"All'amor tuo preferisco l'Idea"
Quante volte ci siamo sentiti ripetere:
E poi risate allegre, ilarità, e alle volte anche disprezzo.
Ecco, ogni tanto bisogna, necessariamente, far ricordare a quelle persone che pensano che l'anarchia sia un movimento regionale, una sorta di pagliacci al servizio del sistema, che, sono state proprio le anarchiche a salvarvi il culo nelle manifestazioni. Non una volta ma mille. E' vero siamo pochi, ce ne faremo una ragione. Non siamo l'uno per cento, probabile, ma esistiamo. Purtroppo per motivi di spazio, nel video non sono riuscito a mettere le foto delle manifestazioni anarchiche in Palestina, Uruguay, Giappone, India, Canada, Australia, Egitto, Polonia, Brasile, Cina, Germania, Portogallo, Colombia, Ungheria, Norvegia. Mi perdonerete.
Siamo passati attraverso due secoli di soprusi e oppressione, violenze e torture e pensate veramente che una battuta stupida possa farci demoralizzare.
Che ingenui che siete...
Il nostro sorriso è presente
in cima alle barricate
non nei palazzi puliti
a sorseggiare
il nettare del Capitale
Siamo pochi, lo sappiamo
voi siete tanti, forti e belli
ma l'anarchia è solidarietà
amore di sorelle e fratelli
E quando il sistema crollerà
sarete proprio voi
soldatini impauriti
a cercare il sorriso amato
dei reietti senza Stato...
"Visto dall’alto il mondo è un altro mondo"
di Marco MauriziViste dall’alto le nostre grandi imprese umane sembrano minuscole e irrilevanti, un formicolare di affaccendati tristi.
Viste dall’alto le vite di tutti gli esseri viventi che adornano la terra appaiono, in un colpo d’occhio e di ali, come una cosa sola.
Zampe esili tastano il mondo e ne saggiano la consistenza, aggrappate ad un ramo o ad un filo ma pronte a volare via ad ogni istante.
Legate ad ogni cosa e fissate a nulla, le zampe di una libertà che pesa poco sulle cose perché del peso delle cose sa fare a meno.
Un mondo dove si è in tanti eppure c’è tanto spazio.
Un mondo dove le case si costruiscono con dedizione per sé e i propri figli, pezzo dopo pezzo, con l’intelligenza seria di chi misura il tempo con il metro della cura.
E che si abbandonano, senza rimpianti, quando il tempo giunge a maturazione.
Un mondo dove la velocità è un valore che si somma alla saggezza, dove non c’è ansia del futuro perché ogni gesto è costruito sulla fiducia. Perché per imparare a volare occorre fidarsi e lasciarsi andare.
E poi le ali. Il dono del volo, la capacità di sentire il proprio corpo sciogliersi nell’aria, l’elemento del vuoto che ti sostiene, il possibile che si fa orizzonte, la libertà che si incarna in una parabola danzante.
Ridicoli, imbarazzanti e spaventosi al confronto, Icaro, Leonardo e i fratelli Wright.
La nostra invidia per gli uccelli è senza pari dall’alba dei tempi.
Ci guardano dall’alto – benché non dall’alto in basso – e questo a noi non va.
Non sopportiamo che esista una prospettiva al mondo che non sia la nostra.
Visto dall’alto il mondo è un altro mondo.
E così quell’altro mondo che ci affascina e deprime, perché mostra le mancanze del nostro, preferiamo chiuderlo in gabbia.
Perché la meraviglia delle cose pretendiamo possederla piuttosto che sfiorarla con le zampe come loro: anche se così facendo ne perdiamo irrimediabilmente l’essenza.
E se non possiamo averla preferiamo che non sia, che avvizzisca della nostra stessa tristezza.
Eppure avremmo molto da imparare dagli uccelli se decidessimo di aprire le gabbie e seguirne le impronte delicate.
Impareremmo a guardare il mondo sottosopra.
Che è poi l’unico modo per poterlo raddrizzare.
Fonte: Fine dello specismo
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Tutti noi antispecisti vorremmo che tutti gli animali fossero liberi, ma al momento attuale l'unica soluzione auspicabile sarebbe che l'essere umano sparisse dal pianeta terra, come descritto nella parte iniziale del post, nel frattempo che questa eventualità si concretizzi (e dai cambiamenti climatici in atto, non dovrebbe essere un momento tanto lontano, noi umani siamo seduti sul ramo dell'albero che stiamo segando, e manca pochissimo alla catastrofe), bisogna pensare agli animali liberati dagli allevamenti e dai macelli, in Italia e nel mondo esistono tanti rifugi o santuari per animali liberati, e bisogna aiutarli, a supporto di questi luoghi magici, da qualche mese ho formato un gruppo su Facebook: Canapa e Vegan per I Rifugi di Animali Liberi, al momento siamo oltre quattromila iscritti, vorrei che mi deste una mano a farlo crescere, invitando ed iscrivendo i vostri amici;
I rifugi si possono aiutare in tanti modi, il più semplice è destinare l'otto per mille sulle dichiarazioni dei redditi, oppure organizzare delle cene benefit nelle vostre città a favore dei rifugi in ristoranti e locali solo vegan (Non finanziamo gli sfruttatori di animali), ma soprattutto si possono visitare e conoscere gli umani e non umani ospiti delle strutture.
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