giovedì 20 gennaio 2022

LE PARCELLE DEI PROFESSIONISTI



È tuo quel vitellino.. mammina. Adesso è tutto tuo…goditelo
I RIFUGI salvano vite destinate al macello. Non dimentichiamolo.



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LE PARCELLE DEI PROFESSIONISTI

di Franco Libero Manco

Una delle ingiustizie sociali più trascurate dallo Stato è l’enorme disparità di rimunerazione tra il lavoro di un professionista e quello di un operaio di qualsiasi categoria, spesso molto più faticoso e rischioso. Senza menzionare i grandi imprenditori che in un’ora incassano quanto una persona normale in tutta la vita; le parcelle dei professionisti spesso sono vere e proprie mazzate. Ed è ingiustificabile come lo Stato possa tollerare questo arbitrio, che danneggia enormemente la popolazione meno abbiente, cioè che un professionista guadagni in mezz’ora quanto un operaio in una settimana lavorativa. Ci vuole coraggio a chiedere 2-300 euro per una visita specialistica di 20 minuti ad un lavoratore che guadagnerà la stessa somma in 4 giornate di duro lavoro. Vi sono professionisti che riescono ad incassare 2 mila euro al giorno e questo grida vendetta nei confronti di quanti vivono con una pensione di 600 euro al mese. Il pensionato che paga 200 euro una visita specialistica, dimezzando la sua misera pensione, sarà condannato alla rinuncia e al sacrificio, e a volte alla fame, mentre il professionista abbellirà ulteriormente il suo yacht nel molo o li spenderà in una lauda cena con gli amici.
Se in un calcolo molto approssimativo si considera che un lavoratore, di qualunque categoria, lavora 180 ore al mese, un pensionato da 600 euro guadagna circa 3 euro l’ora; un dipendente con stipendio di 1200 euro, guadagna circa 6 euro l’ora; mentre un professionista da 60.000 euro al mese ricava circa 300 euro in un’ora, cioè 100 volte di più di un pensionato con pensione minima.

Manca la coscienza e l’onestà intellettuale, ma manca soprattutto il senso di giustizia da parte dello Stato che si esime dal controllare le disparità queste ingiustizie sociali. D’altronde, se il cattivo esempio viene dai politici i professionisti si adeguano. E così succede che quando i vertici danno cattivo esempio spesso anche gli artigiani (come un elettricista, un falegname, un idraulico ecc.) non vogliono essere di meno e quando gli si commissiona un lavoro non esitano a chiedere per un’ora di impegno quanto un dipendente guadagna in due giorni lavorativi. Ma i poveri che biasimano i ricchi se si invertissero i ruoli probabilmente farebbero di peggio. Così vanno le cose.

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DOMENICA 23 GENNAIO ORE 18,00, VIA DEI ROGAZIONISTI 3

PROIEZIONE VIDEO SU “VIAGGIO ALLA SCOPERTA DEI PRINCIPALI TESORI DEI MUSEI VATICANI”

A CURA DEL DR PIERO MUSILLI, DOCUMENTARISTA E DIVULGATORE SCIENTIFICO

ORE 20 CENA VEGAN – POSTI LIMITATI. E’ NCESSARIA LA PRENOTAZIONE AL TEL 3391406256

L’INCONTRO SI SVOLGERA’ SECONDO LE PRESCRIZIONI ANTI COVID

Gennaio 2022: #covid19, #aviaria e #pestesuina.
Con molta rabbia, apprendiamo che in 114 comuni tra Liguria e Piemonte è stata emanata un’ordinanza di abbattimento di tutti i maiali presenti nella zona intaccata dalla peste suina. Uno sterminio! Maiali che comunque sarebbero morti uccisi per finire nei piatti degli esseri umani, certo; se non fosse che questa ordinanza andrà a coinvolgere anche i suidi selvatici presenti nei territori suddetti, nonché i maiali liberati e salvati che vivono nei Santuari di quei comuni.
Siamo sconcertati di come, con una pandemia da #zoonosi ancora in corso, si ricominci come se nulla fosse a parlare di “zone rosse” e “lockdown”, eppure non riusciamo a capire che queste cose sono generate DAL CONSUMO E DALL’UTILIZZO DEGLI ANIMALI.
Chi è la causa di tutto ciò? Solo e soltanto l’essere umano.
Sapete cosa succederà se anche la peste suina e l’aviaria fanno il salto di specie? Succederà che ci ricorderemo del covid con tanta nostalgia.
Qual è la soluzione? Rivedere il nostro posto nel creato e capire che, no, il male non sono gli allevamenti intensivi… il male sono gli allevamenti TUTTI. Perché gli animali non sono prodotti, e perché l’intensivo è solo la conseguenza di un numero estremamente elevato di richieste che i piccoli allevamenti non potrebbero sostenere.
L’alimentazione basata su derivati animali e animali fatti nascere appositamente per essere uccisi (allevamenti), nonché le attività di spostamento, detenzione, utilizzo di animali selvatici ed esotici (zoo, circhi, fabbriche di pelle, compravendita) sono altamente dannose: per gli Animali in primis, per gli essere umani e per il pianeta tutto!
Vediamo quando la impareremo…

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