domenica 18 luglio 2010

Violenza sulle donne. Autodifesa.

In alto: Immagine tratta dal blog http://sedutainriva.splinder.com/


Nel mondo d'oggi spendiamo 5 volte di più per i medicinali che aiutano l'impotenza dei maschi e di silicone per le donne, che non per investire
sulla guarigione dell'Alzheimer; di conseguenza in futuro avremo donne vecchie con le tette grosse e uomini vecchi con il pisello duro...però nessuno di loro riuscirà a ricordare a cosa servono.
Drauzio Varella premio nobel per la medicina.


Violenza sulle donne. Autodifesa.

Negli ultimi giorni stiamo assistendo ad una vera carneficina, tante donne uccise da mariti, fidanzati e maniaci vari, Incapervinca suggerisce e dispensa consigli per una sacrosanta autodifesa:



Femminicidio italico

Leggendo ogni giorno la cronaca italiana ho notato che quest'anno ed in particolare quest'estate, gli omicidi compiuti sulle donne sono tantissimi, non è che qui sia meglio, anzi.....basta leggere la cronaca nazionale. Tutto il mondo è paese e le vittime sono quasi sempre donne. Prima di chiudere la baracca per la pausa estiva, insisto ancora una volta sull'importanza dell'autodifesa femminile che permette di difendersi e non subire violenze e a volte anche di salvarsi la pellaccia.
Invito le donne ad iscriversi a corsi di autodifesa ( che sarebbero da includere gratuitamente nelle scuole), un corso base dura minimo 10 ore, è un investimento per la vita che migliora anche l'autostima e la sicurezza in se stessi . Imparate, tra un mossa di burlesque e l'ancheggiare della danza del ventre, oppure tra un passo del flamenco, corsi di cucina, yoga e ricamo anche a tirare calci e pugni all'occorrenza.

Ricordate : Difendersi è un diritto

Nei tag del blog : autodifesa femminile, autodifesa per donne, autodifesa per bambini e krav maga troverete materiale da visionare, qui sotto reinserisco i migliori link, alcuni video non sono in lingua italiana, ma l'importante è vedere e memorizzare le tecniche che senza un minimo di sforzo e allenamento pero', servono a poco. !
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Anche Arguzia esprime le sue considerazioni in merito:

L'uomo uccide e la colpa è tua.

Sembra molto infastidito il tono di Veneziani nell’incipit del suo articolo “L’uomo uccide: non è colpa del maschilismo” (adoro quei due punti, uno può leggere la frase in mille modi diversi e cercare la soluzione che preferisce).
Deve essere davvero dura, per un grande intellettuale di destra, dover leggere di tutte queste donne che "gira e rigira, tornano sempre al femminismo".
Eccheppalle! Non si rendono forse conto che è una cosa noiosa, obsoleta e non funziona per niente?

Ebbene, per illuminare il curioso lettore, forse un po' perplesso dalle decine di femminicidi degli ultimissimi giorni, lui tira fuori ben tre "cosette", che ci dimostreranno come questa tesi facile e ideologicamente comoda per le donne, non convince.

1- Obiezione Elementare:

Negli anni '70 la società era molto più maschilista e il femminismo molto più virulento e pare ben strano che delitti di questo genere con questa impressionante sequenza, si vedono invece quarant'anni dopo, quando molte di quelle rivendicazioni che all'epoca sconcertavano, sono diventate ormai orizzonte comune.
Non so, io non sono convinta.
Non è che magari prima i delitti di questo genere erano semplicemente nascosti? Non è che magari se ne parlava di meno? Che poi la faccenda del delitto d'onore in qualche modo li rendeva un altro tipo di delitto agli occhi della pubblica opinione.
Insomma, un padre che ammazzava la figlia beccata a fare sesso fino al 1981 aveva una specie di attenuante, data dall'offesa che la detta figlia gli avrebbe causato.
Idem per un marito troppo geloso.
Io avevo due anni e le donne potevano di fatto essere ammazzate da padri, mariti, fidanzati. E non sono mica così vecchia.
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E Lidia Ravera ci aiuta a comprendere a quale livello di barbarie si è giunti:

Il nostro male quotidiano

Un triste copione che si ripete? Un allarmante incrudelirsi della violenza di genere? Un sintomo della degenerazione delle relazioni affettive? Un segnale ulteriore delle rabbiosa debolezza di un animale morente, l’io maschile? Domande. Soltanto con una dolorosa scarica di domande si può commentare la crescita esponenziale dei crimini contro le donne. Accoltellata perché “lo voleva lasciare”. Sgozzata per gelosia. Massacrata a sprangate perché non aveva intenzione di passare da una storia virtuale a una reale. Bruciata viva perché non lo amava più. Sono giorni di spavento, a leggere i giornali. La cronaca politica parla soltanto di malavita: sottosegretari, senatori, ministri inquisiti, condannati. Ormai non si registra che un accenno di nausea: toh, pure questo, guarda! Ce n’è altri due. Hai visto? Dell’Utri sta anche in questo inguacchio… è lo stesso di ieri, o è un altro? Sembra cronaca nera, la pagina politica. La puoi leggere come un romanzo criminale.
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... E ancora sull'argomento dal blog di SuzieQ:

Perchè gli uomini uccidono le donne


Non passa giorno che non ci sia qualche donna uccisa dal proprio compagno o ex compagno. Si continua a chiamarli delitti passionali, perchè il movente sarebbe l'amore.
In verità la maggior parte di questi delitti sono solo il sintomo del declino dell'impero patriarcale. La violenza non è solo di pazzi, mostri, malati, la realtà è che non si accetta l'autonomia femminile.
Dedico il pezzo che posto sotto a tutte le vittime di questi delitti e a tutte le donne. L'autrice è la mia amica Tittidiruolo (Koredititti)



Quando le donne erano femmine e vivevano in branco, i giorni delle mestruazioni erano critici.. l’odore del sangue attirava i predatori e loro stesse diventavano prede.
Gli uomini, i maschi, fuggivano sconfitti dalla furia dei carnivori che erano eccitati dalla lotta e dal frazio degli umori… Tutto il branco era in pericolo per colpa delle donne...

Se le mestruazioni non venivano c’erano altri problemi: dopo alcuni mesi il gonfiore del ventre aumentava e impediva la consuetudine dei movimenti: non erano più in grado di chinarsi bene, dovevano mangiare di più, non potevano correre veloci o arrampicarsi con agilità sugli alberi : rallentavano il gruppo..

Poi nasceva quell’esserino scivoloso e sanguinolento, con tutta quell’acqua, dolorosamente..e non si poteva urlare per il dolore, sennò , chissà chi poteva ucciderli, per cibarsi delle teneri carni appena nate..
Dovevano organizzarsi: nutrirsi subito del sangue e della placenta, ripulire il cucciolo.. Una faticaccia che toccava solo alle donne..Poi il latte che sgorgava copioso dal seno attirava gli insetti fastidiosi , quindi hanno dovuto coprirsi il corpo e soffrire il caldo. Per non parlare della necessità di portarlo in collo finché non sapeva camminare… un peso che comunque rallentava i movimenti, la corsa, il raccolto…
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Anche la pubblicità ci mette il suo contributo mercificando il ruolo delle donne, considerazioni di Venturo:

Allora

Forse per trovare frasi incredibili o storie inquietantemente umoristiche non c'è tanto bisogno di andare in giro per Roma mentre la gente vaga in preda al delirio dovuto agli improvvisi colpi di caldo.
Scusate ma a me sembra che basti accendere la tivvù.
Adesso.
Ho capito che noi donne secondo la televisione siamo delle sfigate che non sanno cucinare e pulire la casa, sempre a dieta, piene di peli e perdite puzzolenti e che pongono l'amaro Lucano in vetta alla classifica dei loro desideri proibiti, ma a tutto c'è un limite perdindirindina.
No perché sentire una vocetta squittente che dice "5 giorni al mese!" alludendo indiscutibilmente a QUEI cinque giorni aggiungendo "LIBERA LA TUA PELLE DAL FASTIDIO DEL CALORE!" tutta ridolina, non può passare senza rimanere impunita.
Ma dico: adesso andiamo anche in CALORE?
No perché io non ci credo che i pubblicitari in questione si riferissero unicamente al clima torrido di questi giorni e non abbiano pensato a questa associazione di significati, nossignorenò!


Dopo l'ignobile aggressione della polizia contro gli aquilani che manifestavano pacificamente a Roma, le organizzatrici della protesta hanno tenuto una conferenza stampa per spiegare le loro ragioni, dal blog Trentotto Secondi:

Il video della conferenza stampa: Roma 14 Luglio. Montecitorio

L'assemblea dei cittadini di Piazza Duomo, alla Camera. Tre donne: Annalucia Bonanni, Sara Vegni, Giusi Pitari.
L'Aquila fa tremare le stanze del potere.

Da PassatorCortese la lettera di un aquilano ai suoi figli morti durante il terremoto:

dedicato al caimano!!!!!!! ~


Dedicato al caimano e ai suoi luridi amici che se la ridevano. E se capitasse ai vostri tanti figli di tante varie madri? A quando il ripristino della ghigliottina??? Sarebbe l'unica giustiza possibile!

LETTERA DI UN PADRE AI FIGLI DOMENICO E MARIA PAOLA MORTI AD ONNA SOTTO LE MACERIE



Oggi alle 19.41 - Giustino Parisse


Un anno fa ho perso la mia famiglia, il mio paese, Onna, e 40 dei suoi abitanti. E ho perso L’Aquila. Dopo un anno il dolore è, se possibile, ancora più forte. Questa è una lettera ai miei figli. Non so se la leggeranno. Ma sentivo di doverla scrivere.

Caro Domenico, cara Maria Paola stamattina, come ogni mattina da un anno ormai, ho creduto, nel mio dormiveglia, di sentire i rumori di una famiglia felice: porte che si aprono, l’odore del caffè che arriva dalla cucina, il libro che non si trova, l’ultimo ripasso prima dell’interrogazione, e poi l’uscio che si chiude, le portiere della macchina che sbattono, l’i nizio di un nuovo giorno pieno di affanni, ma anche di gioie e fiducia nel futuro.

Da un anno non sento più rumori, se non quello del tuffo al cuore quando, come se non volessi arrendermi all’evidenza, scopro che le vostre camerette non ci sono più, che là, sotto quelle macerie avete lasciato i sogni, le vostre cose, il cellulare per inviare i messaggi agli amici, il computer per studiare e per chattare, il diario con l’annotazione di un pensiero, di un appuntamento, di una festa alla quale non poter rinunciare.Quella notte di un anno fa, eravamo tutti in quella casa che credevamo la più bella e sicura del mondo.Ero io che ve lo avevo fatto credere e voi di papà avevate fiducia. Io ho tradito la vostra fiducia.
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Nel golfo del Messico continua ad avanzare la marea nera di petrolio, i tecnici della BP adesso si sono inventati il sistema di nascondere il problema utilizzando una sostanza altamente tossica, dal blog Luogocomune il resoconto:

Benvenuti nel Mar Morto.

Di petrolio nel Golfo del Messico ora ne sgorga un pò meno. In compenso comincia ad abbondare il Corexit, il composto chimico “disperdente” utilizzato dalla BP per “far sparire” il petrolio alla vista delle telecamere. Ma la sua tossicità sembra essere micidiale, ed i suoi effetti a lungo termine sono ancora tutti da scoprire.

Nemmeno di fronte ad un disastro di queste dimensioni gli uomini della BP e del governo federale – che ormai sembrano viaggiare all’unisono, contro il buon senso e contro la volontà popolare - hanno saputo rinunciare al classico atteggiamento “allopatico”, tipico della nostra cultura occidentale, che ti spinge a combattere il sintomo con un qualunque antidoto, anche a costo di danni collaterali mille volte più gravi.

Non importa se ammazzi tutto quello che c’è intorno, l’importante è che il petrolio “non si veda”.

Il Corexit infatti riesce a disgregare il petrolio fino a renderlo invisibile, ...

... ma naturalmente non è in grado di farne scomparire una sola molecola. Il residuo disgregato finisce in parte sul fondo marino, ed in parte rimane a galleggiare sotto la superficie, formando delle ampie macchie scure che sono molto simili a quelle del plancton. Talmente simili, in realtà, che i pesci abituati a cibarsi di plancton vi entrano felici con le fauci spalancate, convinti di avere davanti il loro pranzo di Natale. Vanno invece ad ingollare miliardi di molecole altamente tossiche, che andranno a fissarsi per sempre nella loro carne, portandoli probabilmente ad una morte precoce.

E di certo nessuno proteggerà le nostre tavole dai pesci saturi di Corexit, con risultati a lungo termine, per la nostra salute, che nemmeno possiamo immaginare.

Naturalmente, la società che produce il Corexit sostiene che sia “meno dannoso del normale sapone da cucina”. Talmente poco dannoso, in realtà, che la stessa casa produttrice suggerisce di usare maschere, guanti e occhiali protettivi quando lo si maneggia. Talmente poco dannoso - ironia della sorte - che nella stessa Inghilterra il Corexit è addirittura proibito.

In realtà il prodotto è talmente tossico che alcuni pescatori, venuti inavvertitamente in contatto con acqua marina contenente Corexit, hanno immediatamente registrato disturbi polmonari, gonfiori alla gola e bruciature sulla pelle. E questi pescatori erano stati solo colpiti dagli schizzi d’acqua di una rete che stavano tirando a bordo: figuriamoci cosa potrebbe succedere a chi cadesse in mare in una situazione simile.
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Il petrolio si sta esaurendo, l'esempio della BP che cerca l'oro nero sempre più in profondità lo dimostra in maniera inequivocabile, dal blog SOLAR STRATEGY un video di qualche tempo addietro da far vedere a grandi e piccini:

In due minuti nascita, vita e morte dell'era del petrolio

Un video, un'animazione che spiega più di tante teorie sul picco del petrolio. Da far vedere a grandi e piccini, come si diceva una volta. E tu ... come percorrerai la discesa?

Far West

Quanto scritto ieri sul quotidiano 'Libero' sembrerebbe troppo anche per noi rassegnati italiani.
C'è un fondo taglia di tre milioni, addirittura di 8 milioni qualcuno sostiene, a disposizione per ricompensare ministri e dirigenti del Pdl che facciano nomi e cognomi di chi spiffera ai giornalisti cosa accade nelle segrete stanze durante i vertici di governo e le riunioni di partito più riservate.
Silvio Berlusconi ha posto una taglia e i suoi soldi (speriamo non i nostri!) sono già a disposizione per ricompensare chi faccia i nomi dei delatori!!
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...E sul governo e le sue malefatte le considerazioni di Giovanotta:

COS'ALTRO DEVE SUCCEDERE ???








































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A proposito di governo, non si sono ancora placate le polemiche sulla cena in casa Vespa fra il Cavaliere, il cardinal Bertone, Casini e altri, pare che il conduttore di Porta a porta ne abbia organizzata un'altra, il resoconto di Marco Travaglio:

La rivespata

La prima cena chez Vespa, quella che riuniva B. e figlia Marina, Piercasinando, Geronzi, Draghi, Letta-Letta e signora, il cardinal Bertone e ovviamente Bruno con la sora Augusta, pare abbia ingelosito a morte tutto il resto del generone romano (a parte Tremonti, che ha tenuto a precisare di preferire un panino solitario al ministero, e Fini, che ha declinato l’invito nel timore di un avvelenamento). Così l’insetto paraninfo ha apparecchiato una seconda cenetta per gli esclusi dalla prima: praticamente gli sfigati, il cui numero è legione. Viene in mente “Lo shampoo” di Gaber che, nella seconda strofa, attacca con voce roca: “Seconda passata…”.

Ecco: alla seconda passata portaportese, un’ammucchiatina sulla terrazza di Propaganda Fide, si accalcavano sgomitanti – informa l’autorevole Signorini – Renato Schifani, l’ex autista ed ex avvocato di mafiosi (anch’essi di seconda fila) divenuto inopinatamente presidente del Senato; il capogruppo Gasparri col suo concentrato di neuroni e il dioscuro Cicchitto eccezionalmente scappucciato; i ministri pro tempore (ancora per poco) Gnazio La Rissa, Matteoli, Prestigiacomo, Galan e persino uno smunto Angelino Jolie, ridotto a larva umana dopo l’ottantesima riscrittura della legge bavaglio. Completavano il quadro la Renata Spolverini e un mazzetto di uomini Rai, come il dg Masi con nuova squinzia al seguito, i resti di Noisette Del Noce e il sempre elegante Augusto Minzolini, il lord Brummel de noantri, coi pantaloni aperti per ogni evenienza. In rappresentanza della sinistra estinta c’erano Fausto Bertinotti e la sora Lella, sempre graditi con tutto quel che han fatto per la destra. E poi una spruzzata di prenditori, tipo Bellavista Caltagirone, Giovannino Malagò e Moretti Polegato.

Se la prima cena esclusiva, all’insegna dell’austerità e dell’alta politica, ha subito prodotto i risultati sperati (il ritorno di fregola fra Silvio e Pier e l’emendamento salva-Geronzi dell’on. Latronico, un nome una vocazione), la seconda passata è scivolata via così, sanza infamia e sanza lode. Pare che fosse tutto un trillare di cellulari, un concertone di suonerie pacchiane e uno schiamazzare in dolce stil novo a base di “ahò”, “te possino”, “chi nun more se rivede”, “li mortacci tua”, un viavai di parvenu da ora di punta che ingollavano pesce crudo, mezzemaniche e calamaretti aiutandosi con le mani e pulendosi con la cravatta. Il Masi non stava fermo un minuto, sempre al telefono col direttore di Rai2 Massimo Liofredi, il cotonato con l’attaccatura bassa che resiste impavido agli assalti della Petruni per difendere la sua rete e completarne la distruzione senza intoppi. Insomma una seratina elegante, raffinata, stilosa, di quelle che opportunamente pubblicizzate potrebbero portare la Lega al 30 per cento.
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Si prevedono altre cene durante questa torrida estate, Michele Serra ne anticipa i succosi retroscena:

Da Vespa terrazza girevole

di Michele Serra

Visto il successo della cena con Berlusconi e Bertone, il re di Porta a Porta si attrezza per un'estate di inviti a badesse, arciduchi, visir e feluche. Bersani risponde andando a mangiare involtini primavera con la moglie alla periferia di Piacenza

Isola Bermuda ( Isola Bermuda)
Le cene riservate nelle quali decidere il futuro della Nazione sono l'ultimo grido della politica italiana. Sono meno caotiche dei congressi di partito, più economiche dei tentativi di colpo di Stato, molto più pratiche della democrazia. Il modello ideale è Berlusconi-Casini-Bertone-Draghi a casa di Bruno Vespa. Meglio ancora Verdini-Dell'Utri-Carboni a casa di Verdini, meno sono gli ospiti più rapide le decisioni da prendere. Insuperata, da questo punto di vista, la frugale cenetta a due tra Provenzano e il colombiano Paco Ramirez nella quale i due si spartirono il traffico mondiale dell'eroina dividendosi una caciotta e un carciofo. Per il futuro prossimo, questi gli appuntamenti più interessanti.

Casa Vespa Ospite fisso il cardinal Bertone (che sta scrivendo la sua autobiografia, "Una vita al servizio dei diseredati") nella terrazza romana affacciata sul Pincio, sul Colosseo, su Trinità dei Monti e su piazza Navona (è montata su una piattaforma girevole) dove si avvicendano ministri, banchieri, industriali, ambasciatori, badesse, regine, arciduchi, margravi e visir. Alcuni ospiti stranieri, per sfuggire ai paparazzi, parcheggiano l'elefante in una piazzetta sul retro. Nelle cene da Vespa, con il succedersi delle portate e dei vini, le intese politiche diventano sempre più ardite, come la candidatura di Paris Hilton alla segreteria dell'Onu decisa in stato di ubriachezza dal console onorario rumeno.
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Dal blog di Natalino Balasso considerazioni su questo disastrato paese:

Siamo una nazione di disonesti?

A un funerale (sic) un signore si lamenta con me dei vigili. Non lo conosco, ascolto fingendo interesse. Dice che sono tutti bastardi, che il governo pensa solo ad aumentare le tasse e non si vive più e tanto si sa che i politici rubano e non c’è più onestà e comunque lui la macchina l’aveva sempre messa lì e non gli avevano mai fatto la multa. Vengo a sapere che “lì” è una zona in sosta vietata. E con tutti i ladri che ci sono a piede libero lui dovrebbe pagare 180 euro per una ztl. Si, “dovrebbe”, perché meno male che conosce uno “nei vigili” che gli toglie la multa. Non ce l’ho con quel signore, mi viene da prendermela più con quel suo conoscente “nei vigili” che gli toglie la multa.

Ho letto una statistica che afferma che se non esistessero le multe, le amministrazioni comunali crollerebbero dall’oggi al domani. Si potrebbe dire che l’economia delle nostre città si basa sul fatto che i cittadini delinquono. E se ci fosse una tassa sulla disonestà la nostra nazione sarebbe ricchissima. Ma forse la tassa sulla disonestà la paghiamo già versando oboli per lavori incompiuti da decine di anni i cui soldi sono andati nelle tasche di politici puttanieri, festaioli, drogati e amici dei mafiosi.

Ma siamo proprio tutti così? La tentazione di pensarlo è forte. Prendiamo la scarsa trasparenza in politica, le raccomandazioni e il nepotismo: secondo voi c’è tanta differenza tra il posto rimediato da Bossi che ha raccomandato suo figlio e il posto rimediato da Di Pietro che ha raccomandato il suo? Mi sembra di no. A chi sostiene una carica pubblica sarebbe il caso di ricordare un consiglio di Epitteto: “Nella vita devi comportarti come davanti a un banchetto. Una portata girando tra i convitati è arrivata davanti a te: allunga la mano e prendi la tua parte, con educazione. Se il piatto passa oltre non fermarlo, se non è ancora arrivato da te non protenderti inseguendo l’appetito, aspetta che ti sia di fronte. Fai così e sarai degno di stare a tavola con gli dei. Se poi invece di prendere la porzione, la ignorerai, allora sarai degno non solo della tavola degli dei, ma anche di governare con loro”.

C’è qualcuno disposto a “ignorare la porzione”? Leggo delle frequentazioni del cardinale Sepe. Il papa, i cardinali, ci raccontano di stare con gli “ultimi”, ma evidentemente preferiscono andare a cena coi “primi” dove le porzioni sono abbondanti. Alle riunioni dei grandi industriali, alle manifestazioni pubbliche dei magnati ci sono sempre dei cardinali. E’ più raro incontrarli a una mensa dei poveri. Io non credo che Cristo sia mai esistito, ma se ci credessi m’indignerei e forse m’indigno lo stesso di fronte a chi va a messa e nello stesso tempo esalta un certo tipo di politica. Quale schizofrenia bisogna avere maturato per andare a messa e votare Lega? Le due cose non possono stare insieme, non si può a parole dire di amare il prossimo, di stare dalla parte dei poveri e nello stesso tempo applaudire gente che si vanta di scacciare dall’Italia dei poveracci verso un destino di probabile morte.
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Gli aforismi di Orofiorentino:

Dall'amore si puo' essere rapiti. Piu' difficile e' che qualcuno paghi il riscatto

Anonimo


Da Egizia72 una splendida poesia:

Un Bacio,una Carezza...

Navigare nel silenzio profondo,
mentre i ricordi sembrano degli attracchi immaginari
a cui fermarsi uno ad uno,
allontanarsi per raggiungere ancora l’altro,
mentre si dileguano pian piano
nella foschia che vorrebbe diventare oblio,
L’unica musica il remo che taglia l’acqua,
s’immerge e cambiano i colori di una spuma biancastra
mentre riffiora ogni volta,
e così i battiti del cuore,
più forti, più intensi, desiderosi d’ essere vissuti
nello spirito che si consuma nell’immenso,
Emozioni che diventano ebbrezza,
che si spengono in un sorriso, una carezza
a inseguir le pieghe de tuo viso
che da tanto aspetta come la barca il porto,ed io il desiderio di approdar sulle tue labbra.


Nelle intercettazioni telefoniche dei complottisti della nuova P2, il Cavaliere viene citato con l'appellativo di Cesare, il commento di Vauro ed altre sue opere:









Sul decreto legge del legittimo impedimento per evitare al cavaliere di affrontare i suoi processi, il commento di Altan:

http://data.kataweb.it/kpmimages/kpm3/eol/eol2-extra/2010/07/14/jpg_2130836.jpg


Le riflessioni di PV64:

Autogratificazioni

http://www.unavignettadipv.it/public/blog/upload/GratificazioniOK%20Low.jpg

... non vuol essere una Verità Assoluta, ma forse, in qualche "genitore", un pensiero malsano (inconscio) volto più all'autogratificazione e al proprio egoismo piuttosto che al puro atto d'Amore, ci sarà anche stato.

Sarà anche dura da ammettere ma purtroppo, a volte, i figli nascono anche per questi squallidi motivi...
=/


... E quelle di Enteroclisma:

Date a Cesare quel che è di Cesare !!!

Ogni giorno se ne sente una nuova e di mezzo c'è sempre lui: il piccoletto.



Pillola del giorno: Dal principe Antonio De Curtis in arte Totò, A' Livella versione animata










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