domenica 16 settembre 2018

Ippoasi la Fattoria della Pace onlus

Ippoasi, fattoria della pace


Prima di Terra il tuo nome era IT069990000440 , il codice identificativo che appariva sui cartellini gialli appesi alle tue orecchie. Non eri una persona, ma solo un corpo che non contava, uno dei miliardi cresciuti in serie e destinati ad una vita di soprusi, indifferenza, dolore, oblio, morte. 

Nell’instabilità delle cose, qualcosa rimane, anche i miracoli. Sei stata liberata nel 2009, insieme con la tua compagna Luna: avevate vissuto per tutta la vita chiuse al buio in una stalla. La luce del sole, il brillare dei prati, il rumore del vento, i movimenti di altri individui, ogni cosa bella vi terrorizzava, perché non l’avevate mai provata prima. Eravate impreparate e avete affrontato un percorso di riabilitazione che è durato per due lunghissimi anni.

Scriviamo queste parole nove anni dopo. Molte cose sono cambiate, molte persone sono arrivate e molte altre sono partite. Quello che sempre rimane siete voi, il cuore pulsante di un luogo che non è solo un luogo, ma un sogno appassionato.

L’anno scorso Luna è volata sul ponte e ieri è toccato a te. Terra, ti sei appropriata della tua libertà, l’hai assaporata giorno dopo giorno e ne hai fatto qualcosa di meraviglioso: hai dimostrato a decine di migliaia di persone chi è davvero una mucca affrancata da una vita di sofferenza.

Ti siamo stati accanto ogni giorno, con tutto l’amore e la dedizione di cui siamo stati capaci. Sotto al sole dell’estate, alla pioggia battente, stanchi e sfiancati. L’abbiamo fatto con gioia, perché ti amiamo con tutto il cuore e ti ameremo per sempre.

Ci piace sognare che tu sia di nuovo in compagnia di Luna.

Arrivederci, cara amica.



Ippoasi la Fattoria della Pace onlus

Ippoasi la Fattoria della Pace supportata dal nostro gruppo Facebook Canapa e Vegan per I Rifugi di Animali Liberi è un luogo magico, si trova in Toscana in provincia di Pisa, è il luogo dove circa dieci anni fa, esattamente una notte di capodanno ho aperto gli occhi sullo sfruttamento degli animali, ho conosciuto tanti animali liberi, cavalli, mucche, maiali, galli e galline, e da quel giorno non mi sono più cibato di animali e derivati, ecco la storia:

Ippoasi è un Santuario di animali liberi che sorge nel verde cuore del Parco di San Rossore, a San Piero a Grado (PI). Al suo interno hanno trovato salvezza da morte certa diversi animali tradizionalmente definiti “da reddito”: mucche, asini, cavalli, maiali, cinghiali, capre, galli, galline, anatre, conigli. Questi individui, sottratti da situazioni di profonda sofferenza, vivranno per sempre nel magico luogo dove hanno potuto ritrovare la propria natura e dignità, totalmente liberi di muoversi nei quasi quattro ettari a loro disposizione, senza essere in alcun modo sfruttati ma godendo semplicemente della compagnia gli uni degli altri.

Il rifugio è quindi prima di tutto la casa degli animali. Ci piace definire il nostro approccio con il termine “gestione naturale”: al suo interno, infatti, cerchiamo di rispettare nella maniera più assoluta le esigenze specie-specifiche di ogni individuo, rifacendoci all’esempio che ci forniscono i selvatici e attenendoci appunto alle preziose lezioni che ci elargisce la natura. Il Santuario ha una capienza limitata e può ospitare, oltre agli animali residenti, anche quelli in stallo provvisorio e a pensione.

All’interno di un luogo come Ippoasi vengono accolti individui segnati da gravi traumi psico-fisici, i quali affrontano percorsi di riabilitazione che si concludono in maniera sempre positiva. Il segreto di tali successi? Sicuramente la gentilezza sincera, il rispetto e l’amore delle volontarie e dei volontari, che forniscono un appoggio non indifferente e costante nel tempo. Il ruolo più importante, però, lo svolgono proprio gli altri animali, con i quali si possono cominciare ad intraprendere relazioni affettive.

Gli animali da branco riescono qui a soddisfare questa fondamentale esigenza sociale e a ritrovare nel tempo il proprio equilibrio naturale, i ritmi dettati dall’istinto e una personale consapevolezza di sé stessi. Un vero e proprio miracolo, per moltissimi di loro, soprattutto dopo aver trascorso intere esistenze magari chiusi in minuscoli box, legati a catena per le corna in completa solitudine, reclusi in gelide gabbie o prigionieri in lager dai quali si può sperare di uscire in un unico terrificante modo.

Ad Ippoasi tutti gli animali hanno un nome: nessuno di loro verrà mai più considerato come un mero oggetto, ma solo amato e rispettato nella sua unicità e insostituibilità.

Affrancati dalla schiavitù di dover produrre, sacrificando la loro stessa vita, questi animali assumono in questa Fattoria un ruolo nuovo che arricchisce e assicura loro serenità. Diventano infatti ambasciatori del Regno Animale, esemplificazione vivente della specie a cui appartengono ma anche carichi di individualità (ognuno ha la sua storia, il suo carattere, le sue preferenze, ma tutti agiscono anche in conformità con quanto la natura nei secoli ha plasmato in loro).

I visitatori quindi, specialmente bambini, possono venire qui per conoscere ogni animale per la sua individualità particolare, scoprendo così quanto tutti loro siano dotati di una personalità propria che li rende individui unici. Ma l’esperienza si può approfondire, perché grazie alla sapienza di accompagnatori adeguatamente formati ed alla domesticità degli animali, questo incontro diventa rapporto, diventa relazione, addirittura terapia. Le scolaresche, ma anche i singoli, potranno quindi visitare la struttura ed essere accompagnate in questo percorso di conoscenza ed esperienza relazionale che speriamo possa portare ad un maggior rispetto per gli animali ma anche per tutte le altre alterità. Proprio per il rispetto nei confronti degli animali, che non si intendono mercificare, per tali visite chiediamo un contributo responsabile, interamente a sostegno del progetto.

A Ippoasi tutti possono trovare un luogo di pace dove poter esperire fiducia reciproca e totale accettazione. Per questo motivo abbiamo stretto convenzioni con Sert di Pisa, Tribunale di Pisa e con Uepe sez. di Pisa per lo svolgimento di lavori di pubblica utilità o per dei progetti educativi particolari.

COME AIUTARE IPPOASI:

Potete aiutarci con volontariato al rifugio, oppure adottando un animale a distanza, oppure con donazioni sul c/c dell’associazione:
Banca Popolare Etica IBAN: IT56B0501802800000000131885

L’adozione a distanza è il metodo più responsabile e decisivo per sostenere e aiutare gli animali liberi che abitano il rifugio. Attraverso questa forma di sostegno si garantisce in maniera attiva il loro mantenimento, contribuendo direttamente all’acquisto del cibo ad essi destinato. Abbiamo attribuito ad ogni ospite una quota di mantenimento mensile calcolata principalmente sui consumi alimentari.

ALCUNI OSPITI DELLA FATTORIA:

L'immagine può contenere: spazio all'aperto
Lolito

L'immagine può contenere: cielo, spazio all'aperto e natura
Cagliostro

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Peppa

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Rosalia e Giuseppe

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Corallo

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Gorilla

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Ursus




ISCRIVI, INVITA AMICHE E AMICI, AIUTAMI A FAR CRESCERE IL GRUPPO!

Tutti noi antispecisti vorremmo che tutti gli animali fossero liberi, ma al momento attuale l'unica soluzione auspicabile sarebbe che l'essere umano sparisse dal pianeta terra, come descritto nella parte iniziale del post, nel frattempo che questa eventualità si concretizzi (e dai cambiamenti climatici in atto, non dovrebbe essere un momento tanto lontano, noi umani siamo seduti sul ramo dell'albero che stiamo segando, e manca pochissimo alla catastrofe), bisogna pensare agli animali liberati dagli allevamenti e dai macelli, in Italia e nel mondo esistono tanti rifugi o santuari per animali liberati, e bisogna aiutarli, a supporto di questi luoghi magici, da qualche mese ho formato un gruppo su Facebook: Canapa e Vegan per I Rifugi di Animali Liberi, al momento siamo oltre quattromila iscritti, vorrei che mi deste una mano a farlo crescere, invitando ed iscrivendo i vostri amici;
I rifugi si possono aiutare in tanti modi, il più semplice è destinare l'otto per mille sulle dichiarazioni dei redditi, oppure organizzare delle cene benefit nelle vostre città a favore dei rifugi in ristoranti e locali solo vegan (Non finanziamo gli sfruttatori di animali), ma soprattutto si possono visitare e conoscere gli umani e non umani ospiti delle strutture.



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