domenica 8 maggio 2011

Il Teorema vegetariano

In alto: Immagine tratta dal blog http://quitereza.blogspot.com/


Se un uomo guarda tre partite di calcio di fila dovrebbe essere dichiarato legalmente morto.
Erma Bombeck.

Il Teorema vegetariano

Se tutti nel mondo fossimo vegetariani ci sarebbe cibo a volontà per tutto il genere umano, basti pensare che il 60% del terreno coltivato è destinato agli animali che serviranno a loro volta all'alimentazione di noi umani, un sistema perverso e criminale che arricchisce le grandi multinazionali dell'alimentazione, del petrolio e le industrie chimiche, di seguito il Teorema del vegetariano, le motivazioni etiche, salutistiche e di buon senso per non alimentarsi più di animali e dei loro derivati, da Disinformazione:


Il teorema vegetariano
Ovvero: quello che mangi ti salva o ti uccide
Franco Libero Manco - Associazione Vegetariana Animalista

Risposte in sintesi per falsi problemi

INTRODUZIONE

Questo manualetto vuole essere uno strumento di facile lettura per coloro che vogliono conoscere i principi basilari della cultura vegetariana, rimandando il lettore a più approfondite analisi in ordine alle tematiche affrontate di natura salutistica, antropologica, etica, ambientale, spirituale ecc. Un breve e sintetico compendio di risposte alle più consuete domande che generalmente vengono rivolge agli addetti ai lavori per superare visioni anacronistiche, ancorate a pregiudizi e tradizioni inesatte e spesso dannose per il raggiungimento del benessere integrale dell’individuo, mediante la volontà di suscitare negli interessati un sano senso critico dei fatti e capire che senza eliminare le cause e senza il cambiamento di errati stili di vita non è possibile guarire da nessuna malattia. A tale motivo l’AVA nel proseguire l’opera di diffusione del Vegetarismo ed in particolare del Veganismo, sostenuta dal prof. Armando D’Elia sul solco già tracciato da Aldo Capitini, da Ferdinando Delor e dai grandi uomini di spiritualità e di scienza di ogni tempo e paese, vuole dare alle persone interessate gli strumenti per conservare o recuperare la salute fisica, l’equilibrio mentale e la sfera morale, attraverso stili di vita ed abitudini alimentari conformi alla nostra natura di esseri pacifici e fruttariani e favorire lo sviluppo di una coscienza umana più giusta e solidale, una mentalità di pace e di disponibilità verso il prossimo. La dieta alimentare infatti è in grado di condizionare l’individuo sul piano fisico, mentale e spirituale e incidere in modo determinante sulla felicità personale e sul destino collettivo dei popoli. Da una nuova cultura umana, fondata sulla consapevolezza delle possibilità personali di essere artefici della propria condizione fisica, psichica e spirituale e da una nuova sensibilità umana aperta alla condivisione e al rispetto di ogni essere vivente è possibile porre le basi per un mondo libero dalle malattie, dalla violenza e dal dolore.

LA CARNE

- è incompatibile con il nostro organismo e con la nostra natura;
- causa malattie e danni alla salute umana;
- non contiene sostanze diverse
dal mondo vegetale;
- è un prodotto che contribuisce ad inquinare l’ambiente, a distruggere le foreste, a sperperare risorse economiche ed energetiche, a produrre fame nel Terzo Mondo;
- ostacola lo sviluppo etico e spirituale dell’individuo;
- è economicamente svantaggiosa;
- rende l’essere umano più aggressivo e violento, insensibile al dolore
e alla morte anche degli esseri umani;
- abitua l’uomo a giustificare la legge del più forte;
- lo inclina al disprezzo delle diversità e al valore della vita.

Inoltre genera:

1) stimolazione ed aumento innaturale del battito cardiaco e della temperatura corporale
2) eccitazione del corpo e successiva depressione
3) acidificazione del sangue e ossidazione cellulare
4) invecchiamento e senilità precoce
5) leucocitosi digestiva

AFFERMAZIONI COMUNI: MANGIO LA CARNE PERCHE ’…

“…è necessaria alla mia salute”

Se la carne fosse necessario alla nostra salute come spiegare l’eccellente salute di tutti coloro che non consumano questo prodotto? Per nessun essere umano, in nessuna parte del globo e in nessuna epoca storica la carne è mai stata necessaria alla salute dell’uomo. Questo è stato dimostrato dai più grandi uomini di cultura e spiritualità di ogni tempo e paese che hanno escluso dalla loro dieta la carne. Se la carne fosse necessaria alla nostra salute l’umanità si sarebbe estinta sul nascere. I soldati greci, spartani, gli antichi romani, gli eserciti di Cesare e interi popoli dell’area mediterranea erano vegetariani. Molti popoli per tradizione vegetariana, come gli Hunza del Kashmir, i russi del Caucaso, gli indiani del Toda (India), gli indiani dello Yucatan (centro America), i Vilcabamba nell’antico Perù, gli indigeni del Monte Hagen nella Nuova Guinea, i Carani Guarani dell’America del Sud, godono ottima salute fino ad un’età proibitiva per le attuali popolazioni carnivore. Inoltre, che la carne non è necessaria alla salute dell’uomo è stato affermato ultimante da molti prestigiosi istituti di ricerca scientifica, come l'American Dietetics Association, la più grande organizzazione di nutrizionisti americani e canadesi. Nella carne, nel pesce, come in tutti i prodotti di derivazione animale, non vi è nessun principio nutritivo che non sia presente in abbondanza nel mondo vegetale, con il vantaggio che è privo dei dannosi effetti collaterali tipici della carne. Mangiare la carne è ingiusto oltre che dannoso per la nostra salute. Ingiusto perché gli occidentali che vivono nell’opulenza non hanno bisogno di uccidere gli animali che come noi amano la vita, soffrono e hanno terrore della morte; dannoso perché la carne è portatrice di moltissime patologie che generano sofferenza e accorciano la vita dell’uomo.

“…contiene proteine ad alto valore biologico, cioè tutti gli aminoacidi essenziali”

Tutti gli aminoacidi essenziali sono presenti anche nei vegetali altrimenti come spiegare l’eccellente salute dei vegani? Da dove trassero i nostri progenitori i cosiddetti aminoacidi essenziali durante i milioni di anni di vita nella foresta in cui vissero da fruttariani? E’ dal mondo vegetale e non dalla carne che gli animali più forti, più resistenti, e più prolifici della terra (come il bue, il toro, il cavallo, il rinoceronte ecc.) traggono gli aminoacidi essenziali per costruire le loro possenti masse muscolari. Il corpo umano può ricuperare qualunque amminoacido assente o carente attingendo alle proprie riserve. Chiunque nell'arco della giornata consuma cereali e legumi fornisce al suo organismo tutti gli aminoacidi necessari senza introdurre colesterolo e grassi saturi, notoriamente deleteri per la salute. Gli aminoacidi di origine vegetale sono identici agli aminoacidi di origine animale e le proteine ottenute dalla combinazione di più alimenti sono più ricche e più assimilabili.

“…contiene il ferro eme”

Nel mondo 500 milioni di persone soffrono di carenza da ferro indipendentemente dalla dieta. Attraverso il riciclaggio delle scorie il nostro organismo è in grado di recuperare il 95% del suo fabbisogno di ferro ed è praticamente impossibile per i vegetariani (come dimostrano i dati statistici) accusare carenza di tale minerale in virtù della presenza di vitamina C, rame e cobalto di cui sono ricche frutta e verdura. I vegetariani infatti risultano meno soggetti a carenze da ferro e quindi ad anemie rispetto agli onnivori. Che il ferro-eme venga assimilato più velocemente dal corpo umano non è un vantaggio: l’impatto è traumatico, drogante e stimolante, non terapeutico. Le più avanzate ricerche sul ferro e sull’anemia evidenziano come il migliore ferro possibile sia quello del mondo vegetale, e che le anemie vengono provocate dalle carenze della vitamina C, E, P, Rame, Cobalto e dagli eccessi di B12 (antitetica col ferro e con la vitamina C ). Le anemie si verificano non per carenza ferrica ma per scarsa assimilabilità della stessa. Nell’organismo umano esistono processi che consentono di fabbricare globuli rossi partendo dai vegetali. Da dove traggono il ferro necessario gli animali erbivori? I sali minerali utili e assimilabili dal nostro organismo sono solo quelli delle verdure e della frutta, possibilmente crude: la cottura li rende inorganici cioè inassimilabili come succede per il ferro-eme dei derivati animali che devono essere necessariamente cotti per essere consumati.
... Continua

Il 12 e 13 giugno saremo chiamati a votare contro il nucleare, contro il legittimo impedimento e a favore dell'acqua pubblica, l'acqua è un bene primario, è come l'aria che respiriamo e non deve essere privatizzata, bisogna andare a votare in massa, divulgate il video a favore dell'acqua pubblica:

2 si per l'acqua pubblica: passaparola!



Sempre a proposito di acqua pubblica l'articolo di Piero Bevilacqua su Il cambiamento:


Referendum. Acqua per tutti, riappropriamoci di un bene comune

"Questo carattere di bene comune dell'acqua, inscritto per così dire nella storia secolare delle nostre città, sta nel fondo del nostro immaginario, come il nostro rapporto con il cibo, con il sole mediterraneo". Da Piero Bevilacqua un invito a riflettere sul vero senso del referendum per l'acqua pubblica e a ricercare forme originali e autentiche di protesta per riappropriarsi di un bene che è di tutti.

di Piero Bevilacqua - 5 Maggio 2011

acqua mani
C'è nella nostra cultura la convinzione che l'acqua ci appartenga come esseri umani, che essa è nell'aria, sulla terra, nel nostro corpo

Senza nulla togliere al merito grandissimo dei comitati per il referendum sull'acqua pubblica, credo che tanto il successo nella raccolta (di 1 milione e 400 mila firme) che la rapidità con cui essa è stata realizzata, nasconda ragioni prepolitiche che non ci devono sfuggire. C'è nel fondo della nostra cultura, e per così dire ancestralmente legata alla nostra esistenza, la convinzione che l'acqua, prima ancora di manifestarsi come 'bene', una risorsa economica, ci appartenga come esseri umani, che essa è nell'aria, sulla terra, nel nostro corpo.

È dunque un elemento del mondo vivente, inseparabile da esso. Non solo il suo regime economico e giuridico, come ricordava nel XIX secolo il giurista Giandomenico Romagnosi, “non può essere regolato interamente coi principi coi quali si dispone di un pezzo di podere o dell'area di una casa”. Ma essa mostra altresì una universalità originaria nel processo della sua formazione che la distingue da gran parte delle altre risorse naturali, rendendola moralmente incompatibile con la sua mercificazione.

Il suo ciclo è un'opera gigantesca e completamente gratuita, realizzata dal sole, che solleva le acque degli oceani e quelle sparse nel pianeta e le redistribuisce purificate in forma di pioggia. Senza alcun intervento umano. Solo il momento terminale del convogliamento e della loro ripartizione necessita di un intervento tecnico e comporta dei costi. E solo questi costi dovrebbero essere sostenuti dagli utenti, equamente distribuiti, per avere a casa un bene che viene gratuitamente dal cielo. Mentre oggi, com'è noto, le grandi corporations dell'acqua pretendono e riescono a lucrarci profitti ingenti.

Non stupisce, dunque, il fatto che i cittadini boliviani di Cochabamba siano esplosi in una rivolta, nel 1999, quando la statunitense Bechtel (e altre multinazionali) imposero loro speciali licenze per potere accedere addirittura all'uso dell'acqua piovana. Perfino l'acqua senza costi, piovuta per l'appunto dal cielo, doveva entrare nel processo di valorizzazione del capitale, secondo la nuova furia predatrice che oggi anima questo modo di produzione.

fontana api
In città come Roma, le fontane si ammirano oggi per l'originalità e la bellezza delle fogge architettoniche, ma se ne dimentica la funzione originaria

Ma l'idea della mercificazione dell'acqua, anche quella distribuita dalle condotte, ripugna anche a noi italiani in quanto cittadini, abitatori da secoli di spazi urbani. Ci si fa poco caso, tanto fa parte della nostra consuetudine e del nostro sguardo quotidiano. Ma le nostre città sono disseminate di fontane pubbliche, dove l'acqua scorre liberamente, a disposizione del passante. In alcune delle nostre città – si pensi a Roma – le fontane si ammirano oggi per l'originalità e la bellezza delle fogge architettoniche, ma se ne dimentica la funzione originaria.

Le fontane, l'acqua corrente per tutti, facevano parte non solo dell'arredo estetico e sociale delle città, ma ne incarnavano una funzione fondamentale: quella dell'accoglienza, del ristoro al viandante, dell'ospitalità pubblica data a tutti. Ricordo ancora, dei miei vecchi studi su Venezia, una ordinanza del Comitato di Sanità della città, del 22 giugno 1797, la quale faceva obbligo a “tutti i Cittadini aventi Botteghe” di tenere “tutto il giorno in un sito esposto sulla pubblica Strada una Mastella di Acqua dolce e netta”, per dissetare i numerosi cani randagi che giravano per le vie cittadine.

... Continua


E ancora da La repubblica l'appello di giuristi e intellettuali:

"Impedire il voto è un abuso di potere"
Giuristi e intellettuali difendono il referendum

Da Zagrebelsky a Rodotà un appello sul sito del Comitato sì acqua pubblica per difendere il diritto dei cittadini ad esprimersi sui beni comuni e il nucleare

di CARMINE SAVIANO ROMA - Un abuso di potere. Con governo e maggioranza parlamentare "schierati militarmente" per impedire il voto ai referendum su acqua pubblica e nucleare. Parte da qui la denuncia del comitato "Sì Acqua Pubblica". Che ha diffuso in rete un "Appello per i referendum". In calce le firme di giuristi ed esponenti del mondo dell'economia e della cultura. Da Stefano Rodotà a Gustavo Zagrebelsky, da Ugo Mattei a Grande Stevens. Sotto accusa la cortina fumogena creata dal governo con l'annuncio di una legge ad hoc per acqua pubblica e servizio idrico. Un "escamotage avvilente che dà la misura del loro dilettantismo giuridico e della loro miserabilità politica".

La posta in gioco è alta. E ha a che fare con i beni comuni. Ovvero: con le risorse a cui ogni cittadino deve poter accedere senza nessun tipo di restrizione. "E' la prima volta che si fa una battaglia giuridica e politica su questi temi", dice a Repubblica.it Ugo Mattei, professore di diritto civile a Torino. "Abbiamo la possibilità di invertire la rotta, di fermare le privatizzazioni ideologiche sponsorizzate dal governo. In Italia c'è una possibilità straordinaria". Un'occasione data dalla fisionomia stessa della campagna referendaria. Una battaglia che, grazie al lavoro congiunto di accademici ed esponenti dei movimenti, ha raggiunto "maturità politica e competenza tecnica".
... Continua

Ma come siamo arrivati in questo paese a questo degrado politico e intellettuale? Bisogna andare a ritroso nel tempo, a più di venti anni addietro, è quello che ha fatto Domenico Gallo in questo illuminante articolo:

DOMENICO GALLO – Berlusconismo vs Giustizia: 17 anni di sovversione della legalità

dgalloPubblico il testo del mio intervento all’Assemblea Nazionale dei Comitati Dossetti per la Costituzione che si è svolta a Bologna il 29 aprile 2011.

E’ necessaria la sollecita promozione, a tutti i livelli, dalle minime frazioni alle città, di comitati impegnati e organicamente collegati, per una difesa dei valori fondamentali espressi dalla nostra Costituzione: comitati che dovrebbero essere promossi non solo per riconfermare ideali e dottrine, ma anche per un’azione veramente fattiva e inventivamente graduale, che sperimenti tutti i mezzi possibili, non violenti, ma sempre più energici, rispetto allo scopo che l’emergenza attuale pone categoricamente a tutti gli uomini di coscienza” – Giuseppe Dossetti

Questa storia è iniziata diciassette anni fa, quando una anomala formazione politica, un inusitato partito-azienda, ottenne uno straordinario successo alle elezioni del 27/28 marzo 1994 ed un affarista che aveva accumulato una enorme ricchezza divenne Presidente del Consiglio.

Giuseppe Dossetti avvertì immediatamente il pericolo ed il 15 aprile 1994, con la famosa lettera al Sindaco di Bologna Vitali, lanciò un allarme invocando una mobilitazione popolare capillare per difendere la Costituzione italiana dal pericolo che si profilava all’orizzonte e che minacciava di travolgerla.

Questo allarme fu raccolto da migliaia di cittadini che si mobilitarono in tutto il paese, ma rimase del tutto inascoltato fra le forze politiche, ivi comprese quelle che, per storia politica e sensibilità istituzionale, dovevano essere più interessate alla difesa della democrazia costituzionale, che invece fecero orecchie da mercante e continuarono a dilaniarsi per la supremazia o per la leadership, incuranti che la barca affondava.

Sono passati 17 anni durante i quali la Costituzione italiana, nella sua architettura fondamentale, è riuscita a sopravvivere, fortunosamente, ma il cancro del berlusconismo, malgrado importanti battute d’arresto come la sconfitta sul referendum che ha cancellato la controriforma costituzionale del 2005, è cresciuto. E’ divenuto più aggressivo, ha esteso le sue metastasi, avvelenando lo spirito pubblico attraverso un controllo sempre più pervasivo dei mezzi di comunicazione, indebolendo l’imparzialità e l’efficienza della pubblica amministrazione ed avviando lo smantellamento del sistema pubblico dell’istruzione, cancellando la funzione di controllo del Parlamento sul potere esecutivo e riducendo la maggioranza parlamentare, dalla quale sono state espulse tutte le componenti non asservite, ad un bivacco di pretoriani schierati a difesa del Capo politico, come i mercenari africani sono schierati a difesa di Gheddafi.

Le metastasi del berlusconismo insidiano le istituzioni di garanzia (Presidente della Repubblica, Corte Costituzionale e Autorità giudiziaria), cercano di condizionarle, attraverso campagne sempre più aggressive di intimidazioni e delegittimazione e si preparano ad una sorta di rendimento dei conti finale.

Si è molto parlato nelle ultime settimane della c.d. Riforma epocale della giustizia ed ha fatto scandalo un bizzarro manifesto apparso fra le affissioni del PDL nella campagna elettorale in corso a Milano, in cui si equiparavano alla brigate rosse i magistrati della Procura di Milano.

E’ a tutti evidente che ci troviamo di fronte ad un crescendo di offensività nei confronti delle istituzioni di garanzia che ancora reggono l’architettura dei poteri disegnata dalla Costituzione, che, ormai, sciolto da ogni vincolo e pudore, mira apertamente a travolgerle per sovvertire l’ordinamento democratico.

L’epicentro di questo conflitto del berlusconismo con le istituzioni democratiche è rappresentato dallo scontro con il sistema che garantisce l’indipendenza della magistratura ed assicura l’imparzialità del controllo di legalità.

Anche questo è un conflitto antico, viene da lontano.

Chi si ricorda oggi che uno dei primi atti del primo governo Berlusconi, nel luglio del 1994, fu il c.d. “decreto salvaladri”? Si trattava di un decreto legge, proposto dal Ministro della Giustizia dell’epoca, Alfredo Biondi, che introduceva un elenco di reati (in particolare i reati di corruzione e concussione ed altri reati dei colletti bianchi) per i quali veniva proibita la misura della custodia cautelare in carcere (restavano però consentiti gli arresti domiciliari). Il decreto fu approvato dal Consiglio dei Ministri del 12 luglio e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 14 luglio. Ancor prima che venisse pubblicato in Gazzetta, ci furono delle vivaci reazioni. Il 13 luglio i telegiornali diedero la notizia che i magistrati del pool di mani pulite avevano mandato una lettera al Procuratore Borrelli annunziando le loro dimissioni ed il TG3 mandò in onda Antonio Di Pietro che leggeva la lettera con le motivazioni del loro gesto.

Nel giro di pochissimi giorni si organizzò spontaneamente una mobilitazione (il popolo dei fax) che rovesciò su Palazzo Chigi gli echi di una indignazione di massa. Il Ministro dell’Interno, che anche allora era Maroni, si dissociò dal decreto il giorno dopo (il 15 luglio) ed il giorno successivo (16 luglio) Silvio Berlusconi sconfessò il decreto, giustificandosi in questo modo: “Qualcuno ha voluto insinuare che esso serve a mandare a casa i corrotti di Tangentopoli, a proteggere certe categorie economiche privilegiate. E’ un ignobile menzogna, una menzogna propagandistica”

Il 21 luglio, dopo solo una settimana dalla sua emanazione, il decreto fu cancellato dalla maggioranza parlamentare che lo dichiarò incostituzionale.

Dunque nel 1994 Berlusconi, per non perdere il consenso dell’opinione pubblica, così magicamente conquistato, fu costretto a rimangiarsi la sua prima legge “ad personam” per non incorrere nel sospetto che egli volesse proteggere i corrotti di tangentopoli.

... Continua

Un'altra grave catastrofe si è abbattuta negli Stati Uniti, un tornado spegne la centrale nucleare, da Il Cambiamento:

Usa: il tornado spegne la centrale nucleare Browns Ferry

centrale browns ferry
La centrale nucleare Browns Ferry si è fermata dopo che i violenti tornado che tra mercoledì e giovedì scorso hanno devastato il sud degli Stati Uniti

Dopo la centrale di Fukushima danneggiata dal terremoto/tsunami dell'11 marzo scorso, un altro impianto nucleare è stato coinvolto dalla catastrofe naturale che ha messo in ginocchio il sud degli Stati Uniti. Si tratta della centrale nucleare Browns Ferry, in Alabama, che si è fermata automaticamente dopo una serie di violenti tornado che tra mercoledì e giovedì scorso hanno devastato il sud degli Stati Uniti e abbattuto le linee elettriche in tre Stati.

Come riportato dall'agenzia delle multinazionali nucleari World Nuclear News, l'arresto è stato definito dalla Nuclear Regulatory Commission Usa un “evento insolito”. L'utility regionale Tennessee Valley Authority (Tva) ha sottolineato che “i sistemi di sicurezza hanno avuto una buona prestazione”.

Il presidente Obama ha dichiarato lo stato di emergenza in Alabama, mentre con il passare dei giorni si aggrava il bilancio delle vittime, salito a 342 morti. Centinaia di persone risultano ancora disperse a Tuscaloosa, la città dell'Alabama che è stata maggiormente colpita dalla violenza dei venti.

Malgrado la gravità dell'evento, i violenti tornado non costituiscono una novità per un'area che ne è spesso colpita. Allo stesso modo, nonostante l'eccezionalità del doppio cataclisma che l'11 marzo ha messo in ginocchio il Giappone, i terremoti non rappresentano episodi inattesi per l'arcipelago nipponico, ad altissimo rischio sismico. Emerge così, ancora una volta, il problema della sicurezza dell'energia nucleare.

“Non possiamo fare nulla per impedire disastri naturali simili a quello che ha colpito recentemente il Giappone, ma possiamo operare scelte migliori sulle nostre fonti energetiche. Possiamo abbandonare i combustibili fossili e le centrali nucleari e investire in una rivoluzione energetica che punti su energie pulite”. È quanto si legge nella lettera che nove premi Nobel per la Pace hanno indirizzato ai capi di Stato di quei Paesi che hanno investito nell'energia nucleare o che stanno considerando questa ipotesi.

... Continua

In Giappone continua a fuoriuscire radioattività, da Blogeko le utlime notizie:

Continuano ad uscire fumo e radioattività. La diretta web da Fukushima

I maggiori media, e non solo quelli italiani, trattano Fukushima come se la faccenda fosse ormai finita, o perlomeno stabilizzata. No no: la centrale nucleare continua a diffondere radioattività nell’ambiente.

Vi faccio vedere tre cose. La prima è la diretta da Fukushima: da oggi, passati quasi due mesi dall’inizio, è possibile osservare costantemente sul web una veduta della centrale nucleare.

La seconda è un video. Ieri dall’impianto si alzava vistosamente fumo, o forse più propriamente vapore: lì non c’è nulla che possa prendere fuoco, ma c’è tanta acqua radioattiva. Così tanta da mettere a dura prova la stabilità degli edifici terremotati. Radioattivo dovrebbe proprio essere anche il vapore. Spiegazioni ufficiali a proposito della nuvola: zero.

Terza cosa. Il grafico delle sostanze radioattive che si trovano nel mare davanti a Fukushima. Aumenta lo iodio, diminuisce il cesio. Lo Iodio-131, al contrario del Cesio, ha un’emivita brevissima: la sua quantità decade, cioè si dimezza naturalmente, ogni otto giorni. Si può dedurre solo una cosa: continuano ad avvenire le reazioni nucleari che producono, fra l’altro, anche lo Iodio-131.

Una raccomandazione: portate pazienza se, dopo il “continua”, la pagina si carica lentamente, e se ancor più lentamente si caricano le immagini in diretta: sono molto “pesanti”.

Ecco la diretta da Fukushima, visibile su Youtube grazie al network giapponese di informazione via web Tbs

Ed ecco uno spezzone di Fukushima inserito su Youtube ieri. Notatele nuvole che si levano dai reattori.

E infine il grafico, aggiornato a ieri, del Cesio-137, Cesio-134 e Iodio-131 trovati nell’acqua di mare davanti al reattore 2 di Fukushima. Lo riprendo da Unicolab (sotto il link, come sempre), un sito prudente, attento e costantemente aggiornato.

... Continua


Non bisogna mai stancarsi di ripetere che il nucleare è inutile, dannoso e pericoloso, da Il fatto Quotidiano gli esperti spiegano il perché:

Gli esperti Schneider e Maltini spiegano perché il nucleare non conviene e non è sicuro

Il 26 aprile, nonostante la legge che sembrava abrogare il nucleare, Berlusconi ha dichiarato che “il nucleare è l’energia del futuro, la più sicura”. A Sarkozy ha detto che gli accordi con Edf sono solo sospesi. E il presidente francese ha risposto: ”Rispettiamo la decisione italiana e siamo pronti a lavorare con voi rispondendo a tutte le vostre domande sulla sicurezza delle nostre centrali”.

Ma Mycle Schneider, 52 anni, ingegnere con ufficio in centro a Parigi consiglia agli italiani “di continuare a lottare contro questo ritorno idiota al nucleare”. Schneider è uno tra i massimi conoscitori dell’industria nucleare d’Oltralpe, quella che dovrebbe riportare i reattori in Italia. Fino al 2003 è stato consigliere per l’Eliseo sulle questioni ambientali e per più di vent’anni si è occupato di energia atomica per il Parlamento europeo. Oggi è consulente per l’Agenzia internazionale per l’energia atomica.

Schneider considera pura follia la partnership italo-francese sul nucleare. “Questa industria nel mio paese – continua Schneider – è in fin di vita e la probabilità di un incidente come quello di Fukushima, con la fusione del nucleo, è possibile ogni giorno nelle nostre 58 centrali nucleari. Queste hanno una età media di quasi 40 anni ed Edf (la compagnia elettrica francese, ndr) desidera investire 35 miliardi di euro per allungare la loro vita a 60 anni. Una follia totale”.

Schneider conosce molto bene l’Italia. Di recente è uscito un libro in cui il suo pensiero antinuclearista è ben espresso: Scram, a cura di Angelo Baracca e Giorgio Ferrari Ruffino (Jaca Book, 412 pp., 34 euro). Ma soprattutto ha molti amici e colleghi originari del nostro paese e che ora lavorano al suo fianco. L’ingegner Fulcieri Maltini è uno di questi. In passato ha lavorato per il Cern, per la Westinghouse ed è stato responsabile della sicurezza nucleare per l’European Bank for Reconstruction and Development, il fondo creato per il decommissioning di impianti dell’ex Urss come quello di Chernobyl. Anche lui vive e lavora in Francia dagli anni Ottanta, dove ha visto l’industria atomica muovere i primi passi. Oggi si stupisce che il suo paese d’origine voglia fare dietrofront rispetto a quanto stabilito in un referendum nel 1987. Con l’aggravante di dare retta alle promesse di Sarkozy. “So che il primo reattore che sarà portato in Italia – dice Maltini – non funziona ancora, ma soprattutto è sottoposto a delle critiche durissime da parte delle autorità di sicurezza francesi, finlandesi e britanniche che richiedono una revisione totale della progettazione. I sistemi di sicurezza progettati non garantiranno l’esclusione di incidenti gravi. E poi il costo è faraonico ed ha passato i 7 miliardi di euro. Sono cifre che non rendono più competitivo il kWh generato in questo modo”.

Maltini è un fiume in piena: “Ci potrebbe essere un’altra beffa per l’Italia. Potrebbe essergli ceduto un reattore a basso costo realizzato in collaborazione coi cinesi, una partnership caldamente voluta dall’Eliseo per rendere il tutto più competitivo”.

“L’interesse è politico, ma soprattutto industriale”, riprende Schnider. “Queste offerte servono per ripianare la situazione debitoria di Edf. Ma è evidente che la Francia si trova in una condizione di isolamento rispetto al resto del mondo. Da noi nel 2010 il 74 per cento dell’elettricità è stato prodotto da centrali atomiche e abbiamo generato il 46 per cento della produzione nucleare di tutta l’Ue. La Francia, quindi, ha tutto l’interesse ad esportare questo ‘suo sistema’, pubblicizzando l’efficienza dei reattori prodotti dalla sua industria e attivando joint venture con altri paesi”.
... Continua

E ancora da Il Cambiamento:

L'energia nucleare non è la risposta, ecco perché

Tra le principali argomentazioni riportate dai sostenitori dell'energia nucleare ci sono l'economicità, la sicurezza, l'indipendenza energetica, le emissioni zero. Di fatto, però, si tratta di caratteristiche tutt'altro che reali. Di seguito, il nostro esperto dell'Associazione Paea ci spiega tutti i motivi per cui il nucleare non è la risposta alla questione energetica.

nucleare
Le circa 440 centrali nucleari in funzione nel mondo producono solo il 15% dell'energia elettrica consumata

Non è abbondante

Le circa 440 centrali nucleari in funzione nel mondo producono solo il 15% dell'energia elettrica consumata nel mondo. L'energia elettrica costituisce meno di 1/5 dei consumi energetici mondiali.

Ne avremo per poco

Secondo il rapporto rapporto Storm van Leeuwen-Smith ci sarà uranio ad alta concentrazione per 50 anni con i consumi attuali, se producessimo tutta l'energia elettrica del mondo con il nucleare la disponibilità si ridurrebbe a 10 anni (più o meno il tempo di costruzione di una nuova centrale)

Non è economica

lo sarebbe solo se ci si dimenticasse di ciò che succede prima e dopo la produzione di energia: dal ciclo di produzione del combustibile, alla costruzione e smantellamento della centrale, al confinamento delle scorie. Fuori dall'Italia, dove non ci sono stati referendum 'emotivi' contro il nucleare, nessun privato si è mai sognato di costruire centrali senza finanziamenti pubblici

Non è ad emissioni zero

Vedi punto precedente. È fuorviante non considerare cosa succede prima e dopo. Un esempio: l'impianto di arricchimento di uranio di Paducah, nel Kentucky, utilizza due centrali elettriche a carbone da 1000 MW.

Non crea occupazione

Tanti soldi pubblici nelle mani di pochi privati. L'impatto in termini di ricaduta occupazionale diffusa sul territorio avuto in questi anni da politiche di incentivazione del fotovoltaico e detrazioni fiscali per riqualificazioni energetiche è stato invece enorme.

... Continua


L'evento mediatico sull'uccisione di Osama Bin Laden è molto discutibile e gravano parecchi dubbi su quello che realmente è avvenuto, da Giulietto Chiesa il primo commento:

BIN LADEN UCCISO DUE VOLTE

Ecco perché il grande spettacolo mediatico organizzato dagli Usa non convince. Osama già morto nel 2001 secondo fonti autorevoli. I prossimi obiettivi degli Stati Uniti? Siria e Libano


Giulietto Chiesa Rispetto alle notizie sull'uccisione di Bin Laden la mia opinione è che siamo di fronte a una gigantesca operazione mediatica, un grande spettacolo che è stato costruito e organizzato per miliardi di persone. Chi ha organizzato questo spettacolo, come e perché, lo vedremo nelle prossime settimane e nei prossimi mesi. Ma che si tratti di un grande spettacolo non ci sono dubbi, perché l'intera versione che ci viene offerta è piena di macroscopici buchi informativi, tra l'altro su questo varrebbe la pena di fare una speciale riflessione sul comportamento del sistema mediatico, quello che chiamo "la grande fabbrica dei sogni e della menzogna" che reagisce come a un solo comando, come un soldatino mondiale che in tutte le sue componenti e diramazioni reagisce come se obbedisse a un ordine. In questo caso specifico tutti hanno accettato immediatamente la versione fornita dal Presidente degli Stati Uniti. Per me il Presidente degli Stati Uniti d'America è l'ultima persona della quale ci dobbiamo fidare, per la semplice ragione che si tratta di un Paese che è stato per molti anni l'impero del mondo e sta perdendo questa funzione imperiale e quindi si sta difendendo disperatamente da una crisi dalla quale non riesce a uscire, per questa ragione il suo principale portavoce non è attendibile. Così come non era attendibile il suo predecessore che, giustamente, The Nation ha definito non molto tempo fa "il capo torturatore del mondo". Quindi siamo di fronte a gente di cui non ci si può fidare ma neanche per sogno e neanche per caso...

Questo signore ci sta raccontando che dopo 10 anni di ricerche, improvvisamente sulla base di un'accurata analisi che è durata un anno abbondante, sono venuti a sapere dove era Osama Bin Laden. Io avevo diverse informazioni in merito da due fonti autorevoli:

1) l'attuale Presidente Pakistano Zardari che due anni fa disse di sapere, di avere informazioni che parlavano di una morte di Osama Bin Laden già avvenuta nel dicembre 2001;

2) poi abbiamo avuto la rivelazione di Benazir Bhutto che il 7 novembre 2007, intervistata da Al Jazeera, ci comunicò che lei sapeva che Osama Bin Laden era stato già ucciso e ci disse anche l'uccisore Omar Sheikh ex agente dell'Information service pakistano.

Io sapevo queste cose. Naturalmente non lavoro per i servizi segreti quindi non potevo sapere nulla, ma in ogni caso questa storia che ci stanno dicendo adesso non sta in piedi. Perché se Osama Bin Laden era così importante in tutti questi anni, come è possibile che se ne stesse chiuso in un compound, a quanto pare erano in 3, adesso l'ultima notizia è che era addirittura disarmato. E poi perché l'hanno ucciso subito? Perché l'hanno immediatamente "seppellito" in mare, adducendo risibili scuse tipo quella che si voleva rispettare le usanze islamiche? Tutta questa storia sembra scritta da un imbecille, non da uno scrittore di fantascienza. Naturalmente sono diverse voci alle quali si aggiungono le voci di gran parte di giornalisti che non avendo spiegazioni, se le inventano. Oppure accettano le spiegazioni più ridicole che vengono offerte e poi smentite e subito dopo vengono riproposte come se fossero uguali alle precedenti, mentre erano opposte alle precedenti.

Lo hanno ucciso perché si è difeso o l'hanno ucciso perché dovevano ucciderlo? Oppure, come scrivono quasi tutti i giornali, perché era stato dato l'ordine di ucciderlo? E perché l'ordine di ucciderlo? Perché è evidente, perché questo Osama Bin Laden è stato utilissimo durante tutte le due presidenze di George Bush per terrorizzare il pianeta. Adesso scopriamo che non poteva terrorizzare nessuno perché era nascosto in una casa che non aveva neanche le comunicazioni, quindi era totalmente incapace di agire. Mi immaginavo che questo compound ce lo descrivessero come un posto dove c'erano 500 agenti, gente armata, un bunker. Invece stava in una stanza, mi pare al secondo piano, neanche sottoterra, facilmente eliminabile da un comando di una quarantina di persone. Da qualunque parte la si veda questa descrizione non sta in piedi da nessuna parte. Adesso naturalmente ci faranno vedere le fotografie, ma siccome siamo stati tutti al cinema e abbiamo visto "Sesso e potere", abbiamo visto "I tre giorni del condor"e poi anche "Avatar", sappiamo che si può costruire qualunque immagine al Pc in qualunque modo, in qualunque circostanza. Siccome non c'è più il corpo, ci possono far vedere qualunque cosa e su qualunque cosa io avrò pieno diritto giornalistico e da cittadino di dubitare di quello che ci stanno raccontando, in questo grande spettacolo.
... Continua

Da Luogocomune:

11 settembre: In morte di un ologramma

Gli “eroici” Navy Seals americani hanno ucciso Osama Bin Ladin, l’inafferrabile icona del terrorismo olografico internazionale, l’ectoplasma più ricercato del pianeta, fin dai tempi dell’autoattentato alle torri gemelle dell’11 settembre 2001, riguardo al quale lui stesso, quando ancora possedeva una dimensione corporea, aveva più volte ribadito la più completa estraneità.

La “sconvolgente” notizia campeggia in formato maxi lusso sulle prime pagine di tutti i media, con una tale ridda di foto, articoli, retrospettive, precognizioni, indiscrezioni e valutazioni dotte, da tenere impegnato il lettore almeno per qualche settimana, sempre che si legga di buona lena e senza troppe distrazioni.

Ci sono i racconti concernenti i risvolti dell’operazione militare di grande prestigio ed estrema difficoltà, perché ammazzare un ectoplasma non è una passeggiata che s’improvvisa così su due piedi.

C’è la narrazione della sepoltura del “corpo” in mare, secondo le modalità del rito islamico, dal momento che quando si ammazza un ologramma non occorre attendere qualche giorno prima di fargli il funerale, anzi si può procedere perfino in anticipo rispetto all’assassinio e sei poi il rito islamico prevede tutt'altra cosa in fondo poco importa.....

Ci sono le dichiarazioni dell’onorevole del PDL Michaela Biancofiore che vede nell’uccisione di Osama un miracolo del nuovo santo Wojtyla, dando della vicenda una visione mistica ricca di suggestioni.

Ci sono i filmati delle manifestazioni di giubilo a Ground Zero, i timori che l’ologramma anche da morto possa istigare masse di pixel a diffondere il terrore in giro per il mondo come ritorsione. L’esultanza di Karzai che nell’accaduto coglie una “lezione” per i talebani, condita dalla speranza che le truppe occidentali tornino presto a casa loro, risparmiando la vita di donne e bambini. Il rimprovero del Vaticano che ricorda come la morte non vada festeggiata, atteggiamento che potrebbe svilire l’entusiasmo della Biancofiore. E poi tantissimi filmati, tante foto, tante dichiarazioni, tanto di tutto.

Andando oltre la facile ironia, senza dubbio anche la morte di un ologramma pone interrogativi reali, parte dei quali molto inquietanti e che meriteranno di venire sviscerati nel tempo.

La scomparsa ufficiale di Bin Ladin potrebbe essere indicativa della fine di un decennio in cui le guerre imperialiste americane sono state giustificate solo e sempre attraverso lo spettro del terrorismo olografico e dimostrare come ormai i tempi siano maturi, perché le rivoluzioni colorate che corrono su twitter e facebook si sostituiscano ai terroristi mascherati che correvano nelle videocassette del Pentagono.
... Continua

Da Disinformazione:

Bin Laden morto? La sceneggiata continua!
Marcello Pamio

Il mondo civile esulta. Nelle principali città statunitensi, le persone invadono le strade per festeggiare, ma attenzione perché non è il capodanno ebraico (appena passato), ma si brinda alla morte del capo di al Qaeda: il pericolosissimo Osama bin Laden.
Siamo finalmente giunti al capolinea: bin Laden è stato ucciso in un raid degli Usa in Pakistan.
Ufficialmente la fine drammatica dopo una lunghissima caccia al regista principale degli attentati dell'11 settembre 2011 negli Stati Uniti.
I leader di tutto il mondo hanno salutato con favore la sua morte, ma l'euforia è compensata dal timore di ritorsioni e dall'ammonimento di una rinnovata vigilanza contro eventuali attacchi.

Addirittura il democratico presidente Usa, Barak Obama, oggi ha detto che "questo è un buon giorno per l'America". "Il nostro paese ha mantenuto il suo impegno affinché fosse fatta giustizia. Il mondo è più al sicuro, è un posto migliore dopo la morte di Osama bin Laden".

Viene da chiedersi, dove il criminale patentato, l’uomo più ricercato nel pianeta, ha passato gli ultimi anni della sua vita. Forse in qualche caverna segreta del Pakistan? Oppure in qualche grotta dell’Afghanistan? Macché, i funzionari Usa hanno detto che bin Laden è stato trovato in una villa da un milione di dollari a circa 60 chilometri a nord di Islamabad. Un posto dove nessuno al mondo poteva pensare di trovare il vecchio miliardario saudita.

Sempre fonti ufficiali dicono che dopo 40 minuti di combattimenti, bin Laden è stato ucciso assieme ad altre persone.
Un commando di incursori della Marina, i mitici Navy Seals, si sono calati dagli elicotteri direttamente sopra il tetto della casa di bin Laden nella capitale del Pakistan.
Un alto funzionario alla sicurezza americano ha specificato alla Reuters, che è stata "un'operazione per uccidere", sottolineando però che "se avesse sventolato la bandiera bianca della resa sarebbe rimasto vivo".
E' alquanto difficile immaginare bin Laden mentre sventola una bandiera bianca!

L’attuale direttore della C.I.A., Leon Panetta ha detto che sicuramente al Qaeda cercherà di vendicare l'uccisione di bin Laden. Non si capisce bene se la sua è una profezia oppure una minaccia!
"I terroristi - continua Leon Panetta - quasi certamente cercheranno di vendicarlo, e noi dobbiamo, e lo faremo, restare vigili e risoluti".
Quindi non c’è nulla da festeggiare, anzi. La morte del leader storico e indiscusso di al-Qaeda, è l’inizio della vera guerra.

La cosa che però fa veramente sorridere è stata la sepoltura di bin Laden secondo il rito islamico.
Bin Laden infatti sarebbe stato sepolto in mare dal ponte di una portaerei americana nel nord del mar Arabico dopo essere stato lavato secondo i costumi islamici ed aver ricevuto un funerale religioso.
Il suo corpo prima è stato lavato e avvolto in un lenzuolo bianco e poi un ufficiale ha letto un testo religioso tradotto in arabo da un interprete. Dopo la lettura, il corpo è stato posto su una tavola piatta, ribaltato, e calato in mare, ha detto un funzionario americano.

Possiamo immaginare un comportamento più bello e democratico di questo?
Lo stavano cercando (vivo o morto) da numerosi anni e una volta ucciso il suo funerale sembra quello di un capo di Stato?
Il governo degli Stati Uniti, invece di sbrodolarsi e gongolarsi davanti al mondo intero, facendo semplicemente vedere il corpo privo di vita, preferiscono, in nome della religione farlo sparire nel mare? Ma possiamo veramente credere ad una simile idiozia?

Siamo così inebetiti che possono raccontarci simili favole? Forse qualcuno ai piani alti, pensa proprio di sì!
Ma anche loro per ebetaggine non scherzano, perché stando all’imam di Napoli, Yasin Gentile: “
seppellire un corpo in alto mare, come è accaduto, non è una procedura rispettosa dei precetti dell'Islam che prevede una ritualità precisa”. “La decisione degli americani contrasta con i principi della sharia”, ha detto il membro del Comitato dei ricercatori dell'istituto del Cairo!
Quindi la scusante religiosa è assurda due volte.

E’ bene specificare che Bin Laden non era ricercato per gli attentati dell’11 settembre 2001, dove sono morte oltre tremila persone, come invece viene affermato dal governo centrale.
Questo è il motivo per cui nel sito ufficiale del F.B.I. c’era una taglia di 25 milioni di dollari sulla sua testa, ma dell’attacco alle Torri Gemelle di New York nessun accenno.
Come mai l’Ufficio Federale non associa bin Laden al World Trade Center?
Forse perché non hanno le prove che l’attentato è stato organizzato dal gruppo fantomatico chiamato al-Qaeda?

Se non è stato il terrorismo islamico internazionale chi ha potuto eludere con aerei di linea, la difesa più potente e gli spazi aerei più impenetrabili del mondo? Demolendo tre torri e bucando il Pentagono?
Ricordiamo infatti che bin Laden, è stato un uomo della C.I.A.: creato, istruito e finanziato dai servizi segreti statunitensi per scopi geostrategici e geopolitici.
La stessa cosa è avvenuta con moltissimi dittatori criminali sparsi nel mondo, uno per tutti, Saddam Hussein: prima pagato e armato per combattere la guerra fratricida contro l’Iran dal 1980 al 1988, poi diventato nemico da impiccare.





... Continua



E da Byoblu:

Giustizia è fatta

Barack Obama Giustizia è fatta

Occhio per occhio, dente per dente, recita la Bibbia. Ma quando l'occhio è stato reso, quando il dente è stato strappato, allora il conto torna in pareggio, ed è lecito affermare: giustizia è fatta.

Così parlò Barack Obama: “giustizia è fatta”! Ma quale occhio gli fu tolto? Quale dente fu cavato? Se dobbiamo stare a quanto i media hanno messo in evidenza: due torri di acciao e cemento, quattro aerei e un’ala del Pentagono abbattuti, migliaia di morti civili e danni all’economia globale inquantificabili.

In cambio, l’America si è presa un numero incalcolabile di vite umane, perlopiù innocenti, torturandone a migliaia ed espandendo le sue basi militari in tutte le aree più calde dello scacchiere mediorientale. Oggi controlla e contende alla Russia le fonti di approvvigionamento petrolifero e di gas naturale che le servono per assicurarsi il prossimo futuro energetico, Iran escluso, ed ha gettato pesanti opzioni sulle risorse della fascia nordafricana, in special modo libiche. Oggi Osama Bin Laden può finalmente morire.

Come potrebbe, altrimenti, un piccolo, trascurabile ometto gravemente ammalato rappresentare da solo una compensazione così grande al punto da far affermare al Presidente degli Stati Uniti d’America: “Giustizia è fatta”?

E se giustizia è davvero fatta, allora che gli elicotteri decollino, che i carri armati si ritirino, che i campi base si smantellino, che i soldati si imbarchino, che le portaerei salpino e che tutti facciano ordinatamente rientro a casa, lasciando i popoli indebitamente conquistati liberi di tornare sovrani sulle loro terre.

... Continua

Il commento di Pyperita:




immagine theredgirl
Sicuramente vedo troppe puntate di NCIS ma la notiziona dell’uccisione di Osama Bin Laden mi ha lasciata piuttosto perplessa, un po’ perché ero convinta che fosse passato a miglior vita ormai da tempo, un po’ per la foto falsa diffusa e poi smentita, un po’ per il corpo subito gettato in mare (pare).

Certo che Obama, in un momento in cui l’astro nascente sembrava un po’ appannato, in cui ha dovuto pubblicare perfino il certificato di nascita per far tacere gli scettici, ha piazzato un grandissimo colpo. Sarà certamente una fortunata coincidenza.
... Continua

La campagna elettorale della Moratti a Milano raccontata da Dalle8alle5:


Letizia? Pochina

Il 15 e 16 maggio si vota per il sindaco di Milano. La Moratti spende e spande a piene mani per la campagna elettorale, non si fa mancare niente, prende persino dei figuranti a pagamento se sospetta che il pubblico possa essere scarso.
C'è pure Ornella Vanoni a sostenerla e dice che se fosse eletta consigliere comunale asfalterebbe le strade, aumenterebbe le panchine, sostituirebbe i bagni alla turca con quelli normali.
Immagino non lei di persona. Anzi, spero.
I manifesti con la foto della Moratti impazzano per tutta Milano (a me personalmente viene l'eritema mentale non appena vedo il capello cotonato condito dal sorriso a 90 denti), muniti di slogan che sembrano la pubblicità di un detersivo.
Qualcuno li ha commentati sul web, eccoli







































Post incazzatissimo di SuzieQ indirizzato ai signori della guerra:



.....ai signori della guerra, che parola orribile! E voi, signori impegnatissimi a fare riunioni ove si parla di tutto e di niente, ma soprattutto si parla di guerre, di strategie militari, di attacchi mirati, missili atomici, testate nucleari, bombe intelligenti. Dico a voi, signori che vi mostrate sorridenti e felici, anche se a ben guardare dietro quel sorriso si nasconde un teschio ghignante. Non faccio nomi, tanto siete tutti uguali.tutti presi dai vostri calcoli, io dò una bomba a te, tu mi lasci bombardare quel paese là, tanto tu ci guadagni, dopo, finito tutto, ci puoi costruire un mega villaggio turistico. Che t'importa se muore la popolazione innocente? Ma dico, che vuoi che siano poche centinaia di individui cenciosi? Però siamo intesi, non è che poi mi attacchi, vero? E se proprio devi farlo, non usare le bombe che ti ho venduto io, non fare il bischero!
Le missioni di pace !!!!! Ma gente, vi accorgete che ci stanno trattando come dei poveri idioti? Ma che cos'ha di pacifico una missione dove si usano le armi? E ognitanto ci scappa il morto, ma per forza, cribbio! Se guardassero dove mettono i piedi ! A terra ci può essere di tutto, cicche, cartacce, immondizia di vario genere, guardate com'è ridotta Napoli, l'immondizia è dappertutto! A Napoli però fortunatamente si tratta solo di immondizia ma in altri posti si può incappare anche nelle mine antiuomo o in quelle a grappolo, che poi questa gente che getta le mine a terra....non c'è ancora la raccolta differenziata? SUDICI !!!
E le testate nucleari? Ma perchè non le date voi le testate contro il muro? Fate a gara a chi fà più forte, fino a che non cadrete rintronati!
E poi ci sono le bombe intelligenti, questa proprio mi fa morire dal ridere. Qualcuno mi spiega che significa "bomba intelligente"? Le avete mandate ad Harvard o a Yale per caso? E prima di sganciarle fate loro un discorsetto raccomandando di comportarsi bene? E quando sbagliano obbiettivo vi giustificate dicendo che forse erano un pò miopi? BASTA !!! Le bombe intelligenti ficcatevele dove dico io!
... Continua

Sulla vicenda Bin Laden il punto di vista di Alessandro Robecchi:

Bel colpo! E ora catturate Bush

C’è qualcosa che non torna nella morte di Osama Bin Laden: sono già passate più di ventiquattr’ore e Silvio Berlusconi non ha ancora detto che è merito suo. A parte questo, il blitz di Abbottabad (da ieri ribattezzata Abbottadiculobad), pare confermato: due mesi di appostamenti e una raffica di mitra, in poche parole la campagna elettorale vincente meno costosa della storia degli Stati Uniti dai tempi di Abramo Lincoln. Il messaggio di Barak Obama è stato perfetto: abbiamo vinto una partita importante, ma il campionato è ancora lungo, il merito è del gruppo, non perdiamo la concentrazione, l’importante è l’umiltà, non molliamo. Nemmeno Mazzone o Trapattoni avrebbero fatto meglio.
Intanto, rimbalzano nel mondo i dettagli dell’operazione e i numerosi interrogativi. Comprensibile la decisione di non aver lasciato in giro la cara salma, un modo per non dover bombardare un domani il mausoleo di Bin Laden, con tutte le reliquie possibili e immaginabili: il pelo della barba di Bin Laden, un pezzo di mantello, il cestino per i funghi di quando abitava in montagna eccetera eccetera. Lo stesso motivo per cui né i sauditi né i pachistani l’hanno voluta, l’idea stessa di organizzare un funerale deve avergli fatto drizzare i capelli in testa. D’altro canto, la decisione di buttarlo in mare potrebbe portare un giorno alla costruzione delle più bislacche leggende metropolitane, un po’ come Jim Morrison: Osama è vivo e fa il barista a Parigi e cose del genere. Quanto alle foto e ai filmati, li vedremo probabilmente in mondovisione, e il fatto che già esistano copie tarocche diffuse dalle tivù pachistane conferma che il mercato sarà florido. Restando ai fatti, comunque, una cosa è certa: il più cattivo del mondo viveva in una specie di villetta in periferia senza internet e senza telefono, comunicando tramite pizzini, più o meno come Totò Riina, e i tipi così di solito finisce che li beccano.
... Continua

Le immagini delle amiche blogger, da Cuoredivento:

Image and video hosting by TinyPic


Da Oro Fiorentino:


Da Lady Elly:
Image and video hosting by TinyPic

Image and video hosting by TinyPic


Da El3onor3:

Una Spugna per cancellare il Passato,
Una Rosa per addolcire il Presente,
ed un Bacio per salutare il Futuro



Da KayBlu:




Sono adagiata
tra il brusio caotico del mondo
e la sciabordio del mare che risuona nel profondo
e non comprendo se l'eco che arriva
è vibrazione o silenzio
semplicemente tutto scorre troppo in fretta o troppo lento
i passi seguono orme che portano su una terra di mezzo
le palpebre si ostinano a tenere il conto del cielo che
scivola sotto gli occhi
in questa confusione seguirò la via del profumo
andrò per mare
sfidando Medusa
che pietrifica il cuore
ricambierò lo sguardo con torce di luce fiammante
che si infuocano di pioggia
lei penserà a me come una stella folle che vaga di cuore nelle tenebre
mi rimanderà alle onde
e la mia schiena sorriderà
forte di vento come quando ti prende alle spalle.
Oggi, non so se corre più veloce il sangue o il tempo
e non so dove vorrei arrivare
ma vorrei toccarti, raggiungerti, addormentarmi dentro...
parlarti di te.

Kay


L'ultima opera di Vauro:





Le ultime di Enteroclisma:

SALTA CHI PUO'

Umberto ricatta
se Silvio non vota la mozione sulla Libia
il governo salta ...

CLICCA SULL'IMMAGINE SE L'ANIMAZIONE NON PARTE
CLICK ON THE PICTURE IF ANIMATION DOESN'T START

GOVERNO IN ALFABETO MORSE

Umberto tuona, Silvio aggiusta, l'Italia affonda.


Orgoglio U.S.A.


http://www.unavignettadipv.it/public/blog/upload/Bin%20Laden%20Low.jpg


Scuola di Vita.


http://www.unavignettadipv.it/public/blog/upload/Bidelli%20Low.jpg


Pillola del giorno: Maurizio Crozza a Ballarò



Nessun commento: