venerdì 27 settembre 2019

E’ fondamentale distruggere Greta Thunberg



"Come possiamo dubitare di essere tutti liberi per natura, dato che siamo tutti uguali? A nessuno può venire in mente che la natura, che ci ha fatti tutti uguali, abbia costretto qualcuno in servitù" 

(Étienne de La Boétie)

E’ fondamentale distruggere Greta Thunberg

E’ necessario sminuirla, ridicolizzarla, infangarla, ricorrere al vecchio e infallibile metodo del complotto, diffondere il sospetto che ci sia “qualcuno” dietro dietro di lei, interessi e burattinai. “Quella? Lo fa per soldi. Altro che”.
E’ necessario distruggere la figura Greta Thunberg, subito, immediatamente, prima che la gente, anziché chiedersi chi ci sia dietro di lei, cominci a chiedersi cosa ci sia dietro tutta questa violenza mediatica soprattutto del mondo “sovranista”, di politici e loro giornalisti da caccia.
Quando mai gli ambientalisti hanno fatto paura a qualcuno?
Quando mai abbiamo visto una simile potenza di fuoco contro contro Greenpeace? O contro il WWF? O Al Gore, o Leonardo Di Caprio. Contro persone e organizzazioni ben più solide, ricche, dotate e numerose di questa ragazzina con le trecce?
E allora perché è lei a fare paura?
Perché loro, i sovranisti, hanno capito qualcosa che il resto del mondo non ha ancora colto. E che forse nemmeno Greta stessa ha compreso.
E cioè che a fare paura di lei non è il suo ambientalismo.
Ma la sua età.
Non hanno paura delle battaglie ambientaliste di Greta, ma dei suoi 16 anni.
Le vecchie “ideologie” i vecchi sistemi di potere, avevano tutti qualcuno a cui rubare qualcosa. Il Capitalismo rubava ai lavoratori. Il Comunismo ai padroni. Il nazionalismo agli Stati conquistati. E così via.
Il Sovranismo è invece più insidioso e furbo perché ruba, sì, ma non orizzontalmente, non al popolo che c’è. La sua forza si basa sul derubare il popolo che ancora non esiste, che non sa di essere tale e che quindi non può lamentarsi, opporsi: i figli, le nuove generazioni, i proprietari del mondo di domani.
Tanto loro, i ragazzi, sono troppo occupati (come è giusto alla loro età) a fare video su Tik Tok per capire e ribellarsi. Sono le vittime perfette. Perché quando si accorgeranno di essere state derubate, sarà già troppo tardi.
Prendiamo l’esempio di casa nostra.
Prendiamo il nostro sovranista, prendiamo il suo anno di governo, i suoi programmi per il futuro, i suoi giornalisti. Quota100, deficit, spread alle stelle, promozione dell’ignoranza come valore e della cultura come qualcosa di brutto, di losco, di sospetto.
E poi Flat Tax, chiusura all’arrivo di migranti pur sapendo che nel 2050 il sistema pensionistico e sociale collasserà perché l’Italia sarà piena di pensionati e senza giovani a pagare loro la pensione.
E ancora: l’ammiccamento verso gli evasori fiscali trattati come vittime e non come carnefici, la velleità di distruggere l’Unione Europea, di tornare alla lira, e così via.
Fateci caso: sembrano tutte cose a costo zero. E lo sono. Oggi. Ma nulla è a costo zero. Tutto si paga. E i sovranisti, con la complicità forse inconsapevole di tanti padri, lasciano il conto ai ragazzi che oggi giocano a Tik Tok. Tutti.
Tranne lei. Tranne questa rompicoglioni di Greta Thunberg, che con la storia dell’ambientalismo rischia di fare ciò che Marx fece con gli operai, con i proletari: creare una coscienza di classe.
Greta rischia di creare una coscienza generazionale. Rischia di far capire a milioni, miliardi di giovani, di essere vittime di un mondo che li sta derubando di tutto. Fino a indurli a reagire, a dire basta. A far valere tutto il proprio peso.
Per questo bisogna fermare Greta Thunberg.
Perché è uno spettro che si aggira per il mondo.
E che sta gridando, forse senza ancora saperlo: “Giovani di tutto il mondo, unitevi”.


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"Ogni corpo è un Tempio Mistico. Tutte le Vite sono Divine" (cit.)

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