sabato 28 novembre 2009

Paea la casa ecologica e la rete di punti vendita rispettosi dell'ambiente.

In alto: Immagine tratta dal blog http://morriganfury.splinder.com/


Loro hanno allontanato le armonie, loro hanno incendiato i boschi di quest'Isola e bombardato mare e montagne, loro hanno avvelenato l'acqua. Il fiume era cristallo vivo, ora è fiele giallastro. Il bosco degli eucalipti è un deserto di cenere, i pesci dello stagno muoiono boccheggiando con le branchie strangolate dall'alga velenosa, il vento porta l'odore della loro putrefazione. La terra vuole difendersi, e chiede aiuto. Siamo rimasti solo noi ad ascoltarla. E io ho deciso: per salvare la terra, bisogna aiutare gli uomini nel loro sogno di autodistruzione.
Stefano Benni (dal racconto Spiriti).


Poi il nonno annuso' odore di caffe'. Nel suo naso entrarono la Colombia, l’Arabia, Maracaibo, le navi del pirata Morgan e Posillipo. Il bar stava aprendo.
Cosi' si accinse ad alzarsi e a compiere le ventisette azioni che un umano adulto deve compiere per riprendere il proprio posto nel mondo. Riatteggiarsi a bipede, lavarsi, vestirsi, calzarsi, riempirsi le tasche di oggetti rituali, controllare che niente manchi eccetera.
L’uomo primitivo, penso' il nonno, doveva fare solo tre cose.
Alzarsi con cautela, per non dare una testata nella caverna, e pisciare.
A volte le due azioni erano contemporanee.
Non doveva togliersi il pigiama e vestirsi perche' il vestito notturno e quello da lavoro erano uguali: una pelle di scimmia o di altro donatore.
La terza azione era grattarsi il cranio e constatare l’assenza di un dentifricio, di una caffettiera, di un tostapane e di altre future ideazioni. Cosi', deluso ma leggero, usciva dalla caverna per una nuova giornata.
Il passaggio dalle tre azioni fondamentali del pitecantropo alle ventisette dell’umano medio si chiamava civilta'.
Il Nonno Stregone scese dal letto.
In giovane eta' si balza giu' dal giaciglio come i gatti, in un colpo solo. All’eta' del nonno si scende come un pitone che ha mangiato sei angurie, un gradino alla volta.
Soprattutto, una volta in piedi restavano molte cose da fare.
Alcune assai insidiose, come ad esempio indossare i pantaloni.
I pantaloni hanno tre anime e tre volti.
Vanitosi, pacifici e ben stirati nella vetrina del negozio.
Informi, goffi e dormienti quando li fai cadere a terra o li posi sulla sedia.
Complicati, litigiosi e pieni di biforcazioni quando li devi infilare alla mattina, specialmente se hai fretta.
Ma ancora piu' subdoli sono i calzini.
Il Nonno Stregone aveva stabilito che, alla sua eta', tre erano i modi possibili di infilarli.
Uno, posizione detta “della spogliarellista”, steso sul letto con una gamba sensualmente sollevata. Tempo necessario all’impresa: un minuto, salvo perforazione del pedalino da parte dell’unghia dell’alluce.
Due, posizione eretta “gamba sulla sedia”. Unico rischio, uno schianto del legno o un colpo della strega.
Tre, posizione “riciclami”: andare a letto coi calzini e usare gli stessi la mattina dopo. La meno igienica ma la piu' rapida.
Inoltre, nello scegliere il paio bisognava tener conto dell’esistenza della LIC, Legge di infedelta' del calzino, che dice cosi':
Un calzino, messo nel cassetto, cerchera' quasi sempre di far coppia con un calzino diverso.

Quindi i pedalini tendevano a sfuggire a una banale similarita' e formavano duetti fantasiosi: corto nero con lungo blu, cotone cannettato con lana a losanghe, e cosi' via.
Poi bisognava pisciare con paziente calcolo balistico. Poi...
Ma il Nonno Stregone era ancora uno splendido settantenne.
Dopo aver compiuto le ventisette operazioni della civilta' umana, scese le scale e si trovo' in strada.

Questo brano del nuovo racconto del più grande autore italiano vivente Stefano Benni dal titolo "Pane e Tempesta" appena uscito nelle migliori librerie che consiglio vivamente di leggere e regalare agli amici offre lo spunto per illustrare nei dettagli il progetto iniziato nel 2008, la rete dei punti vendita rispettosi dell'ambiente, finalmente tutte le tessere del mosaico sono al loro posto ed il quadro è completato, non resta che esporlo nei dettagli con la presentazione dei principali soggetti, l'Associazione Paea è una realtà internazionale nasce con l'obiettivo di dare un'alternativa concreta a chi voglia sperimentare un nuovo modello di organizzazione lavorativa, sociale ed economica, occupandosi principalmente di ambiente e di tematiche ad esso legate.

Si può riassumere questo concetto nella frase "C'è anche un altro modo" che è il motto del Centro per l'Energia e l'Ambiente di Springe/Eldagsen in Germania. Che ci sia anche un altro modo è ormai innegabile, la grossa problematica è come mettere in pratica le varie alternative di cui disponiamo. L'attività dell' associazione vuole essere un esempio di come sia possibile percorrere questa strada.

L'associazione si vuole porre come punto di riferimento per la promozione, lo sviluppo, la crescita e lo scambio con strutture e progetti autogestiti e non, nazionali e internazionali sulla base dei principi del mutuo appoggio e dell'autodeterminazione, della salvaguardia dell'ambiente, dell'uso delle energie rinnovabili, del risparmio energetico e idrico, dell'agricoltura biologica e della crescita personale e culturale.

Il lavoro dell'associazione abbraccia quindi diversi ambiti perché se di ambiente si vuol parlare, bisogna che lo sguardo sia rivolto a tutti gli aspetti che mettono in relazione le persone con l'habitat in cui vivono.

L'associazione rifiuta l'etica consumistica imperante e rafforza la pratica di quella che definisce una cultura ed economia della saggezza, semplicità e uguaglianza, opera inoltre per produrre un profondo cambiamento culturale teso al superamento della logica del profitto e dello sfruttamento propri dell'attuale modello di sviluppo, promuovendo un modello sociale che favorisca i rapporti di solidarietà e di uguaglianza sociale.

Con l'aiuto e la collaborazione dell'Associazione Paea potremo realizzare compiutamente una rete capillare di aziende e punti vendita rispettosi dell'ambiente su tutto il territorio nazionale, una rete commerciale dell'arredo casa e ufficio che opera principalmente presso la Pubblica Amministrazione (Ministeri, enti e comuni) e le aziende, ed il primo centro verrà realizzato nella cittadina di Faleria alle porte di Roma in un locale storico conosciuto come l'Ospedaletto:

L'ospedale di San Giuliano di Stabbia era ubicato al di fuori delle mura del castello, in contrada "Spedaletto", lungo la via che conduceva alla strada Flaminia. L'ospedale era luogo di cura per i poveri, ed era amministrato da due santesi. Nel 1500 era diretto da un sovrintendente sanitario chiamato "Xenodocus" e talvolta "Ospitaliere".

Le più antiche notizie documentate dagli atti riguardanti l'Hospitale di San Juliano di Stabbia risalgono al XVI secolo, ma la sua presenza può essere fatta risalire intorno al XI secolo.

All'interno della Cappella è presente un affresco raffigurante la Madonna con bambino ai cui lati emergono le figure di San Giuliano e di S. Antonio Abate.

In questo complesso verranno allestite le varie sale con arredi riciclabili e riutilizzabili, saranno presenti le opere di artisti contemporanei e all'esterno dell'edificio verranno installati impianti a fonte rinnovabile quali il fotovoltaico, l'eolico ed il geotermico, l'Associazione Paea in questo è unica, poichè dispone della prima Casa Ecologica Itinerante una casa completamente autonoma a livello energetico (In 300 metri quadri di esposizione, la mostra ricostruisce un esempio pratico e reale di abitazione in bioedilizia completamente autosufficiente, a basso consumo energetico, dotata di sistemi idrici, termici ed elettrici funzionanti con energie rinnovabili. Durante l’esposizione lo staff tecnico abita e vive quotidianamente gli spazi della casa dimostrando come sia possibile vivere da abitante “consapevole” senza rinunciare al proprio benessere o alla qualità della vita).

Le aziende produttrici presenti su questo blog che hanno già aderito sono le seguenti:


Azienda produttrice di arredi per ufficio, armadi e classificatori metallici, scaffalature e armadi spogliatoio, sede a Baronissi (SA)
http://www.socam.it/

Seipo

Azienda produttrice di sedute per ufficio direzionali e operative sede a Ragusa

http://www.seipo.it/




Azienda produttrice di arredi direzionali ed operativi in legno, cristallo e metallo sede a Treviso
http://www.neoform.it/


Azienda produttrice di scaffalature metalliche, industriali, cantilever, soppalchi e archivi compattabili sede a Forli'
http://www.leoniscaffalature.com/


COPRIRADIATOR di UGOLINI R. & F. snc
Azienda produttrice di armadi zincoplastificati per esterno (garantiti 10 anni contro la ruggine), armadi zincati sede ad Ancona
http://www.copriradiator.com/

Ed ecco alcuni punti vendita del Lazio già disponibili,(presenti su questo blog, altri seguiranno):

Cosma Arredamenti una delle più importanti realtà del settore.

Aldo Della Medaglia cancelleria e mobili per ufficio di Tivoli, mille metri quadri di esposizione.

Romufficio arredi e scaffalature per ufficio in Roma.

Tecnoffice di Meschini
, registri Buffetti a Civita Castellana e Viterbo.

E ancora Salconi in Roma, Picca office di Viterbo, Dimensione Ufficio e Tuttoufficio di Latina, Ram e Meccanografica Reatina di Rieti, e tanti altri.

Seguiranno progressivamente tutte le altre regioni del paese, tutte queste realtà saranno seguite e coordinate dall'agenzia Montenz e Malgeri che metterà a disposizione vari servizi
il più importante sarà il Call-center, uno speciale servizio le cui operatrici saranno le blogger del gruppo Splinder ed il numero verde, l'agenzia metterà inoltre a disposizione depositi logistica e personale qualificato di supporto a tutta la rete dei punti vendita.

Prevediamo di inaugurare il nuovo centro di Faleria entro i primi di febbraio 2010 con un ricevimento al quale prenderanno parte anche i cittadini delle località vicine come Calcata e Civita Castellana, verranno invitati tutti i soggetti interessati e verranno illustrate le modalità di partecipazione a questo progetto, sarete nostri graditi ospiti, grazie dell'attenzione e a presto.

Dopo questa lunga esposizione riprendiamo l'informazione dall'Abruzzo con Miss Kappa:

Lo scempio

Camarda è un piccolo borgo medioevale, frazione del Comune di L'Aquila, che si trova in una stretta valle alle pendici del Gran Sasso ed alle porte dell'omonimo Parco Nazionale.
E' stato distrutto per il 70% dal sisma del 6 aprile. Gli abitanti, 512, avrebbero potuto alloggiare dignitosamente in moduli abitativi provvisori, cioè rimovibili, in attesa di una ricostruzione che non facesse scempio dello splendido paesaggio.
Si è, invece, scelta l'area per un insediamento del piano C.A.S.E.
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Il 25 novembre è stata la giornata internazionale contro la violenza sulle donne, gli articoli di donne su questa brutale e squallida meschinità.

Da Sonofuorimoda:

Il 25 Novembre 1960 le sorelle Mirabal, mentre si recavano a far visita ai loro mariti in prigione, furono bloccate sulla strada da agenti del Servizio Militare di Intelligenza per ordine del dittatore Trujillo. Condotte ad luogo nascosto nelle vicinanze furono torturate, massacrate a colpi e strangolate, per poi essere gettate in un precipizio, a bordo della loro auto, per simulare un incidente. L'assassinio delle sorelle Mirabal è ricordato come uno dei più truci della storia dominicana.

Nasce da questa terribile storia

"la Giornata internazione
contro
la violenza sulle donne”

Secondo i dati dell’ISTAT sono 6,743 milioni di donne che nel corso della propria vita hanno subito violenza. In Italia una donna su tre, tra i 16 e i 70 anni, almeno una volta è stata vittima della violenza di un uomo.

Noi donne però non abbiamo bisogno di statistiche per avere il polso della situazione: sappiamo benissimo come stanno le cose e che quelle stime dell’Istat sono sicuramente per difetto.

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Da Giovanotta:

Non solo oggi






Da Wonderely:




Lo stupro è un reato per la legge italiana, ma lo è anche per la società? Sappiamo bene che un conto è la legge scritta e un altro sono i pregiudizi popolari. Una recente statistica ha evidenziato che una donna su tre e un uomo su due ritiene la donna responsabile dello stupro che subisce per i motivi più vari e diverse storie di cronaca nera hanno confermato questi dati.

Potrà sembrare un esempio stupido, ma se un gioielliere venisse derubato di tutti i gioielli esposti in vetrina qualcuno si sognerebbe mai di dargli la colpa del furto perché ha esposto i gioielli? Certo che no. Oppure, se un uomo girasse in ferrari e un ladro gliela rubasse, qualcuno gli darebbe mai la colpa del furto perché al posto della ferrari poteva scegliere una macchinina mezza scassata? Ovvio che no. E quindi, se una donna se ne va in giro in minigonna qualcuno si sognerebbe mai di darle la colpa dello stupro perchè al posto della minigonna poteva mettersi i pantaloni o starsene a casa? Certo che sì e succede tutti i giorni. E questo deve farci riflettere, e molto. Nei primi due casi si sta parlando di furti, di oggetti materiali, e nessuno darebbe mai la colpa alle vittime. Nell'ultimo caso, invece, stiamo parlando di stupro, della violenza bestiale su una donna che viene privata della propria libertà. In quest'ultimo caso c'è chi riesce ad attribuire una colpa alla vittima: non è a dir poco vergognoso? Eppure lo pensa una donna su tre e un uomo su due. Sì, è vergognoso.

Ho dovuto fare esempi stupidi, perché sono gli unici che certe persone riescono a concepire. Non pretendo di cambiare la mente di chi fino a ieri ha sempre giudicato una puttana una donna che viene stuprata. Non lo pretendo di certo, ma non smetterò mai di dire che sono tutte stronzate, se una persona ci ragiona su. Ma ragionare implica anche far funzionare il cervello, aggeggio misterioso per molti/e.

Penso di aver detto molto finora, ma non sono ancora contenta. Avevo già proposto più di un anno fa un post dal titolo "sfatiamo dei miti", in cui, statistiche alla mano, dimostravo la falsità di moltissimi luoghi comuni sulle violenze sessuali. Viste come stanno le cose nel nostro paese, mi sembra doveroso ripubblicare un post simile. Quello che segue è tratto da un sito inglese, che ho tradotto e riportato qui, perché mi sembra importante mettere in luce queste vergogne della nostra società "civile".

Ecco alcuni dei miti più comuni che circondano lo stupro e la violenza sessuale:

Mito Non uscire mai da sola. É più probabile che le donne vengano stuprate fuori casa, di notte, in vicoli bui. In questo modo la donna può proteggersi.

Realtà Il consiglio di evitare di passeggiare da sole, soprattutto di notte, si dà solitamente alle donne per evitare di subire violenze sessuali. Comunque, solo il 9% degli stupri è commesso da estranei. Le donne vengono stuprate nelle loro case e nei loro luoghi di lavoro dove è meno probabile che vengano credute ed è anche meno probabile che sporgano denuncia. Questo mito permette di controllare i movimenti delle donne e limitarne la libertà. È come se le donne vivessero sotto coprifuoco e fosse una loro responsabilità trovarsi dentro o fuori casa in un determinato orario. Più dell’80% degli stupri è commesso da uomini conosciuti dalla vittima.


Mito Le donne che vengono stuprate lo “richiedono” nel modo in cui si vestono o si atteggiano, lo stupro capita solo a donne giovani.

Realtà Molte donne vengono portate a credere che se non appartengono a una certa categoria di donne possono dirsi al sicuro dall’essere stuprate. Donne e ragazze di tutte le età, classi sociali, culture, abilità, sessualità, razza e religione vengono stuprate. La bellezza è di poco rilievo. Le statistiche mostrano che c’è una grandissima diversità in come le donne vittime di stupro si atteggiano o si vestono. Gli stupratori scelgono le loro vittime in base alla loro vulnerabilità, non in base all’apparenza fisica.

A volte le donne si sentono “indesiderabili” a causa della loro età o dell’apparenza fisica e si dicono al sicuro dall’essere stuprate. Alcuni uomini scherzano o fanno commenti sull’apparenza o l’età delle donne per indicare se sono sessualmente desiderabili o disponibili. In tribunale si difendono dicendo di “averle fatto un favore”. Le donne vengono stuprate dai 3 ai 93 anni. Lo stupro è un atto di violenza, non è sesso.

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Da Il Corpo delle Donne:

25 novembre

locandina

Sabato 28 novembre Manifestazione Nazionale contro la violenza alle Donne, Piazza della Repubblica, ore 14, Roma

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I dati sono durissimi da accettare: la violenza è una delle prime cause di morte in alcuni Paesi e la prima in altri.

Vengono uccise in particolare le donne dai 16 ai 44 anni, una fascia di età che va dall’adolescenza all’età matura, un’età in cui la donna è percepita potente dalla società e dagli uomini. È questa l’età in cui possiamo procreare: prima siamo ancora bambine, dopo entriamo lentamente in menopausa. La possibilità di dare la vita e quindi di perpetrare la specie appare quindi agli uomini, non a tutti gli uomini, una nostra capacità imperdonabile proprio perché misteriosa e quindi ingestibile.

A capo

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Per scrivere e produrre “IL CORPO DELLE DONNE” il documentario sull’uso del corpo femminile nella tv italiana, abbiamo visionato 400 ore di intrattenimento tv, da cui sono emerse immagini di donne utilizzate come oggetti, di donne usate come decorazioni, di donne private del loro volto e imprigionate in una giovinezza inquietante e falsa. Sono emerse anche molte immagini dolorose di donne umiliate: ragazze carponi sotto al tavolo, ragazze derise da un presentatore, giovanissime schernite perché non possiedono forme prosperose o ammutolite da battute oscene.

A capo

Perché, ci siamo chiesti? Perché questa umiliazione, perché questa violenza continua verso le donne? Non traspare gioia nelle immagini delle giovanissime modelle che sfilano sulle passerelle di tutto il mondo: anoressiche, gambe e braccia che è doloroso guardare, sguardo perso nel vuoto: viene loro vietato sorridere così come è vietato parlare per le tante soubrette e veline che appaiono sugli schermi. Donne private della loro espressione vitale, senza più parola o sorriso.

E’ urgente parlarne e farne argomento di discussione per le donne ma soprattutto per gli uomini.

A capo

E’ urgente che gli uomini si interroghino su questa pulsione all’annientamento del femminile, sia che agisca a livello conscio sia che agisca solo in modo sotterraneo: noi donne possiamo offrire il nostro ascolto, possiamo stimolare la loro riflessione, non possiamo farci carico di trovare soluzioni che da noi non dipendono.

Molti sostengono che siamo entrati nel periodo del post- patriarcato, che una nuova epoca si è aperta dove il femminile avrà un peso rilevante nella gestione della terra e delle relazioni: noi lo speriamo. Ci auguriamo che questo periodo di transizione non significhi troppo dolore per noi donne. E che ci conduca finalmente verso un’armoniosa convivenza.

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Anche Anna parla nei suoi post della violenza sulle donne, in questo evidenzia una pratica ancora più aberrante, la violenza sui bambini:

GIORNATA MONDIALE DELL'INFANZIA




Facciamo parlare i loro volti perchè credo che non ci sia nulla di più belle che il sorriso di un bambino.........

Ogni bambino ha diritto ad avere garantita pienamente la soddisfazione dei propri bisogni materiali,di nutrizione e di generale sostentamento.
Ogni bambino ha diritto a vedere gratificati i propri bisogni affettivi e di relazione, in una maniera che sia adeguata e conforme al sano ed armonioso sviluppo della sua Personalità. Ogni bambino ha pieno diritto a vedere rispettata la propria Identità e la sua Dignità di essere umano. In troppi angoli del mondo, lontani (ma anche più vicini a noi) milioni di bambini vengono in ogni modo abusati, perchè questi fondamentali diritti non sono garantiti o sono, peggio, palesamente calpestati.
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Parliamo ancora di violenza, in questo caso le violenze subite da Stefano Cucchi da parte di alcuni esponenti delle forze dell'ordine che hanno causato la morte di questo ragazzo, chissà perchè sono sempre più frequenti questi episodi soprattutto su persone che fumano spinelli, SuzieQ dice la sua:

Postato da SuzieQ

......ed anche crudo, basta guardare la foto quà sotto; quindi se c'è qualcuno che è intenzionato a contestare è meglio che giri al largo perchè stanotte non è aria. Anche i deboli di stomaco e i puri di spirito è meglio che girino al largo, quando sono alterata perdo l'aplomb. Lasciamo perdere la foto per ora e partiamo da lontano. In questi giorni mi sono astenuta dal postare anche se di argomenti ce ne sarebbero stati in abbondanza. Ma poi mi sono detta che ma sì, hanno ragione quelli che dicono "ma non te la prendere troppo, tira a campare, chi te lo fa fare ad arrabbiarti? Lascia che il tempo scorra e vedrai che tutto andrà a posto. Intanto pensa ad altro" Ed io obbedisco, mi fermo a guardarmi attorno e mi dico che in fondo gira come prima, basta saper guardare bene......La mia professione mi porta a contatto con gente che soffre, che ha bisogno di parlare, comunicare le proprie paure, sentirsi dire parole di conforto. Ma le parole di conforto non sono sufficienti, io devo dare a questa gente gli strumenti per trovare in sè l'autostima necessaria per ritornare ad una vita normale. E' un pò come la storia del pescatore in riva al mare che da al mendicante qualche pesce per sfamarsi ma gli insegna anche a pescare. Ebbene da un pò di tempo mi rendo conto che il mio ottimismo va scemando perchè comincio ad essere anch'io preda delle stesse paure.
A questo punto s'impone una pausa di riflessione, respiro profondo e cerchiamo di pensare positivo. Tremonti dice che non va benissimo ma nemmeno poi troppo male,insomma c'è chi sta peggio di noi. E allora, che ci lamentiamo a fare? Accendo la tv...ma chi sono quegli scalmanati che urlano sbandierando manifesti? Operai che hanno perso il lavoro? Ma che distratti! Stiano più attenti la prossima volta! cambio canale....Ah questa è proprio buona! Il sindaco di un paesino del quale mi sfugge il nome ha messo per strada dei cartelli di divieto. Che c'è di male? Niente, sono normali cartelli di divieto, cerchio barrato su fondo bianco sì, divieto......di indossare il burka et similia. Che buontempone questo sindaco!
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Anche Lia Celi affronta l'argomento violenza, con la sua dose di sarcasmo al vetriolo:

Nella Giornata moniale contro la violenza di genere, il governo lancia l'allarme contro le lungaggini della brutocrazia: in Italia una donna su tre ha subito violenza, le altre due sono in lista d’attesa. Lo sdegno delle deputate del centrodestra: «Abbiamo gli stupratori più inefficienti d’Europa: fanno perdere tempo alle donne, che rincasano tardi e non riescono a preparare la cena». Allo studio una legge per sveltire i tempi: a un vero uomo cinque minuti sono più che sufficienti per violentare una ragazza, e resta il tempo anche per pestare un paio di gay di passaggio. Gli abusi in famiglia si riflettono nel tempo libero degli italiani: decisamente «out» le partitelle scapoli-ammogliati, crescono quelle scapoli-uxoricidi.


I nostri amici a quattro zampe parlano la nostra lingua, un gustoso video proposto da MusEO:

I love You



Ma.. vi rendete conto che questa patata dice "I love you"?? ..mi si scioglie il cuore!! E poi attacca a dirlo quando è la ragazza a dirglielo, ehehehe .. sarà particolarmente legata a lei!.. patata!!!


Le automobili del futuro andranno ad aria compressa, avete capito bene aria compressa! sta per finire l'era del petrolio...




Tremonti viene attaccato da Brunetta, il commento di Vauro ed altre sue opere:













L'operaio Cipputi è una creatura di Altan, in questa sua opera parla della vita:


Le quattro stagioni viste da PV64:

Quattro stagioni
Categoria: L'idiota Zen

http://www.unavignettadipv.it/public/blog/upload/IZ%20quattro%20stagioni%20Low.jpg

ll quadro di sfondo è opera di Antonio Gandossi, il personaggio e le battute sono invece opera mia... giusto per mettere i puntini sulle "i" ;)


... E le volgarità:

Volgarità
Categoria: Assurdità

http://www.unavignettadipv.it/public/blog/upload/Volgarit%E0%20ovunque%20Low.jpg



Pillola del giorno: Ma quanto ci costano i politici? Il parere di Maurizio Crozza:


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