lunedì 10 ottobre 2011

Malta: Il CABS sorveglia lo svolgimento della caccia

In alto: Immagine tratta dal blog http://orofiorentino.splinder.com/


Prima di salutarvi vorrei tanto lasciarvi un messaggio positivo, ma non ce l'ho. Sono la stessa cosa due messaggi negativi?
Woody Allen.


Malta: Il CABS sorveglia lo svolgimento della caccia

E parliamo ancora di antibracconaggio, i volontari del CABS sono appena tornati dal campo organizzato a Cipro (nei prossimi giorni il reportage) e si sono recati a Brescia per organizzare il successivo campo che sarà attivo fino a fine ottobre, proponiamo il diario dell'iniziativa organizzata a Malta (dal sito CABS):

Diario di campo, campo antibracconaggio Malta, autunno 2011

Un gruccione rinvenuto appena abbattuto da un cacciatore maltese: se mancano le tortore, i gruccioni vanno bene comunque

Un gruccione rinvenuto appena abbattuto da un cacciatore maltese: se mancano le tortore, i gruccioni vanno bene comunque

In questa pagina riporteremo quanto avviene ogni giorno durante il campo. Cercheremo di aggiornare il diario con la maggiore regolarità possibile. Ci scusiamo nel caso in alcune giornate questo non sia possibile.

22.09.2011, giovedì

Temiamo che sia la calma prima della tempesta. Solo poche decine di rapaci sull'isola, mentre dalla Calabria ci avvisano che nonostante il maltempo i falchi proseguono la migrazione sopra le nuvole. Stanno arrivando o hanno preso la rotta verso la Tunisia? In ogni caso i 4 teams sono usciti tutta la giornata. In mattinata due aironi rossi sono stati seguiti senza incidenti mentre raggiungevano il mare in direzione sud, mentre nel pomeriggio, con l'arrivo di una decina di falchi si sentono alcuni spari: 6 in tutto, un numero piuttosto basso, ma che fa temere per i rapaci, in quanto con il coprifuoco, pochi si azzardano a rischiare la licenza per uccelli di minore interesse...

21.09.2011, mercoledì

Altra giornata all'insegna dei cieli vuoti. A parte 3 falchi di palude e 2 pecchiaioli in mattinata, non vi sono state né osservazioni, né incidenti di rilievo. A parte uno. Alle 8.44 su Gebel Cantar una volontaria sente uno sparo a poche decine di metri di distanza. Si volta nella direzione del colpo e vede una giovane rondine che gioca col forte vento che spira oggi da nord. Fa in tempo a mettere a fuoco il binocolo che un secondo sparo parte dallo stesso punto. E la rondine cade a terra... La polizia dopo 45 minuti non è ancora sul posto, il gruppo di volontari non può far altro che vedere il cacciatore prendere il suo pick up e andarsene col ricco bottino della giornata...

20.09.2011, martedì

Oggi giornata riposante: col vento da nord ovest e maltempo in Italia gli uccelli non passano su Malta. Solo 5 falchi di palude vengono avvistati in tutta la giornata. Il vento è fortissimo. Alle 21.00 quattro spari vengono sentiti da Mizieb, probabilmente da parte di cacciatori (bracconieri) di conigli.

19.09.2011, lunedì

Dopo una domenica tanto drammatica, il lunedì non può essere da meno. A Ghar Lapsi un falco di palude viene colpito dai pallini di un cacciatore. Poco distante un altro spara ai gruccioni. Ancora poco oltre un altro team osserva due falchi di palude evitare di poco due fucilate. Il cacciatore sembra poi ripiegare anche lui sui gruccioni. Nei due dormitori di falchi di palude le cose non vanno tanto bene. Alle Dwejra Lines 3 cacciatori sparano 22 colpi in direzione dei falchi appena partiti in volo: complice il buio, non si capisce se qualche animale viene ferito o ucciso. Nel dormitorio maggiore (spostatosi di 1 km dopo l’incursione dei cacciatori la notte prima), al levarsi dei falchi, partono i colpi: almeno un altro falco è ucciso. Nel pomeriggio il vento cambia e subentra la tranquillità: pochissimi sono gli uccelli avvistati sull’isola. Il CABS ne approfitta per sequestrare una rete in cui i volontari sono incappati la notte precedente mentre ricercavano i falchi uccisi nell’agguato notturno.

18.09.2011, domenica


Poliziotti dell'ALE sequestrano due reti rinvenute nottetempo dal CABS

Poliziotti dell'ALE sequestrano due reti rinvenute nottetempo dal CABS dell'ALE

Con ancora tanti rapaci sull’isola, la mattina che ci aspetta è senz’altro faticosa. L’abbattimento di un falco di palude viene filmato a Quormi, insieme con i colpi diretti a due pecchiaioli (che scompaiono senza lasciare traccia, ma non visti cadere). È anche vero che centinaia dei rapaci arrivati ieri partono per l’Africa senza problemi! Queste sono fra le soddisfazioni che possiamo trarre dalle ore di presidio! Ma già alle 14.00 si ricomincia: decine di falchi passano sopra l’hotel e i volontari ripartono in macchina verso i punti di presidio. I cacciatori sono già fuori e alcuni volti noti vengono sorpresi mentre parlano alla radio o si nascondono al nostro passaggio. Da Buskett ci avvisano che 500 fra pecchiaioli e falchi di palude sono già arrivati, oltre a nibbi bruni, dei bianconi e un’aquila anatraia minore. I cacciatori girano con le jeep e puntualmente insultano i volontari, posizionati evidentemente in punti strategici.. Il primo abbattimento viene registrato alle 18.00, a Dingli: la polizia vede il falco di palude cadere colpito, ma non riesce a intracciare il colpevole. Un team del CABS filma nel frattempo un uomo armato a Zurrieq, mentre un terzo cacciatore viene arrestato dalla polizia a Bahrija col fucile in mano. Durante una ricognizione un altro team riconosce il richiamo del piviere tortolino: qualcuno ha messo giù le reti! Purtroppo il trappolatore scopre il team prima del contrario e il richiamo viene spento immediatamente. Due dormitori di falchi di palude vengono osservati al di fuori di Buskett: uno sulle Dwejra Lines (25 animali), uno a Fiddien (80 animali) Nonostante tutto, la situazione rimane tranquilla: solo 10 spari vengono contati dopo il coprifuoco delle 15.00. Ma solo perché c’è luce… Appena viene la notte dei cacciatori si avvicinano al dormitorio maggiore, dove un gruppetto di BirdLife Malta ha assunto il presidio. Accese le pile, partono i primi spari: 9 in tutto. BirdLife ci chiama in aiuto e in pochi minuti un team interviene sul posto. Cinque persone vengono identificate in auto sul luogo del delitto. Il materiale viene passato alla polizia, che chiama il proprietario dell’auto in stazione. Le ricerche continuano..

17.09.2011, sabato

Un falco di palude col piumaggio colpito da una fucilata

Un falco di palude col piumaggio colpito da una fucilata.

Ecco il primo giorno di grande migrazione: ci vuole poco perché i cacciatori maltesi mostrino il loro vero volto. Posizionati i teams in punti diversi dai soliti, i cacciatori non si sanno osservati e comincia la mattanza. Molti pecchiaioli e falchi di palude hanno infatti dormito sull’isola. A Safi, vicino all’aereoporto, un pecchiaiolo viene raggiunto dal piombo di almeno 3 cacciatori. Dopo 11 colpi il rapace precipita a terra morto. alle 8.05 un secondo pecchiaiolo viene preso di mira con 6 colpi di fucile. Sembra però cavarsela, forse vola troppo alto per essere ferito seriamente. Meno fortuna ha un falco di palude, anch’esso colpito vicino a Safi. Si allontana in volo, ma chiaramente ferito. Fra le 9.13 e le 9.15, nei pressi di Ghar Lapsi 3 pecchiaioli prendono le termiche troppo bassi: si sentono alcuni colpi, il primo pecchiaiolo cade dal cielo come una pietra. Il team parte in auto per identificare il cacciatore, si sentono altri spari, dopo due minuti sul posto non c’è più traccia di nessun pecchiaiolo, ma solo alcuni cacciatori che si parlano con la radio e si allontanano con fare sospetto. Da mezzogiorno in poi arrivano altri rapaci: in gruppi di 10-15 fino a sera si arrivano a contare almeno 150 pecchiaioli, 140 falchi di palude, 15 lodolai, 2 falchi della regina, qualche nibbio bruno oltre a gheppi e grillai. La maggior parte sono scesi a Buskett, ma un gruppo di 66 falchi di palude ha deciso di dormire a Mtahleb. Con tanta affluenza di migratori, qualche cacciatore sfida anche i controlli di Buskett: fra le 18.15 e le 18.35 un pecchiaiolo e un falco di palude vengono uccisi nel bosco intorno al palazzo, mentre un terzo pecchiaiolo è visto arrivare con il piumaggio distrutto da una fucilata. Ma il vero massacro si realizza a Mtahleb: col calare del buio i cacciatori si avvicinano al dormitorio di falchi e con le torce iniziano a sparare sugli animali addormentati. Un abitante del paese vicino ci chiama spaventato: 60 colpi sparati in pochi minuti fra le 20.00 e le 20.30. La mattina seguente solo 43 dei 66 rapaci riprendono il volo. La polizia rinverrà nel corso della mattinata 3 corpi di falchi dimenticati sul posto.

16.09.2011, venerdì

Cacciatore maltese: troppi ancora amano sparare a falchi, rondini, gruccioni. Specie protetta o no non importa, basta che voli

Cacciatore maltese: troppi ancora amano sparare a falchi, rondini, gruccioni. Specie protetta o no non importa, basta che voli

La giornata è iniziata con una certa apprensione: le aquile di ieri sera sono tutte scomparse. Sebbene ci piace sperare che siano partite prima del sorgere del sole (un comportamento migratorio piuttosto strano in verità), c'è il rischio che le cose siano andate differentemente e che qualcuno le abbia piuttosto raggiunte di notte con il fucile. C'è da dire che Birdlife ha organizzato turni notturni per sorvegliare i vari dormitori delle quile. All'alba i team disposti intorno a Buskett hanno comunque osservato la partenza tranquilla di una decina fra falchi di palude e pecchiaioli, uno di quali con il piumaggio rovinato da una fucilata.

Nel pomeriggio numerosi rapaci sono entrati sull'isola tanto da nord quanto da sud. I nostri teams hanno potuto sorvegliare con successo la zona fra Bahrija e le Victoria Lines: numerosi falchi anche in volo basso sono passati senza problemi sopra le case e nella valle, dove normalmente venivano accolti a fucilate. Solo due colpi sono stati registrati in tutta la zona dopo il coprifuoco. Il terzo è stato sentito più a sud, in Has-Sabtan-Tal, dove ha colpito l'unico pecchiaiolo in volo sulla zona, facendolo precipitare come una pietra dal cielo. L'abbattimento è stato filmato perfettamente, purtroppo la polizia, accorsa immediatamente sul posto, non ha potuto rinvenire l'animale, né il colpevole.

All’imbrunire due cicogne nere vengono osservate mentre scendono nella zona ovest dell’isola. I volontari del CABS organizzano insieme con BirdLife Malta un presidio notturno per proteggere i due animali, ma mentre cercano il punto più sicuro per posizionarsi, trovano che la strada alle loro spalle è stata ostruita con pietre. Evidentemente qualche cacciatore ha osservato il gruppo e sta cercando di tagliargli la strada. Il presidio viene gestito da BirdLife durante la notte: di mattina le due cicogne si involano sane e salve

15.09.2011, giovedì

Falco pecchiaiolo in volo sopra Malta. Una preda ambita per i cacciatori

Falco pecchiaiolo in volo sopra Malta. Una preda ambita per i cacciatori

Sono arrivate le tortore e i cacciatori hanno avuto di che sparare per buona parte della mattinata. Restano i segni dei giorni precendenti, fra cui una rondine con le remiganti distrutte da una fucilata che fatica a volare intorno a uno dei teams. Intorno a Fawara canta un richiamo elettronico per quaglie, quest'anno sono comunque molti meno che gli anni precedenti.

Nel pomeriggio iniziano i problemi. Con leggero vento da sud-ovest arrivano i rapaci: i pecchiaioli e i falchi di palude si contano a gruppi di dieci, oltre a una cicogna nera, un falco della regina e 6 (!!!) aquile anatraie minori. A partire dalle 16.00 fino alle 19.45 i 5 teams del CABS cercano di posizionarsi nella maniera migliore per prevenire ogni abbattimento nella zona nord dell'isola.. e con un certo successo sembra. Molti falchi passano bassi senza problemi. Solo presso il Bingemma fort un falco di palude decide si dormire in posizione solitaria e due colpi di fucile ormai col buio nell'esatto punto in cui è sceso ci fanno temere che un cacciatore lo abbia intercettato e ucciso (da oggi vige il coprifuoco venatorio delle 15.00 per cui è facile sospettare che ogni colpo abbia un valore molto più alto: non si rischia certo la licenza di caccia per un gruccione!). A Buskett, una delle aquile riceve anche lei una fucilata alle 19.01, ma non sembra risentirne. In totale 19 spari dopo il coprifuoco vengono registrati in un'area piuttosto ristretta; è chiaro che su tutta Malta gli abbattimenti ci sono stati. Non a caso Birdlife riporta due uccisioni dirette di pecchiaioli a Marsaskala.

Domani mattina sarà una giornata calda. Due sono i dormitori occupati dai falchi, in più bisogna garantire la partenza delle aquile...

14.09.2011, mercoledì

Femmina di occhiocotto rinvenuta sparata presso le Victoria Lines

Femmina di occhiocotto rinvenuta sparata presso le Victoria Lines

La mattina è trascorsa tranquilla: pochi spari a poche quaglie e tortore. Alcuni cacciatori più frustrati dai pochi esemplari in migrazione sono stati visti sparare in tarda mattinata ai gruccioni. Purtroppo non è stato possibile filmare gli abbattimenti a causa della distanza e dell'imprevedibilità di questi atti di caccia sconsiderata. È comunque evidente che i gruccioni, le rondini e i rondoni stanno pagando il conto delle poche tortore e quaglie: pochi cacciatori sono disposti a tornare a casa senza almeno un uccello morto.

Nella tarda mattinata tutto il CABS si è recato presso le Victoria Lines, nei dintorni di alcuni punti dove si concentrano i cacciatori nel pomeriggio. Ai piedi della fortificazione corre infatti un fossato difficilmente accessibile e si sospetta che alcuni degli esemplari abbattuti dalle fortificazione possano cadere nel fossato e rimanere lì a morire. L'intuizione non è errata e infatti in un'ora di difficile ricerca fra i rovi emergono 7 gruccioni uccisi da pochi giorni, 2 rondoni, un occhiocotto, i resti di due falchi di palude e di alcuni piccioni (fra cui un viaggiatore con tanto di anello). La polizia viene chiamata sul posto per recuperare i resti degli animali.

Gruccioni, rondoni e falchi di palude sparati e buttati via, rinvenuti ai piedi delle Victoria Lines

Gruccioni, rondoni e falchi di palude sparati e buttati via, rinvenuti ai piedi delle Victoria Lines

Nel pomeriggio i teams sono intorno alle Dwejra Lines dove si concentrano nel pomeriggio gli abbattimenti di rapaci: mentre si cerca di filmare almeno un cacciatore dei molti che sparano ai gruccioni (questo è visto sparare numerosi colpi ai piccoli uccelli variopinti e raccoglierne almeno uno), viene scoperta una mistnet per tortore nella macchia. Un gruccione e un codirosso vengono immediatamente liberati, mentre per una giovane averla piccola è ormai troppo tardi. Nel frattempo, poco prima dell'imbrunire, quando i rapaci non più aiutati dalle termiche, finiscono per volare bassi, si sentono numerosi colpi. Il primo di un gruppo di 4 pecchiaioli è visto ricevere in volo la rosa dei pallini, ma continua il volo senza conseguenze evidenti. Forse ce la fa a raggiungere il dormitorio...

Se volete leggere cosa dicono di questa giornata di campo i giornali maltesi, leggete qui di seguito:

Times of Malta: Shot protected birds discovered by CABS
Independent: BLM Raptor Camp - CABS discovers carcasses of birds

13.09.2011, martedì

La polizia interviene a sequestrare gli uccelli sparati rinvenuti dai volontari

La polizia interviene a sequestrare gli uccelli sparati rinvenuti dai volontari

Giornata già un po´più drammatica oggi. In mattinata la presenza dei teams intorno a Buskett ha permesso a una ventina fra pecchiaioli e falchi di palude oltre a uno stormo di 100 gruccioni di lasciare l'isola al sicuro dai numerosi cacciatori oggi in movimento. E fin qui tutto bene. Un secondo gruppo su Gozo ha portato a termine un rilevamento dei siti di trappolaggio per i pivieri tortolini, anche essi tutti inattivi al momento (grazie al bando del trappolaggio per tortore e quaglie che non permette ai trappolatori di avere la scusa per prendere anche specie protette). Le cattive notizie iniziano verso mezzogiorno. Sempre su Gozo una coppia maltese ci avvisa di avere osservato un pecchiaiolo ferito a lato strada: nonostante le ricerche condotte insieme dopo circa un'ora l'animale è già sparito. Qualcun altro deve averci anticipato di poco... Nel pomeriggio i teams osservano l'arrivo di alcune decine di rapaci: pecchiaioli, falchi di palude e aironi cenerini. Gli spari aumentano. A Bahrija un cacciatore è filmato mentre se la prende con uno stormo di gruccioni, a cui spara diversi colpi, raccogliendone poi almeno 3 da terra; più a est, al Bingemma Fort i tre unici pecchiaioli che passano bassi abbastanza ricevono ben 19 fucilate. Un animale è colpito e scompare perdendo quota. Gli spari si interrompono solo quando la pattuglia della polizia, chiamata dal team, interviene nella zona.

12.09.2011, lunedì

Un altro giorno più o meno tranquillo è andato. Ancora nessuna traccia dei rapaci, o almeno molto poche. I cacciatori che sono in giro se la sono presa quindi anche oggi con i gruccioni, uno stormo è stato preso a fucilate in mattinata presso Ghar Lapsi. Sempre in mattinata un falchetto è stato osservato da un team con il piumaggio rovinato da una fucilata (quando si osserva in Italia un rapace con penne mancanti o spezzate, lo si definisce con "piumaggio maltese"). Nel pomeriggio, vicino a Bahrija, un falco di palude e un pecchiaiolo presentavano anch'essi tracce di colpi di fucile sul piumaggio.

11.09.2011, domenica

Volontario CABS mentre si accinge a calarsi nel fossato delle Victoria Lines

Volontario CABS mentre si accinge a calarsi nel fossato delle Victoria Lines

In tutta la giornata vi sono stati 6 teams in giro per l'isola. Uno di essi si è occupato nottetempo di controllare la presenza e l'attività degli impianti di cattura per limicoli, che sembrano essere stati in pieno fervore fino a fine agosto. Ora è invece tutto tranquillo. Neppure gli altri gruppi hanno potuto rilevare qualcosa di eccezionale: a causa dello scarso passo, le infrazioni registrate sono state l'uso di un fucile semiautomatico con più di 3 colpi e il canto di un richiamo elettronico, probabilmente impiegato da un cacciatore per attirare qualche limicolo di passo a portata di fucile.

Nel pomeriggio, un gruppo di volontari ha tentato una nuova ricerca a Mizieb per capire se il bosco è ancora usato dai cacciatori come nascondiglio per le specie illegalmente abbattute durante il giorno. È evidente che le cose sono cambiate e nessun nuovo cadavere è stato portato alla luce da sotto le pietre. Ciononostante sono emersi 7 scheletri risalenti a un anno fa, rispettivamente una nitticora, una garzetta, un'albanella, un rigogolo e 3 uccelli non più riconoscibili.

Un secondo gruppo si è invece recato nel sito dove ieri il gruppo di giovani cacciatori si era divertito a sparare su rondini, rondoni e gruccioni: un altro gruccione e un giovane rondone sono stati trovati morti a terra fra i cespugli.

In serata alcuni rapaci si sono fatti vedere su Buskett: circa 40 falchi di palude, alcuni lodolai, dei pecchiaioli e un'albanella. Domani bisogna assicurargli una partenza sicura per il mare.

... Continua


A proposito di animali, propongo la presentazione dell'organizzazione OCSA, il loro costante impegno alla salvaguardia di tutti gli esseri viventi è encomiabile:

Nella società odierna l'animale non umano viene concepito come proprietà, come mero oggetto, merce da vendere o scambiare. Riconoscendo agli animali non umani l'innegabile capacità di provare sentimenti,Chi Siamo dolore e paura, è necessario lavorare sul cambiamento della tradizionale concezione di 'mezzi' a disposizione dell'essere umano. E’ principalmente per questo motivo che ci opponiamo senza esitazione all'uso in questa società degli animali non umani per la ricerca scientifica, per l'intrattenimento, per il vestiario, per la caccia ed ovviamente per il cibo.

E' nostra ferma intenzione lavorare sulla diffusione più ampia possibile dell'approccio abolizionista della schiavitù animale. Rigettiamo totalmente qualsiasi norma tesa a migliorare le condizioni di tale sfruttamento; le esperienze precedenti hanno infatti dimostrato che scelte del genere non hanno affatto migliorato le condizioni di chi è sfruttato.
Le battaglie intraprese in passato dai movimenti per i diritti civili e delle donne riflettono chiaramente il carattere della ‘nostra’ lotta,Chi Siamo basata sul principio che lo SPECISMO rimane la forma più ampia di prevaricazione, punto di partenza di quelle discriminazioni che oggi conosciamo come RAZZISMO e SESSISMO. Nessuno di noi sarà libero, finché tutti non saranno liberi. Ed è proprio allo specismo e allo sfruttamento animale che vogliamo dare più visibilità possibile in questa società, per mostrare come stanno veramente le cose e per ottenere un reale cambiamento delle condizioni di vita degli animali non umani.

IL NOSTRO IMPEGNO

DOCUMENTARE
Ciò che avviene agli animali spesso viene ignorato o peggio ancora sottovalutato. Intendiamo documentare e diffondere ciò che avviene all’interno degli allevamenti, dei laboratori, dei macelli, degli zoo e dei circhi.

INFORMARE
Cerchiamo di informare sulle differenti forme di sfruttamento animale o sul veganismo attraverso banchetti informativi, incontri pubblici (in sedi scelte da noi, scuole, università) e attraverso la distribuzione gratuita di cibo vegan in strada.

AGIRE
Ci impegniamo costantemente, attraverso progetti specifici di recupero, perchè sempre più animali possano essere salvati da un tremendo destino di sfruttamento e violenza. Inoltre il continuo coinvolgimento della gente è qualcosa di molto importante per noi, per questo motivo organizziamo periodicamente azioni dimostrative, con l’obiettivo di un profondo impatto sulle persone.

Intendiamo promuovere uno stile di vita VEGAN perchè pensiamo che sia la prima, semplice e concreta forma di azione diretta che può veramente portare un cambiamento della condizione di prigionia degli animali. Sebbene ci siano anche concreti risvolti positivi dal punto di vista ecologico e per il benessere fisico, pensiamo sia più opportuno esporre la dieta vegana come una scelta che dal punto di vista etico rimanga primaria, creando cambiamenti immediati alla vita di ogni singolo animale non umano.

Ancora informazioni su come impiantare un orto sinergico, da GrilliReggiani:

Il diario dell’orto è una serie di informazioni su come procedere in “ sinergia “ per cercare di fare al meglio l’orto. L’obiettivo è realizzare un orto sinergico.Come è evidente noi non abbiamo agito on questo modo per questioni di tempo e e di natura del terreno, ma è quello da oggi inizieremo a fare

Coltiviamo seguendo l’esempio della natura che ci permetterà , dopo la fatica iniziale , di ottenere risultati soddisfacenti con un impegno piccolo specie se saremo un bel gruppo.. Per iniziare l’impianto ottimale bisogna creare delle prese o bancali alti almeno un 20 cm e larghi non meno di un m. 1,20 ammucchiando sopra la terra tolta nel formare i passaggi laterali e lunghe come si vuole. La divisione della terra dove si cammina da quella dove devono crescere le piante è importante perché in questo modo si evita di schiacciarla facendo diventare dura la presa cioè la parte che coltiveremo. Cerchiamo di tenere sempre coperta la terra con un buon spessore di pacciamatura che protegge l’umidità della terra e impedisce alle erbe infestanti di crescere e alla pioggia di dilavarla. In ogni presa possiamo mettere diverse varietà di piante. La varietà è il rimedio contro le malattie delle piante e l’impoverimento delle sostanze nutritive del terreno. Ciò si chiama sinergia, le piante tra di loro si aiutano per combattere le malattie e non impoverire il terreno. La stessa che dovrebbe nascere tra chi vuole portare avanti questo progetto ecco perché mi è venuta l’idea del diario dell’orto di modo che tutti sappiano come comportarsi essendo informati di quello che è necessario fare.

La sinergia permettere di coltivare in maniera biologica l’orto. Le regole principali dell’orto sinergico sono non arare né zappare, non compattare il suolo, non concimare, e consociare( La consociazione è un intreccio di relazione tra famiglie botaniche diverse, è come un GAS!!) . Così l’orto diventa un ecosistema come un bosco. Però al momento dell’impianto vangare l’orto è necessario.

Come fare la pacciamatura.

La pacciamatura, come già scritto, ha la funzione che hanno le foglie morte in un bosco, protegge la fertilità della terra dal dilavamento della pioggia e mantiene l’umidità nei periodi estivi e rallenta la crescita delle infestanti e si trasforma in humus. La pacciamatura farà evitare progressivamente l’operazione di sarchiatura, cioè di togliere manualmente la gramigna e altre erbe infestanti diminuisce le innaffiature. I prodotti adatti alla pacciamatura sono ogni materiale organico che non sia umido, i più adatti sono gli scarti delle piante come le foglie, il fieno, la paglia sminuzzati come va molto bene l’erba tagliata e gli scarti dell’orto. Più piccoli sono le dimensioni delle foglie, dei rami cioè del materiale che usiamo per pacciamare e meglio si possono distribuire in strati sottili. Se usiamo erba o altro materiale fresco sarà meglio stendere uno strato sottile quando la copertura si sarà appassita stenderne un altro strato nei punti scoperti, bisogna fare in modo che il terreno non rimane scoperto. E’ necessario verificare che non marcisca ne che sia troppo asciutto per non essere portato via dal vento. Nei camminamenti inizialmente si possono mettere anche dei cartoni.

Per ora la pacciamatura la limitiamo ai camminamenti ed al parte di terreno non ancora coltivato, poiché per pacciamare le piantine occorre un sistema di irrigazione con tubi che non abbiamo

La sinergia

Per ottenere la sinergia in una presa si seminano sempre le leguminose come i fagioli, piselli e le fave, sono quelle più conosciute. Le leguminose hanno la capacità di fissare l’azoto atmosferico che è il principale elemento nutritivo delle piante da orto tramite un batterio che cresce nelle radici. Sui fianchi delle prese si mettono sempre le liliacee; aglio, scalogno, cipolla, porro che hanno le caratteristiche di tenere lontano i batteri, ma queste per alcune piante non vale. Nel centro della presa si pianta quello che si vuole mantenendo sempre tra le piante la distanza necessaria. Questo metodo richiede alcune accortezze. La consociazione in natura avviene sempre, non esistono luoghi in cui sia presente una solo specie vegetal., un bellissimo e grande esempio è proprio il luogo che ci è stato dato in uso l’anno scorso, dove prosperano anche alberi come il pino marittimo e l’ulivo che sono originari di altri luoghi.

Nelle prese si possono coltivare anche fiori che hanno capacità antibatteriche, il più comune è la calendula. Anzi sarebbe bello e buono coltivare lungo i bordi questi fiori ed altri come anche le erbe aromatiche. Quando raccogliamo lasciamo dentro le radici esse serviranno di nutrimento alle piante perciò nelle stessa presa ci potranno essere piante a diversi stadi di vita, vecchie, giovani, appena nate, morte. E lasciamo morire nella presa le piante da cui è stato raccolto il frutto ad esempio le piante di pomodoro quando il raccolto è finito.

... Continua




La legge bavaglio avanza in parlamento, Wikipedia lancia l'allarme con questo comunicato:

Il 4, 5 e 6 ottobre 2011 gli utenti di Wikipedia in lingua italiana hanno ritenuto necessario oscurare le voci dell'enciclopedia per sottolineare che un disegno di legge in fase di approvazione alla Camera potrebbe minare alla base la neutralità di Wikipedia.
(qui il testo approvato dalla Camera dei deputati l'11 giugno 2009, poi modificato dal Senato il 10 giugno 2010; qui gli emendamenti del 6 ottobre 2011)

Sono stati proposti degli emendamenti, ma le modifiche al disegno di legge verranno discusse solo a partire dal prossimo mercoledì 12 ottobre. Non sappiamo, quindi, se sia ormai scongiurata l'approvazione della norma nella sua formulazione originaria, approvazione che vanificherebbe gran parte del lavoro fatto su Wikipedia.

Grazie a chi ha supportato la nostra iniziativa, tesa esclusivamente alla salvaguardia di un sapere libero e neutrale.
Comunicato del 4 ottobre 2011 - Rassegna stampa

Wikipedia:Comunicato 4 ottobre 2011

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
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Aggiornamento: l'oscuramento di Wikipedia ha suscitato una grande attenzione da parte di media, enti, associazioni e cittadini. Alcune personalità politiche hanno manifestato l'intenzione di presentare emendamenti che porrebbero Wikipedia al riparo dagli obblighi e modalità previsti dal comma 29 del decreto proposto. Il DDL in discussione si trova qui (approvato dalla Camera l'11 giugno 2009, modificato dal Senato il 10 giugno 2010).

Le voci rimarranno nascoste almeno fino alla discussione alla Camera dei Deputati, prevista per la mattinata del 6 ottobre 2011.

Il diritto di usare la Rete come fonte e luogo di conoscenza è e resta la nostra priorità.
ca - de - el - en - eo - es - fr - it - he - nl - pt - ro

Cara lettrice, caro lettore,

in queste ore Wikipedia in lingua italiana rischia di non poter più continuare a fornire quel servizio che nel corso degli anni ti è stato utile e che adesso, come al solito, stavi cercando. La pagina che volevi leggere esiste ed è solo nascosta, ma c'è il rischio che fra poco si sia costretti a cancellarla davvero.

Negli ultimi 10 anni, Wikipedia è entrata a far parte delle abitudini di milioni di utenti della Rete in cerca di un sapere neutrale, gratuito e soprattutto libero. Una nuova e immensa enciclopedia multilingue e gratuita.

Oggi, purtroppo, i pilastri di questo progetto — neutralità, libertà e verificabilità dei suoi contenuti — rischiano di essere fortemente compromessi dal comma 29 del cosiddetto DDL intercettazioni.

Il Disegno di legge - Norme in materia di intercettazioni telefoniche etc., così modificato (vedi p. 24), alla lettera a) del comma 29 recita:

«Per i siti informatici, ivi compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica, le dichiarazioni o le rettifiche sono pubblicate, entro quarantotto ore dalla richiesta, con le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità della notizia cui si riferiscono.»

Tale proposta di riforma legislativa, che il Parlamento italiano sta discutendo in questi giorni, prevede, tra le altre cose, anche l'obbligo per tutti i siti web di pubblicare, entro 48 ore dalla richiesta e senza alcun commento, una rettifica su qualsiasi contenuto che il richiedente giudichi lesivo della propria immagine.

Purtroppo, la valutazione della "lesività" di detti contenuti non viene rimessa a un Giudice terzo e imparziale, ma unicamente all'opinione del soggetto che si presume danneggiato.

Quindi, in base al comma 29, chiunque si sentirà offeso da un contenuto presente su un blog, su una testata giornalistica on-line e, molto probabilmente, anche qui su Wikipedia, potrà arrogarsi il diritto — indipendentemente dalla veridicità delle informazioni ritenute offensive — di chiedere l'introduzione di una "rettifica", volta a contraddire e smentire detti contenuti, anche a dispetto delle fonti presenti.

In questi anni, gli utenti di Wikipedia (ricordiamo ancora una volta che Wikipedia non ha una redazione) sono sempre stati disponibili a discutere e nel caso a correggere, ove verificato in base a fonti terze, ogni contenuto ritenuto lesivo del buon nome di chicchessia; tutto ciò senza che venissero mai meno le prerogative di neutralità e indipendenza del Progetto. Nei rarissimi casi in cui non è stato possibile trovare una soluzione, l'intera pagina è stata rimossa.

Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo
Articolo 27

«Ogni individuo ha diritto di prendere parte liberamente alla vita culturale della comunità, di godere delle arti e di partecipare al progresso scientifico e ai suoi benefici.

Ogni individuo ha diritto alla protezione degli interessi morali e materiali derivanti da ogni produzione scientifica, letteraria e artistica di cui egli sia autore.»

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A proposito di informazione, il gustoso articolo di Marco Travaglio su Giolianone Ferrara:

Giuliano Estiquaatsi

Giuliano Ferrara, il più noto sfollagente della televisione italiana, sta per traslocare col suo samizdat Qui Radio Londra all’ora del dopopranzo, quando di solito, sopraffatto dai supplì, riposa. Nell’attesa, non contento di aver messo in fuga milioni di telespettatori di Rai1 e migliaia di lettori del Foglio (1800 copie vendute), tenta di decimare pure le vendite del Corriere, che s’era appena riavuto da una brutta crisi, con un’intervista di un’intera pagina.

Il titolo è in linea con l’ultima metamorfosi del nostro eroe, che parla come un caporale di giornata, una signorina Rottermaier, una signora-Luisa-che-comincia-presto-finisce-presto-e-non-pulisce-mai-il-water. Sempre coi verbi all’imperativo: “Tremonti si sottometta o se ne vada” (intanto sul Foglio intima: “Ai democristiani inquieti: scegliete da che parte stare, stateci e occupatevi di cose serie”). L’effetto degli ordini è ovviamente nullo, visto che non gli dà retta nessuno: un po’ come accade al Grande Capo Estiqaatsi. Però lui insiste. “Quel signore che si chiama Berlusconi sta peressere ghigliottinato sulla pubblica piazza”, rivela Giuliano l’Aprostata tutto sudato. E “se tagliano la testa al Cavaliere arriva la Repubblica dei mediocri”. C’è persino il rischio di perdere Gasparri, Gelmini, Frattini, Alfano e Giovanardi, per dire. Poi aggiunge che il governo stava facendo mirabilie quando, a tradimento, scattò il “circuito mediatico-giudiziario: si comincia da Casoria”. Peccato che la festa per i 18 anni di Noemi conla giustizia c’entri come i cavoli a merenda, visto che nessun pm se n’è mai occupato: è emersa perché B. ci andò, punto.

Seguono alcune spassose barzellette. Il latitante Lavitola è “un lobbista, migliore dei suoi inquisitori”. Uahahahahah. “Il vero B. è quello che vuole rompere i monopoli” (tipo Mediaset). Uahahahahah.“L’Italia è solida e può battersi per lo sviluppo. Altro che declino”. Uahahahahah (in tutte le lingue). Ultimo foglio d’ordini di Giuliano Estiqaatsi: “Bavaglio? Trent’anni di galera gli darei io a quelli che pubblicano intercettazioni illegali, altroché!”. È un vero peccato che nessuno gli dia retta. Perché i 30 anni di galera a chi pubblica intercettazioni illegali, cioè segrete, sono davvero interessanti. Chissà che ne pensa Belpietro, che nel 2006 pubblicò sul Giornale l’intercettazione segreta Fassino-Consorte (per non parlare dei fratelli B., che la ricevettero in omaggio da uno che l’aveva rubata).

Ferrara gli porterà le arance in cella. Anzi, lo raggiungerà nell’ora d’aria. Perché la legge Ferrara porterebbe in galera pure Ferrara. Il 20 settembre ‘97, dopo gli arrestidi Necci e Pacini Battaglia a La Spezia, il Foglio rivela che il vero obiettivo dell’indagine è Di Pietro che avrebbe salvato Pacini da Mani pulite. E riporta un’intercettazione segreta, dunque illegalmente pubblicata, del banchiere che dice: “Io sono uscito da Mani pulite solo perché ho pagato”. Segue lunga campagna su un’altra intercettazione segreta, dunque illegalmente pubblicata: quella in cui Pacini dice che Di Pietro e Lucibello “mi hanno sbancato”. Pacini dirà di aver detto “sbiancato”. Ma soprattutto si scoprirà che, subito dopo aveva aggiunto: “Io a Di Pietro i soldi non glieli ho dati”. Ma questo Ferrara non lo scrive (il Gico ha fatto il taglia e cuci). Anzi allega al Foglio un libretto illegale con le intercettazioni segrete: “Di Pietro e i suoi cari. Come Il Foglio ha sbiancato Tonino”. E definisce l’ex pm “scespiriana baldracca”, “troia dagli occhi ferrigni”, “protettore di biscazzieri”, “megalomane golpista”.
... Continua

Per una vita sana ed equilibrata l'alimentazione naturale è indispensabile, una gustosa ricetta tratta da VeganRioT rende l'idea di come ci si può cibare senza uccidere animali:

Fusilli napoletani con melanzane

20 minuti
2 persone
  • 200 g di fusilli napoletani
  • ½ melanzana violetta
  • 10 fiori di zucca
  • 5 pomodori ciliegino
  • 1 cucchiaio e mezzo di pistacchi sgusciati
  • Aglio
  • 5 foglie di basilico
  • 5 foglie di menta
  • Pepe nero
  • Olio extravergine di oliva
  • Sale marino

Sbucciate la melanzana. Avendone il tempo, tagliatela a fette di un centimetro di spessore, salatele, impilatele e lasciatele perdere l’acqua di vegetazione per qualche tempo. Altrimenti procedete e tagliatela direttamente a cubetti. In una padella scaldate dell’olio di oliva e tuffateci uno spicchio d’aglio sano. Lasciatelo dorare leggermente, quindi aggiungete i cubetti di melanzana e salate. Lasciate andare qualche minuto a fuoco medio, girando spesso. Aggiungete quindi i pomodorini, tagliati in quarti e continuate fino a cottura. Un minuto prima di spegnere il fuoco, aggiungete i fiori, puliti, privati del picciolo e affettati finemente. Mescolate bene, regolate di sale, eliminate l’aglio e lasciate da parte. Nel mentre che la pasta cuoce, passate al mixer i pistacchi con basilico e menta, qualche granello di sale grosso ed un filo d’olio. Diluite il pesto aggiungendo un cucchiaio di acqua di cottura della pasta. Scolate i fusilli al dente, ripassateli assieme alle melanzane a fuoco vivo. Spegnete ed aggiungete il pesto ed una leggera macinata di pepe. Mescolate rapidamente e servite.

Le miserie di casa nostra raccontate da Enteroclisma:

DOVE C'E' GNOCCA C'E' CASA

Sarkozy incontra la Merkel per discutere su come ricapitalizzare le banche europee, LUI invece se ne vola dall'amico a far baldoria ...


TRA IL DIRE E IL FARE ...

La verità ha sempre due volti.
C'è chi pensava di essere il miglior premier degli ultimi 150 anni, invece ...



PESA PIU' UN CHILO DI POLITICA O UN CHILO DI GNOCCA ??

Silvio ha un chiodo fisso: la gnocca,
Tanto che vorrebbe dedicarle il suo partito,
ma alla sua età ce la farebbe ??



AMICI COME PRIMA (?)

Silvio prova a nascondere,
ma l'incantesimo è finito da tempo ormai ...



PIANGE IL TELEFONO

La cricca colpisce ancora.
In un paese che sprofonda nella miseria, invece di occuparsi di salvare l'economia, i nostri politici sprecano le loro mediocri prestazioni varando leggi contro la libertà d'espressione e per salvare il loro boss dalla galera, in pieno contrasto con la Costituzione della Repubblica Italiana.



NO AL BAVAGLIO


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