Il Piano Segreto di Renzi
La deriva autoritaria del renzismo è già pianificata. Il sistema bicamerale verrà demolito con la controriforma del Senato. A quel punto il Presidente della Repubblica potrà esercitare la facoltà concessa dalla Costituzione e scioglierlo subito questo ramo del Parlamento, anche per l’impellenza di dare un senso al programma di riforme. Poi si dovrà procedere all’insediamento dei nuovi senatori, i sindaci e consiglieri regionali naturalmente di stretta osservanza renziana. A questo punto Napolitano potrà dimettersi e il senaticchio di nominati concorrerà all’elezione del nuovo Capo dello Stato, che durerà in carica 7 lunghi anni.
Alla fine, Renzi avrà a sua disposizione la maggioranza bulgara prevista dal Porcellum alla Camera, un Senato di inutili comparse e un suo uomo di fiducia al Quirinale. A quel punto potrà esercitare lo strapotere di cui si è impossessato e governare da sovrano d’Italia, potrà indicare a piacimenti i giudici della Consulta così come applicare la ghigliottina per approvare i provvedimenti che gli servono. Qualunque provvedimento, senza ostacoli di sorta: le garanzie costituzionali saranno completamente scardinate.
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