“Attraversa il cielo e la terra come un nomade, incontra meraviglie e colori sconosciuti
e rendili tuoi amici: questa è la vera ricchezza nella vita.”
(Fabrizio Caramagna)
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di Franco Libero Manco
Gli organismi viventi (prescindendo dai minerali) si dividono in 5 regni: batteri, protisti, piante, animali e funghi. Non è possibile stabilire una demarcazione netta tra il regno animale, vegetale e minerale. Nella scienza non esiste il concetto di organismi più evoluti e meno evoluti, o meno dotati. Se l’uomo ha maggiore intelligenza e linguaggio più articolato i pipistrelli hanno gli ultrasuoni e i serpenti a sonagli possono vedere i raggi infrarossi ecc. Ma è difficile stabilire se sia più “evoluta” la formica o l’albero di fico. Vi sono anche organismi vegetali che hanno caratteri acquisiti per derivazione, come il fiore, il frutto, il seme ecc., mentre gli animali ne hanno altri, come il sistema nervoso, ecc..
La vita è ciò che, attraverso le funzioni biochimiche, consente ad ogni organismo di svilupparsi e di progredire nel piano dell’evoluzione. L’uomo considera erroneamente il valore della vita della sua specie sostanzialmente superiore alla vita degli altri esseri viventi. In realtà non c’è la vita dell’uomo, la vita dell’animale e la vita della pianta, ma la Vita come realtà univoca che tutto pervade e tutto vivifica, con un unico gene di partenza. “Chi non rispetta la vita non la merita”. Così diceva Leonardo da Vinci.
La Vita è paragonabile all’acqua che riempie e si adatta a recipienti di ogni tipo e forma: in ogni recipiente vi è la stessa sostanza il cui valore non è in funzione né della forma occupata né del quantitativo contenuto. Da questo si può dedurre che qualunque uccisione che pone fine all’esistenza di un essere danneggia non solo la vittima ma la Vita: è come se la Vita fosse una moltitudine immensa di candele accese nell’universo: ogni candela che si spegne oscura un pò l’universo. Vi può essere una differenza di grado non di sostanza, come diceva Giordano Bruno e non solo; il recipiente può contenere a seconda delle sue capacità; l’intelligenza come il sentire può essere più o meno sviluppato a seconda della specie ma la sostanza è identica.
Allo stesso modo l’intelligenza dell’uomo non è diversa dell’intelligenza dell’animale o anche della pianta (ammesso che si possa parlare di intelligenza della pianta). L’intelligenza, o capacità di ragionare, è espressione unica in qualunque essere si manifesti; allo stesso modo il sentimento umano non è diverso dal sentimento animale (o della pianta): è l’identica sostanza che si manifesta in tutti gli esseri viventi. Credo che la natura (o Dio) non ha creato l’intelligenza dell’uomo, quella dell’animale o quella della pianta, come non ha creato una sfera emozionale per l’uomo diversa dalla sfera emozionale dell’animale o della pianta. Credo che ogni specie abbia le sue peculiarità e che queste siano più o meno manifeste a seconda delle esigenze vitali di ogni specie e della loro specifica esigenza di progredire.
Corpo, Mente, Intelligenza, Sentimento e Vita siano realtà tra loro INSEPARABILI e comuni ad ogni organismo vivente, anche se è difficile pensare che la pianta abbia necessità della componente emozionale, dal momento che l’indagine umana riesce appena (per ora) ad individuarla nel mondo animale. Ma io ritengo che se manca una sola di queste componenti non è possibile che si manifesti la Vita.
“Esistere, è osare gettarsi nel mondo.”
Simone De Beauvoir~
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