domenica 31 luglio 2016

Una sindaca simbolo del ritorno del matriarcato vegan a Roma...


Mentre intorno a noi le persone muoiono per malattie cardiache, cancro, ictus cerebrale, eccetera, e gli animali vengono usati in innumerevoli esperimenti ripetitivi e inutili nel tentativo di trovare le cure a questi mali, la risposta è davanti ai nostri nasi, lì nei nostri piatti, ad ogni pasto.
(Jean Pink)

Eravamo su via Tuscolana con alcuni attivisti Cinquestelle al banchetto informativo, parlavo con i ragazzi che si fermavano a chiedere lumi sulla nuova giunta capitolina e volevo esprimere il concetto che mai prima d'ora nella città eterna era capitato che una donna fosse a capo dell'amministrazione di Roma capitale, dopo duemila anni di regno incontrastato dei maschi finalmente potrebbe iniziare un percorso che potrebbe portarci indietro di qualche migliaio di anni, quando le donne gestivano le comunità e non mangiavamo gli animali, ci sarebbe il ritorno al Matriarcato, il termine Matriarcato significa infatti «all’inizio le madri», sia della vita biologicamente intesa che della comunità sociale sottraendosi alla prevaricazione di un genere sull’altro. Ciò perché il matriarcato non ha mai necessitato di sopraffazioni egemoniche sui viventi e ha avuto una esplicitazione storica ben diversa da quella del patriarcato, che è effettivamente il dominio dei maschi sulle altre specie, il Patriarcato ha avuto origine qualche millennio addietro e si è sviluppato soprattutto utilizzando le religioni, tutte le religioni infatti sono state create dai maschi per sottomettere gli esseri umani ma soprattutto si fondarono su due pilastri che durano implacabilmente e inesorabilmente da oltre duemila anni: La sottomissione delle donne sempre e comunque e a prescindere, donna, che tu sia cattolica, mussulmana o di qualsiasi altra religione sarai sempre sottomessa al tuo maschio di turno che sia tuo padre, tuo fratello, tuo marito o il tuo amante e l'altro pilastro su cui si fondano tutte le religioni è lo sfruttamento degli animali sempre e comunque e a prescindere, un'altra operazione di radicamento del Patriarcato fu l'istituzione della proprietà privata, infatti sempre i maschi si arrogarono il diritto di proprietà delle terre mentre fin dall'inizio dei tempi il tutto era di tutti, ebbene con una sindaca donna a Roma avremmo la storica occasione di mettere all'angolo la prevaricazione maschile e tornare a vivere in armonia con la natura e tutti gli esseri viventi, sarebbe una vera rivoluzione pacifica e allegra, immaginate dicevo, se il primo provvedimento che la sindaca prendesse fosse il blocco totale del traffico alle auto private e il potenziamento del trasporto pubblico reso gratuito per tutti, e nel contempo si invitassero i cittadini e i negozianti in collaborazione con il servizio giardini a piantare alberi e  ogni tipo di piante nei viali nei condomini nei terrazzi delle abitazioni private, e oltre a respirare finalmente aria pura avremmo un risultato sorprendente, il ritorno degli uccelli, immaginate migliaia e migliaia di uccelli di tutte le specie che svolazzano e ci allietano le giornate con i loro colori sfavillanti ed il loro canto armonioso, una capitale d'Italia unica al mondo, non è una utopia si può realizzare questo sogno, ho chiesto un incontro alla sindaca del settimo municipio per esporre questa idea, rendiamoci conto, non abbiamo più molto tempo, questi governanti del pianeta stanno tramando delle operazioni inenarrabili e gli ultimi avvenimenti di queste settimane stanno lì a dimostrarlo, che poi i governanti sono come tanti bambini tronfi e pestiferi come i nostri vecchi compagni di scuola che non ci passavano mai i compiti e facevano la spia alla maestra, sono come bambini che vengono messi sulle ginocchia dei veri potenti i quali gli fanno fare brum brum con la bocca attaccati al volante ma la macchina la guidano loro, sono questi loschi criminali che non figurano mai i veri manovratori e stanno portando il pianeta verso una devastante e terrificante terza guerra mondiale, svegliamoci e organizziamoci per un ritorno al Matriarcato ed alla fine della sofferenza degli animali, ce lo chiede la nostra coscienza, e la terra nella quale viviamo, non ci sono alternative se ci teniamo alla sopravvivenza del pianeta!
Questa è la lettera che ho scritto alla sindaca:
Cara sindaca,
ti ringrazio per la disponibilità che hai dimostrato nei miei confronti, ecco il mio punto di vista su quello che sta succedendo a Roma:
Ricordo gli anni settanta (avevo vent'anni), in Italia era stata organizzata dai servizi segreti ed altre entità la strategia della tensione con i vari attentati e le bombe, ricordiamo tutti piazza Fontana, piazzale della Loggia, il treno Italicus e la strage alla stazione di Bologna, in Cile negli stessi anni si insediava per la prima volta un governo socialista, ebbene le stesse entità organizzavano in quel lontano paese un boicottaggio sistematico dei servizi pubblici e tramite gli scioperi feroci dei trasportatori ridussero il Cile in miseria portando il paese sull'orlo di una guerra civile, questi eventi culminarono nel famigerato ed efferato golpe di Pinochet esattamente l'undici settembre del 1973 (guarda un po'  alle volte le coincidenze...) nel bombardamento del palazzo della Moneda e l'uccisione del presidente Salvador Allende, la nipote Isabel Allende dal suo esilio ha raccontato nei minimi  particolari nei suoi libri le efferatezze e i massacri perpetrati dai golpisti foraggiati dalla CIA ed altre entità contro la popolazione cilena;
Tornando ai giorni nostri credo che quello che sta accadendo in questi ultimi periodi abbia avuto inizio nell'anno 2001, in questo anno è iniziata la preparazione della terza guerra mondiale con l'inizio della crisi economica, ricordiamo in sequenza l'entrata in vigore dell'euro, in una notte tutti i prezzi sono raddoppiati in tutti i paesi dell'Unione Europea dimezzando il potere d'acquisto di tutti ibeni, solo in Germania (un euro un marco) e in Inghilterra (con la sterlina) i prezzi sono rimasti invariati, proseguendo in quell'anno veniamo al G8 di Genova con la mattanza dei giovani "No Global" nelle caserme Diaz e Bolzaneto e l'uccisione del giovane Carlo Giuliani, (Non smetterò mai di lodare Beppe Grillo che essendo di Genova ha vissuto in prima persona quella tragica esperienza ed ha avuto il colpo di genio insieme al grande indimenticato Gianroberto Casaleggio di iniziare il progetto meet up culminato poi con la fondazione del Movimento Cinque Stelle, questi due grandi personaggi avevano capito tutto), il disegno criminale è proseguito esattamente l'undici settembre (vedi Cile) con l'attacco alle torri gemelle (è ormai ampiamente accertato che tutta l'operazione è stata organizzata e pianificata dai servizi segreti), da questo episodio in poi, in tutti i paesi occidentali iniziavano le restrizioni delle libertà in nome della lotta al terrorismo, le torri sono servite anche per giustificare i bombardamenti e l'annichilimento di due interi paesi come l'Afghanistan e l'Iraq;
Quello che sta succedendo in questi ultimi mesi in Francia ed in Germania con gli attentati, le guerre in Siria e Libia, sono strategie del terrore atte a mettere in condizioni di sudditanza interi paesi e ci si sta avvicinando pericolosamente alla terza guerra mondiale;
A Roma da quando il M5S ha vinto le elezioni e si è insediato in Campidoglio, sono settimane ormai che la stampa asservita attacca metodicamente tutti i giorni Virginia Raggi e la sua giunta, e tutti i dirigenti delle aziende partecipate stanno boicottando in tutte le maniere lo svolgimento delle attività di pubblico servizio, ma quello che è estremamente grave e criminale è il sistematico logorio della raccolta dei rifiuti, i cittadini sono ormai al limite della sopportazione, e naturalmente voi che siete in prima linea vivete questo dramma quotidianamente e il vostro impegno nel gestire questa allucinante situazione è encomiabile, ma dobbiamo anche considerare che oltre al fetore e a tante altre problematiche sulla non raccolta dei rifiuti potrebbe anche palesarsi nei prossimi giorni la possibilità di qualche focolaio di malattie contagiose, sto leggendo in questi giorni il romanzo di Gabriel Garcìa Màrquez, "L'amore ai tempi del colera" e mi vengono i brividi solo a pensare che questa tragedia possa capitare nella capitale d'Italia, questi criminali che stanno portando avanti queste azioni di boicottaggio li conosciamo, sappiamo nomi e cognomi, e credo che per fronteggiare questa tragica emergenza dobbiamo muoverci velocemente e organizzare delle azioni eclatanti che facciano capire all'opinione pubblica che questa giunta e la sindaca in testa stanno facendo il massimo per la salvaguardia della salute e il benessere dei cittadini, io avrei un'idea che vorrei sottoporre a te, agli altri presidenti dei vari municipi ed a Virginia Raggi, d'accordo con i senatori Lello Ciampolillo, Enza Blundo ed i deputati Mirko Busto e Paolo Bernini vorremmo invitarvi ad una cena vegana per poter esporre questa soluzione alla quale stiamo pensando da qualche giorno;
Grazie per l'attenzione ma era necessaria questa esposizione dei fatti, d'altronde i miei amici mi chiamano il dottor Divago...
Attendo tue notizie

A proposito di donne amanti degli animali:

Voglio concludere questo post invitandovi a leggere questo illuminante articolo sul veganesimo da Earthriot:

Veganismo: una lotta radicale… fuori dai supermercati

Il concetto stesso di liberazione animale, umana, della Terra, proprio del veganismo in quanto parte integrante e punto di partenza imprescindibile verso un percorso antispecista, risulta inapplicabile e quanto mai vano se chi lo porta avanti asseconda e rimane schiavo a sua volta del sistema capitalista e consumista: espressioni rappresentative della visione antropocentrica della società che pone l’animale umano come specie dominante sul pianeta e su chi lo abita.
La liberazione totale, per essere auspicabile, reale e solida, è un percorso che va fatto innanzi tutto su se stessi, un auto miglioramento giornaliero verso una sempre più spiccata sostenibilità e rispetto nei confronti dell’organismo che ci ospita, la Terra, e di chi la abita insieme a noi e non per essere al servizio dell’operato umano.
Il veganismo è un atto politico che nasce e si pone come critica radicale e opposizione pratica a quelle dinamiche di dominio e prevaricazione ambientale, animale, sociale proprie del sistema specista, espresse attraverso crimini che troppo spesso vengono normalizzati e percepiti come inevitabili ai fini dell’esistenza stessa.
L’industria e la grande distribuzione organizzata sono due espressioni del sistema specista dal quale il veganismo dovrebbe prendere le distanze senza esitazione.
In questi ultimi anni, però, si sta sviluppando un fenomeno che presta il fianco alla costituzione di una nuova fascia di consumatori e consumatrici, appiattendo di fatto la lotta, svuotando il concetto di liberazione da ogni suo valore originale, omologando il veganismo all’interno di quello stesso sistema che dovrebbe combattere.
L’obiettivo ultimo del concetto di liberazione si sta di fatto perdendo, soffocato e sostituito da un’innaturale preoccupazione verso la presunta assenza di scelte alimentari o, peggio ancora, la necessità di prodotti industriali vegan che permettano di incrementare in numero di persone che abbracciano questa scelta, senza però alcun senso critico.
Una scelta che, è doveroso rammentare, deve essere animata da ragioni altruistiche e non dettata da ciò che offre (vomita) il mercato intento ad arrestare una fuga dei consumatori, un fenomeno quest’ultimo che il veganismo, e chi si professa tale, dovrebbe alimentare e non sabotare.
E invece capita spesso di assistere a vegani e vegane che offrono un servizio di pubblicità gratuita a quei marchi che, fiutando l’affare, sviluppano e commercializzano linee di prodotti vegan, scattando selfie euforici, ineggiando ad una sterile, quanto inconsistente vittoria che si traduce in un pasto industriale che di fatto non cambia nulla ai fini della lotta.
Questo fenomeno si allinea ad un altro aspetto proprio della mercificazione che il veganismo sta subendo, forse ancor più preoccupante, ovvero un processo di rassicurazione espresso da parte di chi è già vegan da qualche anno, e tenta di convincere altre persone a diventarlo.
Intanto il veganismo, come del resto l’antispecismo, non deve giungere attraverso opere di convincimento o, peggio ancora, imposizioni, ma tramite un risveglio naturale delle coscienze, un processo che non potrà di certo avvenire se le ragioni di questa scelta sono funzionali a quanti prodotti il mercato offre.
Di fatto il reparto vegan al supermercato c’è sempre stato, frutta, verdura, cereali e legumi esistono da sempre, e questa preoccupazione diffusa ne confronti della necessità di avere prodotti industriali che riportino il termine vegan sulla confezione, quasi alla ricerca spasmodica di un riconoscimento da parte del mercato, distoglie l’attenzione da quello che dovrebbe essere il fine ultimo di una scelta che non è una moda, non è una dieta, non è la scelta alimentare del venerdì, ma una lotta verso la liberazione totale.
Liberazione totale che rimane un concetto utopistico se le stesse persone che dovrebbero condurlo assecondano, promuovono e si inchinano a quello stesso sistema che andrebbe combattuto, finanziando molto spesso aziende che fanno dello sfruttamento animale il loro principale business, ma che parallelamente commercializzano linee di prodotti vegan al preciso scopo di assicurarsi ogni tipologia di consumatore: Granarolo, Beretta,McDonald’s, ChefExpress ecc.
L’obiettivo non può e non deve essere “banalmente” quello di veganizzare più persone possibili, sopratutto se il tutto viene dispensato senza alcun senso critico e visione d’insieme, ma diffondere e trasmettere quei valori di liberazione che permettano di rapportarsi diversamente con l’ambiente che ci circonda, consci che ciò che si sta facendo e rivolto ad un bene ben superiore del proprio: un processo che mette nelle mani di ognuno/a di noi la libertà di tutti/e.
Un concetto che dovrebbe essere dettato dal buon senso, senza la necessità di scomodare filosofi o psicologi, perché ciò che conta è sviluppare un proprio pensiero critico che porti giorno dopo giorno a diventare l’esempio di se stessi, in quel percorso di miglioramento quotidiano che possa contribuire sempre di più alla liberazione animale, umana, della Terra.

3 commenti:

archimed ha detto...

La cultura vegan nella situazione attuale, rischia di apparire come una colossale impostura.
La maggioranza dei cittadini , non vegana, fatica anche a capire di cosa si tratti: una dieta salutista? una moda circoscritta agli ambienti radicalchic ?una filosofia condivisa da ambientalisti ed animalisti ? O cosa altro?
Viene spontaneo il paragone con la cultura/moda del cibo macrobiotico, che ha visto crescere esponenzialmente il mercato alimentare a marchio "BIO" , che poi sappiamo essere un balzello imposto da enti certificanti poco trasparenti ed affidabili, tale da determinare differenze di prezzo da 3 a 5 volte maggiore per i prodotti certificati.
Troviamo sul mercato persino carni e pesci bio, detersivi e cosmetici Bio, ed addirittura capi di abbigliamento, ed oramai le grandi industrie immettono sul mercato oltre ai classici prodotti, magari di altà qualità, linee BIO destinate ai consumatori creduloni, patologicamente fissati o soltanto modaioli, tutti disposti a pagare cifre enormi per nutrirsi, igienizzarsi, abbellirsi, vestirsi etc
Faccio un esempio pratico: Sempre più produttori di olio EVO, tara cui Carapelli, De Cecco, Arioli, propongono una gamma di oli che va da olio misto sansa, olio non EV, olio EV da olive estere, olio EV da olive italiane, e dulcis in fundo olio EV BIO. Etichette tutte le tasche , si direbbe, con benevolo ottimismo. Ma poi si legge che i NAS hanno scoperto frodi colossali del tipo : falsi oli EV, falsi olii italiani, e non mi stupirei se si scoprissero falsi oli BIO, poiché l'inganno del consumatore è un vizio ancestrale dei nostri industriali e dei politici, le cui leggi non sono mai in grado di tutelare i consumatori.
BIO e VEGAN sono termini correlati ai mercati elitari del cibo, ad altissimo profitto, e pertanto più suscettibili al fenomeno della contraffazione e frode in etichetta, ma ancora più a monte della corruzione, che coinvolge legislatori e certificatori.

archimed ha detto...

ora ho capito tutto .grazie

nino malgeri ha detto...

Archimed la filosofia vegan è soprattutto difesa degli animali contro il loro feroce e ingiusto sfruttamento, difesa della nostra salute, il nostro organismo non è adatto ad una dieta carnivora, chi si nutre di animali e derivati si ammala sempre più di frequente, essere vegan è anche a difesa dell'ambiente, ti consiglio la visione di questo interessante documentario, guardalo fino alla fine e sono convinto che cambierai idea sul veganesimo...https://www.youtube.com/watch?v=69FqnWnCpt0