venerdì 13 settembre 2019

IL CANE di Gloria Lai


"L'amore inizia quando mettiamo da parte il nostro ego e facciamo posto all'Altro"
(Rudolf Steiner)


IL CANE 
di Gloria Lai

Non pensava sarebbe accaduto a lei.
Un matrimonio lungo, sereno, due figli ormai grandi, nipoti adorabili. 
I figli erano giunti presto, e anche i nipoti, forse perché avevano tutti fretta di esistere.
***
Da qualche tempo il marito le sembrava più giovane, più attivo.
E aveva anche cambiato profumo: non usava più quello che lei gli regalava da sempre e che le dava il senso consolante di una vita insieme.
Le ricordava le abitudini amate: l’abbraccio notturno, la colazione al mattino, le discussioni politiche, la spesa insieme.
E, ancora, educare i figli, guardarli crescere, ascoltare di nascosto i loro pianti d’amore.
Poi i matrimoni di entrambi, i nipoti.
Tutta un’esistenza quotidiana: crescere insieme, litigare anche, chiedersi scusa.
E abbracciarsi in silenzio.
***
Lui le sembrava diverso, più distante, distratto.
Telefonate serali.
“È l’ufficio”diceva lui.
“Le solite scocciature”.
E si chiudeva in salotto.
***
Poi lei non resse.
Mentre il marito era in doccia, andò rapidamente al suo computer: niente sulle e-mail.
Cercò rapidamente nel cestino.
E trovò quello che cercava.
Si chiese perché lui non avesse cancellato quei messaggi, quegli appuntamenti.
Forse voleva che lei li trovasse?
Rimase gelata.
Intanto si era fatta notte.
E si preparò sconvolta ad andare a dormire, senza dir nulla.
***
Si mise a seguirlo: conosceva perfettamente i suoi orari lavorativi, le uscite per il tennis, gli itinerari.
Lei poteva usare il proprio tempo: aveva rinunciato al lavoro per dedicarsi alla famiglia e da molto ormai, da quando i figli avevano i loro affetti, viveva senza scadenze che non fossero la conduzione normale di una casa e l’occuparsi dei nipoti, quando era necessario.
***
Un bar, lui che arriva di fretta.
Si accosta ad una donna.
La moglie trattiene il respiro: è molto giovane quella che il marito abbraccia, credendosi non visto.
Poi si avviano verso un albergo vicino.
Lei è stravolta: neanche il pudore di nascondersi, pensa.
Poi china il capo e torna a casa.
***
Lui è sempre più distaccato, quasi scortese.
La donna capisce che qualcosa accadrà a breve.
E infatti, una sera, le si para davanti: ha preparato la valigia, è imbarazzato, non la guarda negli occhi.
“So che hai capito”, le dice.
“Voglio iniziare una vita nuova. Non posso stare qui.”
Lei sospira.
“Potrebbe essere tua figlia”, gli risponde.
“L’ho vista. Come hai potuto?”
L’uomo resta interdetto, poi china il capo.
“Da tanto non ero così vivo. Lei mi dà la scossa, mi sento giovane. La vita è mia”.
La donna respira forte, si sente crollare.
Poi gli chiede di stare ancora un poco. 
Prende un album di fotografie: tutta la loro vita in quelle immagini.
Gli siede accanto e comincia a sfogliare le pagine: il giorno del matrimonio e il viso di lei, felice e ansioso insieme.
Lui era stato il suo unico uomo. 
Poi le foto dei figli al battesimo, con l’abitino di pizzo, il primo giorno di scuola, il cagnetto che lui e lei avevano soccorso, sbattuto fuori da un’auto: l’avevano raccolto e fatto curare.


Era stato l’animale amatissimo della loro casa, vissuto tanti anni quanto il cane di Ulisse. Aveva scodinzolato anche prima di andarsene, con gli occhi umidi di affetto.
In una delle immagini dell’album, mostrava il ventre, offerto a ricevere carezze.
***
Lui taceva: quelle fotografie lo toccavano profondamente.
Non le vedeva da tanto e adesso, mentre si preparava ad andarsene, gli sembrava di tradire non solo sua moglie, ma tutto il passato, le promesse, le tenerezze vissute.
La potenza dell’attrazione, però, fu più forte.
Prese la valigia.
“Ti chiamerò”, le disse.
E oltrepassò la soglia.
***
Mesi di silenzio.
***
Una telefonata da un ospedale cittadino.
Le comunicavano che il marito era ricoverato presso di loro.
Si affrettò.
Era magro e pallidissimo, in quel letto in penombra.
Gli sedette accanto e gli chiese cosa fosse accaduto.
“Il cuore”, disse l’uomo. 
Poi lei domandò dove fosse l’altra.
“Era un fuoco di paglia”, lui rispose.
“Non è durata a lungo. Non so cosa mi sia preso, avevo perso la testa. Sono affranto”.
***
Andò a trovarlo ancora: lui si riprendeva piano.
Non parlarono mai dell’altra.
L’uomo non chiedeva nulla, ma si illuminava quando la moglie entrava nella stanza.
***
Il campanello: lei andò ad aprire.
Lui teneva la valigia e con l’altra mano sorreggeva un cagnetto, che aveva gli stessi colori dell’altro.
Anche il muso gli somigliava.
Lei si trattenne dal fargli una carezza. 
“L’ho preso al canile”, le disse.
“Era stato abbandonato per strada, anche lui. L’ho chiamato Argo, come il cane di Ulisse”.
Un’esitazione.
Con voce incerta chiese: “Possiamo entrare?”
Silenzio di lei, sguardo chino.
Dopo alcuni secondi, la donna accolse il cagnetto tra le braccia, poi si recò in cucina a cercare una ciotola per il cibo.
E lasciò spalancata la porta di casa.
Gloria Lai


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Un grande amore...

La vita coi cani è strana.
Diventerai, senza nessuno che te lo insegni o ti spieghi come farlo, il capo branco di un cane che sarà pronto a qualunque cosa per te non appena saprà riconoscere il tuo odore e la tua voce.
La vita coi cani è misteriosa.
Sarai spiato da un Grande Fratello peloso che non perderà nessun tuo movimento, specialmente quando capirà dove sono la cucina ed il recipiente dei biscotti.
La vita coi cani è crescere.
Non puoi farci niente, non puoi fermare il tempo perché quel cucciolo che hai tenuto in braccio crescerà troppo velocemente, per diventare il grande amico che ti vorrà accompagnare ovunque andrai.
I cuccioli durano troppo poco.
La vita coi cani è confronto.
Avrai sempre uno sguardo con il quale misurarti, affogherai senza poterti salvare nelle profondità inimmaginabili degli occhi di un cane.
Dove la gente crede che non ci sia un'anima.
La vita coi cani è sincera.
Non avrai bisogno di raccontar loro una bugia o delle storie inventate perché tanto, qualunque cosa tu dica loro, i cani la sanno.
Sempre.
La vita coi cani è scomoda.
Ti ritroverai una sera d'inverno, con la tramontana che ti graffia il viso ed il gelo che ti arriva alle ossa, a passeggiare da solo con il tuo cane che corre e scodinzola felice, incurante del vento che gli arruffa il pelo e del caldo che avete lasciato in casa.
La vita coi cani è buffa.
Parlerai con un essere che non ti potrà mai rispondere e che però ascolterà ogni tua parola, con così tanta attenzione ed interesse che non ritroverai in nessun altro uomo o donna al mondo.
La vita coi cani è ritorno a casa.
Nessuno come il tuo cane sarà felice di vederti ogni volta che spunterai dalla porta dalla quale ti ha visto andar via; imparerà i tuoi orari, riconoscerà il tuo passo e sarà lì ad aspettarti, anche quando sarà vecchio e stanco, saltando di gioia come se non ti vedesse da un mese.
Anche se sei uscito per comprare il giornale.
La vita coi cani è rinuncia.
Perderai a poco poco quella porzione di divano su cui stavi tanto comodo, dove ti godevi il riposo ed il meritato relax dopo giornate faticose e noiose.
E la cosa bella sarà che non ti dispiacerà affatto.
La vita coi cani è comunione.
Dividerai il tuo ultimo boccone con il tuo cane, perché non potrai resistere al suo sguardo implorante che hai incrociato -purtroppo per te- mentre stavi cenando.
La vita coi cani è insegnamento.
Sono loro che ti mostreranno, semplicemente correndo in un prato o sulla riva del mare, la bellezza di una giornata di sole e l'importanza di stupirsi -ogni volta- davanti alle cose semplici.
La vita coi cani è amore.
Quello che proverai ad emulare, che proverai a restituire al tuo cane senza però riuscirci.
Ma cimentarti in questa prova sarà una delle tue imprese più entusiasmanti.
La vita coi cani è un viaggio.
Nessun sentiero di montagna ti sembrerà lo stesso dopo che lo avrai percorso insieme al tuo cane: ricorderai profumi, odori e colori del bosco che prima non avevi sentito o visto; proprio come succederà per il tratto di vita che farete insieme.
La vita coi cani è una parentesi.
Per te è una parte della tua vita, un dolce intervallo fra mille impegni e anni da riempire di cose da fare, un breve cammino insieme ad un cane che tu ben sai, ad un certo punto, si fermerà per lasciarti andare da solo.
Invece per il tuo cane, la tua vita è tutto...❤️

Emanuele Spud Grandi

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