mercoledì 6 gennaio 2010

Aziende agricole, Gruppi d'acquisto e Matriarcato.

In alto: Immagine tratta dal blog http://lapislazzuli.splinder.com/


L'intelligenza non è non commettere mai errori, ma scoprire subito il modo di trarne profitto.
Bertolt Brecht.



Si parlava nel post precedente di Matriarcato, ebbene nei secoli passati le donne erano le responsabili della gestione delle comunità, comunità rurali legate alla terra ed il genere femminile era depositario delle conoscenze delle proprietà curative e nutritive delle piante e delle erbe, erano le donne che preparavano e distribuivano gli unguenti e le ricette, conoscenze che con l'avvento del Patriarcato e delle religioni sono state loro sottratte, pensateci, da tremila anni le popolazioni con i maschi al potere si sono sempre dedicate alla conquista di territori con la conseguente sottomissione delle comunità originarie e lo sfruttamento delle loro risorse, nei secoli passati gli indiani d'America, gli indios nei paesi sudamericani, il continente africano tanto per fare alcuni esempi, se ci fossero ancora le società matriarcali, al massimo ci sarebbero stati scambi di conoscenze e di ricette..., una delle possibili forme di matriarcato è il cohousing, nato in Danimarca negli anni sessanta e con il passare del tempo si sta espandendo anche in Italia, Il termine cohousing è utilizzato per definire degli insediamenti abitativi composti da abitazioni private corredate da ampi spazi (coperti e scoperti) destinati all'uso comune e alla condivisione tra i cohousers. Tra i servizi di uso comune vi possono essere ampie cucine, spazi per gli ospiti, laboratori per il fai da te, spazi gioco per i bambini, palestra, piscina, internet-cafè, biblioteca e altro. A Castel Merlino vicino Bologna si sta costruendo una realtà del genere, ed è questo sistema di vita collettiva che vorremmo instaurare nel comune di Faleria, dove sia possibile incrementare:
A tale proposito ho anche inviato un messaggio a Mappa di Mondo Nuovo un sito di persone in tutta Italia che condividono gli stessi principi etici, invito tutte le amiche che frequentano il blog ad iscriversi.

Un'altra interessante iniziativa che viene dai paesi del nord Europa è il Freeshop, dal sito Terranauta:

Kostnix: un ulteriore passo verso l’economia della decrescita


di Andrea Bertaglio
kostnix
Dono, reciprocità, convivialità. Operano da anni in diverse città mitteleuropee i cosiddetti “freeshop” (Foto tratta dal sito del Kostnix)
Nel marzo del 2007, una studentessa universitaria di Trento oggi ventiseienne, Valentina Callovi, dopo essersi trasferita ad Innsbruck sia per motivi di studio che per scelta di vita, decide con alcuni amici di avviare un’attività che si dimostra un eccellente esempio di economia della Decrescita: la rimessa in circolazione ed il conseguente riuso di oggetti ormai destinati alla spazzatura mediante l’apertura di un “Kostnix”.

Di cosa si tratta? È un negozio (il nome è la pronuncia di ciò che in tedesco significa, letteralmente, “costa niente”) nel quale sia ciò che si dona (al negozio stesso) che ciò che si prende non viene pagato; una forte, originale e determinata reazione al mondo del consumismo, dello shopping (magari natalizio!) e soprattutto dell’usa e getta. Un luogo in cui gli oggetti perdono il loro valore economico, ma mantengono quello d'uso.


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Una realtà simile al cohousing è stata realizzata molti anni addietro da una donna, Maria Giovanna Stabile, è lei stessa che racconta di questa esperienza nel sito Il Corpo delle Donne:

Metterci la faccia (3)

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Ogni tanto questo blog è a disposizione di chi ci legge e che, nelle cose che fa, ci mette la faccia.Oggi ospitiamo Maria Giovanna Stabile e il racconto di 35 anni della sua vita in 6000 battute.Quella di Maria Giovanna è anche una bella storia di Femminismo, quello vero e accogliente, di cui è importante venire a sapere per comprendere.C’è bisogno di facce, facce vere, facce che raccontano di una vita che non si ferma all’apparenza.Volti alternativi ai “non volti” televisivi e pubblicitari.Che raccontano di noi a chi ci incontra.

Mettiamoci la faccia.

Scarpe bianche e nere con tacco a spillo: immersa nei miei pensieri, seguo il passo ondeggiante di una ragazza che mi precede. Milano, via Brisa: è l’intervallo del pranzo, la strada è piena di giovani che cercano un posto dove mangiare. Io ho appuntamento con Anna, mia figlia, che da qualche tempo non abita più con me. La trattoria nella casa di via Morigi 8, la casa occupata dai giovani dei movimenti negli anni 70 che sta per essere ristrutturata da una banca: poco lontano, il portone chiuso del Cicipciciap, il locale storico delle femministe milanesi.

Non sono mai entrata al Cicipciciap. Ho conosciuto le femministe nel ’77: appena laureata in medicina tenevo con una collega corsi sulla salute della donna nei locali del Consultorio di Via Albenga, tra l’Ospedale San Carlo e lo stadio San Siro. E’ là che ho incontrato il Gruppo delle donne di via Albenga.

Arrivata a Milano da tre anni col mio compagno, dopo un matrimonio contro il parere dei miei genitori, e una gravidanza volontariamente interrotta, sentivo forte il bisogno di una condivisione. Nel gruppo, ho cominciato a partecipare all’autocoscienza ed ho conosciuto Paola e Vittoria.

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Un salto nel futuro nella casa a misura d'uomo raccontata nel sito di Dario Fo:

Ecofiera.it, i pionieri della Terza Rivoluzione

Ecofiera.it

Immaginate per un momento di vivere in una casa ecologica, antisismica, atossica. Vi svegliate al mattino e vi infilate sotto la doccia fischiettando, senza rimorsi, tanto l’acqua calda è gratis perché l’avete riscaldata con un pannello solare installato sul tetto. Tirate lo sciacquone del wc e vi sentite perfino fieri di voi stessi: quest’acqua qui è piovuta (letteralmente) giù dal cielo e grazie al riduttore di flusso non ne state sprecando neanche una goccia. E’ una giornata invernale umidissima e uggiosa? A voi non importa, siete al calduccio, le pareti ventilate di legno lamellare vi proteggono da muffe velenose e vi mettono a riparo da rumori molesti. Se poi siete stati così lungimiranti da installare anche un pannello fotovoltaico, state producendo da soli la vostra energia elettrica a spese dello Stato e addirittura incassando soldi dalla vendita dei kwh in eccesso senza muovere un alluce, comodamente seduti sulla vostra poltrona preferita.
Un miraggio fantascientifico? No, un sogno realizzabile e auspicabile in questo momento storico in cui il capitalismo spregiudicato sta mostrando tutti i suoi limiti con tragica evidenza.
Per dirla con Jeremy Rifkin, economista e guru mondiale della ricerca di forme di energia alternativa, siamo giunti infine alle soglie della “terza rivoluzione industriale” in cui ognuno di noi produrrà e scambierà con gli altri la propria energia rinnovabile attingendo a fonti accessibili a tutti: invece di petrolio, metano, carbone e uranio, useremo il calore del sole, la forza dell’acqua e del vento e impareremo a riciclare proficuamente i nostri stessi rifiuti.
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Un bilancio dell'anno orribilis appena passato descritto da Marco Cedolin dal sito Luogocomune:

Un anno di miserie
Nel volgere indietro lo sguardo al 2009 che sta terminando è forte la sensazione di esserci soffermati troppo spesso a guardare la pagliuzza che allignava nell’occhio altrui, senza fare più di tanto caso alla trave conficcata nel nostro.

E’ stato l’anno della crisi economica, con il PIL di tutto l’Occidente in caduta libera come non accadeva da molto tempo. Una crisi rappresentata però dal circo mediatico con lo sguardo rivolto al paese immaginario del Mibtel e del Nasdaq e ben poca attenzione nei confronti del paese reale fatto di fabbriche che chiudono, disoccupati, famiglie ridotte sul lastrico. Una crisi, quella del paese immaginario, che nelle parole di politici ed economisti starebbe già volgendo al termine, simile ad una sfuriata temporalesca primaverile. Una crisi, quella del paese reale, che sta acuendosi sempre più, senza che si vedano i prodromi di un’inversione di tendenza, semplicemente perché nessuno si è sentito in dovere di analizzarne le vere cause (globalizzazione e modello di sviluppo) e adottare le opportune contromisure (mutamento radicale del modello di sviluppo) che sarebbero risultate politicamente scorrette e scarsamente gradite ai grandi poteri finanziari che attraverso la globalizzazione ed i licenziamenti stanno costruendo sempre nuovi profitti.

E’ stato l’anno del drammatico terremoto in Abruzzo, “usato” dal governo (che tutto sommato ha gestito discretamente la situazione) come vetrina all’interno della quale specchiarsi. E della tragica strage di Viareggio, ...

... dove decine di persone sono morte, bruciando come torce, a causa dell’esplosione di un convoglio ferroviario difettoso che durante la notte attraversava la stazione. Una strage, quella di Viareggio, presto colpevolmente dimenticata dai grandi media e dalla politica, in quanto sarebbe stato difficile spiegare agli italiani con quanto pressappochismo e mancanza di rispetto per le più elementari norme di sicurezza, viene gestito il trasporto delle sostanze altamente pericolose sulle rotaie ferroviarie. Ma anche l’anno delle frane e degli smottamenti, a cominciare dal disastro di Messina, causa della cementificazione selvaggia e dei mancati investimenti nella cura del territorio.

E’ stato l’anno della truffa della pandemia dell'influenza suina, utilizzata dai governi mondiali per ottenere un cospicuo trasferimento di denaro dalle tasche dei contribuenti a quelle di Big Pharma, attraverso l’acquisto di milioni di dosi di un vaccino tanto inutile quanto pericoloso, destinato ad ingrossare a breve la montagna di spazzatura che già ammorba il pianeta.
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Il cemento che avanza dappertutto è la costante che imperversa su tutto il territorio italico, ogni tanto però c'è qualche traccia di buonsenso, dal blog dell'amica Samuela Salvotti una piccola storia che ci fan ben sperare:

E' LUI IL PADRONE DI TUTTO!

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E' lui il padrone di tutto. E senza il minimo dubbio in sei anni ha trasformato la campagna in città con grandi ondate alte di cemento. Ma in mezzo tiene duro una casettina in travertino, come un tesoro sepolto vivo, con il suo bel giardino fiorito, l'orto coi fagioli e Ciro, il merlo, un vero parente.

Tutti i giorni chiamano perchè vogliono comprarla per buttarla giù e poi tirare su un simpatico coso di otto piani con rifiniture di lusso.

Ma i due nonnini aspettano ancora gustandosi piano le stagioni a cucchiaini. Se poi li vedi leggere un libro antico come uno di Cronin, ecco sembra che sia finita tutta lì la pace del mondo.

Eppure i dubbi incedono lenti: forse si è dei poveri sciocchi a resistere a tutto quel cemento, a quelle antenne, all'assalto attorno di finestre alte con dietro musi curiosi.

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Per chi cerca casa un divertente racconto dell'amica KINDERGARDEN e le sue peripezie alla ricerca della magione:

K. e gli annunci immobiliari

K. cerca casa. Stavolta per davvero. Perchè ora K. ha un lavoro, e il giorno della festa si mette il vestito buono e passa dallo sportello bancomat a prelevare del denaro disponibile. Il mondo le sorride, come lo schermo del Bancoposta, che ultimamente la saluta con un tono da barista sotto casa: "buongiorno K., il solito?", e K risponde affermativamente, con un'aria assonnata ma serena. E pensa che finalmente sono terminati i tempi in cui lei provava a contattarlo e lui non rispondeva, le notti insonni a cercare un modo nuovo di riconquistarlo, i pianti davanti alla sua espressione ormai spenta :"ti prego, perchè non posso avere ancora quello che mi davi un tempo? Cosa è cambiato fra di noi?".
Epilogo di un idillio durato anni. Disperazione. Senso di abbandono.
Poi, una mattina, dopo un mese di lavoro, K. prova a ricontattarlo.
Qualche secondo. C'è campo. Bancoposta risponde, con una voce un po' scocciata ma pronta al dialogo: "Ciao K., per ora sei mediamente pezzente e ancora non possiamo parlare di un futuro insieme, ma quello che mi hai dato negli ultimi giorni è pur sempre un inizio. Con riserva, possiamo riprovarci."
E luce (blu, circuiti internazionali) fu.

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La seconda puntata delle previsioni di Lia celi sul 2010:

2010, un nano vissuto pericolosamente! Previsioni psicolabili per guardare al futuro comodamente sedati (seconda parte)

APRILE
Su Internet fioccano i «pesci», tra i più cliccati un filmato che mostra Fabrizio Corona rapito da un commando di trans alieni sotto gli occhi del Gran Maestro dei Templari in un bar gestito da Elvis Presley. Solo un dettaglio smaschera il pesce d’aprile: Corona è completamente vestito. Berlusconi torna in Abruzzo a un anno dal sisma e indica con orgoglio i risultati della ricostruzione: «Guardate il mio naso, è tornato uguale a prima.» Nel Venerdì Santo la Via Crucis fa rivivere ai cristiani il calvario dell’uomo deriso, vessato e abbandonato; negli altri giorni dell’anno basta prendere un treno. Esteri, è di nuovo allarme attentati, dopo che un giovane musulmano viene bloccato su un volo Londra-New York con dell’esplosivo: tetranitrato di pentaeritrite, una sostanza finora nota soprattutto come scioglilingua. La polizia inglese si giustifica: «Le maglie dei controlli erano strette, ma lui l’esplosivo l’aveva nei pantaloni». Secondo gli esperti, Al Qaeda si è trasformata, oggi è un franchising con filiali ovunque, punti di forza il fai da te, l’attenzione al cliente e il menù bambini a un euro: la riforma si deve all’erede di Osama, l’imam svedese Hussein bin Ikea...

Sport, il ritorno di Bettega riporta alla vittoria la Juve, rafforzata da un’abile campagna acquisti: un difensore, un attaccante e una dozzina di arbitri. Arte, per volere del minisro dei Beni culturali Sandro Bondi, a Genova verrà abbattuto il monumento a Balilla, il minorenne psicolabile che nel 1746 scagliò vigliaccamente il sasso contro gli occupanti austriaci.

MAGGIO
Il premier mai così amato: il 98 per cento degli italiani è con lui, anche quando va alla toilette, e ogni pisciata diventa un’affare complicatissimo. Il Pdl presenta le sue linee-guida per le riforme: giustizia, Berlusconi non è processabile; istituzioni, Berlusconi non è processabile; fisco, Berlusconi non è processabile. Il Pd sente puzza d’imbroglio, specie nelle vicinanze di Massimo D’Alema. Allarme scudo fiscale: i miliardi tornati in Italia dopo anni di esilio all’estero non sono riusciti a reinserirsi nel nostro Paese e alla prima occasione scappano di nuovo. Bergamo, ronde padane di pattuglia contro gli psicolabili: «Con quel nome lì, devono essere parenti dei romeni». Sanità, nuovi limiti alla somministrazione della Ru 486: solo in ospedale, nei giorni dispari, per mano di ginecologi mancini e su donne non incinte. Molte ricorrono a un mezzo più spiccio per procurarsi l’aborto: guardano per più di cinque minuti una foto del ministro Brunetta. Milano, i residenti della neonata via Bettino Craxi chiedono al Comune di cambiare nome alla strada: furti e scippi si sono misteriosamente moltiplicati. Festival di Cannes, critici in visibilio per «Habemus Papam» di Nanni Moretti: un grandioso affresco pasoliniano sulla corruzione romana, con scene di massa e sequenze di sesso estremo interpretato con sconvolgente realismo. Ma è solo un quiproquo: non si tratta dell’ultimo film di Moretti, ma del famigerato video del trans Brenda, arrivato sulla Croisette per un malaugurato scambio di pizze.

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La teoria dell'evoluzionismo di Darwin (A tal proposito gira la storiella della moglie di Darwin, la quale chiama il marito e gli dice: "Caro, nel giardino è caduta un'altra mela, vieni a vedere può darsi che ti venga in mente un'altra bella pensata...) vista dall'amica Artemisia80:

[D-Evoluzione]

Vorrei lanciare anche sul blog la domanda che ho proposto su Facebook: esiste qualcuno che non crede nella teoria dell'evoluzione? Se sì, per favore, fatevi avanti! Non abbiate paura. Vorrei capire in cosa credete. Io credo nella teoria dell'evoluzione, non pretendo di affermare che ciò che diceva Darwin fosse corretto al 100%. Ma ognuno ha le sue idee; c'è chi pensa che siano stati gli alieni a portare la vita sulla terra. Ma come si fa a credere nella storia di Eva e Adamo? Su che basi? La fede può spingere a credere di essere nati per opera di un Dio, ma non può accecarci di fronte a prove schiaccianti. E comunque, sono orgogliosa di poter affermare che discendo da una scimmia e non da un incesto collettivo!













Pare che la sindachessa di Milano si stia battendo per intitolare una via al compianto Bettino Craxi detto anche Bottino visto lo spessore dell'uomo Contropensiero suggerisce:

La giusta via

via















Dall'inizio dell'anno tutti alla corsa all'acquisto, file chilometriche nei centri commerciali per accaparrarsi i prodotti in saldo, Gavavenezia commenta:

saldi




Quanti errori si commettono nella vita... Il parere di PV64:

Errori

http://www.unavignettadipv.it/public/blog/upload/Errori%20Low.jpg


E' proverbiale la solerzia del nostro mini-ministro della Funzione pubblica nel fustigare il lassismo degli impiegati pubblici, ecco come lo descrive Pacesco su Mamma:

Brunetta

Brunetta



Pillola del giorno: Le donne devono fare qualunque cosa due volte meglio degli uomini per essere giudicate brave la metà. Per fortuna non è difficile.
Charlotte Whitton.

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