giovedì 27 gennaio 2022

DIFFIDA A BANCHE E POSTE ITALIANE CONTRO IL GREEN PASS

 

L’amore per gli animali è intimamente associato con la bontà di carattere, e si può tranquillamente affermare che chi è crudele con gli animali non può essere un uomo buono.
(Arthur Schopenhauer)
(Foto by Felines)

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DIFFIDA A BANCHE E POSTE ITALIANE CONTRO IL GREEN PASS

Mentre nella stragrande parte del mondo occidentale, come Gran Bretagna, Stati Uniti, Spagna, Germania e perfino in Israele stanno eliminando tutte le restrizioni come mascherine e Green pass, in questo malandato paese le restrizioni sono rese ancora più feroci, l'ultimo DPCM ci impedirà addirittura dal primo febbraio 2022 ad accedere nelle banche e negli uffici postali se sprovvisti dell'apposito certificato nazipass siamo nella follia più totale!
A tal proposito mi sono consultato con la mia avvocata (peraltro, sottolineo vegana...) e abbiamo redatto una lettera/diffida rivolta ai direttori di filiali delle banche e uffici postali, chiunque voglia utilizzarla può fare semplicemente copia/incolla inserendo i propri dati, è possibile presentare questa lettera/diffida poichè detti uffici sono al nostro servizio, e se ci viene impedito di accedere presso gli uffici, i direttori sono passabili di denuncia da parte nostra, ricordiamo che le banche e gli uffici postali sono aziende private e poichè detengono il nostro denaro sono obbligate a farci entrare negli uffici, io la presenterò e spero che altri lo facciano, anche chi sia in possesso di green pass!

Oggi 27 gennaio giorno della memoria, chi oggi ricorda le discriminazioni del passato e tace su quelle del presente non ha capito nulla della lezione della storia, a tale proposito vi invito a leggere il post di Cecilia Degani:
E chi l’avrebbe mai pensato.
84 anni dopo.


Quando ero adolescente mi insegnarono che la storia si ripete, non avevo mai dato troppa importanza a queste parole, ho sempre pensato che si fosse ripetuta in passato si, ma che ora siamo in un mondo diverso, dove questi errori non possono essere più commessi. “Ora non potrebbe mai accadere, che razza di uomini vivevano nel passato? Incredibile! Non verrebbe mai permesso al giorno d’oggi, calpestare in questo modo i diritti umani! Decidere chi si e chi no in base alla razza, alle religioni, scherziamo!! Ma come hanno fatto a permettere tutto questo? Al giorno d’oggi verrebbero rinchiusi e verrebbe gettata via la chiave!!”
Questo era ciò che pensavo quando, a 19 anni, presentai la tesina sull’olocausto.
Avevo il pensiero di una ragazza normalissima con una discreta fiducia nelle istituzioni, non avrei mai pensato che l’Italia mi potesse inghiottire, masticare e sputare a terra come fossi del cibo scaduto.

L’olocausto non iniziò con lo sterminio di massa.

Iniziò con l’intolleranza, con l’introduzione di leggi razziali, con la sospensione delle persone dalle attività lavorative, dallo sport, dalla politica, proseguì con la ghettizzazione del popolo ebraico e successivamente dopo aver negato qualsiasi diritto umano a quella minoranza sociale, solo allora, dopo un processo di DESUMANIZZAZIONE, sfociò nella deportazione degli ebrei nei campi di concentramento ed il tristemente noto sterminio dì massa.

Tu, che leggi e dici “ma come fai a paragonare ciò che sta succedendo oggi con i milioni di morti dell’Olocausto?” Proprio a te, si, rispondo “avresti mai pensato due anni fa che oggi ci saremmo trovati in questa condizione? E ti chiedo, come ci siamo finiti? Dall’oggi al domani? O ogni santo giorno da due anni ci stanno mettendo sempre più paletti, fino a confinarci ognuno nella propria stanza, facendoci credere che il nemico è un virus, mentre il virus si trova in parlamento?”

Giuro. Io non lo so come siamo finiti a tutto questo. Io non lo so come è possibile questa disfatta italiana.

Una cosa la so, ora so come si è sentito un ebreo nel 1938.

Per l’amore dell’Italia: FERMIAMOCI!

Cecilia Degani

Vi segnalo l'iniziativa dell'avvocato Marco Mori, è la denuncia che qualsiasi cittadino può presentare alle procure, presso le caserme dei carabinieri e presso la polizia di Stato, sono migliaia le persone che hanno già aderito, fatelo anche voi...

Il ricatto vaccinale è un atto criminale: denunciamo il Governo Draghi.

Il ricatto vaccinale imposto dal Governo non solo è illegittimo, ma a nostro avviso, è indiscutibile che costituisca reato. La sanzione del divieto di lavorare nei confronti di chi non vuole vaccinarsi equivale ad impedire alle persone di potersi sostentare, è minacciata la loro sopravvivenza. Si tratta di una pena totalmente contraria al rispetto della persona e della dignità umana, qualcosa di mai visto in uno stato di diritto.

Ed ecco la lettera/diffida che chiunque può fare copia/incolla inserendo i propri dati e presentarla al direttore della filiale banca/Poste Italiane:


Il sottoscritto_______________ nato a___________________ il________________
e residente in______________________________
 
CHIEDE
Al Direttore responsabile dell'ufficio postale/filiale di poter accedere regolarmente presso gli uffici per poter espletare i servizi offerti come correntista (pagamenti, prelievi, bonifici ecc).

Fa presente che l'accesso al suo conto gli è indispensabile per il proprio sostentamento.

Qualora non gli fosse consentito l'accesso agli uffici, si vedrà costretto, suo malgrado, a rivolgersi all'autorità giudiziaria e sporgere denuncia per il reato previsto e punito dall'articolo 646 C.P. per appropriazione indebita.

Rileva altresì che, nel comportamento eventualmente ostativo, si configurerebbe anche l'ipotesi di interruzione di pubblico servizio.

Con ogni più ampia riserva di richiesta di risarcimento danni morali e materiali subiti e subendi.

In fede


"Che cosa è l’uomo senza gli animali? Perché qualunque cosa capiti agli animali presto capiterà all’uomo. Tutte le cose sono collegate. Qualunque cosa capita alla Terra, capita anche ai figli della Terra. Non è stato l’uomo a tessere la tela della vita, egli ne è soltanto un filo. Qualunque cosa egli faccia alla tela, lo fa a se stesso" (Tribù dei Dwamish - Indiani d'America)
Namasté. 🙏💚🌷🦋
Il Nostro Canto Libero -







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