martedì 10 marzo 2015

Appello a tutti i cittadini: La vogliamo piantare finalmente?




Non solo penso che la marijuana dovrebbe essere legalizzata, penso che dovrebbe essere obbligatoria. Sono per la linea dura.


Appello a tutti i cittadini: La vogliamo piantare finalmente?

Da poco più di due settimane si è conclusa Canapa Mundi la prima fiera della Canapa a Roma, il successo di questa manifestazione è indescrivibile, migliaia di persone hanno affollato gli stand e partecipato ai vari dibattiti che si sono succeduti in questi indimenticabili tre giorni, siamo convinti che la Canapa sia il vero motore per rilanciare l'economia di questo paese, la Canapa non è una droga come vorrebbero farci credere, è una pianta eccezionale, la vera alternativa al petrolio e i suoi derivati, rivolgiamo un appello a tutti i cittadini, parlate di Canapa in famiglia, nei luoghi di lavoro, al bar, fra gli amici, quotidianamente, la Canapa Industriale è già una realtà importante, viene coltivata in Piemonte, Toscana, Abruzzo, Puglie, Calabria, Sicilia, Sardegna e in tante altre località del paese, nel campo dell'edilizia con la produzione di mattoni e intonaci di Canapa e Calce siamo già pronti da diversi anni, diffondiamo questa filosofia di vita, oltre ad essere una grande opportunità economica è anche un modo di vivere nel benessere sociale, immaginate città con strade e viali dove la Canapa cresce spontaneamente, condomini e abitazioni circondati da piante di Canapa, terrazze e balconi dove il profumo di Canapa inebria e avvolge gli abitanti, negozi che offrono prodotti fatti di Canapa in ogni angolo di città, la vicinanza con questa pianta rende la vita piacevole ed allegra, perchè privarci di queste piacevolezze che la natura magnanima ci mette a disposizione? Anche in Parlamento e nella Comunità Europea si dibatte da lungo tempo per far si che la Canapa venga legalizzata, approfittiamo delle prossime future elezioni regionali per invitare i Parlamentari ad informare i cittadini sulle immense possibilità di lavoro e di rilancio dell'economia che si avrebbero se la coltivazione della Canapa fosse diffusa su tutto il territorio, insieme al reddito di Cittadinanza e al referendum sull'uscita dall'Euro, il rilancio della Canapa dovrà essere l'argomento predominante delle campagne elettorali, CREDIAMOCI E PIANTIAMOLA!

Di seguito la richiesta dell'eurodeputata Rosa D'Amato al Commissario Europeo per l'Agricoltura:







AGRICOLTURA, D’AMATO (M5S) A UE: INSERIRE CANAPA NELLE AREE DI INTERESSE ECOLOGICO

“Inserire la canapa nelle aree di interesse ecologico dell’Ue in modo che anche i coltivatori tarantini possano accedere agli aiuti diretti europei”. E’ la richiesta fatta dall’eurodeputata del Movimento 5 Stelle, Rosa D’Amato, in una lettera inviata a Phil Hogan, Commissario europeo per l’agricoltura e lo sviluppo rurale.  “Taranto è uno dei pochi centri europei e uno dei due in Italia per la produzione della canapa – spiega D’Amato – Si tratta di un settore dell’agricoltura in via di sviluppo in tutta Europa, soprattutto per quanto riguarda i legami con la bioedilizia. Inoltre, tale coltivazione  comporta dei reali benefici per la biodiversità e la tutela dell’ambiente, sia perché non necessita di fitosanitari e fa scarso uso di fertilizzanti, sia perché fornisce un aiuto efficacie al contrasto dell’inquinamento ambientale e riduce i costi energetici . Per tutte queste ragioni, ho chiesto al commissario Hogan di tutelare e promuovere la canapa inserendola nelle aree di interesse ecologico Efa. In questo modo, i produttori potranno accedere agli aiuti diretti della Pac, la politica agricola comune dell’Ue”.
Per l’eurodeputata tarantina, “la produzione di canapa rappresenta una delle tante eccellenze del nostro territorio il cui potenziale non è stato ancora espresso in pieno. Si tratta – continua – di una risorsa rinnovabile e la sua coltivazione ha un altissimo grado di sostenibilità ambientale. E’ su settori come questo che dobbiamo puntare se vogliamo promuovere un reale sviluppo del territorio e creare occupazione. Questo può essere il futuro, l’Ilva deve essere il passato”.

Nessun commento: