Galline
In gabbia sono immobili
obbligate all'immobilità
bloccate, quasi sempre sole
private del sole
Il pavimento e' una rete
intrecciata di ferro
che termina al soffitto
per continuare in eterno
A terra strisciano, senza spazio
indicibile il loro sguardo
calpestate a morte dalle sorelle
che cercano disperate
un esile alito di ossigeno
un ultimo sogno di vento
negato dai neon accecanti
che bruciano la pelle, lo sento
In fattoria corrono
ma sono oggetto di scambio
prodotti sostenibili
merce ruspante, acquisti biologici
vendita genuina al dettaglio
tradizione, tranquilli, senza guadagno
Gabbia, terra, fattoria
diverse sulla carta
lontane e distanti
si legano per il fine
identico e brutale
dal nome sfruttamento
singolarità spazzata
dei numeri e' un tormento
Le sorelle ribelli
ferite aspettano
una via di fuga
antica e mai morta
becchi sulle gabbie
unghie nella terra
ali in fattoria
per una ingiusta agonia
Lottano per la libertà
di volare via...
Oggi, 25 Aprile, è l’anniversario della liberazione d'Italia. Liberazione, questa è forse una delle parole più importanti della nostra lingua. Vi siete mai fermati a riflettere su cosa sia realmente la libertà? A quanto siete fortunati ad essere liberi di scegliere come vivere? Senza essere costretti a supplicare ogni minuto della vostra vita? Essere liberi da schiavitù, paura, sofferenza… esseri liberi dalla tortura?
Normalmente le persone non si fermano a riflettere sul concetto di libertà. È comprensibile che accada, soprattutto quando la libertà è un bene che non si è dovuto conquistare con fatica e sofferenza. Quando si è liberi fin dalla nascita è difficile riuscire a percepire la libertà come una condizione indispensabile per poter vivere.
Ma lo è.
Pensate a come potrebbe essere una vita fatta di abusi, violenze, privazioni. Pensate a come potreste sentirvi a vivere dentro a delle gabbie che non vi permettono nemmeno di alzarvi, a dover vivere ammassati tra i vostri simili, a non poter vedere la luce del sole, a dover respirare solo fetore. Immaginate di dover vivere così, nel dolore e nella malattia, costretti ad ascoltare le urla dei vostri amici, dei vostri genitori, dei vostri figli che vengono maltrattati, sgozzati, scuoiati, cucinati. Provate a pensare di dover vivere in questo modo per mesi o addirittura anni, sperano che il vostro turno non arrivi mai.
O pregando che arrivi al più presto.
Questa è la condizione in cui vivono IN QUESTO PRECISO MOMENTO, MILIONI di esseri senzienti negli allevamenti. E per quale motivo? Per fare in modo che noi possiamo sopravvivere?
No.
Tutto questo succede solo a causa delle nostre abitudini alimentari (abitudini, NON reali necessità). Tutta questa tortura è causata dalle nostre scelte quotidiane, dal cibo che pretendiamo di avere nelle nostre tavole, dagli indumenti che pretendiamo di indossare, dai prodotti di bellezza che pretendiamo di usare.
Oggi si festeggia la liberazione del popolo italiano, un popolo che come tutti gli altri dispensa sofferenza e morte. Un popolo che fa parte del genere umano, l’essere vivente più spregevole di questo mondo. Un essere vivente che si è sempre dimostrato egoista, avido, cinico, spietato, diabolico. Una forma di vita che si distingue da tutte le altre per il suo marcio raziocinio, quella diabolica capacità di formulare dei “ragionamenti” che lo rendono stupido, cieco, insensibile.
Oggi a festeggiare la libertà è l’unico essere vivente che NON la merita. Ma gli animali, questi esseri meravigliosi e innocenti, quand’è che potranno festeggiare la loro libertà?
Questo dipende da noi. Ognuno di noi è in grado di cambiare le cose, a partire dalle piccole scelte quotidiane.
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Rifletti un attimo su cosa MANGI, cosa INDOSSI, quali PRODOTTI usi, quali LUOGHI visiti, a quali SPETTACOLI assisti.
Rifletti su quali sono le tue scelte quotidiane e prendi coscienza.
I seguenti post ti svelano la verità che si nasconde dietro al tendone. Guarda con i tuoi occhi.
Industria alimentare:
► www.tiny.cc/GA-Industria-Alimentare
Industria dell’abbigliamento:
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Sperimentazione animale:
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Circhi:
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Zoo:
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