lunedì 25 maggio 2009

La tribù di Moro Seduto. Di Stefano Benni. Sedicesima parte.

In alto: Immagine tratta dal blog http://unagocciaviola.splinder.com/



Ci fu una grande battaglia di idee e alla fine non ci furono né vincitori, né vinti, né idee.
Stefano Benni.


Erano gli anni settanta, i cosiddetti anni di piombo, in Cile Pinochet aveva preso il potere con un colpo di stato, ci furono migliaia di morti, il generale nero come venne soprannominato iniziò la più feroce dittatura nei confronti del popolo cileno, i dissidenti venivano imprigionati e torturati negli stadi, una mattanza di proporzioni bibliche, ebbene, nonostante lo sdegno e l'indignazione di tutti i paesi civili e le manifestazioni in tutte le piazze del nostro paese, l'Italia decise di permettere la partecipazione dei nostri tennisti agli incontri di coppa Davis che si sarebbero svolti di li' a poco in Cile, Stefano Benni racconta in questo capitolo come venivano prese queste alte e importanti decisioni:

La tribù di Moro Seduto. Di Stefano Benni. Sedicesima parte.
Racchetta Nera.

Scena: un elegante circolo tennis di Milano. Soci selezionati, fondo dei campi con disegni di Vuitton, raccattapalle somali. Sul campo centrale Arnaldo Forlani, Amintore Fanfani, Massimo De Carolis e Nicola Pietrangeli si preparano a una partita di doppio. Arriva di corsa il presidente del Coni Giulio Onesti.

ONESTI. Dottor Forlani, finalmente l’ho trovata.
FORLANI. Ho molto da fare.
ONESTI. Ma, dottor Forlani...
FORLANI. Non insista, se mi vuol parlare ancora del Cile, le ripeto che noi non chiediamo la tessera a nessuno.
FANFANI. Preferiamo tesserare i morti.
PIETRANGELI. Il dottor Forlani alludeva al fatto che quando facciamo sport non badiamo al colore politico dell’avversario.
ONESTI. Ma allora io cosa devo fare?
FANFANI. Perché non si iscrive alla Dc? Pensi che titolo potremo sparare sul giornale: «Onesti alla Dc», tutti direbbero: ma come, allora ci han preso gusto? Non ne bastava uno? E Zaccagnini non è geloso?
DE CAROLIS. Papà, non scherzare sul partito. (Si fa il segno della croce.)
PANATTA, BERTOLUCCI, ZUGARELLI, BARAZZUTTI (in coro). Annamo a giocà?
FORLANI. Sì, andiamo. Però per sottolineare il nostro disaccordo dal regime di Pinochet, giocheremo, ma rifiuteremo di fare la doccia, e torneremo a casa tutti sudati.
FANFANI. Propongo di più. Facciamo giocare il caro De Carolis, che è un campioncino, in doppio con Panatta. Ogni punto, si volterà verso Pinochet e dirà: «comunque, non vi siete comportati bene».
DE CAROLIS. Papà, perché non giochi tu?
FANFANI. Mi piacerebbe, se riuscissi a vedere cosa c’è al di là della rete.
ONESTI. Allora come mi devo comportare?
DE CAROLIS. Se vuole lo chiedo a Indro, il mago di Milano.
ONESTI. Legge il futuro?
DE CAROLIS. Le pare che legga quella robaccia? Solo il passato fino al 1920. lo vado sempre a farmi fare le carte da lui quando devo prendere una decisione importante.
(Arriva il presidente Giovanni Leone tutto vestito di bianco, con scarpette e racchettina.)
LEONE. Posso giocare anch’io?
FANFANI. Scusi, ma lei chi è?
LEONE. Ma come! Non mi riconoscete? (Fa con la mano destra un caratteristico saluto a testa di lumaca.)
FORLANI. Caro presidente! Ma è proprio lei! Quanto tempo! Ma dov’era finito?
FANFANI. Chi è, pure... mi sembra di ricordarlo...
LEONE. Vabbè, attualmente sono un po’ latitante, ma proprio fino al punto di non riconoscermi... Bravi bravi, vi vedo in forma. Chi è questo giovanetto coi capelli corti?
DE CAROLIS (scattando sull’attenti). Sottotenente Massimo De Carolis, prima compagnia, secondo plotone, seconda porta a destra bussate che devo spostare le rotaie del trenino. Ai vostri ordini signore!
LEONE. Bene, bene. Qual è il tuo Corpo?
DE CAROLIS. Questo qui dentro i vestiti, signore.
FANFANI. Lo scusi sa. E un giovane sottotenente che io sto sviluppando.
LEONE. È sicuro che non sia un giovane sottosviluppato che lei sta tenendo?
FANFANI. Ci metterei la mano di Butini sul fuoco.
ONESTI. Io non ho ancora capito cosa devo fare.
PANUCCI, BERTOLATTA, BARAZZELLI E ZUGARUTTI (in coro). Annamo o nun annamo a giocà?
PIETRANGELI. Io quando gioco ai cavalli non gli chiedo mai la tessera.
FORLANI. Porteremo via l’insalatiera da sotto il naso di Pinochet.
DE CAROLIS. Dovrà mangiare il radicchio nell’elmetto! (Si rende conto di aver detto un’altra cretinata, china la testa contrito, diventa rosso.)
(Indro Montanelli balza in campo dal cespuglio dove era nascosto.)
MONTANELLI. Ti ho visto! Sei diventato rosso! Opportunista!
DE CAROLIS (indietreggiando). No, non è vero, non è vero.
MONTANELLI. Sarai punito. Cosa preferisci? A scelta: 30 nerbate, 30 pater ave gloria, 30 cartoline di Vladivostok, 30...
FANFANI (che sta giocando da solo). 30 a 15, batte Fanfani risponde Newcombe.
DE CAROLIS. Non si dice 30 a 15, si dice thirty-fifteen.
FANFANI. Come parli bene. Sei stato in America? Cosa ci sei andato a fare?
DE CAROLIS. Niente.
FORLANI. Allora eri con l’inquirente.
PIETRANGELI. Io quando gioco a bowling non chiedo la tessera a nessuno.
FANFANI (esaltandosi). 30 pari, batte Fanfani, risponde Newcombe, testa di La Malfa, traversa, rete!
PANELLI, ZUGARATTA, BERTOLUTTI E BARAZZUCCI (in coro). Annamo a giocà?
FORLANI. Ma sì che andiamo, ma sì. Se dobbiamo evitare tutti i paesi non democratici, che dire allora dei paesi comunisti?
DE CAROLIS. Giusto, giusto (brandisce la racchetta menando fendenti nell’aria) ah, ho una voglia di moderare le mani...
FORLANI (stentoreo). Questi signori che si scandalizzano per l’insalatiera cilena, si scandalizzano altrettanto per l’insalata russa?
(Quattro minuti di applausi per Forlani. De Carolis piange sulla spalla di Montanelli e Fanfani sul ginocchio di Panatta. Forlani si inchina ripetutamente, finché il coccodrillino non gli cade dalla maglietta e se ne va.)
ONESTI. Allora si va?
FORLANI. Per me, si va.
PANUTTI, BARAZZATTA, ECC. Annamo a giocà!
(Tutti insieme, tennisti e politici, intonano sull’aria di Faccetta nera.)
Racchetta ne-era/bell’abissi-ina/aspetta e spera/che la Davis è vicina/quando saremo/sul sei a tre/fai un inchino/e chiedi scusa a Pinochet.
(Se ne vanno.)


Sara del blog Nike82 abita a L'Aquila, ha fatto una interessante analisi degli avvenimenti del terremoto nella sua città, ponendo degli interrogativi abbastanza inquietanti:

C'è stato detto che il terremoto che ha distrutto L'Aquila il 6/04/09 è stato di magnitudo 5.8.

Non riusciamo a capire come mai dai telegiornali stranieri venivano notizie completamente differenti. Secondo loro i propri apparecchi, vi parlo di notizie riportate da telegiornali come CNN,BBC, ecc, il magnitudo era molto superiore pari a 6.4 della scala Richter. Ora tutti voi avete appreso dai telegiornali nostrani l'entità dei danni, provate a guardare la tabella sopra riportata e ragionateci sopra.

Tenete presente che lo Stato è tenuto a rimborsare fino al 100% dei danni subiti in caso di calamità naturale..

Secondo voi per quale motivo ci è stata data una notizia "forse sbagliata?"

Si d'accordo fino a 5.9 ci sono danni alle case ma qui staimo parlando di una città completamente distrutta. Di circa 300 persone morte e molte altre gravemente ferite, di 65.000 sfollati.

Ci stanno usando per i loro scopi che lascio a voi indovinare quali siano. Per quanto mi riguarda non credo a nessuna delle loro parole sono tutte promesse che non verranno mantenute.

La nostra città non verrà ricostruita non adesso almeno.

Però dobbiamo essere tutti contenti perchè tra poche settimane avremmo la città, quello che ne è rimasto, invaso da giornalisti, guardie, servizi segreti e pazzi scatenati perchè qualcuno ha avuto la brillante idea di portare il G8.

Ma certo facciamo i salti di gioia dalla felicità.

Noi vogliamo solo poter riprendere la nostra vita, ricostruire le nostre case, riaprire i nostri negozi.

VOGLIAMO LA TRANQUILLITA'.

... Leggi tutto



Il quotidiano nella città del terremoto raccontato da Miss Kappa:

Piccole cose

Che dire? Posso raccontarvi solo piccole cose, cose del mio quotidiano. Mi sono dedicata, negli ultimi due giorni, alla ricerca del terreno per il mio progetto. Dopo aver contattato un privato che vende la sua terra, in zona industriale, al prezzo di mercato quintuplicato, ho deciso di rivolgermi direttamente ai sindaci dei paesi cui fanno capo queste aree. Ho scoperto che i piccoli comuni ancora non recuperano le mappe catastali e sono in fase di riallestimento. Tutti mi hanno risposto di farmi viva fra un paio di settimane. Scoraggiata, dopo aver letto il decreto che parlava di abitazioni messe a disposizione degli sfollati dalla PC nelle zone dell'entroterra, mi sono sentita rispondere da una cortese impiegata di un comune in provincia di Pescara che, al momento, gli appartamenti reperiti sono due, a fronte di oltre trenta richieste già pervenute e che, comunque, saranno privilegiate le persone ospitate nelle strutture ricettive della costa. Si è dichiarata però disponibile a trovarmi un appartamento a pagamento.Non volendo infierire sull'impiegata che non ha colpe per decisioni altrui, ho desistito. Sono quindi andata all'ufficio passaporti della Questura, avendo perso il mio passaporto sotto le macerie, per cercare di averne uno nuovo. Ho scoperto che mi costa cento euro e che nessuna agevolazione è prevista per noi terremotati. Tasse e bolli vanno pagati.
... Continua


Da Postmoderno uno sperticato giudizio sul nostro inquilino di Palazzo Chigi:

I segreti del mestiere

Ho deciso di perdonargli tutto. Leggi ad personam, lodo Alfano, collusion...uhm, piccole ombre nei suoi rapporti con alcuni personaggi (che a tempo perso facevano gli stallieri), figure di merda internazionali, perfino la sua presenza al mondo. Mi è bastato vedere questo.

Sono certa che sia la dimostrazione del fatto che quest'uomo non è reale, ma è la personificazione fantastica del grottesco. La proiezione immaginifica dell'incrocio tra il classico italiano medio, un istrione e un piazzista esperto di comunicazione. E io domani mi sveglierò in un mondo dove Silvio Berlusconi è conosciuto per essere il miglior venditore porta a porta di Folletto.


Ennesimo stupro ai danni di una donna alle porte di Milano ( La Repubblica), le violenze sulle donne non si fermano, dal blog di Wonderely il tema della censura su questi squallidi episodi:


In Gran Bretagna questo spot contro la violenza domestica è stato censurato.

Motivo: è troppo violento.

Già, è troppo violento per chi preferisce chiudere gli occhi e far finta che la famiglia sia un nido d'amore in cui queste cose non possono mai accadere, è troppo violento per chi preferisce IGNORARE determinate situazioni che portano alla MORTE o all'INVALIDITA' PERMANENTE di milioni di donne.

Fa paura guardare in faccia alla realtà. Fa paura pensare che una donna provi DAVVERO sulla propria pelle quelle violenze e molto di più: e lì non ci sono né attori, né telecamere. C'è una donna TERRORIZZATA, una bestia che la ammazza di botte e il silenzio e l'indifferenza tutt'attorno.

Il silenzio e l'indifferenza hanno portato alla censura di questo spot, così come abbiamo assistito lo scorso novembre alla censura di un manifesto contro la violenza sulle donne.

Quello che non piace e dà fastidio si censura...

Fate voi due più due.


Sui maltrattamenti dei prelati nei confronti di minori deninciati dalle vittime in Irlanda, Pralina ha intervistato un personaggio molto influente della chiesa, Suor Bernarda Ciancalarga:

Su tutti i giornali del mondo sta esplodendo lo scandalo dei maltrattamenti nelle scuole private cattoliche irlandesi, la nazione più cattolica del mondo fuori dai nostri confini. Per vari decenni in molti istituti cattolici irlandesi ragazzine e ragazzini orfani, minorati e disagiati sono stati sottoposti a selvaggi maltrattamenti fisici e morali oltre ad orrendi stupri individuali o di gruppo. Un'apposita commissione ha indagato nove anni a questa montagna di orrori che ha rovinato la vita di migliaia di persone. Il primate d'Irlanda, Sean Brady, si è detto "afflitto e dispiaciuto". C'è da augurarsi che lo sia per le conseguenze umane e non magari per l'enorme montagna di soldi che la Chiesa dovrà elargire come risarcimento danni a tutte le vittime che le stanno intentando causa. Per molto meno, in termini di quantità, la Chiesa cattolica americana si è dissanguata per i risarcimenti dovuti ai genitori dei bambini vittime dei preti pedofili di Boston e New York. Sconvolti da questo immane schifo, noi dell'Inseminatore Romano siamo andati a rilevare l'opinione della nostra amica religiosa, Suor Bernarda Ciancalarga, fondatrice e attualmente maggior azionista del "Pio Istituto delle Clarisse Deflorate", che proprio due giorni fa ha debuttato sul listino azionario del Mibtel di Milano.

Allora, Sorella, che ne pensa?

Che certe notizie non dovrebbero essere neppure pubblicate tanto sono orribili...

Bè, sono notizie forti, certamente. E scuotono molto le coscienze di tutti...

Ma che ha capito? Non devono essere pubblicate per non influenzare i corsi borsistici. Lo sa che oggi il nostro titolo ha perso il 24 per cento?

Ma... Sorella... lei, religiosa, guarda così tanto alla vil moneta?

E certo che sì. Ci siamo quotate appena due giorni fa e guardi che roba. Secondo me qui c'è l'influenza di Satana il Diavolo...

... Continua


Poesia di Carlo Cornaglia sulle vicende dell'avvocato Mills e la difesa del Cavaliere dal blog Voglio scendere:

Sentenza scan-da-lo-sa

A L’Aquila c’è un nuovo terremoto
per la motivazion della sentenza
che narra Mills, legal molto devoto,
corrotto a quanto par da Sua Indecenza.

Finalmente qualcuno lo ha incastrato,
con il lodo si salva Berlusconi
che vien dalla sentenza sputtanato,
pur senza la condanna alle prigioni.

La storia è vecchia ormai quanto Noé,
gli amici suoi finiscono in galera,
ma con le leggi fatte far per sé,
la cella per lui resta una chimera.

Il primo grado dice che l’inglese
ha fatto tricky corners per i quali
seicentomila dollari si prese
dal Cavaliere in vena di regali.
... Continua


Pare che il nostro governo si sia impegnato ad acquistare 131 cacciabombardieri, Vauro ne dà notizia:

http://www.vauro.net/vauro210509_14.jpg


... E sempre Vauro sulle dieci domande poste dal quotidiano La Repubblica al presidente del consiglio in merito alle sue frequentazioni con una minorenne:

http://www.vauro.net/vauro210509_13.jpg


Anche Gavavenezia dice la sua sull'argomento:

secondi forever



















Argomento spinoso questo delle vicende sentimentali del Cavaliere, anche Maramotti esprime la sua opinione:

























La strage di Capaci dove furono assassinati il giudice Giovanni falcone e la sua scorta, dopo tanti anni non sono stati individuati i mandanti, Mauro Biani ricorda gli avvenimenti di quei tragici giorni che hanno cambiato radicalmente il nostro paese:

La Mafia è cosa umana, come la merda


17 anni fa. Dov’ero? A fare l’educatore professionale coi ragazzi “residenziali” del Villaggio. Sgomento, ricordo. E forse ancora di più all’uccisione di Borsellino. La ribellione, la riscossa di un popolo (quello italiano) che però dimenticò in fretta e tornò al “quieto vivere”. Oggi persino la scuola di mio figlio che si chiama “Giovanni Falcone” pare ingessata, senza memoria. Segno dei tempi? No perché ci sono scuole, insegnanti e ragazzi che ancora imperterriti ricordano, affrontando le fatiche di un viaggio e che con Libera tornano sui luoghi, insegnano legalità, rispetto per lo Stato, per il proprio prossimo. Una memoria attiva, quella che significa impegno, non mera commemorazione. Perché la mafia, come la merda, è cosa umana, ma anche la passione, lo slancio per una società più giusta e attenta a tutti è cosa umana. E bisogna gridarlo forte e chiaro ognuno come può e dove può.
p.s. all’epoca, facevo anche un corsuccio regionale di grafica e con un gruppo di altri amabili pazzi, organizzammo una piccola rivista interna: “Prugna”. Ecco di seguito un mio pezzo scritto e una vigna del primo numero.
Realtà Siciliane e incontinente. Inizialmente questa pagina doveva essere quella che vedete qui sotto, apertura del giornale, con battuta semidemenziale per cominciare a sorridere già da pag 3 di “Prugna”. Ma in questo momento con tutto lo sforzo possibile, penso che ci sia veramente poco da ridere. Altro che Prugna, la realtà di tutti i giorni è di gran lunga più lassativa anche se, non stimola quello sterco genuino, liberatorio, rilassante, ma una schifosissima diarrea a getto continuo, con cui rischiamo di sporcarci costantemente, senza più rendercene conto. I piccoli, i grandi imbrogli, le raccomandazioni, l'amico dell' amico, i politici corrotti e chi li corrompe, i "Piccoli" delitti di mafia, i grandi delitti e le stragi della mafia statale... Che cagata... E i sindacati? Dopo la strage da guerra civile in cui sono rimasti uccisi gli Agenti: Montinaro, Di Cillo, Schifani e i Magistrati Giovanni Falcone e Francesca Morvillo, hanno proclamato otto ore di sciopero generale in Sicilia e un’ora nel resto del Paese (grande rivolta morale...). Poi non si capisce perché le ore di sciopero siano differenti tra la Sicilia e il resto dell'Italia, come se non fossimo coinvolti tutti in egual misura in questa guerra. Ma allora, cosa ci ridiamo tutti sudici di diarrea? Non sarebbe, dunque ora, di indignarsi con sempre maggior forza, per quella puzza che quasi non sentiamo più, tanto siamo assuefatti?... . O forse, dando retta a Benigni e al suo corpo sciolto fare la rivoluzione con la merda? Continuiamo pure a leggere il giornale e a ridere, se ne abbiamo voglia, magari fermandoci a pensare, tra un bidet e l’altro. Mauro.
P.p.s.: su Mamma! anche un grande articolo di Carlo Gubitosa.


Pillola del giorno: La masturbazione è sesso con qualcuno che si ama.

Woody Allen.





2 commenti:

RHINN ha detto...

I tuoi post sono sempre di gran interesse.
Un abbraccio.

nino malgeri ha detto...

Cara Rhinn, scusami per il ritardo nella risposta, ma in questi giorni non riesco a seguire i commenti, grazie della grditissima visita, spero nelle prossime settimane di coinvolgere anche a te nel mio progetto...
Un caro saluto
Nino