Perché se solo ci si fermasse ad osservare veramente la vita di un cane randagio nato libero si potrebbe maturare quella consapevolezza di quanto questi esseri viventi non abbiano affatto bisogno degli insegnamenti degli esseri umani e né tantomeno della loro protezione.
Molti animalisti ogni giorno accalappiano questi cani privandoli per sempre della loro libertà e dei loro affetti, per paura che l’uomo possa fargli del male, da un punto di vista emotivo comprendo questa sensazione ma è bene prendere coscienza che anche ogni animale umano ogni giorno è sottoposto a molteplici reali pericoli, come: essere investito da una macchina, essere coinvolto in un qualsiasi incidente stradale o di altro genere, o essere ucciso da un delinquente...solo che nessuno si sognerebbe mai di venirci a prendere per farci vivere per sempre fra quattro mura per non correre il rischio di vivere quella vita fatta di mille emozioni e sensazioni in cui il male e il bene si incontrano sempre.
Prima di pensare di salvare un randagio dalla strada chiedetevi se quell’animale vorrebbe veramente questo, perché togliere per sempre a un randagio la sua libertà, è come derubarlo per sempre della sua vita.
La Margherita centro per cani
Fonte: La Margherita
Quando diciamo che il cane è uno di famiglia, quando diciamo che è un grosso impegno, non dovremmo fermarci solo al fatto che bisogna alzarsi un'ora prima alla mattina o comprare del cibo in più o, ancora, occuparsi della sua salute.
Quello che è il vero, grande, impegno è che nella nostra vita è entrata un'altra persona, e che avremo a che fare con la sua emotività.
Se stiamo attraversando un periodo difficile così come ne vengono coinvolti i familiari umani viene coinvolto emotivamente anche il cane, e vivrà in quel momento il nostro stesso malessere, con l'aggravante che il più delle volte avrà la percezione delle angosce senza neppure poterne sapere il motivo, anche se il suo olfatto sa cogliere molte più cose di quante ne possiamo immaginare. Pure se non avrà informazioni dettagliate, la natura dei problemi che stiamo attraversando, le emozioni che ci stanno sconvolgendo, le capisce perfettamente. E se c'è una persona malata in famiglia, o ci sono tensioni tra i membri, o la situazione economica rende tutti più insicuri e destabilizzati il cane è in grado di comprenderlo molto bene.
Pensare che, per non renderci le cose più difficili, possa "per un attimo" mettersi da parte e collaborare potrebbe essere inverosimile, perchè reagirà alla situazione secondo il suo profilo, esattamente come noi: potrà mettersi in un angolo se è un individuo introverso e riservato, oppure potrà farsi carico e affrontare la situazione a modo suo nel caso fosse un soggetto più attivo, incline a prendersi maggiori responsabilità e a cercare di portare il suo contributo; e potrebbe farlo in modo confuso se manca degli strumenti adeguati.
In entrambi i casi, sia che si defili sia che diventi maggiormente protettivo, comprese tutte le mille sfumature che stanno in mezzo a questi estremi, il nostro compito è quello di prenderci cura della sua emotività come ci prendiamo cura di quella degli altri componenti della famiglia, perchè lui si sta prendendo cura della nostra, e lo fa come lo sa fare un cane e come la sua indole glielo suggerisce.
Questo è il vero, grande impegno che comporta la sua presenza nella nostra vita, che se nella routine quotidiana può essere affrontato con una certa disinvoltura diventa un elemento importante nelle situazioni straordinarie.
Cerchiamo quindi in tali frangenti di non dedicarci solo alle sue esigenze fisiche, sottovalutando il fatto che anche le sue esigenze emotive sono mutate.
E' in questi momenti, infatti, che la famiglia si conta; e si racconta.
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