mercoledì 12 luglio 2017

Non esiste la "voglia di lavorare"


E' giunta l'ora di sfatare una volta per tutte il falso mito della voglia di lavorare perché non esiste una voglia di lavorare.

Il lavoro fin dai tempi antichi ha sempre significato fatica, sacrificio e tortura, sia fisica, sia psicologica, tant'è che il lavoro nei tempi antichi era riservato solo agli schiavi e ai servi (schiavi volontari).

A partire dall'Era Industriale invece, il lavoro, anche grazie alla propaganda ripetitiva della televisione, è stato magicamente trasformato in attività dignitosa, in aspirazione, in carriera, e così fino ai giorni nostri, dove lo schiavo è divenuto un servo volontario, particolarmente felice di trovare un lavoro, entusiasta nello svolgere ogni giorno le stesse azioni, euforico alla vista di un contratto fisso che lo lega alla monotonia fino alla vecchiaia.

Ed è sempre grazie alla propaganda del potere attraverso i mezzi di "informazione" che quell'attività odiata ed evitata nell'antichità, oggi rappresenta la massima aspirazione dell'essere umano, risulta naturale quindi che chi nel tempo non si è omologato al pensiero dominante è stato etichettato come scansafatiche, fannullone o semplicemente come uno che non ha voglia di lavorare.

Ma che cos'è la voglia di lavorare?

Le radici della parola lavoro come sappiamo rappresentano solo significati negativi: fatica, sforzo, travaglio, che deriva dal latino tripalium (strumento di tortura)!

Sarebbe sciocco dunque affermare che esistano persone con la voglia di fare fatica, di sforzarsi o di subire un travaglio fisico e mentale.

Certo ci sono persone che amano il proprio lavoro, come il pilota di F1, il calciatore, il politico, l'atleta o il musicista, ma essi svolgono il lavoro che hanno sempre sognato, o meglio quello che sono nati per fare...

Leonardo Da Vinci come Michelangelo dipingeva e certamente non provava stress o fatica nel dipingere, ma provate costringere un meccanico o un falegname a dipingere tutto il giorno e vedrete come questi odieranno la pittura e l'arte...

Perché? Per il semplice motivo che verrebbero costretti a fare un lavoro che non sono portati a fare, che non lo sentono dentro, nel cuore, nella propria anima, allora ha senso ancora criticare chi "non ha voglia di lavorare"?

No, perché la voglia stessa di lavorare non esiste.

Esistono solo dei ruoli a cui siamo portati fin dall'infanzia, e c'è pure il ruolo del lavoratore felice, che essendo nato privo d'ispirazioni, prova piacere nello svolgere compiti e mansioni per conto di altre persone, ed è giusto così, altrimenti il mondo sarebbe un vero e proprio caos.

Si, ci sono persone che amano semplicemente lavorare, svolgere una qualsiasi attività venga loro proposta, ma quest'ultime non dovrebbero criticare chi al contrario loro non vuole svolgere un qualsiasi compito assegnatole.

Ecco perché trovo il sistema attuale profondamente ingiusto e destinato a crollare, perché come può reggersi in piedi un sistema dove al posto di insegnarti a pensare a cosa davvero vuoi fare nella tua vita, ti spinge invece a trovarti un lavoro? Un qualsiasi lavoro?!





La verità è che oggi non c'è una vera libertà di scelta e gli esseri umani sono sempre più costretti ad abbandonare i propri sogni e le proprie aspirazioni a favore di ruoli alienanti, stressanti e insignificanti, tutte piccole gabbiette gentilmente offerte dal sistema stesso, dove la gente si incastra a vita in cambio di uno stipendio sicuro a fine mese.

Questa è la morte dell'Anima, della qualità fondamentale umana che è la CREATIVITA', oggi non si crea più nulla, si lavora e si portano a casa i soldi, si costruiscono le case e si acquistano le macchine, ma i sogni? E si finisce così per morire come tanti consumatori, senza aver realizzato un vero e proprio scopo nella propria vita.

Consolatevi o voi che non avete voglia di lavorare, perché i sani in questo mondo malato siete voi, a cui hanno reciso le ali dei vostri sogni e delle vostre vere aspirazioni, e ricordate che non siete dei falliti, tanto meno degli scansafatiche, sono sicuro che se vi fosse data possibilità e tempo, trovereste anche voi il lavoro della vostra vita, quello per cui siete nati per fare.

Mandate a quel Paese chi vi dice che non avete voglia di lavorare!

Se ancora odiate svolgere mansioni per voi insignificanti significa solo che non sono ancora riusciti a corrompervi l'anima.

Daniele Reale

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