martedì 22 agosto 2017

Non solo gli orsi




Il sistema in cui viviamo si presenta sempre con due facce, identiche nell'annientamento della prospettiva-costruzione di liberazione a cui tutti aspiriamo, ma completamente diverse nell'approccio sistemico. Da un lato, la faccia violenta, severa, intransigente che terrorizza ogni spinta all'emancipazione. Essa, si fa varco utilizzando tutti i mezzi di cui dispone per frenare la crescita di ognun": tribunali, carcere, cliniche, lavori umilianti, metodi burocratici che nascondono il filo di arianna, creazione di edifici alti e lussuosi per imprimere invidia in coloro che hanno aspirazioni mediatiche o conformi. Dall'altro lato, la faccia sorniona, amichevole, di colei che comprende, appagante, altruista, benevola. Ecco quindi che l'incanto si fa breccia: ipermercati aperti di notte e la domenica per i lavoratori da 80 ore settimanali, isole ecologiche per la barzelletta della differenziata (ottimo colpo di teatro, quasi riuscito, a parte qualche piccola scaramuccia nei paesi discarica lontani, al di là dell'oceano), carta quotidiana esibita come filigrana d'oro per i credenti, serate di gala per raccogliere fondi e farci sentire utili e generosi, fondazioni per l'infanzia erette da moloch sanguinari, energia alternativa per le tasche già gonfie di chi ha già rubato (ecco l'alternativa, cambiare la tasca, la prima è sazia), automobili che camminano da sole alimentate dai fiori verdi, artefici devastatori dell'abbassamento del piombo, (menzogne dal sapore salmastro, quanti fiori avete sradicato e bruciato in paesi dimenticati per l'infinita voracità?). E poi ancora. Autostrade rette per raggiungere un attimo di respiro, corsie preferenziali per chi ha la carta oro, quartieri illuminati per la sicurezza e il disprezzo di coloro che sopravvivono al buio, crociere per assomigliare a idoli di cartapesta, televisori grandi quanto le piccole stanze di una vita senza finestre. Ogni tanto mi chiedo: perchè frignate quando guardate un film sociale, lacrime di coccodrillo (termini inutili per moltiplicare la distanza tra il Noi e loro) quando poi elargite solo odio, perchè urlate compassione verso alcun" ma pensate disprezzo verso tutti gli altri, perché sghignazzate spiritosi e battute esilaranti verso le persone che avete aiutato, in tutti modi, a salire sui troni, perché insultate il fratello che chiede aiuto, perché aizzate la vostra frustrazione nei confronti del bisognoso. Non servono i punti interrogativi, conferme del successo dell'apparato repressivo. Così come gli eserciti non miglioreranno le nostre condizioni di vita e non porteranno pace nelle nostre case, così i supermercati della disperazione non guariranno le nostre ferite. Il potere, che tutto controlla, non aiuta a salire i gradini dallo status di emarginato, fa lo sgambetto, spinge a precipitare sempre più a fondo. Quando, quando sarà chiara questa ovvia realtà, quando. Dobbiamo morire per svegliarci? Le lacrime non servono a niente, non aiutano colui o colei che crepano per i sogni artificiali democratici, non aiutano. Cosi come tutto quello che scrivo serve solo come carta straccia per accendere la stufa. Almeno a qualcosa di utile serve.
Olmo

Non solo gli orsi

Boicottaggio del Trentino per l'uccisione dell'Orsa?
Ma anche no!
Di Olmo Vallisnera
"Comprendo esattamente la rabbia e la stanchezza, così come comprendo l'impulso ad agire senza riflettere in profondità le questioni che stanno dietro questa uccisione.

Potete immaginare quanto sia incazzato.


Non ho detto che la forma di lotta del boicottaggio è inutile "tout court" ma il boicotaggio quando ha funzionato, e penso alla francia per mc.donald negli anni novanta, aveva interessato la base degli agricoltori.
Le reti e gli ausili anti lupo o orso non vengono dati in completo, ma solo in parte, i pali e le batterie sono a carico dei contadini, e questi ultimi, che sono discriminati da un secolo ( mai dimenticare che l'Alto Adige ha subito violenze e torture dal fascismo, con rapimenti dei figli e inserimento di coppie venete per eliminare la razza, (ecco perché negli anni sessanta in tirolo facevano esplodere i tralicci e sparavano ai carabinieri, 40 carabinieri sono morti in quegli anni )), le odiano le istituzioni.
Poi è vero le delegano, ma questo accade in ogni angolo del mondo.
Boicottare ad esempio le mele, non vai a colpire la Melinda che, come multinazionale, esporta l'80% all'estero, ma vai a colpire i contadini, che spesso non hanno livore nei confronti degli orsi, a parte qualche eccezione.

(……) Le forme di boicottaggio sono formidabili ( individuali e collettive ), quando vai a toccare gli interessi di chi comanda e opprime, non di chi è già oppresso.
Mettersi davanti alla provincia autonoma e riempirli di letame ( come in norvegia ), assume lotta ben differente e più incisiva, per fare un esempio.



Aprire corridoi di tutela per gli orsi ( che vivono, per fare chiarezza, in solo quattro zone del trentino e non dappertutto), è un'altra forma di lotta che in Messico ha funzionato, ma in Messico erano decine di migliaia e controllavano chilometri di foresta, da noi la situazione è differente, pochi si muovono e si mettono in gioco.
Io sono tre mesi che parlo con la gente di qua, cerco nel mio piccolo di sensibilizzare, i contadini non sono coglioni, i politici ....... !!!

Sapete quanti camosci e cervi e caprioli hanno ammazzato dal 1° agosto?
In 14 giorni complessivamente 300 ma l'opinione pubblica vede solo ed esclusivamente gli orsi.
Fa male fare classifiche ma vi assicuro che i camosci sono pochi e a rischio. L'orso fa notizia!!!
La classe politica,

quella va colpita, non i comuni poveri cristi che vivono di mele, vendute alle grosse aziende.


Volete boicottare coi controcazzi, bene, venite in massa in trentino alle sedi della provincia, alle succursali di caccia, nei laboratori dove studiano i comportamenti dell'orso e le dinamiche di cattura, davanti alle sedi dei



guardiacaccia collusi con le doppiette.
Colpire a caso dicendo non andate in trentino vi assicuro che nei palazzi se la sghignazzano da giorni, poi, ognuno è libero di lottare come meglio crede." 

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