giovedì 25 settembre 2008

Ultimi dati ISTAT sulla corruzione in Italia.


.Nella foto: Tramonto rosso da http://gadgets.net78.net/Daily/main.php?g2_itemId=573

Francesco Guccini cantautore italiano fra i più apprezzati (chi non ricorda La locomotiva, Via Paolo Fabbri ecc.), cantava: "La corruzione quando è iniziata, non c'è più niente che può fermarla". Nel nostro paese la corruzione è un particolare trascurabile, siamo appena penultimi nella Comunità Europea, ci batte solo la Grecia e nel resto del mondo siamo comunque in buona posizione, che volete che sia rispetto alla Somalia o la Thailandia che se la passano peggio di noi? Leggiamo da La Repubblica :
Nella graduatoria mondiale l'Italia si colloca al 55esimo posto, preceduta da Cile (23esimo), Corea del Sud (40esimo) e Costa Rica (47esimo). In cima alla classifica della trasparenza 'percepita' si confermano i soliti virtuosi: Danimarca, Nuova Zelanda e Svezia. Al quarto posto c'è Singapore. Germania, Gran Bretagna, Francia e Spagna occupano rispettivamente il quattoridcesimo, sedicesimo, ventitresimo e ventiottesimo posto. In fondo alla classifica di 180 paesi c'è la Somalia. L'Italia, dunque, si trova tra le ultime del terzo superiore, quello dei paesi più avanzati.
continua...

Elias Canetti (1905-1994), scrittore bulgaro, diceva: "Il progresso ha i suoi svantaggi, di tanto in tanto esplode." Mi è venuta in mente questa frase, stando in macchina in mezzo al solito traffico, nel solito Grande Raccordo Anulare, e mi chiedevo fino a quando riusciremo a sopportare questo quotidiano logoramento di nervi, perdita di tempo e di denaro, poi in rete ho letto un divertente post di http://anna73.splinder.com/ e almeno mi sono risollevato un pò per la divertente descrizione, che propongo:

"Il 50% degli spostamenti motorizzati in città copre una distanza compresa tra 3 e 5 km e il 30% è inferiore a 2 km."
Le auto intralciano.
Sono sempre ferme in coda, ai semafori, alle rotonde: ingombrano.
Ci metterei meno tempo ad arrivare se non ci fossero.
Non solo occupano spazio e sono lente, ma sporcano l'aria coi loro motori sempre accesi anche quando sono immobili.
Eppure la meta' della gente che c'e' in giro potrebbe andare in bici, a piedi o coi mezzi almeno quando non piove.
Ma nonostante tutto c'e' ancora chi ha il coraggio di dire "me se mi toccano 'a maghena".
Proprio cosi': "'a maghena".
Quasi un'estensione, una prolunga del pisello: guai a farne a meno.
E allora penso che questa gente in fondo se lo merita.
Se le meritano le loro vite miserabili, fatte di debiti e fine mese cui quasi mai s'arriva, gli sta bene: che continuino pure cosi' finche' ce la faranno.
Continuino a lavorare per pagare le rate, la benzina, il bollo, l'assicurazione, il meccanico, il parcheggio.
Se gli piace cosi' tanto, perche' negarglielo.

Pillola del giorno: Le statistiche dicono che una donna dà alla luce un bambino ogni quattro secondi. Il nostro problema è trovare quella donna e fermarla.
Henny Youngman.




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