martedì 13 settembre 2016

Olmo – Il cantico degli illusi



Settembre è iniziato, l’estate offre i suoi ultimi atti scanditi da rumori in lontananza che però non preannunciano l’arrivo dei classici temporali di fine stagione, ma l’apertura della stagione di caccia!
La caccia, come del resto ogni espressione di dominio dell’animale umano sulla natura (cementificazione, conversione di foreste in monocolture, estrazioni minerarie, petrolifere ecc.), spoglia di ogni significato il concetto stesso di libertà, rendendo prede e schiavi anche quegli animali non umani che in teoria dovrebbero considerarsi liberi, in quanto non rinchiusi in allevamenti o laboratori.
Prede nelle foreste e schiavi al guinzaglio. Quegli animali non umani allevati appositamente per cacciarne altri, privati a loro volta di quella libertà che ritrovano solo quando vengono investiti del ruolo dato loro dal cacciatore, ridotti ad un bene di proprietà, ad oggetti funzionali al raggiungimento di uno scopo assegnatogli dall’animale umano: espressione antropocentrica che genera distinzioni tra chi è degno di vivere e chi invece sacrificabile.
Riportiamo di seguito la poesia offerta da Olmo, a finché possa essere spunto di riflessione e monito per dar vita ad una resistenza che possa difendere le terre libere e chi le popola.

La buonanotte data dal bramito del cervo è come una coperta calda donata quando non te l’aspetti, quando i brividi ormai fanno parte della stanza, come un soprammobile che tieni nascosto e impolverato dietro la mensola più alta, lontano, ma di cui non ne puoi fare a meno. Sotto, nella foresta che presto diventerà un campo di battaglia dichiarata da coloro che abbracciano i figli prima di strapparli ad altri, canta l’amore uno degli ultimi giganti di montagna. Chissà se è al corrente che ogni sera dà compagnia a un rinnegato di questa società. Che la guerra abbia inizio, come da copione, da una parte l’acciaio delle carabine e dall’altro il coraggio che non conoscete, troppo occupati a seguire i sentieri costruiti da altri, troppo vigliacchi per esplorare il buio di voi stessi, troppo conformi per trovare le chiavi delle vostre catene. Ricorda gigante ! mai voltarsi indietro, se ancora puoi porta la tua famiglia nella profondità più recondita della foresta, lì sei al sicuro, i soldati del nulla, i signori che sanno tutto non hanno il coraggio di camminare dove la luce non penetra, terrorizzati dalla loro ombra e da inquietudini che li travolgeranno, segregati in gabbie costruite da loro stessi…
Olmo
Fonte: earthriot

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