giovedì 30 giugno 2016

Resistenza animale



Sotto le false sembianze di difensore della pace dell’essere umano, degli altri animali, della natura, il potere non è che il gendarme nato per controllare, sorvegliare coloro che camminano in altre direzioni, manipolare le necessità, incenerire le attitudini, mercificare la sofferenza, nutrire le discariche di esseri senzienti che instancabili reagiscono di continuo lottando invisibili fino alla fine.
Non è solo l’uomo a scappare dalla macchina della civiltà, che schiaccia coi suoi cingoli di amianto il sentiero che con le unghie ci costruiamo ma ai confini del nostro sguardo, all’orizzonte intriso di fumi di ciminiere eserciti infiniti di altri animali spalancano la bocca in difesa del loro diritto naturale a calpestare l’erba, la roccia, i fiumi, gli oceani. Ogni secondo della nostra annoiata esistenza muscoli si contraggono per correre liberi, strappando recinti, staccionate, porte blindate, reti lunghe chilometri, sbarre di edifici dove regna la follia del sangue. Possiamo pure tapparci il naso, coprirci le orecchie, chiudere con forza gli occhi per continuare la nostra esistenza di convinzioni umane ma la realtà non cambia, la realtà non è un’opinione da salotto, uno studio di settore, un manifesto colorato, è dolore, corse fino a strappare i polmoni, discese verso abissi dove non arrivano gli ami, dove non si sopravvive alla pressione ma questo non frena le pinne che vorticose si spingono verso le profondità di una salvezza disperata, è reazione ai colpi, strappi continui per avere criniere al vento, incornate per respirare gli ultimi attimi di una vita di dignità, morsi e graffi per allontanarsi in terre libere dai buldozer, calci per guardare finalmente l’ultimo raggio di sole fuori da sbarre inchiodate dalla nascita. La parola resistenza non ha specie, colore, indumento, non è neanche una parola è l’alito di vita stesso che attraversa tutti. Lontano in valli nascoste, in deserti inaccessibili, in acque tumultuose e fresche giungeremo un giorno, finalmente comprendendo lo sguardo, l’odore, il rispetto e mai più la parola….



Fonte: Olmo

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