mercoledì 25 settembre 2019

I vivisettori fanno le vittime


"E' sintomatico che quei medici i quali non hanno esitato a denunciare la vivisezione sono sempre stati tra i più eminenti. Più che di una minoranza si tratta di una élite. Ma è sicuro che quando tutti gli aspetti di questa pratica ignobile quanto dannosa saranno finalmente portati alla luce, anche la maggioranza dei medici si convincerà che l'abolizione della vivisezione non è soltanto un obbligo morale per ogni persona che voglia definirsi civile, ma una necessità per la scienza medica stessa" 
(Hans Ruesch)


I vivisettori fanno le vittime
di Marina Berati

Fanno le vittime perché sentono minata la loro "libertà" di usare per i loro scopi le vere vittime, gli animali. Così, cercano di far credere al pubblico che ricerca = sperimentazione animale, equazione completamente campata in aria.

Del caso dell'esperimento sui macachi "Lightup", che coinvolge le università di Parma e di Torino, si sta parlando moltissimo in questi mesi, e con esso anche dell'inutilità e dell'infondatezza scientifica della sperimentazione su animali.

I vivisettori e vivisezionisti (vale a dire chi fa esperimenti su animali e chi sostiene questa pratica) iniziano dunque a fare le vittime, protestare, inveire contro gli antivivisezionisti e far credere al pubblico che senza sperimentazione animale la ricerca sia spacciata.

Dobbiamo preoccuparci per queste esternazioni e levate di scudi? No, anzi: prima non avevano bisogno di difendere la vivisezione, perché erano già tutti dalla loro parte. Se ora si espongono, vuol dire che qualcosa sta cambiando. Altrimenti avrebbero continuato a stare in silenzio come facevano fino a pochi anni fa.
L'iniziativa per salvare la vivisezione

I sostenitori della sperimentazione animale hanno lanciato pochi giorni fa, il 17 settembre, il manifesto e la petizione "Salviamo la ricerca biomedica italiana", su un sito che naturalmente non linkiamo.

Questo sito non si occupa affatto di ricerca in generale, ma si occupa soprattutto di difendere la vivisezione. Hanno come mission "Migliorare la qualità di Vita, attraverso la diffusione della cultura della Ricerca scientifica".

Il problema però è che vogliono far credere che la ricerca coincida con la sperimentazione animale e che chi è contro la sperimentazione animale sia anche contro la ricerca, una credenza davvero assurda. E meno male che affermano di essere contro le bufale... ma una bufala più grossa di questa non esiste. Perché è vero proprio il contrario: quella su animali non è vera ricerca, è spreco di vite e di risorse.

Quello che vogliono difendere non è la ricerca, ma solo il loro "diritto" di usare gli animali come più gli aggrada. Sostengono che "l'impiego degli animali per la ricerca è quindi incontrovertibilmente indispensabile."

Che sia "incontrovertibile" lo affermano loro, ma non trova certo riscontro nella realtà, visto che sono decenni che dagli scienziati stessi arrivano critiche verso questa pratica.
La bufala dei comitati etici

Anche sul sito della Fondazione Veronesi appare un articolo che dà contro - in modo anche offensivo e sopra le righe - alla battaglia per salvare i macachi dai tremendi esperimenti cui saranno sottoposti (se non si riesce a bloccare il progetto).

In quell'articolo vogliono far passare chi si oppone alla sperimentazione animale come esaltato, esagitato, estremista, ma gli estremisti sono quelli che si aggrappano a una pratica obsoleta e insensata, a ogni costo, senza voler sentir ragione.

Difendono inoltre l'esperimento sui macachi sostenendo che, se ha passato il vaglio dei comitati etici, significa che è valido e affermano che i comitati etici si occupano di controllare dettagliatamente sia il protocollo dell'esperimento sia la sua applicazione pratica.

In realtà, questi comitati sono formati per lo più dalle stesse persone che effettuano ogni giorno la sperimentazione su animali o la sostengono. Anche nel caso in cui qualcuno all'interno di un comitato si opponga, "le valutazioni di minoranza non solo non sono ascoltate, ma non è previsto che un parere negativo giunga al ministero." Questo ha spiegato in una recente intervista la dottoressa Susanna Penco, che fa parte di tali comitati da anni, con lo scopo di contrastare, quando possibile, le ricerche su animali (vedi intervista La vivisezione e la legge: come sono cambiate le cose?).

A volte capita che il Ministero rigetti una ricerca, ma non è certo frequente e il fatto che una ricerca sia stata approvata da uno o più comitati etici significa ben poco. Siamo ancora ben lungi dall'avere degli strumenti per contrastare il proliferare degli studi su animali attraverso i "comitati per il benessere animale".

Inoltre, come spiega ancora la dottoressa Penco: "Va notato tuttavia che la valutazione della sofferenza degli animali è fatta in termini di 'costi/benefici': se lo sperimentatore considera il 'beneficio' abbastanza elevato, per la legge è lecito che anche la sofferenza sia alta."
Continuiamo la diffusione al pubblico

La lotta antivivisezionista sarà ancora lunga, ma che i vivisettori sentano minacciati i propri privilegi è positivo. Continuiamo a informare le persone, affinché smettano di sostenere questa pratica col proprio denaro.

Diffondi:


La campagna Per una ricerca di base senza animali, per invitare le persone a non fare donazioni alla associazioni per la ricerca che finanziano la sperimentazione animale.


La campagna No al 5 per mille alla vivisezione!, sullo stesso tema.


Il video "Perché No Vivisezione" che spiega cos'è oggi la vivisezione, quali sofferenze comporta per gli animali, come sia totale la sua inutilità per la ricerca medica.

Fonte: Agire Ora

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Il 2/10/2019 IL PARLAMENTO UE DISCUTE LA RICHIESTA DI DEFINITIVA ABOLIZIONE! IL LORO VOTO DIPENDERÀ DALLA NOSTRA VOCE

Il Parlamento Europeo finalmente, fra pochissimi giorni, discuterà per la prima volta una richiesta di definitiva e immediata abolizione della vivisezione, a tutela della salute umana, della sicurezza ambientale e del progresso della medicina.

Sono serviti anni per arrivare a questo momento: Ora è il momento di farci sentire per ottenere tutto ciò per il quale abbiamo lottato! Serve il sostegno di tutti per poter vincere questa battaglia storica. E’ necessario che i deputati che saranno chiamati a decidere siano informati della realtà denunciata dalla petizione e della responsabilità della loro azione. Gli organizzatori della petizione parteciperanno al dibattito e chiedono a tutti i cittadini di farsi portavoce della necessità che i nostri rappresentanti prendano in esame tutti i dati presentati prima di esprimere il proprio voto. Questo è l’unico modo perché votino ‘Si’ e per cambiare la storia!!

La documentazione della petizione include il documentario Hidden Crimes (Crimini Nascosti), in cui sono presentate numerose interviste a medici ed esperti che spiegano non solo l’inutilità della vivisezione, ma quanto questa sia dannosa all’uomo. Raramente un singolo documento è stato in grado di offrire una visione così chiara e completa di cosa sia la realtà della vivisezione, distruggendo ogni mito sulla sua utilità scientifica.

Durante la scorsa legislatura siamo riusciti a far riaprire la petizione presentando una documentazione che prova che le affermazioni della commissione europea, che avevano portato alla chiusura della petizione, non si basano su nessun fatto concreto, ma che al contrario le ragioni per la abolizione sono valide e fondate su dati reali! Questo successo non sarebbe mai stato possibile senza una forte pressione dell’opinione pubblica verso i parlamentari affinché la nuova documentazione fosse esaminata.

Oggi siamo di fronte ad un nuovo Parlamento appena eletto. Ancora una volta è fondamentale che la discussione avvenga concretamente sulla base dei dati presentati! E questo accadrà solo se ci sarà una forte pressione da parte dell’opinione pubblica sui membri della commissione affinché prendano atto della documentazione e intervengano nel dibattito. Questo è di fondamentale importanza perché durante il dibattito ci sarà poco tempo per illustrare quanto sottoposto in questi anni al Parlamento, così come alla Commissione europea che finora ha spinto per il mantenimento della vivisezione. Gli unici che potranno intervenire concretamente e determinare il corso della discussione sono i nostri rappresentanti.

Molti di loro potranno avere una reale conoscenza di questa iniziativa – per la quale generalmente prima del dibattito ricevono solo una breve sintesi di poche righe – solo se noi sostenitori li invitiamo a prendere atto della documentazione nella sua interezza.

Gli organizzatori della petizione hanno già inviato a tutti i membri della commissione per le petizioni i riferimenti della documentazione spiegando l’importanza della discussione. Ma sono soprattutto i coordinatori – ossia i capi-gruppo dei membri della commissione - coloro che possono sollecitare i deputati a dare massima attenzione a questo dibattito.

4 anni fa la petizione era stata chiusa senza essere neppure stata discussa e sulla sola base della risposta della Commissione europea. Con un impresa storica siamo riusciti ad ottenere l’impossibile, la petizione è stata riaperta e il 2 ottobre verrà discussa in aula. Abbiamo atteso e lottato anni per arrivare a questo momento, e ora dobbiamo mostrare a tutti la vera volontà dei cittadini. Facciamoci presenti inviando a tutti i coordinatori una mail a sostegno dell’abolizione e per chiedere il massimo impegno dei ns. rappresentanti su questa iniziativa, per far si che il DIBATTITO DEL 2 OTTOBRE sia una discussione che cambierà la STORIA!

Abbiamo spedito ai coordinatori una lettera con il testo sia in inglese che in italiano, perché i coordinatori sono di diversa nazionalità. Pubblichiamo la lettera che abbiamo inviato, a cui ognuno potrà liberamente ispirarsi, e che trovate a questo link: https://www.facebook.com/notes/abolizione-della-vivisezione-ora/dear-honourable-member-of-the-european-parliamentgentile-onorevole/738039149957784/

- Invitiamo a personalizzare il messaggio per dare più peso all’azione di sensibilizzazione, ma ci raccomandiamo di non scrivere insulti, né messaggi ingiuriosi: non stiamo protestando contro i ns. parlamentari ma stiamo chiedendo il loro AIUTO! Ciò che è fondamentale è che in tanti inoltrino una mail ai ns. eurodeputati!!



- Inviate l’email agli indirizzi indicati nella lettera che abbiamo pubblicato (al link riportato anche sopra): https://www.facebook.com/notes/abolizione-della-vivisezione-ora/dear-honourable-member-of-the-european-parliamentgentile-onorevole/738039149957784/
GRAZIE a tutti quelli che sosterranno con forza la richiesta di Abolizione della vivisezione!

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