giovedì 1 settembre 2011

Ritorno dalle vacanze agricole.

In alto: Immagine tratta dal blog: http://orofiorentino.splinder.com/


Le cose più belle della vita o sono immorali, o sono illegali, oppure fanno ingrassare.
George Bernard Shaw


Ritorno dalle vacanze agricole.

Dopo oltre tre mesi passati sui campi a coltivare zucchine, fagiolini, lattughe, piselli, pomodori e altri prodotti con il sistema di agricoltura sinergica nell'orto della fattoria degli animali liberi Vallevegan rieccomi nel blog con una nuova impostazione, gli argomenti che verranno trattati saranno:

- L'alimentazione naturale... chi ha detto che la cucina vegan è per persone tristi, che mangiano erbette crude e si trascinano per strada anemiche e senza energie? Dal sito VeganRioT dove non si predica nè si fanno ramanzine idiologiche: molto concretamente, quello che conta sono pentole, ingredienti e voglia di mangiare cose buone. Tante ricette per scoprire una via nuova alla cucina che può essere anche folle, bizzarra e golosa pur restando fedele allo spirito vegan, senza l'utilizzo di carne, pesce e prodotti derivati dallo sfruttamento degli animali.

- Animali in libertà... cani, gatti, maiali, galline, oche, conigli, tartarughe, capre e pecore che vivono in completa libertà senza gabbie nè recinti, senza essere sfruttati, nella fattoria Vallevegan un posto speciale alle porte di Roma dove stiamo sperimentando con ottimi risultati la coltivazione di ortaggi con il metodo degli orti sinergici un sistema rivoluzionario che ti permette di lavorare la terra senza fatica, senza doverla più zappare e senza l'utilizzo di nessun concime o ferilizzante, serve solo acqua per ottenere prodotti biologici gustosi e saporiti (La terra che lavora per te!).

- Contro lo sfruttamento degli animali... Nella società odierna l'animale non umano viene concepito come proprietà, come mero oggetto, merce da vendere o scambiare. Riconoscendo agli animali non umani l'innegabile capacità di provare sentimenti,Chi Siamo dolore e paura, è necessario lavorare sul cambiamento della tradizionale concezione di 'mezzi' a disposizione dell'essere umano. E’ principalmente per questo motivo che ci opponiamo senza esitazione all'uso in questa società degli animali non umani per la ricerca scientifica, per l'intrattenimento, per il vestiario, per la caccia ed ovviamente per il cibo. OCSA è l'organizzazione contro lo sfruttamento degli animali, organizza eventi, volantinaggi e manifestazioni a favore degli animali.

Dai siti di queste organizzazioni verranno tratti i principali articoli e racconti, iniziamo subito dal sito Vallevegan:

Esserlo, non farlo
Pubblicato da Maria Teresa de Carolis
In questi anni di lotte, di grida, di sommessi sogni e di sforzi, spesso mi sono trovata a dover considerare quale fosse il motore che ci spinge verso una giustizia, non umana, universale, assoluta, che non riguarda le specie, bensì l’equilibrio. Mi ritrovo oggi circondata da fatti incomprensibili, fattacci per meglio dire, situazioni che nella migliore delle ipotesi, senza il senno di cui, per fortuna, alcuni umani sono capaci, si finirebbe a rotolarsi per terra con tanto di capelli strappati ed occhi gravemente lesi. Possibile, e qui mi appello a chi dello stile di vita Vegan ha fatto un modus vivendi inattaccabile e profondo, che il fatto stesso di alimentarsi cruelty free non riesca ad incidere un solco di coerenza e coscienza nell’animo di chi lo abbracci? Possibile che il termine Antispecismo debba catalogare e relegare i comportamenti etici solamente verso la sponda dell’animalismo (umani esclusi, perché l’essere umano non lo merita). Non credo, l’Antispecismo per me è oltre la violenza, oltre le specie e le razze, oltre il sesso e le religioni, in poche parole: Oltre. Di lotte intestine in questi tempi se ne sono viste tante, faide vere e proprie il cui oggetto erano semplicemente dissapori, disonestà, menzogne, avidità, presenzialismo o invidie, il potere attanaglia anche chi, illusoriamente, pensa di dedicare la propria esistenza alla Liberazione Animale. Domanda: ma a noi umani chi ci libera? Chi, se non noi stessi? Orizzonti di malsani atteggiamenti fanno sì che qualsiasi attività possa essere strumentalizzata nel tentativo, spesso subdolo e celato, di demolire un individuo, senza tenere conto che dietro quell’individuo ce ne sono altri, una connessione infinita di legami e vite che imprescindibilmente si alimentano. L’errore, tutto umano, è di considerare ogni individuo una causa a sé, un’isola da conquistare, per mostrare al mondo quanto si è forti, uno spudorato tentativo di colonizzare l’altro. Liberazione Animale… e quale sarebbe il motore che spinge alcuni a gridare alle manifestazioni, mascherati da cuccioli indifesi, la rabbia e lo sdegno contro la violenza, contro i soprusi e la crudeltà, per poi magari ingannare i propri fratelli, aggredendoli con infamie, vomitando, soprattutto sul web, illazioni tali da generare solo dolore? Ci sono mondi nei quali non vorrei mai addentrarmi, il mondo della menzogna, quello che ti avvolge e ti inganna, ed inganna per primo chi lo sposa, colui che nel corpo di un essere che apparentemente si dedica ad una causa, si auto incensa di una veste intoccabile: quella dell’attivista, colui che mai farebbe del male ad un altro essere, colui che si sbrodola davanti alle petizioni on line, quello che pontifica di fronte all’umana ignoranza, inconsapevole che lui stesso è vittima dell’arroganza generata da un unico scopo, Egotismo allo stato puro. Il mio dolore e la mia rabbia sono figli della storia, la mia storia, ossia ciò che i miei occhi hanno visto, ciò che le mie mani accarezzato, ciò che il mio cuore, ferito, ha osservato e vissuto; il dolore di vedere un amico bersaglio di lance e frecce avvelenate per il solo scopo di rendere innocuo un gigante, difficile da atterrare. Proprio questa difficoltà nel distruggere mio fratello “il gigante”, ha generato negli anni un accanimento insistente, senza pensare che “questo” accanimento non ha fatto altro che rinforzare i legami veri, quelli unici, autentici, al di là del bene e del male, al di là delle fazioni e delle chiacchiere. A questo punto è necessaria una storia, una piccola favola: mio fratello “il gigante”, vive in un luogo dove la cosa più importante non è quanto Ego riuscirà a nutrire al giorno, o quante persone verranno a conoscenza della sua missione, la cosa più importante - per mio fratello – è, sempre e soltanto, le vite di tutti gli esseri che condividono con lui la quotidianità di un oasi di boschi e cieli tersi, dove piccoli esseri indifesi dormicchiano al sole sereni, dove creature malate vengono curate ed accompagnate verso la fine, laddove la sorte l’avesse deciso. In questo luogo le mani fameliche di alcuni si sono affacciate, per sporcare, gettare immondizie di parole, per poi ritrarsi gonfie di tutto quello che potevano accaparrare, noncuranti delle conseguenze e del fatto che in quella valle non viveva solo mio fratello, vivevano e vivono centinaia di creature, centinaia di respiri e cuori che battendo all’unisono si sostengono. E quel filo, quel legame era - ed è tutt’ora - l’ancora e la ragione di una valle intoccabile ed inaffondabile. La storia continua, perché sotto il sole della valle si avvicendano umani e non, che tentano di convivere, condividendo giornate di quiete e momenti di incomprensioni, talvolta manipolando, taluni umani, ciò che chiaramente appare come un evolversi delle relazioni, ossia una realtà mascherata di buoni intenti che non sempre si sviluppano in una scelta, al contrario si devia il percorso intrapreso con energia e partecipazione verso la strada del risentimento e del sotterfugio, dimenticando ancora una volta, quanto inutile e devastante può essere l’Ego, quello che ingabbia e che illude, che trascina verso convinzioni di centrismo e (in)giustizia. Le perplessità con le quali coabito riguardano le contraddizioni che investono certi comportamenti. Essere Vegan, o almeno dichiararsi tale, attribuendo a questo termine la caratteristica di “essere evoluto” o “essere consapevole” mi fa rabbrividire quando penso ad individui che sventolano la loro bandiera antispecista in faccia ad altri individui umani, urlando la loro (in)giustizia ed il loro valore, usando il telo di un drappo per soffocare, per eludere ed ingannare, per la propria utilità e la propria gloria. E’ evidente quanto il desiderio di emergere possa influenzare, rendendo gli ideali più alti e nobili, il veicolo per sostenere il ruolo di chi al di sopra di tutto interpreta la parte del perfetto attivista. Basta fare cene benefit ed eventi a favore degli animali per essere persone etiche? E’ sufficiente guardare le etichette degli alimenti che consumiamo, tenendo alla larga alimenti di origine animale dalla nostra dieta, o guardiamo anche se quegli ingredienti siano la fonte, nascosta, di sfruttamento, abusi, lavoro minorile, deforestazione? È veramente sufficiente gridare “Basta Vivisezione Adesso” se il primo luogo della terra, il nostro cuore, il luogo da cui inizia la nostra strada verso il rispetto è lontano dall’universalità dell’essere antispecista? Esserlo, non farlo, con la voglia di allontanare la menzogna, gli inganni intenzionali, le infamie, le brutture tipiche di chi ha il vuoto dentro e non un vuoto sano e pronto ad essere colmato di tutte le bellezze che la natura può offrire, ma il vuoto arido di un deserto di spine e solitudine, quello generato dalla cattiveria di desiderare il male dell’”altro”.
... Continua

Da OCSA:

PERCHE' SAPPIAMO MOLTO BENE CHI SIAMO

Alcuni mesi di attività, diverse iniziative svolte e alcuni progetti in lavorazione; continueremo senza sosta a comunicare e lottare concretamente per dar voce a chi viene offeso, torturato, sterminato sistematicamente negli allevamenti, nei laboratori, nei circhi e negli zoo. Perchè quello che accade a loro viene replicato continuamente anche nella società degli umani, ma sotto altre forme di sfruttamento. Nuovi progetti vedranno la luce nella prossime settimane. Speriamo di avere sempre più individui al nostro fianco, perchè servono voci e servono azioni... perchè sappiamo molto bene chi siamo e cosa vogliamo.

OCSA - attivismo abolizionista per la liberazione animale

Leggi qualcosa in più su chi siamo e cosa facciamo:
ocsanimal.org/chi-siamo

Scarica il nostro volantino sull'attivismo
(volantino A5 disponibile anche su spedizione, a colori, stampato in tipografia):
www.ocsanimal.org/download/volantinoA5ocsa_attivismo.pdf


Sempre da OCSA la comunicazione dell'evento Veganch'io:

2-3-4 SETTEMBRE, PRESENTI AL VEGANCHIO 2011

Il 2-3-4 settembre, a Vimercate (MI) , si terrà il Veganch'io, un evento annuale curato dall'organizzazione antispecista Oltre La Specie.


Si tratta di tre giorni di incontri, divertimento, buon cibo (biologico e sostenibile) per diffondere una nuova cultura del rispetto e dei diritti: si può vivere, e bene, senza uccidere e senza sfruttare nessuno.
Perchè una nuova idea di uguaglianza possa prendere corpo e per rendere possibile un altro mondo. Tutti, ma proprio tutti, sono invitati a partecipare; ognuno, anche i più piccoli, avranno modo di avvicinarsi alla questione dei diritti animali in maniera amichevole e completa.

OCSA sarà presente all'evento con uno stand informativo, dove potrete consultare il nostro materiale, richiedere informazioni, capire come sostenerci e soprattutto incontrare alcuni dei nostri attivisti. Inoltre, durante il programma della domenica pomeriggio (4 settembre), nello spazio di 5-10 minuti dedicato alla presentazione di vari progetti ed organizzazioni, anche noi parleremo di quello che abbiamo fatto finora, di quello che stiamo facendo e ovviamente di ciò che faremo prossimamente. Non mancate!

Per maggiori informazioni sull'evento:
veganchio.org

OCSA - attivismo abolizionista per la liberazione animale


I cuochi di VeganRioT sono stati a Londra, ecco il loro reportage:

London Vegan 7
autore: Paolo

Agosto 2011

Rieccoci. A non più di sette mesi dall’ultima scorribanda londinese, a due settimane dai disordini estivi che hanno visto isolati bruciati, quartieri in subbuglio, botte e morti ammazzati assortiti. Ma nulla spaventa il desiderio di scovare nuovi posti e attripparsi in maniera conveniente, disordinata, unta e soprattutto dolce. Le olimpiadi bussano, i prossimi reali si sposano, i sobborghi insorgono ed anche il panorama vegan cambia un minimo: dall’ultimo trip londinese, Zilli Green ed entrambi gli Otarian hanno già chiuso i battenti. A dirla tutta un menù Zilli Green è sopravvissuto all’interno di Zilli Fish, sempre a Soho. Già da un po’ di tempo ha cessato l’attività l’autobus a due piani (double deck) vegan conosciuto prima come Rootmaster e poi Vegan Routes. Insomma, anche fare recensioni e sperare che durino qualche mese inizia ad essere complicato…

Buffet
Poco sopra Covent Garden un classico buffet vegan chino/tai veg, una tipologia di ristoranti locali che ci ha fatto tanto appassionare all’inizio del nostro peregrinare londinese per poi saturarci tanto da prenderne le distanze. La socia aveva il desiderio di un ritorno ed eccoci qua, in una location mai sperimentata prima. In realtà la roba è piuttosto simile a più o meno tutti i Buffet vegan sparsi per Londra. Anzi, mi spingerei a dire che la roba è fatta nello stesso posto che poi li rifornisce, visto che nella maggior parte dei casi sono sprovvisti di cucina. Se vi piace una certa untuosità, il fritto, la soia ristrutturata, spaghetti freddi di riso, coriandolo sparso, verdure scottate e molteplici condimenti assortiti (salse, erbette, frutta secca…) a prezzi ridicoli, questo è chiaramente un piccolo paradiso. Svetta un tofu marinato ai fagioli di soia neri fermentati. Pregevole anche la presenza di una macedonia in cui poter mettere sopra perle di tapioca dolci. Fino alle 17.00 potete ingurgitare finché volete a 5-6 pounds a testa. Spendiamo ben 14 pounds, con annesso del buon succo di Guava.
Buffet, 40 New Oxford St

Ms Marengo
Ms Marengo, è un posto piccolo, vegetariano, molto carino e piacevole, ideale per colazioni e pranzi veloci, ad un paio di vetrine di distanza dal gettonato Mildred’s. Non che l’offerta vegan di cibaria da prima colazione sia poi così ampia. Rifuggiamo le salsicce optando per un porridge di avena con banane, pietanza che a casa nostra guarderemo con sospetto, ma che qua non saremo i soli ad ordinare. Proseguiamo con una torta Fudge Chocolate, veramente enorme e devastante, praticamente una spessa mousse al cioccolato, molto buona ma a dir poco ingombrante. Così per tentar di mandar giù, annacqueremo il tutto con un succo espresso carrot-ginger che si farà apprezzare. Ad un certo punto ci accorgiamo che io sono l’unico appartenente al genere maschile nel posto, in mezzo a donne che vanno al lavoro e giovini donzelle sfaccendate vestite anni ’50. Per il pranzo non sono tanti i piatti presenti sulla lavagna menù, queli vegan sono comunque segnalati. Posto più che piacevole.
Ms Marengo, 53 Lexington St, Soho www.mrsmarengos.co.uk

... Continua

Da VeganRioT la ricetta della settimana:

Tortine al doppio cioccolato e crema
autore: Alessandra
Un'ora
Ingredienti per circa 12 tortine
  • 1 tazza e ½ farina
  • 1 tazza di latte di soia
  • 1 tazza di zucchero
  • ½ tazza di olio di semi
  • 80 g di cacao amaro in polvere
  • 75 g di gocce di cioccolato
  • 3 cucchiai di rum
  • 3 cucchiai di amido di mais
  • 2 cucchiaini di lievito
  • Una bustina di vanillina




Per la crema:

  • 250 ml di latte di soia
  • 180 g di zucchero
  • 45 g di margarina vegetale
  • 40 g di farina

Mescolate l’olio, lo zucchero, la vanillina, il rum e l’amido di mais. Aggiungete la farina alternata al latte di soia e il cacao amaro. Incorporate il lievito e, per ultime, le gocce di cioccolato. Versate l’impasto in circa 12 stampi per muffin, ricoperti dagli appositi pirottini, e fate cuocere in forno già caldo a 180°C per circa 15-20 minuti (mi raccomando, verificate la cottura con uno stecchino: immergetelo nel dolce e, se viene fuori pulito, vuol dire che è pronto!). Lasciate raffreddare.

Per la crema:
Mescolate lo zucchero e la farina. Aggiungete il latte di soia facendo attenzione a non far formare grumi e la margarina tagliata a pezzetti. Mettete sul fuoco e mescolando continuamente fino a quando la crema non guadagna consistenza. Lasciatela raffreddare

Fate un foro in ogni tortina e, con l’aiuto della tasca da pasticcere, riempitelo di crema. Decorate a piacere.

Da Enteroclisma la vignetta della settimana:

LA MENZOGNA QUOTIDIANA

Le follie sulla manovra proseguono.

Scompare miracolosamente la tassa sui redditi alti ( eccetto quelli statali ) e si cancella il servizio militare e lo studio universitario dal computo della pensione.
Chi con la solita cialtroneria aveva urlato ai quattro venti "le pensioni non si toccano", si è rimangiato tutto davanti ai soldi del suo padrone.
Con quanti nomi puoi chiamare Dio?
Puoi chiamarlo in mille maniere:
Dio, Visnù, Budo, Ernsto, Carisma, Giove, Allah.
Tanto non ti risponde.
(Corrado Guzzanti)

1 commento:

Anonimo ha detto...

E' molto ricco e interessante il messaggio che ci offri, con tanti argomenti di riflessione. Bentornato :). Annelu