martedì 31 marzo 2009

La tribù di Moro Seduto, Di Stefano Benni. Dodicesima parte.

In alto: Splendida immagine di donna con velo concessa dall'amica DoriDori.


Finalmente una buona notizia, un uomo di colore chiamato Barak Obama, che incidentalmente è anche presidente degli Stati Uniti ha annunciato lo stanziamento di 2,4 miliardi di dollari per la ricerca e sviluppo delle auto a idrogeno ed elettriche, a seguito l'articolo... qui da noi in leggera controtendenza si parla di inceneritori e centrali nucleari...

La tribù di Moro Seduto. Di Stefano Benni. Dodicesima parte.

L'amico americano.

Pubblichiamo in esclusiva un’intervista con mister Arthur James Jammellon, esperto politico americano, capo della sezione italiana della Bullets import-export, membro del Comitato Italoamericano Alpini. Mister Jammellon, dopo aver lavorato a lungo in Sudamerica, si trova ora dal 1971 in Italia, salvo brevi vacanze in Cile. Vive in una bella casa a Roma, in compagnia di un cane lupo e di un fucile telemetrico. A lui abbiamo rivolto una domanda che sta molto a cuore a tutti gli italiani.
DOMANDA. Mister Jammellon, cosa significa per l’Italia la vittoria di Carter?
RISPOSTA. Well, Jimmy Carter ha vinto perché ha preso la Virginia. Ha perso lo Jowa, ma non conta. Era preparato a perderlo. Non era preparato a perdere il Kansas. Quando ha saputo di averlo perso si è messo a piangere e a chiedere a tutti di guardarsi nelle tasche. Era convinto di averlo prestato a qualcuno. Diceva: «Ho perso il mio Kansas, ragazzi, non è per il valore, ma è che la mia prima girl-friend era di lì». Era toccante, potete giurarci. Anche il Wyoming stava per perdere. Ma poi ha vinto il Nebraska. Well, era contento come un bambino, quando ha saputo che aveva vinto il Nebraska. Dapprima ha chiesto se poteva cambiarlo con un panettone, poi se lo è tenuto. Poco dopo ha vinto anche l’Ohio, l’Oregon, e 20 boeri al liquore. Tutta la Convention è scattata in piedi. Urlavano Jimmy, Jimmy. Solo il senatore del Connecticut urlava Juve-Juve. È molto vecchio e quasi rimbambito, ma lo hanno eletto perché sa fare i comizi con la voce di Paperino.
D. D’accordo mister Jammellon, ma le ripeto la domanda. Cosa significa per l’Italia la vittoria di Carter?
R. Ford è stato molto sportivo. Ha pianto un poco, ma è umano. Quando ha dato la mano a Carter gli ha passato un caco marcio, ma è umano. Gli americani sanno perdere. Siamo una razza dura, noi. Carter è un self-made man. Ha cominciato a cinque anni a vendere noccioline, e a sette anni era già padrone del 40% di tutti gli scimpanzè americani. Ha inventato una nocciolina speciale gigante. Dopo sbucciata, il guscio si può usare come bidet. Questo potete scriverlo senz’altro sui vostri giornali. Voi avete self-made men? A quanto mi risulta, avete molti self-service men. Loro, appena diventano ministri, passano col vassoio e si servono da soli. Spazzano tutto. Ne abbiamo anche noi. Volete sapere come si chiamano in americano?
D. Signor Jammellon, se vuole glielo faccio dire in inglese da Ronchey. Cosa significa per l’Italia...
R. La stampa deve essere libera. Avete visto Il caso Watergate? Avete visto I tre giorni del Condor? Avete visto Furio Colombo? Ho partecipato alla vostra trasmissione tv la notte delle elezioni. Nei corridoi c’era un sacco di gente che ripassava l’inglese. Ho visto Emilio Fede vomitare nel tentativo di pronunciare bene Oklahoma. Ho visto parecchi giornalisti che mangiavano baci Perugina a quattro palmenti per trovare frasi da citare nei biglietti. Questo è bello. Ci hanno offerto gli spaghetti...
D. Mister Jammellon, what means for Italy...
R. Certo, in passato, c’è stata qualche piccola ingerenza americana nei vostri affari. Well, diciamo una consulenza. Quei vostri come li chiamate, fascisti, a volte sono cosi disorganizzati. Io non so cosa voglia fare Carter. Certo, non può avviare un programma di occupazione licenziando degli agenti Cia. O smantellando basi Nato. Well, noi staremo attenti a consigliarlo bene...
D. Signor Jammellon, cosa significa per l’Italia...
R. Per me Carter deve scegliere qua in Italia degli uomini, diciamo cosi... americani. Dei duri, OK? Ad esempio: Moro? No, non va. In un rodeo non riuscirebbe a stare più di due secondi sul cavallo, a meno che non gli parli in un orec- chio e lo addormenti. De Carolis? Quello va bene, è stato in America, well è fantastico, in quattro giorni ha imparato a fare le bolle con la gomma americana. Anche se dopo si è messo a piangere perché non c’era dentro la neve che cadeva. Andreotti? Be’ si, potrebbe sembrare uno che è stato molto a cavallo, su un cavallo con le sospensioni rotte. Fanfani non lo vedo su una sella, ma è cosi piccolino e grazioso che si potrebbe mettere a tener compagnia a qualche cavallo, nelle scuderie. Cossiga è perfetto con la stella da sceriffo. E Malagodi? Uguale a John Wayne. E Forlani? Uguale a Pippo...
D. Signor Jammellon, cosa significa l’elezione di Carter...
R. Well, uno dei vostri’che è veramente duro è quel Castelli. Certo che quando voi vi mettete in testa di risolvere uno scandalo, andate giù pesanti. È venuto giù dall’aereo e subito tutti a dire, accidenti, ma è Humphrey Bogart tale e quale. Ha cominciato a sparare domande terribili tipo: «Dove si mangia alla cinese?», «Perché ci sono tutti questi negri?» e «Dove posso trovare un cappello da cowboy?». Poi ha interrogato tutta la Lockheed. Uno alla volta li faceva sedere, gli tirava un cazzotto in bocca e poi chiedeva: «Ti ricorda niente questa faccia?» e mostrava una foto di Leone. Andava in bestia perché quasi tutti rispondevano: «Un cucciolo di Koala». Well, un vero duro. C’è rimasto male perché non ha trovato niente.
D. Signor Jammellon...
R. Sì, lo so, a voi piacerebbe molto che Carter mandasse i marines e portasse Berlinguer a Montecitorio o a Regina Coeli. Vi toglierebbe dall’impiccio. No? Be’, anche noi negli Stati Uniti abbiamo i nostri problemi. E poi quel Carter, è presidente ma non decide mica lui, sapete. Mi sa che dovrete proprio sbrigarvela da soli. Adesso basta, amico, vado a dare un’occhiata da Harry.
D. All’Harry’s Bar?
R. No, Harry Berlinguer. Stiamo attenti, che non si mettano delle idee in testa, quei ragazzi. Ciao, amico giornalista.


Altri tempi, erano gli anni della strategia sella tensione, del golpe in Cile, poi sono arrivati altri presidenti che hanno contribuito a rendere sempre meno vivibile questo martoriato pianeta, fino all'avvento ai giorni nostri del primo presidente nero,ecco la notizia relativa al presidente Obama, tratta dal sito Lifegate:


Barack Obama preme sull'acceleratore dell'auto del futuro

Nuovo piano da 2,4 miliardi di dollari per sviluppare nuove auto, nuove tecnologie, nuove batterie. E un impegno: un milione di auto ibride già sulle strade Usa entro il 2015.

Il presidente americano ha annunciato un cospicuo piano di stimolo da destinare al settore automobilistico plug-in: l’annuncio arriva dal Southern California Edison's electric vehicle garage di Pomona che dal 1993 lavora sullo sviluppo di auto non inquinanti con prototipi a idrogeno e a batteria.

"E' sempre piacevole uscire ogni tanto da Washington - ti ricarica le batterie" ha scherzato Barack Obama.

Il suo stimulus plan destinato allo sviluppo dell’industria delle auto a trazione alternativa è composto, secondo fonti della Casa Bianca raccolte dal Boston Globe:

- 1,5 miliardi di dollari per i produttori di batterie di nuova generazione
- 500 milioni di dollari per la componentistica
- 400 milioni di dollari per prototipi e prove su strada.

Parte dello stanziamento sarà destinato del Dipartimento dell’Energia alla realizzazione delle infrastrutture necessarie per la mobilità plug-in, una rete di stazioni di ricarica che possa ricoprire efficacemente il territorio e corsi di formazione specifici.

... Continua


Nei post precedenti si è parlato delle violenze subite dalle donne, Wonderely torna ancora una volta a parlare dello stupro avvenuto a Roma la notte di capodanno:

Consiglio a tutti la lettura di questo post, che è la continuazione del precedente (è tratto da Femminismo a Sud).

La solitudine delle donne stuprate

Daniela Valentini, assessore regionale del lazio, dopo aver visto la trasmissione di porta a porta (di cui vi abbiamo parlato) nella quale la ragazza protagonista dello stupro di capodanno è stata giudicata e condannata senza difesa e senza appello, ha preso carta e penna e ha scritto una lettera pubblicata su repubblica. La ragazza, che stringiamo in un abbraccio solidale, ha risposto con una lettera straziante. Copiamo e incolliamo entrambi gli scritti, non per nutrire il pubblico morboso e assetato di sangue, non per legittimare la logica dei processi mediatici, non perchè riteniamo ci sia nulla da dimostrare e soprattutto non perchè riteniamo che per essere credibili in quanto vittime di stupro bisogna fare l'elenco delle ferite. Lo stupro esiste anche dove non c'e' sangue. La maggior parte delle vittime di stupro e molestia non possono dire di riportare ferite evidenti. Una discussione che ragioni di questo (fuori dai tribunali) non si può basare su questo grandissimo (e voluto) equivoco. In questo modo si agisce esattamente sullo stesso terreno nel quale vogliono portarci quelli che decidono entro quali limiti uno stupro possa definirsi tale. Riportiamo dunque le due lettere per farvi rendere conto di quello che una donna che denuncia uno stupro è costretta a subire in fase processuale e perchè su questo va fatta una battaglia culturale forte.

Caro direttore, ho avuto modo di conoscere e parlare con Claudia - chiameremo così la ragazza stuprata a Capodanno - e di sentirla raccontare l'orrore che ha vissuto che l'ha segnata, ferite di cui non si libererà facilmente né in breve tempo. Ha subito un'operazione vaginale per la quale sono occorsi molti punti di sutura, ha visto il suo stupratore uscire di prigione dopo pochi giorni per concessione degli arresti domiciliari e ora è soggetta a processi in trasmissioni televisive senza potersi difendere. Ricominciamo dalla prima lettera dell'alfabeto: chi è la vittima, lei o lo stupratore? A chi viene imputato il crimine, a lei o allo stupratore? Chi difende la legge italiana, lei o lo stupratore? Una ragazza di 25 anni, residente in un paese della provincia romana, festeggia il Capodanno nella capitale e diventa vittima di un crimine orrendo, cerca di riprendersi, cambia lavoro, esce dalla sua cittadina, frequenta un centro antiviolenza che le dà sostegno psicologico e poi tutto ripiomba nel buio. Questo è successo l'altra mattina, dopo e servizi trasmessi la sera prima. Claudia è tornata in uno stato di disperazione dalla quale non sappiamo quando e come ne uscirà. Perchè i violentatori hanno sempre delle mamme che li difendono e vengono intervistate mentre le madri delle vittime si vergognano per e insieme alle figlie? Che razza di civiltà è questa? Dove sono i valori della nostra comunità?
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Torniamo a parlare di preservativi e di AIDS, le ormai tristemente famose dichiarazioni del pontefice hanno fatto il giro del mondo, l'amica Anna del blog a44a racconta della responsabilità che abbiamo anche noi cittadini di uno Stato che ancora si può definire laico:

Il Papa, l’aids e i milioni di morti. Siamo tutti complici?
Ancora una volta il Vaticano è tornato a tuonare contro l’uso dei preservativi in Africa. Non solo non sono la soluzione, ha affermato, ma anzi rischiano di peggiorare la situazione. Francia e Germania si sono subito dissociate. In Italia il governo ha taciuto, ma milioni di italiani si dicono indignati. Eppure, la maggior parte di loro è ufficialmente “complice” dell’azione di Papa Ratzinger… Una volta si diceva “non in mio nome”. E adesso?
Uscire dalla Chiesa Cattolica? Si può fare!
Milioni di persone criticano la Chiesa Cattolica, ma in realtà ne fanno parte

Negli scorsi giorni il signor Joseph Ratzinger, capo della Chiesa Cattolica e dello Stato del Vaticano con il nome di Benedetto XVI, in un viaggio in Africa ha ribadito che la soluzione del problema dell'Aids non è assolutamente l'uso dei preservativi, ma la castità e i rapporti sessuali esclusivamente all'interno del matrimonio.

Questa posizione, data l'influenza che il signor Ratzinger ha sulla frangia cattolica della popolazione africana, avrà senz'altro come conseguenza diretta la morte o la sofferenza per Aids di milioni di persone (oggi si parla di circa 21 milioni di malati di Aids) e, cosa ancor più grave, la nascita di bambini destinati certamente a morire per fame o sete in zone sovrappopolate in cui c'è una mancanza assoluta di risorse.

... Continua


Da Facebook un gustoso elenco:

91 MOTIVI PER CUI LE DONNE SONO MIGLIORI DEGLI UOMINI

1. Puoi arrivare in ritardo agli appuntamenti evitando di dover aspettare al freddo
2. Vedi nude le tue amiche
3. Quando vai in bagno non rischi di bagnare la tavoletta
4. Se una sera vuoi far sesso trovi sempre qualcuno disponibile senza doverlo pagare

5. Se esci con un ragazzo paga lui
6. Per baccagliare un ragazzo in discoteca non devi offrirgli da bere
7. Se scoppia una guerra sei l’ultima a morire
8. Sai che i resoconti sulla vita sessuale delle tue amiche sono veri
9. Se hai le tue cose puoi mandare al diavolo chiunque senza dovergli chiedere scusa dopo
10. Non ti fai paranoie per “quanto ce l’hai lungo”
11. Quando ti svegli dopo una notte passata con lui non hai brutte sorprese: è brutto come la sera prima
12. Ti cedono il posto sull’autobus
13. Se lui va allo stadio puoi uscire con le tue amiche e poi rinfacciargli di averti lasciata sola
14. Mater semper certa, pater nunquam…
15. Con una gonna corta ottieni qualsiasi cosa
16. Se sei lesbica diventi intrigante, se sei omosessuale sei una checca
17. Se partorisci ti fanno restare a casa da lavoro e in più ti pagano
18. Finite le superiori puoi lavorare immediatamente: nessuno si chiederà se sei militebesente
19. Non ti angosci la vita pensando alle tue prestazioni amorose
20. Gli uomini credono a tutto ciò che dici
21. Se sei eccitata nessuno ti prenderà in giro perché hai un alzabandiera nei pantaloni
22. Non devi regalare un anno della tua vita allo stato
23. Se fai l’autostop ti danno subito un passaggio
24. Se lui ha freddo non devi dargli la tua giacca
25. Decidi tu da che parte del letto dormire
26. Se lo tradisci non lo capirà da un po’ di rossetto sul colletto della camicia
27. Se vai a vivere da sola non muori di fame
28. Nessuno si aspetta che tu faccia un lavoro pesante
29. Non devi risparmiare per un anno per regalare al tuo lui un brillante a Natale
... Continua


E sempre a proposito di donne, il punto di vista di una cara amica, Pioggiacalda:


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A far sognare le donne non è la fantasia di uomini potenti e virili.

No, quello che fa davvero sognare le donne è il maschio che ha incorporato in sé la femmina..

Trasuda una sensualità potente, disinibita, un piacere estremo, una seduzione irresistibile.
Scopre che esiste un erotismo delle parole, una passione che vibra nel tono, un'emozione che sgorga dalla sua bocca..

l'Amore, di cui a te non piace parlare, perchè sei un uomo Taciturno.

Hai in sospetto il sentimento, anzi lo ignori, come fosse una malattia di cui è bene tacere.



Lo Specchio è cosa di cui abbiamo bisogno.
Gli Uomini soprattutto negli occhi di certe donne si sentono forti, grandi, apprezzati, non avrebbero saputo in quale altro modo misurare la loro forte virilità.

Ma esiste un Erotismo dell'Anima e delle parole..

L'amore appena raggiunto e che ci sfugge..

l'amore dovrebbe essere il luogo della parola “cuore a cuore” dove si approfondiscono sensibilità e conoscenza tra i due..

ma tra i due c'è sempre chi fugge.

"Perchè ho creduto che in nome dell'Amore non si dovesse offendere abbandonare e soffrire!”

E' questo l'amore?



Maschi incapaci di fusione tra Pensieri Emozione e Sessualità..

Abili nel rubarci l'anima con i suoi segreti

per poi buttarli via senza averli mai ascoltati..

Seduttori di voi stessi!

Perchè noi Donne vogliamo dare tutto in cambio di niente?

Le Donne sono Destinate a Fantasticare sull'uomo Gentile ed Emozionale, ma Fatalmente da chi esclude il Sentimento..


Al congresso del PDL il Cavaliere è stato incoronato leader incontrastato, ecco l'opinione di Vauro al riguardo:






E sempre sullo stesso argomento Mauro Biani commenta:


L'incomprensibile leggerezza dell'essere (1)


Alcuni anni addietro ci lasciava un grande artista, Andrea Pazienza dotato di un senso dell'umorismo fuori dell'ordinario ecco una sua testimonianza dell'epoca a proposito di pontefici:

http://www.genesys-informatica.com/~barto/spaz/images/karol.gif

L'opinione di Alfredo Chiappori sulla situazione mondiale degli alimenti:

http://www.alfredochiappori.it/Immagini/Strisce/corseraeconomia05-05-08.jpg



Pillola del giorno: Ringrazio Dio di non avermi fatto nascere donna. Avrei passato tutto il giorno a toccarmi le tette!
Woody Allen.

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