La Verità rende liberi si dice, non è proprio così semplice, quando si avrà la determinazione e il coraggio a ragionare con la propria testa forse avrà un significato quel luogo comune, fino ad allora rimane la tiritera imparata da bambini. Liberiamo la consapevolezza del nostro sentire la libertà e tutta l’impalcatura di sabbia e menzogne crollerà su se stessa. Arriverà il momento in cui finalmente potremo dire, con voce ferma e sincera, trovandoci innanzi alla domanda: ma chi l’ha detto? rispondere tranquilli: l’ho detto io, è sufficiente, è la verità.
Dal momento in cui sgambettiamo nelle aule scolastiche da bimbi fino alla fine dei nostri giorni ci viene inculcata sotto forma di necessaria educazione la meraviglia della verità. Siamo costantemente influenzati e catalogati in direzione di un irresistibile obiettività impersonale. Come tanti pierrot di cartapesta veniamo persuasi (senza grande fatica) all’idea che per poter essere buoni cittadini dobbiamo inevitabilmente essere sinceri e onesti nei confronti di coloro che ci ingannano. Il loro tranello consiste nel far credere a tutti che comportandosi con spirito di rettitudine, le nostre strade saranno più percorribili e pianeggianti. Non è rilevante conoscere la scelta o dinamica individuale anzi, è assolutamente vitale e obbligatorio conoscere quella della massa (come appartenenza al gruppo). E’ la verità della società del consumo e della massificazione mediatica che serve e traina la nostra crescita. Arriviamo persino a credere che la nostra realtà oggettiva non esiste, o meglio può reggersi solo se omologata ai binari del sistema. In altri termini la nostra verità non significa presenza del nostro io, sofferenza e adesione ma si tramuta in surrogato di verità, quella che poi viene chiamata verità istituzionale (istituzionalizzato per esistere). Ogni giorno ripetiamo come una litania: lo ha detto la televisione, lo ha detto la radio, lo ha detto il politico di turno o l’affabulatore del nulla, lo ha detto il dottore, il farmacista, l’insegnante, lo ha detto il calciatore, l’attore, senza accorgersi che veniamo allontanati, come una giostra che gira, dal nostro unico mezzo per difenderci, il libero arbitrio. In questi casi l’allontanamento non è quasi mai con la violenza fisica, rientra difatti fra gli allontanamenti volontari, esso avviene con un tipo di violenza più subdolo, quello della manipolazione. La Verità così acquista una valenza paradossale, crediamo di decidere cosa è falso e cosa è onesto, in realta’ non decidiamo un bel nulla. Si dovrebbe Staccare quel cordone ombelicale che ci lega alla loro criminale superficialità in questo modo si acquisterebbe del nuovo movimento, nuovi colori e nuove immagini. La Verità rende liberi si dice, non è proprio così semplice, quando si avrà la determinazione e il coraggio a ragionare con la propria testa forse avrà un significato quel luogo comune, fino ad allora rimane la tiritera imparata da bambini. Liberiamo la consapevolezza del nostro sentire la libertà e tutta l’impalcatura di sabbia e menzogne crollerà su se stessa. Arriverà il momento in cui finalmente potremo dire, con voce ferma e sincera, trovandoci innanzi alla domanda: ma chi l’ha detto? rispondere tranquilli: l’ho detto io, è sufficiente, è la verità.
Olmo
Fonte: La Locomotiva
Nessun commento:
Posta un commento