Perché partecipare ad una Consulta per la Sicurezza stradale?
Semplice, è ormai un concetto acquisito considerare pedoni e ciclisti utenti deboli della strada, perché come afferma il Presidente di Vivinstrada, Alfredo Giordani, «Le strade, con piazze, viali, corsi e tutta la restante viabilità urbana, rappresentano l'80% degli spazi a disposizione dell'uso pubblico cittadino. Negli anni si è andato purtroppo consolidando un perverso modello di mobilità, aggravato da un pessimo atteggiamento generale di guida, per cui questi spazi hanno perso la loro storica funzione aggregativa e sociale.
I veicoli e i motori hanno gradualmente ma inesorabilmente escluso dalle strade tutti gli altri utenti, ciclisti, pedoni, anziani, bambini, diversamente abili e animali»
Quando siamo stati contattati da Giordani, perché già sensibile alle tematiche di difesa degli animali, abbiamo accolto questo impegno importante per far considerare anche gli animali, domestici, cosiddetti da reddito, o selvatici come utenti deboli della strada.
Le nostre motivazioni sono state pienamente accolte dalla Consulta, speriamo quindi di poter ben operare con l'amministrazione capitolina e ringraziamo il presidente Alfredo Giordani per le parole diffuse in una nota:
“E' vivo motivo di orgoglio annoverare in rete #Vivinstrada una delle più efficienti ed attive associazioni animaliste come Animal Equality.”
Una delle nostre prime aree di intervento sarà la richiesta di applicazione del codice della strada relativamente al soccorso stradale obbligatorio per tutti gli animali, che purtroppo viene spesso inosservato (art. 31 Legge 29 luglio 2010, n. 120 e relativo Decreto Ministeriale n. 217 del 9 ottobre 2012).
Contemporaneamente chiederemo che sia istituito un numero unico, disponibile h24, per il soccorso agli animali investiti o abbandonati sia per la corretta e fattiva applicazione della suddetta legge che per la difesa certa degli animali in difficoltà.
Se come affermava Gandhi «La grandezza di una nazione e il suo progresso morale possono essere valutati dal modo in cui vengono trattati i suoi animali», siamo contententi di poter dare il nostro contributo in maniera concreta anche in questo specifico caso.
Fonte: Animal Equality
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