La fantasia distruggerà il potere ed una risata vi seppellirà!
La posta
(ritratto di famiglia)
Questa mattina dopo diverse minacce e intimidazioni, mi sono recato allegramente in posta a pagare il pizzo per la luce, stufo dei tagli di corrente nei momenti meno opportuni. Entro e pazientemente mi metto in fila, educato, silenzioso, anonimo. Mentre aspetto il mio turno mi guardo in giro, mi volto e dietro di me, in coda, c'è una madre con suo figlio, un bimbo di circa 8 anni. Il viso impaurito, teso, mi fissa senza lasciarmi scampo, mi squadra dalla testa ai piedi e poi si blocca guardandomi negli occhi. Aspetto qualche secondo e poi con il miglior sorriso che riesco a fare mi rivolgo a lui senza dar troppa attenzione alla madre: < Ciao ! Guarda che non devi avere paura delle persone coi capelli lunghi, sono quelli bravi, semmai devi stare lontano e aver paura di quelli con la cravatta e il vestito bello, sono loro quelli cattivi !>. Mi fissa, i suoi occhi si stringono fino a due fessure, alcuni istanti, si vede che sta riflettendo alla velocità della luce, poi, il suo viso si distende, allarga la bocca e esplode in una risata grassa e rumorosa, a singhiozzi continua a ridere, sembra non voler smettere. Io divertito guardo la madre, sono molto orgoglioso, ho fatto ridere un bimbo in poco più di 10 secondi. La madre mi fissa gelida, i suoi occhi azzurri lanciano saette di odio, inarca le labbra, poi si abbassa e sgrida il bambino. < Basta Matteo, Basta ! La finisci di ridere come uno stupido, falla finita>. Non capisco, non riesco a capire il motivo per cui la madre è incazzata, non solo con il figlio ma anche con me. Poi l'illuminazione, entra nella scena una nuova figura, un personaggio che era distante forse a prendere delle raccomandate da compilare nel banco in fondo alla posta, un uomo alto, snello, elegantissimo, una cravatta da favola, il marito. Il Matteo continua a ridere, irrefrenabilmente, smette solo per prendere respiro, ora poi ha pure il braccio e il dito tesi verso il papà. Io visibilmente in imbarazzo, mi giro e comincio a sperare che la fila vada più in fretta. Il papà entra nella scena inconsapevole e serio dice alla moglie: < Ma smettila, perchè sgridi Matteo, non fa niente di male, ride e allora?>. La madre è paonazza, vorrebbe dirgli il motivo, ma la posta è piena di gente ed alcuni in fila sorridono scomposti da alcuni minuti perchè anche loro hanno sentito la mia gaffe. Finalmente è il mio turno, pago e mi dirigo all'uscita, la gente mi guarda divertita, apro la porta e mi volto verso Matteo, ha le lacrime agli occhi, si trattiene a stento, lo guardo e lancio l'ultima freccia alla Troisi:
Cammino in salita e rido, rido, fino a scomparire dietro il sentiero...
Una risata li seppellirà era lo slogan degli anni settanta...
Buon ferragosto con il delizioso racconto di Stefano Benni, inoltre cliccando su I racconti di Stefano Benni (vedi copertina) puoi leggere tutti i racconti selezionati per te, puoi stampare il libro, rilegarlo e regalarlo agli amici...
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Diario delle vacanze: il dottor Norman |
Oggi finalmente c'è un tempo discreto, pioviggina. Abbiamo fatto il bagno, le meduse non c'erano, c'era solo uno squalo, ma è passato vicino a Luigino ed è morto di tonsillite in pochi istanti. Sul giornale ho letto che in Africa non c'è più un goccio d'acqua e nell'Artide i ghiacci si sciolgono a tempo di record, che il clima mediterraneo è fottuto e si prevedono tornadi mai visti. L'ho letto in un trafiletto tra le notizie della fusione tra Telecom, Cragnotti, Parmalat e la triade cinese.Verso sera la situazione è peggiorata. Si è messo a nevicare. Luigino è stato punto da una nuova zanzara tropicale, mamma starnutisce come un locomotore. Ma papà ha detto che bisogna reagire e fare il bagno, si è fatto prestare una tavola da surf e si è lanciato contro un'onda di sei metri. E' rimbalzato sulla cima di un pino, al centro del solito incendio.Il dottor Norman stava rassicurandolo spiegandogli che era successo qualcosa di simile nel 1789, ma papà gli ha tirato un pugno in faccia di incredibile potenza, scardinandogli metà dei denti, poi lo ha rassicurato dicendo che aveva dato un pugno molto peggiore a un suo compagno di scuola nel 1956, e quindi il pugno doveva considerarsi nella norma.A sera abbiamo arrostito delle bistecche di medusa sulla schiena di Luigino e mamma si è ripresa dall'asma inalando dalla marmitta della macchina. Sembra che abbia una sindrome di dipendenza dal benzene. Papà sta facendo le valigie e piange. Io ho acceso la radio e ho sperato in qualche buona notizia. C'era una lite tra maggioranza e opposizione sui parcheggi da assegnare alle loro auto blu, esattamente uguale alle quindici liti precedenti. Poi c'erano tutti gli indici Mibtel, Nasdaq, e le novità degli amori Vip in Costa Smeralda, il calciomercato e la moda inverno-inverno. Non una parola sull'aria, sugli oceani, sul mio febbrile e alluvionato futuro. Perciò ho deciso di farla finita. Sono andata in riva al mare e ho camminato nell'acqua, aspettando che le onde mi sommergessero. Sfortunatamente il mare era ghiacciato. Vorrei sapere che cosa ne pensa il dottor Norman, ma non riesce ancora ad aprire la bocca. Mi sono sdraiata sulla sabbia e ho pensato: come pretendete che facciamo due settimane di vacanze intelligenti se vi comportate da stupidi tutto il resto dell'anno? Ho contato le stelle. Erano due, tra nuvole nere e vapori di petrolio. Poi mi sono addormentata tutta agitata pensando: beati quelli che hanno paura degli scippi.
Non la solita crostata, ma una con base di biscotto e crema di “finto” cioccolato. La base punta su un abbinamento un po’ diverso preparato con il cocco, che le dà la crocantezza, e la crema di sesamo, che le dà un sapore abbastanza particolare aiutandola a rimanere friabile. La crema nonostante il sapore di cioccolato, in realtà è molto leggera ed è realizzata principalmente con la patata dolce e il cacao. Il tutto insieme crea una crostata unica dal sapore indimenticabile che potete decorare con frutta a vostra scelta.
Ingredienti per la base:135 g di farina di riso
75 g di zucchero di canna
60 g di farina di cocco
150 g di crema di sesamo (tahina)
75 g di acqua calda
2 cucchiaini di lievito per dolci
75 g di zucchero di canna
60 g di farina di cocco
150 g di crema di sesamo (tahina)
75 g di acqua calda
2 cucchiaini di lievito per dolci
Ingredienti per la crema:850 g di polpa di patata dolce
100 g di zucchero di canna
50 g di cacao amaro in polvere
45 g di melassa
30 g di burro di arachidi
1/2 cucchiaino di sale fine
1 pizzico di vaniglia
200 g circa di frutta di bosco a scelta
100 g di zucchero di canna
50 g di cacao amaro in polvere
45 g di melassa
30 g di burro di arachidi
1/2 cucchiaino di sale fine
1 pizzico di vaniglia
200 g circa di frutta di bosco a scelta
Procedimento per la base:In una ciotola setacciate la farina di riso, poi aggiungete lo zucchero, la farina di cocco e il lievito e mescolate tutto. Versate al centro della farina la crema di tahina e l’acqua e amalgamate tutto fino ad ottenere un panetto morbido e compatto. Avvolgetelo con della pellicola per alimenti e mettetelo a riposare per circa 15 min nel frigo. Passato il tempo prendete una teglia da crostata di diametro di 26 cm e imburratela con burro di arachidi. Poi foderatela con l’impasto lasciandola senza bordi. Dopo bucherellate il fondo con una forchetta e infornatela a 180° in modalità statica, in forno già preriscaldato, per circa 15 minuti. Sfornate la base e lasciatela raffreddare su una gratella.
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