domenica 25 luglio 2010

Auguri presidente!

In alto: Immagine tratta dal blog http://ilfioredelpeccato.splinder.com/



La vita sarebbe infinitamente più felice se nascessimo ad ottant'anni e ci avvicinassimo gradualmente ai diciotto.
Mark Twain.


Auguri presidente!

In questi giorni roventi col caldo torrido di un'estate sempre più afosa, la crisi economica come al solito colpisce i più deboli, alcuni cittadini si sono tolti la vita poichè licenziati dal posto di lavoro o perchè impossibilitati a pagare il mutuo, ma in questa crisi voluta e fomentata da industriali e petrolieri, ci sono cittadini più uguali di altri i quali lucrano e aumentano gli utili in maniera spropositata, uno di questi è certamente il nostro amato presidente del consiglio, a lui vanno i più sentiti auguri di una cittadina incazzata, ci aggiungiamo anche i nostri, dal blog di Japhy72:

auguri presidente !




... E a proposito di crisi pilotata, un articolo illuminante da Attac Italia:

Crisi dei ricchi, via crucis dei poveri

Le teorie dell’evoluzione dopo Darwin assumono una dinamica divergente. Due specie possono discendere da una comune; ogni tanto, le specie stesse possono scomparire in forma graduale o drastica, ma mai due specie finiscono con il confluire in una sola. Non esiste meticciato se non all’interno della stessa specie. Nel lungo periodo, una gallina e un’uomo sono parenti lontani, discendenti di un qualche rettile ed entrambi rappresentano una risposta positiva della vita nella lotta per la sopravvivenza.

Cioé, la diversità è la forma in cui la vita si espande e si adatta ai diversi ambienti e alle diverse condizioni. Diversità e vita sono sinonimi per la biosfera. I processi vitali tendono alla diversità ma allo stesso tempo sono espressione di una unità, la biosfera, Gaia, l’esuberanza della vita nella sua permanente lotta per sopravvivere in ambienti ostili al suo stesso miracolo.

Per la stessa ragione la diversità culturale è un requisito per la vita dell’umanità. Ovvero, e comunque potrebbe essere una ragione sufficiente, la diversità non si limita solo a evitarci la noia della monotonia ma, inoltre, è parte della nostra sopravvivenza vitale come umanità.

Nonostante ciò, siamo stati noi esseri umani la unica specie che ha sostituito la naturale e prudente sostituzione di specie con un artificiale e minaccioso sterminio, con il saccheggio industriale e con la contaminazione del consumismo. Coloro tra noi che sostengono un possibile ma non inevitabile “progresso della storia” basato sulla conoscenza e l’esercizio dell’eguale-libertà, possono vedere che l’umanità, tante volte posta in pericolo di estinzione da se stessa, ha ottenuto alcuni successi che le hanno permesso di sopravvivere e di convivere con la propria crescente forza muscolare. E nonostante ciò, non abbiamo aggiunto niente di buono al resto della natura. In molti aspetti, in questo naturale processo di prove ed errori, forse siamo andati indietro o i nostri errori sono diventati esponenzialmente più pericolosi.

Il consumismo è uno di questi errori. Questo appetito insaziabile ha poco o niente a che fare con il progresso verso una possibile e comunque improbabile era senza-fame, post-scarsità, piuttosto ha a che vedere con una più primitiva era della gola e dell’avidità. Non diciamo che ha a che fare con un istinto animale, perchè nemmeno i leoni monopolizzano la savana né praticano lo sterminio sistematico delle proprie vittime, e perchè perfino i maiali si saziano solo di tanto in tanto.

La cultura del consumismo ha mostrato i suoi limiti in vari aspetti. Primo, ha contraddetto la condizione prima segnalata, superando le diversità culturali, sostituendole con i suoi ninnoli universali o creando una pseudo diversità dove un operaio giapponese o una meccanica tedesca possono utilizzare per due giorni un oggetto di artigianato peruviano fatto in Cina o possono godere cinque giorni della più bella tendina veneziana importata da Taiwan prima che si rompano per l’uso eccessivo. Secondo, perchè ha anche minacciato l’equilibrio ecologico con le sue estrazioni illimitate e le sue restituzioni sotto forma di spazzatura immortale.

Esempi concreti possiamo osservarli attorno a noi. Potremmo dire che è una fortuna che un operaio possa apprezzare le comodità che prima erano riservate solo alle classi agiate, le classi improduttive, le classi consumatrici. Nonostante ciò, questo consumo –indotto dalla pressione culturale e ideologica- si è convertito molte volte nella finalità del lavoratore e in uno strumento dell’economia. Il che, a rigor di logica, significa che l’individuo-strumento si è convertito in un mezzo dell’economia in quanto individuo-consumatore.

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Nel golfo del Messico la BP continua nei suoi inutili tentativi per riuscire a fermare la fuoriuscita del petrolio dal pozzo sottomarino, Maurizio Pallante in questo suo articolo si chiede quando mai riusciremo a non essere più dipendenti da questa fonte energetica destinata all'esaurimento, dal blog Il Fatto Quotidiano:

Oh mare nero

In una società dipendente dalle fonti di energia di origine fossile come la nostra, se si hanno auto grosse o stili di vita dispendiosi, si sa, c’è bisogno di petrolio. Perché quindi compagnie petrolifere (come la BP) si trovano a dover esplorare sempre più freneticamente i fondali marini, o peggio a trivellare a ben 1500 metri di profondità? Evidentemente perché il petrolio proveniente dai pozzi presenti sulla terraferma è in esaurimento.

Se la domanda di petrolio continua a crescere, a causa di stili di vita sempre più spreconi, auto di dimensioni e cilindrate sempre più grosse, agricoltura sempre più industrializzata e sistemi di produzione di energia che arrivano a sprecare oltre il 70% di quella prodotta ecc, è inevitabile che si ricorra a situazioni in cui è sempre più costoso e più pericoloso estrarre petrolio. A maggior ragione se si pensa che nei paesi cosiddetti emergenti stanno adottando le stesse abitudini dei Paesi Occidentali.

I veri responsabili delle maree nere o delle periodiche devastazioni ambientali (e sociali) dovute all’industria petrolifera siamo noi “consumatori”, allora? E soprattutto, cosa ci dobbiamo aspettare? Di sicuro incrementi progressivi del prezzo del petrolio determinato da un aumento della domanda, a cui non corrisponde un adeguato aumento dell’offerta, e un aumento dei costi di lavorazione, da cui deriva un ulteriore aumento dei prezzi.

Il dramma della Deepwater Horizon è avvenuto a causa di lacune nei controlli al Blowout Preventer (BOP), il sistema di sicurezza capace di bloccare il flusso di petrolio in caso di pericolo, in modo da evitare disastri come quello degli ultimi tre mesi. Ma c’è da considerare che alla BP, come in altre aziende petrolifere, hanno risparmiato sui costi di sicurezza perché ci sono costi di estrazione già altissimi e, se fossero adottate le misure di sicurezza adeguate all’aumento dei rischi, dei costi e delle difficoltà di estrazione, il prezzo della benzina aumenterebbe ulteriormente. Ma quanti di noi, che già ci arrabbiamo per gli aumenti dei prezzi del carburante, fanno questo tipo di collegamenti? In quanti ci chiediamo a cosa sono dovuti gli aumenti di benzina e gasolio che, al di là delle tasse, costituiscono delle continue brutte sorprese quando ci fermiamo dal benzinaio?
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Un'altra fonte energetica subdolamente equiparata alle fonti rinnovabili dai nostri governanti sono gli inceneritori, dei mostri che bruciano rifiuti ad altissime temperature causando cancri e tumori alle popolazioni circostanti, in Piemonte è stata inaugurata in pompa magna l'ennesima costruzione di uno di questi obbrobri, dal blog Luogocomune:

Torino, nasce l'inceneritore ma nessuno ci fa caso

di Marco Cedolin

Qualche giorno fa a Grugliasco, alle porte di Torino, le autorità, contornate da un nutrito codazzo di giornalisti, hanno presenziato all'inaugurazione del cantiere per la costruzione del nuovo forno inceneritore del Gerbido, prima di recarsi tutti quanti al rinfresco, dove fra un pasticcino e un sorso di spumante si sarebbe potuto dare libero sfogo al compiacimento derivante dal "regalo" fatto alla città da parte della classe politica che l'amministra.

Ad assistere al penoso teatrino, oltre ai disinformatori di professione, solamente un centinaio di contestatori delusi, più che arrabbiati, il che in una città che con l'hinterland supera il milione di abitanti significa l'assoluta mancanza di qualsivoglia reazione da parte della cittadinanza. In parole povere i torinesi ed i cittadini di Grugliasco, Beinasco, Orbassano, Rivalta e Rivoli, hanno ritenuto giusto non interessarsi del nuovo megainceneritore.

L'inceneritore del Gerbido in compenso ha già iniziato ad interessarsi di loro, partendo dai portafogli, salassati per alcune centinaia di milioni di euro (cifra che continua ad aumentare progressivamente) necessarie per la costruzione, per arrivare alla loro salute che l'impianto metterà a repentaglio anche qualora continuino a restare voltati dall'altra parte.

Il megainceneritore brucerà 421.000 tonnellate di rifiuti/anno ma la capacità massima ...

...potrebbe arrivare a 579.000 tonnellate/anno, molti più di quanti la provincia sia in grado di produrne a fronte di una buona raccolta differenziata. Diffonderà nell'ambiente nanopolveri e polveri fini, unitamente a diossine, furani, idrocarburi policlici, acidi inorganici, ossido di carbonio, arsenico, berillio, cadmio, cromo, nickel, mercurio ed una miriade di altre sostanze (oltre 250) dalla ferale pericolosità. Dissiperà oltre un milione di metri cubi d'acqua l'anno destinati al suo sistema di raffreddamento, praticherà l'eutanasia del sistema di raccolta differenziata in città, necessitando di un'enorme quantità di rifiuti dall'alto potere calorifero che ne garantiscano il funzionamento, produrrà energia elettrica emettendo nell'atmosfera quantitativi di CO2 doppi rispetto ad una centrale a gas naturale di eguale potenza. Determinerà, come dimostrato da un'ampia letteratura di studi epidemiologici, l'incremento dell'incidenza di una lunghissima serie di patologie che vanno dai tumori di più svariato genere, alle leucemie, alle malattie cardiache e vascolari, passando attraverso le malformazioni fetali e la sterilità, all'interno di una zona che comprende larga parte della città e del suo hinterland.

I signori che hanno mangiato i pasticcini e bevuto il vino bianco sono perfettamente al corrente di tutto ciò, dal momento che hanno già destinato 30 milioni di euro ai comuni interessati dall'impianto, in qualità di compensazione per i danni che esso arrecherà. Danni che si leggono sotto forma di malattie, debitamente convertite in euro all'interno di apposite tabelline stilate per l'occasione, dove un infarto arriva a valere 3260 euro euro ed il decesso è stimato intorno ai 160.000 euro.
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Le ultime notizie da L'Aquila, dal blog di Miss Kappa:

Cassandra

Brutto ruolo quello di Cassandra. E scomodo. Sei inviso ai più. E osteggiato. E deriso. E isolato. Eppure parli di cose facilmente prevedibili. Guardi i fatti, li analizzi, e trai le tue conclusioni.
Questo scomodo ruolo è quello assunto dagli Aquilani responsabili. Coloro che non si sono affidati ciecamente alle mani del Governo. Coloro che hanno tentato, nel silenzio più assoluto, di denunciare le cose che non andavano. Ma si combatte contro una mostro quasi invincibile che sa come manipolare le menti. E sa come trovare alleati e sudditi. Ora in città si dibatte sul danaro. C'è o non c'è? Il Governo lo ha messo a disposizione solo nominalmente, opppure in soldoni sonanti? Nel continuo rimpallo di responsabilità, quello che ci vede attanagliati da quindici mesi, gli Aquilani ancora non riescono a capire. Ci sono i soldi per gli sfollati , ancora quarantamila ?E per la ricostruzione delle nostre case? Per gli hotel, per il misero contributo di autonoma sistemazione, per i puntellamenti? Cialente, lo sapete, è uscito allo scoperto già da qualche mese. "I soldi sono finiti" tuona. Chiodi sosteneva ci fossero. Ben nascosti, ma ci fossero.Noi cittadini responsabili sapevamo che erano stati spesi dalla protezione civile per le c.a.s.e. e per la dissennata gestione dell'emergenza.Spesi senza rendere conto. Con appalti misteriosi e subappalti misteriosissimi. Spesi per pagare case a 2.700 euro al metroquadro. Più di un miliardo e cento milioni di euro per allocare meno di un terzo degli sfollati. Spesi in presine e sottopentole. In cestelli portaghiaccio e flute. In stendini per la biancheria e mobili mondoconvenienza. In piastre antisismiche che sorreggono case già antisismiche di per sé. In lavastoviglie e piumini Ikea. In televisori ultrapiatti e piatti e bicchieri e pentole e chi più ne ha più ne metta. E ancora in migliaia di persone negli hotel, a più di 50 euro al giorno. E nelle tende, allo stesso prezzo. E la popolazione credulona e miope è stata gabbata. La protezione civile è andata via lasciandoci il m.i.r.a.c.o.l.o. e 70 milioni di debiti. Quelli scoperti fino ad ora. E un Comune già disastrato che ha dovuto anticipare 15 milioni per tamponare i pagamenti. Il commissario alla ricostruzione, nonché presidente della regione Abruzzo, nonché PdL, Chiodi non può più sostenere l'insostenibile. Ha ammesso che il danaro non c'è. E pubblicamente. Promettendo di accorrere ai piedi di Tremonti per pietirlo. E questo dopo aver rifiutato da giorni , poiché sempre molto impegnato, il confronto con i cittadini in assemblea. Protezione civile sparita, danaro finito, quindi. Niente cricca, niente soldi. La festa è finita.E bisogna ricorrere sempre alle provocazioni, per ricevere un po' di attenzione.
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Nel vituperato DDL intercettazioni è stato inserito un emendamento che penalizza tutti i blogger, il diritto di rettifica, che spazzerà via dalla rete migliaia di utenti, dal blog Byoblu l'allarme su questa ennesima infamia:

La nuova Carboneria Digitale

La Nuova Carboneria Digitale
[ ndr: nonostante la decisione di sospender il blog, pubblico questo post extra-ordinario in conseguenza del grave momento che la libertà di informazione in rete sta subendo]

La Carboneria era una società segreta italiana dei primi dell'ottocento. Tra i suoi iscritti c'erano cittadini di destra, di sinistra e di centro, accomunati dall'aspirazione ai valori liberali, alla libertà politica e a un governo costituzionale. Volevano una Costituzione come noi vogliamo che venga rispettata la nostra.

« I carbonari appartenevano in gran parte alla borghesia e alle classi sociali più elevate, e si erano divisi in due settori o logge: quella civile, destinata alla protesta pacifica e alla propaganda, e quella militare, destinata alle azioni di guerriglia. » [Wikipedia]

La nuova Carboneria Digitale è la libera associazione di cittadini della rete, accomunati dalla consapevolezza del ruolo fondamentale che le libertà digitali e lo sviluppo delle infrastrutture telematiche rivestono per l'autodeterminazione, per le libertà politiche e per quelle civili di un popolo del terzo millennio.

La politica è ormai un luogo distante, abitato da pochi individui completamente fuori dal loro tempo che rispondono a logiche di profitto corporativo ed individuale e non più agli interessi dei cittadini. I partiti non rappresentano più il popolo di cui sono espressione e credono di poter continuare indefinitamente a perpetrare il loro dominio esercitato in nome e per conto di un potere che non è scritto nella Carta Costituzionale, ma nei regolamenti di logge massoniche eversive che costituiscono ormai la sede concreta, effettiva dove si discutono e si assumono le più importanti decisioni che investono il nostro paese. Il Parlamento è un monumento ricoperto di escrementi di piccione, un museo della democrazia buono solamente per le visite guidate e nel quale gli ideali dei nostri padri riposano conservati all'interno di teche impolverate, valori desueti che non vengono più praticati nè insegnati.

Gli emendamenti al comma ammazza-blogger, il Diritto di Rettifica anacronisticamente introdotto nel DDL Intercettazioni che estinguerà la blogosfera indipendente italiana con l'applicazione di un principio obsoleto, brutale e insostenibile, sono stati rifiutati dalla presidente della Commissione Giustizia Giulia Bongiorno. Byoblu.Com, Il Nichilista e i loro lettori si erano adoperati per lavorare ad una versione del Diritto di Rettifica più ragionevole e meno ciecamente punitiva. Avevamo coinvolto Roberto Cassinelli che aveva elaborato l'emendamento al Comma 29 sulla base della discussione in rete. Una prova mirabile dell'enorme contributo che i nuovi strumenti digitali, se lasciati liberi di esprimersi e tradurrsi in partecipazione attiva, possono apportare al processo democratico. Il nostro emendamento non è stato neppure ammesso alla discussione alla Camera. Peraltro, come nota Guido Scorza, senza una valida giustificazione dal punto di vista normativo. Liquidati con una nota di mezza riga. Oltre a questo, i videoblog dovranno presto vedersela con l'applicazione del Decreto Romani, tradotto in almeno 3 mila euro di maggiori spese per adeguamenti burocratici e nell'obbligo di sobbarcarsi una burocrazia impossibile da gestire per i blog individuali.
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E da METILPARABEN:

Hanno paura di noi

Voi lo sapete, chi è un blogger?
Un blogger è uno qualsiasi, un individuo, un cittadino, che un bel giorno inizia a scrivere quello che pensa in un piccolo spazio (generalmente) gratuito che qualche provider gli mette a disposizione nel mare magnum di internet.
Possono volerci mesi, e talora anni, prima che qualcuno si accorga di lui: non è infrequente, quindi, che un blogger qualsiasi si ritrovi per un periodo di tempo indefinito a scrivere decine, forse centinaia di migliaia di battute con la consapevolezza che nessuno, nemmeno uno, le leggerà. Eppure continua, credendo -o sperando- nella possibilità che prima o poi le sue idee -quali che esse siano- possano raggiungere qualcun altro e, come si dice, germinare.
Nei casi più fortunati questo momento, lentamente, arriva: certo, ci vogliono fatica, rigore e fantasia; c'è bisogno di conquistarsi le visite una dopo l'altra, con pazienza e disponibilità, inventando ogni giorno un modo nuovo ed efficace per dire quello che si vuole dire e ogni giorno correndo il rischio di perdere tutti i propri lettori in un colpo solo per aver scritto una baggianata, per essersi lasciati sfuggire una considerazione superficiale, per non aver mantenuto lo standard di qualità al quale gli altri si sono ormai abituati. E soprattutto bisogna continuare, possibilmente sempre meglio, ché quelli che leggono i blog sono -per fortuna- esigenti di brutto, e basta un'inezia per perdere quel minimo di credibilità che si è acquisita con tanta dedizione.
Non che tutto questo serva al blogger per campare, ci mancherebbe: in molti casi non gli vengono in tasca che poche decina di euro ogni mese, ottenute a stento dalla pubblicità che vende sul blog senza neanche poter chiedere esplicitamente ai propri lettori, giacché non costa nulla, di cliccare tutti i giorni sui banner che sono sul blog, ché altrimenti gli inserzionisti si incazzano e gli portano via quei quattro soldi che ha pazientemente accumulato.
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Leggero e alquanto alterato commento di SuzieQ sull'ennesima gaffe del Cavaliere:

Toh, guarda un pò chi c'è !

...ma sì, è proprio lui, il nostro spumeggiante, pirotecnico, inarrestabile, travolgente, inimitabile Silvio che ci delizia con un'altra delle sue boutades. Di che si tratta questa volta? Giudicate un pò voi.
silvio

Berlusconi va all'Università privata
"Che belle ragazze, mica la Bindi..."
Il premier in visita all' e-campus di Novedrate, in provincia di Como: "Si sono laureate con il massimo dei voti e non assomigliano certo a lei...".La replica: "Logora ripetitività delle sue volgarità". Di Pietro? Quando si è laureato nessuno sapeva nulla". E sul Pdl: "Piccole incomprensioni"

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Da ArtemisiaHate un'ode alla città eterna e uno sberleffo ad un esponente della Lega nord, tale Borghezio:

"Non sono andate giù all’eurodeputato della Lega Nord Mario Borghezio le ultime frecciatine di Francesco Totti indirizzate al suo partito. Così l’onoverole prende la parola e replica piccato al capitano della Roma: “Per commentare le ultime parole di Francesco Totti prendo in prestito ciò che D’Annunzio disse su Marinetti: ‘un cretino con qualche lampo di imbecillità – si legge su laroma24.it - . Non aggiungo altro perchè a questi personaggi bisogna dedicare il minimo indispensabile”.

Per chi non avesse seguito la vicenda, Totti ha affermato che Roma è la

città più bella del mondo e che i padani sono solo invidiosi.

[Come non dargli ragione? Niente può negarlo.]

Ma la cosa che mi fa più ridere è quello che ha detto Borghezio.

(vedi sopra)

Cioè...se Totti è un cretino con lampi di imbecillità...tu cosa sei Carciofo dei miei stivali???

Un demente con MOLTI lampi di coglionaggine?

[Essere definiti imbecilli da questo troglodita è un

complimento...fidatevi.]

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Chi non è mai stato buggerato dalla TIM e dalle sue incomprensibili tariffe lanci la prima pietra, Baghera racconta le sue vicissitudini a tal proposito:

Pay for me

Lettrici che togliete i capelli dallo scarico del lavandino. Lettori che all'ordine di vostra moglie di raccogliere i capelli da terra li infilate a forza dentro lo scarico per l'affanno che vi provocherebbe aprire lo sportello del cestino della spazzatura. Ecco una nuova rubrica intitolata ''Baghi e le inculate col petardo cobra'' . L'inculata di oggi riguarda antichi temi da telefonia -in questo caso- TIM. Il primo è il 4888 pay for me. Anche rinominato 4888 col cazzo che pay for you .Costui nasce come ganzissimo servizio salvavita : te finisci i soldi sul telefono perché hai passato le ultime tre notti a chiamare le casalinghe vogliose sull' 166 e hai urgenza di chiamare tua moglie per avvertirla di lasciarti le chiavi di casa nel vaso dei gerani poiché preso dalla masturbazione mattutina col guanto di crine le hai scordate sul comodino oppure devi chiamare un amico per mettervi d'accordo sul ritrovo del pomeriggio dedicato al club del bricoliamo col bricolage. Ecco. Secondo la tim la ganzata sta nel fatto che puoi teoricamente chiamare chiunque nel caso tu rimanga senza pecunia. Praticamente però ..COL CAZZO. Il 4888 apparirà sullo schermo lanciando il messaggio indiretto : -attenzione,un cazzone sta tentando disperatamente di chiamarti a tuo carico- . Il pensiero di tua moglie sarà : grandissimo porco a setole dure ,hai finito i soldi per chiamare le studentesse infocate eh?COL CAZZO che ti richiamo, imbecille da cova . E quello del tuo amico sarà : Ma figurati se spendo i soldi da dedicare alle infermiere porcine per rispondere a te… : COL CAZZO che ti richiamo.
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E' scoppiata la nuova tangentopoli? se lo chiede Marco Travaglio in questo mirabile articolo:

Vomito ergo sum

In attesa che i nostri accaldati politici e osservatori trovino una risposta al torrido interrogativo “è la nuova Tangentopoli?”, una cosa è certa: le mirabolanti analogie fra gli autogol dei tangentari modello 1992 e quelli dei loro nipotini del 2010. Si difendono con alibi così sgangherati da sembrare confessioni. Quando finì dentro Mario Chiesa, Craxi lo bollò come “mariuolo che getta un’ombra su un partito che a Milano in 50 anni non ha avuto un solo amministratore condannato”. Poi ne acchiapparono qualcun altro, e si corresse un po’: “Nel Psi ci sono tre mele marce su una totalità di persone oneste”. Quando ne acciuffarono a centinaia, pontificò alla Camera: “Qui rubiamo tutti”, salvo poi accusare i giudici di processarlo perché “non potevo non sapere”. Un anno dopo era ad Hammamet, latitante. Ora il suo figlioccio, il piccolo Silvio, gli copia i testi.

Scajola e Verdini sono “casi isolati” in un partito “tutto perfetto”. Anche Bossi, quando saltò fuori la tangente Montedison da 200 milioni alla Lega, irrise al “pirla” Patelli, il tesoriere leghista che l’aveva incassata. Furono condannati entrambi, il pirla e il capo. Oggi Belpietro sminuisce la P3 come “la loggia dei tre pirla guidata da Carboni” (saranno contenti gli altri due, Dell’Utri e Verdini). Feltri dà del “pirla” al direttore dell’ospedale di Pavia beccato con le cosche calabre. Berlusconi parla di “quattro sfigati in pensione”, Il Giornale di “millantatori da operetta”, Libero di “bulli di paese”, anzi “da film di Totò”.

Il governatore Cappellacci, pilotato da Carboni, se lo dice addirittura da solo: “Sono un babbeo”, pensando così di salvarsi la reputazione. Nel 1987, in una delle Tangentopoline che anticiparono quella grossa, finì dentro per tangenti a Viareggio un tal De Ninno, funzionario Psi; l’indomani Craxi tuonò sull’Avanti!: “La notizia suscita sorpresa e indignazione… De Ninno aveva informato i dirigenti del partito circa la sua posizione, risultando del tutto estraneo alla vicenda”. Ecco, se l’aveva assolto il partito, come si permettevano i giudici di arrestarlo lo stesso? Ora B. sentenzia che Cosentino è innocente perché “ho appurato personalmente la sua totale estraneità ai fatti contestati dai pm”. Un alibi di ferro. Chiesa, quando gli aprirono la cassetta di sicurezza piena di miliardi, disse che erano “i risparmi di mio padre”. Craxi, a proposito dei 50 miliardi sui suoi due esteri, sbottò: “Dopo 40 anni di lavoro, posso contare su qualche risparmio…”. E il giudice Squillante, quando gli trovarono 9 miliardi in Svizzera, riattaccò con i “risparmi di una famiglia numerosa”. Non portò fortuna neanche a lui. Ora Verdini ci riprova: i 2,6 milioni targati Carboni sono “risparmi personali, frutto dei sacrifici miei e della mia famiglia”. Come 18 anni fa, è evaporato il pudore, è svanita la vergogna ed è sparita pure la logica. Altrimenti Cicchitto non direbbe mai: “Su Borsellino è stato commesso un enorme errore giudiziario che dovrebbe far riflettere chi ritiene la magistratura infallibile e i pentiti credibili”.
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La chirurgia estetica raccontata da Natalino Balasso:

L’estetica delle ville dei chirurghi estetici

Meno naso, più capelli, più tette, meno pancia, meno rughe, più labbra. Sembra che per gli umani la biodiversità sia un male da fuggire. Essere diversi da se stessi è la meta su cui fa leva il crescente business della chirurgia estetica. Sembra difficile convincere una diciottenne che un seno piccolo può avere fascino, così come una donna con un naso lungo vede di fronte a sé il baratro dell’abbandono e della solitudine. Un uomo tenta di rimpiazzare la perdita dei capelli con qualsivoglia espediente perché ritiene di avere perduto molto di più che i capelli.

Il risultato, il più delle volte non raggiunge gli effetti sperati: non sembrerai una donna più giovane ma solo una donna con le tette finte o un uomo coi capelli trapiantati. Per quanto riguarda il naso, beh… a volte sembra proprio che manchi qualcosa. Le labbra carnose, dopo qualche anno cominciano a dare l’idea di una sbadilata in faccia. Sembra proprio che l’unica estetica che la chirurgia estetica è in grado di migliorare sia quella delle ville dei chirurghi estetici.

Intendiamoci, ciascuno è libero di far ciò che vuole del proprio corpo e se tingere i capelli ti fa star bene, vivaddìo, coloriamo il mondo. E’ chiaro che c’è tutto un indotto che riguarda il desiderio del corpo che porta con sé una vasta problematica dell’accettazione. Ma tutto questo voler cambiare se stessi deve avere un significato più profondo. Non accettare i nostri cambiamenti naturali, che sono la nostra storia o, peggio, non accettare quello che appariamo volendo apparire altro da noi significa non accettare la nostra stessa esistenza, voler dare agli altri un’immagine che spesso non è nemmeno un’immagine migliore, ma solo ciò che noi pensiamo che gli altri si aspetterebbero.
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Splendide immagini, dal blog di Serena Silvi:

Le tregue non hanno senso. Ti tolgono ossigeno e ti fanno solo credere di star bene.
E cammini nell'illusione che tutto si possa risolvere, che tutto sia risolto,quasi.
E' solo tempo rubato, tempo di sopravvivenza inutile
.

Non è serata. Non lo è affatto.Quando mi prende così vorrei accoccolarmi addosso a Piè ma tanto per cambiare quando mi prende così lui non è qua. La distanza in questi frangenti la reputo un ostacolo. Vorrei stare con lui ogni qual volta mi va o ne ho necessità.
Arrivo ad odiare il suo futuro anche se in realtà non è così. Sono felice sapendo che la musica ormai è il suo lavoro.
Poi a settembre la scuola, i loro concerti, (probabilmente) il vedersi (ancora) meno, il nervosismo provocato da tutte queste cose mi dà già pensiero.





Dal blog DalfusodiTaiwan:

Incredibile Mara, facciamo un piccolo viaggio intorno al tuo mondo
cliccando sulle tue immagini


voglio cominciare da questo fiore: coraggio, è proprio in fondo alla pagina!
cercandolo, oltre al fiore, troveremo tanti post e il tuo blog intero...


sarà un viaggio bello e libero come quello dei fenicotteri: la libertà!

partiamo da Orgosolo, dove sei nata: ragazze in vesti coloratissime
mostrano la coltura dei bachi da seta, seta di cui si vestiranno


due barche a S.Lucia, in cui ama rifugiarsi, sul mare: cliccate la figura e poi QUI

volete tuffarvi in un autunno in Slovenia? cliccate sui campi

tra girasoli e zucche... cliccateci su, ma andiamo proprio in fondo alla pagina

potevo lasciare quest'albero chic? no... : ) questo si pavoneggia da solo!

vicino a S.Pantaleo (a Martis, prov.SS) c'è una foresta pietrificata... non lo sapevo
... Continua


Dal blog UniTuran:

Lo sguardo...



Occhi color del mare in una giornata nuvolosa,

occhi blu cobalto disegnati in un calmo sguardo sorridente,
occhi che si riempiono di note con un solo raggio di sole,










occhi che scrutano nel buio come un faro per i propri incerti passi,

occhi che offrono lacrime chiare di perdono,
occhi che fuggono le mie parole, talvolta serie, talvolta scherzose,
occhi, solo i nostri occhi che riflettono l’intera anima,










un eguale sentimento indifeso, impossibile forse,
ma comunque costante ed eterno.


Con fugaci e deliziosi sogni, costruiamo una flebile speranza,
nel susseguirsi indifferente dei giorni,
due ombre avanzano vegliando nel presente
alla finestra l’una dell’altro.






Esistono miliardi di stelle nell’universo,
basta guardare il cielo per vederle,
... Continua


Ancora commenti indignati sulla legge bavaglio da parte di Vauro ed altre sue opere:








Il commento di Altan sulla cricca del malaffare:

http://data.kataweb.it/kpmimages/kpm3/eol/eol2-extra/2010/07/21/jpg_2131231.jpg


Riflessioni sulle donne da parte di PV64:

Off

http://www.unavignettadipv.it/public/blog/upload/Off%20Low.jpg

...dedicata a una donna in particolare che conosco io (ma "vera" per il 90% di esse). Buon fine settimana a tutti/i!!
;) :D


...E da Enteroclisma riflessioni sull'inquinamento marino:

COM'E' AMARO AMARE IL MARE

Volevamo ricavare energia dal mare ?
Ora ci siamo riusciti.
Anche i cinesi, invidiosi degli americani, hanno voluto la loro brava chiazza di petrolio ... ora per fare il pieno di gasolio, basterà andare in spiaggia e tirar su una secchiata di quella che una volta fu acqua marina.



Pillola del giorno: Corrado Guzzanti video sulla nuova P2




4 commenti:

Il rospo dalla bocca larga ha detto...

I due video (apertura e chiusura) sono fantastici. E via via ci sono numerose chicche, sia negli articoli che nelle immagini.

Grazie Nino.

nino malgeri ha detto...

Caro Rospo, la realtà supera ormai da tempo ogni fantasia, Guzzanti recitava da incappucciato oltre quindici anni fa... Vedi tu a che punto siamo arrivati, gli auguri al presidente tessera onoraria 1816 sono da distribuire e pubblicizzare!
Grazie a te!
Nino

Anonimo ha detto...

Ho capito perché le mie notiucce ti hanno entusiasmato... dopo tutto questo "bendidio"... un po' di buonumore ci stava davvero bene!!!
Ciao ciao
Azalea

nino malgeri ha detto...

Azalea, cara Giusy le tue notiuccie sono un toccasana, spero di riprenderle nel mio prossimo post... due risate sono tonificanti per il morale della truppa!!