Un “bimbo” ROSA e un “bimbo” NERO.
L’Amore è fatto di “tanti colori.. insieme”.
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di Franco Libero Manco
In merito alle guerre quello che ancora continua a mancare è una lungimirante volontà politica di istituire un organismo internazionale capace di spegnere, se non altro in futuro, i focolai sul nascere. Ma come indurre l’invasore a trattare? E non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. Sarebbe stato inutile cercare di convincere Cesare o Attila a non invadere i popoli che volevano conquistare; ma oggi la situazione è diversa e l’alleanza tra i popoli può essere un forte deterrente per qualunque folle invasore. In virtù di tale coalizione oggi si poteva e si doveva trovare un accordo.
Quando due si fronteggiano in modo bellicoso il più debole è destinato a soccombere e ad accettare le condizioni del vincitore a meno che il debole non viene sostenuto dagli altri popoli in modo che le forze in campo siano bilanciate e indurre l’invasore a trattare. Questa è la situazione della guerra attuale voluta principalmente o totalmente da Putin. Quello che emerge è la mancanza di valori umani, assenti nella sua natura. Il danno incalcolabile causato, le sofferenze e la morte di centinaia di miglia di vittime innocenti non sono percepite dalla sua coscienza, ammesso che ne abbia mai avuta una. Ed è la coscienza degli uomini a fare la storia.
Senza armi non è possibile alcuna guerra. Il male della guerra sta proprio nel danno che producono le armi usate; se le parti in contesa fossero disarmate dovrebbero necessariamente dialogare per risolvere i loro conflitti.
Costruire armi per essere sempre più forti è la più grande follia umana che ha portato e che potrebbe portare alla rovina l’intero genere umano. Non sono bastati i fiumi di sangue, le sofferenze delle guerre passate, i milioni di morti. L’uomo non impara nulla dalla storia e il motivo sta principalmente nel fatto che non serve a nulla parlare di pace se non si EDUCA l’umanità alla pace. Nella drammatica realtà dell’attuale non è possibile fermare una guerra se non cercando di indebolire l’invasore aiutando il popolo invaso? Ma questo non porta il perdurare della guerra e ad aumentare il numero dei morti? Bisognerebbe chiederlo alle vittime. Come ci comporteremmo se fossimo noi ad essere stati invasi? Ogni guerra è una miserevole sconfitta per l’intero genere umano. Vergogna, mille volte vergogna per la nostra incapacità di impedire una guerra.
In futuro per impedire che il dramma delle guerre si ripeta occorre, a mio avviso, convincersi che è indispensabile l’abolizione di ogni arsenale bellico. e di qualunque arma, facendo in modo che:
– 1) NESSUNA NAZIONE POSSA PRODURRE E DISPORRE DI ARMI DI ALCUN TIPO E CHE SI PROCEDA ALLA LORO SISTEMATICA E IRREVOCABILE E PLATEALE DISTRUZIONE.
– 2) CREARE UNA FORZA INDIPENDENTE IN GRADO DI PROTEGGERE I PAESI CHE PROCEDONO NELLA PROGRESSIVA SMILITARIZZAZIONE E DISTRUZIONE DEI PROPRI ARSENALI BELLICI.
– 3) NELLA FORMAZIONE E NELLA DIDATTICA, DALLA SCUOLA MATERNA ALL’UNIVERSITÀ, PERORARE PROGRAMMI DI EDUCAZIONE ALLA PACE, ALLA CONDIVISIONE, AL RISPETTO DELLE DIVERSITÀ POLITICHE, CULTURALI, RELIGIOSE, AL VALORE DELLA VITA.
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FERMARLI È “POSSIBILE” ! 
Non dobbiamo mai smettere di crederci.
Dobbiamo volerlo intensamente.
Dobbiamo reagire a tutto lo squallore e alla distruttivita’ compulsiva, congenita al Capitalismo mondiale.
Le forze della rivolta non si sono mai sopite e mai lo faranno.
Siamo nel bel mezzo di un nuovo “Medio Evo”…è vero.
Sembrerebbe che non ci sia una luce in fondo al tunnel.
Sembrerebbe che, liberarsi dall’oppressione del più forte, sia una “utopia.
Nichilismo, oscurantismo, conservatorismo e omologazione al pensiero Sistemico, alle Idee e alle tradizioni di morte del Potere economico e politico, al momento, dominano il “sentiment” delle “masse”.
Ma, come in ogni epoca storica di questo tipo, la “brace” cova sotto la “cenere”.
La Storia sta lavorando in questa direzione. Tra non molto, i potenti del mondo, esseri patologici e insaziabili, per regolare i loro sporchi affari di business e di conquista geopolitica, ci trascineranno nel baratro di un nuovo “conflitto mondiale”.
Questa volta lo scontro tra sfruttatori e sfruttati, sarà frontale e decisivo.
Sarà “rivoluzione o autodistruzione”.
Restaurazione dei loro maniacali e appestati “non valori di morte e dannazione”… o “nuovo salto evolutivo”.
Noi difensori dei più deboli e dei più massacrati in assoluto, “gli animali non umani”, dovremo farci trovare pronti a questo fondamentale appuntamento.
Le nostre forze dovranno unirsi alle forze che scenderanno in campo per la “liberazione degli umani”.
Dovremo liberarci “dalle nostre catene economiche e mentali” e abbattere questo mostruoso Sistema di sfruttamento della Natura tutta, definito ”capitalismo, se, veramente, si vorrà “aprire le porte della gabbia degli altri animali”.
“Animali umani e non umani uniti in una sola planetaria lotta per la liberazione della Vita e della Natura tutta dalle catene del capitalismo mondiale!”
Carletto Blu-Uno che ci crede
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