domenica 26 giugno 2016

Sesso e volentieri, cronache da Villa Pamphili.


Il sistema collasserà se ci rifiutiamo di comprare quello che ci vogliono vendere, le loro idee, la loro versione della storia, le loro guerre, le loro armi, la loro nozione di inevitabilità. Ricordatevi di questo: Noi siamo molti e loro sono in pochi. Hanno bisogno di noi più di quanto ne abbiamo noi di loro. Un altro mondo, non solo è possibile, ma sta arrivando. Nelle giornate calde lo sento respirare.

Forse non tutti sanno che le basiliche, le cattedrali e le chiese in genere, anticamente venivano erette nei luoghi sacri che esprimevano ed emanavano energie positive, la chiesa cattolica per secoli si è appropriata di questi luoghi e dopo aver devastato questi territori e massacrato gli abitanti originari ha edificato i suoi santuari di culto sulle rovine dei templi dedicati alla Dea Madre Terra.
I luoghi che da millenni venivano frequentati per le loro caratteristiche energetiche e talvolta terapeutiche, furono piano piano assimilati ad una religione che ne snaturò quasi per intero le connotazioni iniziali. Inoltre ciò che era patrimonio culturale di molti, divenne in modo ancor più marcato che in passato, appannaggio di una classe sacerdotale che nei secoli conquistò un potere temporale mai raggiunto prima. Nel tentativo di demonizzare tutto ciò che poteva costituire un legame col passato, anche le conoscenze profonde delle energie finirono al bando e fu solo grazie ad una nuova categoria di persone che furono preservate e non scomparvero per


sempre. La capacità di riconoscere un luogo d'energia passò piano piano dalle classi sacerdotali, alle varie compagnie di architetti e costruttori, che fin dall'alto medio evo tentarono di recuperare e praticare le antiche conoscenze. Lo stile Romanico segnò indiscutibilmente i primi secoli del medioevo per poi lasciare spazio al Gotico. Trascurando considerazioni di natura artistica e stilistica, punterei l'attenzione su una differenza sostanziale nella progettazione ed esecuzione degli alzati. Lo stile romanico contraddistinto da mura perimetrali spesse e con fenestrature limitate, si avvaleva di coperture semplici " a botte " sfruttando le capacità statiche dell'arco a tutto sesto. Con
l'introduzione dell'arco a sesto acuto e l'alleggerimento delle strutture portanti, anche le volte assunsero forme diverse e prevalsero crociere più o meno complicate. Con il passaggio al gotico altri elementi arricchirono la chiesa, da un punto di vista statico ed estetico. Entrarono in gioco soprattutto in Francia le grosse torri poste in facciata, talvolta speculari, altre diverse anche nelle dimensioni. Ebbene tali modifiche apparentemente soltanto architettoniche, sono state introdotte per perfezionare la circolazione e la distribuzione delle energie cosmotelluriche. E' infatti intuibile che strutture con cuspidi e archi acuti, prevalenti nel gotico, hanno la capacità di veicolare verso l'alto in modo preciso e raffinato le energie che una struttura a tutto sesto irradia e quindi disperde in modo omogeneo forse, ma più casuale. Basta ricordare i rudimenti di fisica a riguardo della localizzazione delle cariche, elettriche che prediligono strutture acuminate anziché superfici regolari. Le possenti torri poste in facciata, alla stregua dei menhir, fungevano e fungono ancora da potenti antenne ricetrasmittenti. L'evoluzione dello stile dunque, mediata da influssi orientali a seguito dei contatti commerciali con l'Islam ha indotto una variazione delle tecniche di costruzione, volte al perfezionamento delle chiese in funzione della ricezione e distribuzione delle energie.




Un'altro elemento di cui tener conto è la presenza costante sotto le chiese, dell'acqua. Senza acqua non c'è vita, è risaputo, ma senza acqua non c'è energia e neanche trasferimento di informazioni. Le discipline accademiche che si occupano di storia dell'arte e archeologia, non hanno ancora assimilato questo concetto. Eppure giorno dopo giorno si aprono nuovi scavi ed emergono nuove evidenze. I costruttori medievali, conoscevano il potere dell'acqua e la presenza di tale elemento era fondamentale per determinare in quale punto dovesse sorgere una chiesa. Esistono importanti lavori che hanno evidenziato ciò che i radioestesisti vanno dicendo da tempo. Sotto i pavimenti e i sagrati delle chiese medievali, scorrono in modo ordinato, spesso artificialmente predeterminato, vie d'acqua che veicolano energie cosmotelluriche e fanno si che la chiesa sia un luogo di culto ma al tempo stesso una macchina energetica. Non solo l'acqua, ma anche l'orientamento della costruzione, le dimensioni e le proporzioni, contribuiscono ad armonizzare il luogo d'energia. Molte chiese romaniche soprattutto in Francia non rispettano gli allineamenti equinoziali o soltiziali, ma l'asse longitudinale è orientato a 77° rispetto al Nord. Questo allineamento apparentemente indecifrabile, è in realtà fuori asse Est - Ovest di 23° ovvero l'inclinazione dell'asse della terra. Tale allineamento chiamato "Onda d'Iside" conferisce alla chiesa un alto valore energetico. Anche la misura di base utilizzata per progettare e costruire una chiesa, era spesso in relazione alle caratteristiche del luogo. Si utilizzava di solito il metodo della Coudèe, che armonizzava le coordinate equinoziali e la latitudine, che contrariamente a quanto si possa pensare era un concetto ben chiaro e documentato. Subentravano poi i rapporti armonici e numerici che dettavano le regole per lo sviluppo degli spazi e degli alzati. Enorme attenzione era dunque prestata alle caratteristiche energetiche del luogo, verosimilmente già conosciute ed evidenziate dai predecessori, mediante un menhir o un dolmen.(cit.).

A Roma le principali basiliche simboli perenni del patriarcato e del potere maschile sulle donne: San Pietro, Santa Maria Maggiore, Santa Croce in Gerusalemme e San Giovanni, naturalmente sono state edificate in luoghi strategici, espressioni di grandi energie, certamente il luogo più importante di tutti in assoluto è il territorio dove è stata edificata la basilica di San Pietro, con la sua piazza, il colonnato del Bernini e tutte le mura che cingono l'intera città del Vaticano compresi tutti gli edifici costruiti all'interno, per i pochi che si interessano di questi argomenti è risaputo tutto quello che viene sopra descritto, ma parlando con Amalia una cara amica, storica femminista degli anni settanta, agguerritissima studiosa di storia medioevale e naturalmente vegana, la verità su queste vicende è ancora più intrigante;
Parliamo di Amalia, una donna che insieme a tante sue amiche come Simona, Ada, Sonia, Federica, Lidia, Silvia, Barbara, Carlotta, Rosaria, Francesca e tante altre, si incontra con loro quasi tutti i giorni a villa Pamphili, (altro luogo simbolo del potere maschile, un tempo di proprietà della omonima famiglia, borghese per eccellenza, da sempre imparentata con i Papi, la Villa fu espropriata dal comune intorno agli anni sessanta e dal 1972 è un parco pubblico fruibile da tutti i cittadini), Amalia e le sue amiche portano sempre qualche leccornia vegana da offrire alle persone che frequentano il parco, e raccontano di quando questo posto e i luoghi intorno al Gianicolo, adiacenti alla città del Vaticano erano trasudanti energia positiva che veniva trasmessa agli abitanti umani e non umani, in quell'epoca tutte le specie viventi sulla terra comunicavano telepaticamente e uno dei maggiori centri di attrazione telepatica era proprio il luogo dove adesso è presente la città del Vaticano, qualche secolo fa noi umani circolavamo tranquillamente esibendo le nostre nudità e il nostro sesso, a dire il vero spesso non ci si vestiva proprio, perché la nudità non era considerata volgare, ma naturale,  nessuno provava la benchè  minima vergogna perché quando sei abituato alla nudità, passa anche la perversione dalla mente, non si vede più la donna come un oggetto da azzannare per sfogare i propri repressi istinti, ma come un essere umano di sessualità opposta alla tua con cui si ha il piacere di fare l'amore e naturalmente non esistevano violenze di sorta, ognuno copulava con chi gli aggradava, e le comunità erano gestite dalle donne, quando volevamo comunicare con i nostri fratelli non umani potevamo recarci in questi spazi dove l'energia positiva era talmente elevata che potevamo permetterci di metterci in contatto con gli uccelli, e gli altri animali presenti;
Da quando i maschi hanno preso il sopravvento nelle comunità e si sono appropriati di tutti i beni della terra e ci hanno indotto a uccidere e mangiare gli animali, i nostri fratelli non umani hanno eretto un muro mentale invalicabile fra noi e loro e non ci permettono ormai da secoli di comunicare con loro, Amalia e le sue amiche sono convinte che un giorno riusciremo a scalfire questo muro e potremo farlo solo quando milioni e milioni di persone smetteranno di cibarsi di carne e derivati animali, allora forse potremo riprendere i contatti mentali con i nostri fratelli di altre specie, una piccola speranza in più si è materializzata il diciannove giugno scorso, quando due donne sono riuscite a conquistare i due capisaldi del patriarcato imperante, Virginia Raggi a Roma dove il papato massima espressione maschilista e monarchia assoluta regna incontrastato da oltre duemila anni e Chiara Appendino a Torino dove i Savoia hanno regnato fino ai nostri giorni con la complicità del Vaticano e della famiglia Agnelli con la quale i Savoia sono da sempre imparentati, un esile segnale che forse ce la possiamo fare a far tornare le donne a gestire le comunità e tornare al matriarcato;
In conclusione di questo post la citazione Simona Sforza sul femminismo:




Lasciateci mangiare brioche


Le società funzionano quando i poteri rispondono alle esigenze delle persone emarginate. È difficile conciliare i persistenti livelli della violenza maschile contro le donne, e il modo in cui le società, i sistemi legali e governi di tutto il mondo rispondono quando le donne si fanno avanti chiedendo una responsabilizzazione, con la convinzione che i nostri interessi, la sicurezza e la libertà rivestono una grande importanza per tutti.

Le società che desiderano affrontare seriamente la violenza maschile contro le donne non dovrebbero essere cieche sulla realtà di genere, dove gli uomini commettono il 95 % di tutti i crimini violenti, e il 98 % di tutti i crimini sessuali violenti (qui) , invece di sfornare campagne che colpevolizzano le donne (qui) , che incoraggiano le donne a mettersi al riparo, limitando i nostri comportamenti (qui) . Se gli interessi delle donne contassero, le denunce di aggressioni sessuali da parte delle donne non incontrerebbero sospetti, non si richiamerebbe l’idea delle false accuse per vendetta e non sarebbero trattate come ingannatrici, come manipolatrici in cerca di attenzione.

Se le società facessero veramente gli interessi della metà femminile della popolazione, una situazione come quella che abbiamo in alcune parti del mondo di oggi, in cui la violenza maschile contro le donne è in aumento così rapidamente, avrebbe ricevuto una decisa e permanente risposta (qui). Invece, con quasi il doppio delle donne uccise dal proprio partner a partire dal 2001 (qui) , rispetto ai 911 americani uccisi in Iraq e durante le guerre afgane, una risposta proporzionata è vista come irrealistica, estrema, incomprensibile. E mentre io non sto sostenendo un intervento militare, vale la pena chiedersi: in assenza di una sorta di guerra sulla guerra alle donne, quali elementi le donne dovrebbero portare al fine di convincerci che i nostri interessi ci riguardano? (Continua)

Nessun commento: