martedì 25 agosto 2015

ECOCIDIO ovvero come le mafie distruggono il Pianeta

ECOCIDIO ovvero come le mafie distruggono il Pianeta


COMUNICATO STAMPA
conferenza-dibattito:
ECOCIDIO
ovvero
come le mafie distruggono il Pianeta








a cura di Daniela Zini

Odradek la Libreria
via dei Banchi Vecchi, 57 - Roma
Venerdì 9 ottobre 2015 – ore 17.00

“Quando avranno inquinato l’ultimo fiume, abbattuto l’ultimo albero, preso l’ultimo bisonte, pescato l’ultimo pesce, solo allora si accorgeranno di non poter mangiare il denaro accumulato nelle loro banche.”
Tatanka Iyotake [Toro Seduto], capo Sioux

Di fronte alla forza di un fiume, l’Uomo non può lottare, l’Uomo è piccolo, talvolta, insignificante, sovente, impotente…
È una evidenza, perché l’Uomo non ha né la potenza né la resistenza!
E, tuttavia, l’Uomo può leggere la corrente, addomesticare i moti dell’acqua, profittare della forza impetuosa del fiume, navigare sulle onde…
Dagli Inuit con –70°, in Groenlandia, ai Boscimani con +70°, nel Kalahari; dai Kirghiz, a più di 5mila metri, sull’altopiano del Pamir, passando per i Galla, a meno di 100 metri, nei deserti caustici dell’Etiopia; dagli Ashaninka, nelle foreste umide dell’Amazzonia, ai Samoiedi, nelle aride steppe della Siberia; da millenni, gli Uomini dei Popoli primitivi hanno saputo vivere nelle regioni più inospitali del nostro Pianeta. Non lottano per sopravvivere, come si crede troppo sovente; sanno leggere il minimo indizio naturale; hanno appreso a adattarsi alla Natura; la addomesticano e vivono, semplicemente, in accordo, con il loro ambiente, grazie a pratiche ancestrali, trasmesse, di generazione in generazione, nel filo dei secoli.
Dall’inizio del nuovo millennio, più di 35 conflitti e circa 2500 catastrofi hanno toccato miliardi di Uomini nel Mondo, distruggendo infrastrutture, spostando Popoli, minacciando Ecosistemi e quanti ne dipendono per la loro sopravvivenza.
Certo, è più facile distogliere lo sguardo. È più facile evitare quelle impreviste interruzioni al nostro lavoro, ai nostri sogni, alle nostre speranze.
Ma, non è più possibile!
Per la intera Umanità è, ormai, tempo di scrivere una nuova pagina di Storia, porre rimedio ai torti del Passato e guardare, così, con fiducia, al Futuro.
Il Pianeta è, pesantemente, segnato da illeciti commessi contro l’Ambiente, da attività criminali che danneggiano la intera Umanità.
Che io abbia 0, 10 o 100 anni, io sono un Uomo.
Io sono un Uomo che vive con altri Uomini, in un Mondo, in cui a ogni azione corrisponde una reazione, positiva o negativa.

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