domenica 11 novembre 2018

La Margherita centro per cani

L'immagine può contenere: albero, pianta, cane, spazio all'aperto, natura e acqua

L'immagine può contenere: cane e spazio all'aperto

Perché se solo ci si fermasse ad osservare veramente la vita di un cane randagio nato libero si potrebbe maturare quella consapevolezza di quanto questi esseri viventi non abbiano affatto bisogno degli insegnamenti degli esseri umani e né tantomeno della loro protezione. 
Molti animalisti ogni giorno accalappiano questi cani privandoli per sempre della loro libertà e dei loro affetti, per paura che l’uomo possa fargli del male, da un punto di vista emotivo comprendo questa sensazione ma è bene prendere coscienza che anche ogni animale umano ogni giorno è sottoposto a molteplici reali pericoli, come: essere investito da una macchina, essere coinvolto in un qualsiasi incidente stradale o di altro genere, o essere ucciso da un delinquente...solo che nessuno si sognerebbe mai di venirci a prendere per farci vivere per sempre fra quattro mura per non correre il rischio di vivere quella vita fatta di mille emozioni e sensazioni in cui il male e il bene si incontrano sempre.
Prima di pensare di salvare un randagio dalla strada chiedetevi se quell’animale vorrebbe veramente questo, perché togliere per sempre a un randagio la sua libertà, è come derubarlo per sempre della sua vita.



La Margherita centro per cani

Il centro per cani "La Margherita" propone incontri e attività che hanno l'obiettivo di aiutare umani e cani a comprendersi meglio e a vivere insieme nel pieno rispetto l'uno dell'altro.

Per stare bene nel mondo un cane deve prima di tutto essere in equilibrio con il suo sé interiore, con la sua natura di cane. Su questa solidità potrà poi costruire le competenze necessarie ad adeguarsi al contesto in cui vive. Imparare a controllare le proprie reazioni, conoscere se stesso, le proprie capacità e i propri limiti, sviluppare un ampio repertorio comportamentale così da potersi esprimere con diverse sfumature e a vari livelli, sono componenti fondamentali nel profilo caratteriale di un soggetto per il quale l’aspetto sociale è rilevante sopra ad ogni cosa. Negli anni siamo arrivate alla conclusione che solamente la frequentazione di figure appartenenti alla medesima specie possa creare i presupposti per uno sviluppo dell’individuo che abbia queste caratteristiche. Il fatto di comunicare prevalentemente attraverso i feromoni, di approcciarsi ad un mondo costituito per la maggior parte da odori, di avere una struttura morfologica di un certo tipo, di avere origini da predatore, pur contando sulla capacità adattiva del suo essere spazzino, sono elementi che portano un cane ad aver bisogno di modelli diversi rispetto a quelli che può offrire un essere umano. L’alleanza tra le due specie è un legame forte e può diventare anche molto intimo e speciale, e molto saldo, ma ciò che un cane può insegnare ad un altro cane non potrà mai essere sostituito dalla presenza di un uomo, per quanto abile egli possa essere. Per questo motivo abbiamo modificato, e continuamente modifichiamo, il nostro modo di lavorare, per cercare di migliorarlo provando a portare gli umani a più stretto contatto possibile con il mondo dei cani con cui vivono, nei limiti che a noi è permesso dalla nostra stessa natura. Solo se riusciamo a creare una complicità reale, dove non ci ergiamo a giudici o maestri, ma ci poniamo come amici che camminano a fianco, possiamo essere un valido aiuto nella sua vita. Un approccio di questo tipo affronta in un certo modo qualunque momento: da ciò che mangia, che deve essere il più possibile in linea con le esigenze non solo nutrizionali ma anche etologiche, a dove e come può trascorrere il suo tempo libero, e con chi, con l’obiettivo di creare i presupposti per una vita il più possibile vicina alle reali esigenze di specie, nei limiti dettati dal contesto in cui vive. Il fulcro del nostro operare sta proprio nel riuscire a trovare la strada che permetta al cane di esprimre se stesso senza entrare in conflitto con l’ambiente in cui vive, inserendovisi con armonia grazie alla possibilità di concertarsi con il suo gruppo familiare.


L'immagine può contenere: una o più persone e cane

Quando diciamo che il cane è uno di famiglia, quando diciamo che è un grosso impegno, non dovremmo fermarci solo al fatto che bisogna alzarsi un'ora prima alla mattina o comprare del cibo in più o, ancora, occuparsi della sua salute.
Quello che è il vero, grande, impegno è che nella nostra vita è entrata un'altra persona, e che avremo a che fare con la sua emotività.
Se stiamo attraversando un periodo difficile così come ne vengono coinvolti i familiari umani viene coinvolto emotivamente anche il cane, e vivrà in quel momento il nostro stesso malessere, con l'aggravante che il più delle volte avrà la percezione delle angosce senza neppure poterne sapere il motivo, anche se il suo olfatto sa cogliere molte più cose di quante ne possiamo immaginare. Pure se non avrà informazioni dettagliate, la natura dei problemi che stiamo attraversando, le emozioni che ci stanno sconvolgendo, le capisce perfettamente. E se c'è una persona malata in famiglia, o ci sono tensioni tra i membri, o la situazione economica rende tutti più insicuri e destabilizzati il cane è in grado di comprenderlo molto bene.
Pensare che, per non renderci le cose più difficili, possa "per un attimo" mettersi da parte e collaborare potrebbe essere inverosimile, perchè reagirà alla situazione secondo il suo profilo, esattamente come noi: potrà mettersi in un angolo se è un individuo introverso e riservato, oppure potrà farsi carico e affrontare la situazione a modo suo nel caso fosse un soggetto più attivo, incline a prendersi maggiori responsabilità e a cercare di portare il suo contributo; e potrebbe farlo in modo confuso se manca degli strumenti adeguati.
In entrambi i casi, sia che si defili sia che diventi maggiormente protettivo, comprese tutte le mille sfumature che stanno in mezzo a questi estremi, il nostro compito è quello di prenderci cura della sua emotività come ci prendiamo cura di quella degli altri componenti della famiglia, perchè lui si sta prendendo cura della nostra, e lo fa come lo sa fare un cane e come la sua indole glielo suggerisce.
Questo è il vero, grande impegno che comporta la sua presenza nella nostra vita, che se nella routine quotidiana può essere affrontato con una certa disinvoltura diventa un elemento importante nelle situazioni straordinarie.
Cerchiamo quindi in tali frangenti di non dedicarci solo alle sue esigenze fisiche, sottovalutando il fatto che anche le sue esigenze emotive sono mutate.
E' in questi momenti, infatti, che la famiglia si conta; e si racconta.

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