà al collasso nel 2014. Il Paese ha un avanzo primario del 2.5% del PIL e ciononostante il suo debito continua ad aumentare. Il dramma dell'Italia non è morale, ma dipende dalla crisi deflattiva cui è costretta per la sua partecipazione alla zona euro.
... Continua

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